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sabato 8 marzo 2025

8 marzo 2025

8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne
8 March, International Women's Rights Day
8 mars, journée internationale des droits des femmes
8 de marzo, Día Internacional de los Derechos de la Mujer

 

by Nahid Zamani (Iran)

 

 

Donna, croce, rossetto

Mariagrazia Quaranta /GIO

www.caricaturegio.altervista.it

 


 

Marilena Nardi

 

 


 Oguz Gurel
8 March 2025
8 march world women day
8, march ,world women ,day
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/8-march-world-women-day

 



 

Tiziano Riverso

 

 

 


 Portos

 


 
Nahid Maghsoudi (Iran)
8 March 2025
8th March, International Women's Day!

8th March, International Women's Day!

 

 

Le podium des discriminations.
El podio de las discriminaciones.
The discriminations podium.

Anne Derenne 


un apostrofo rosa tra le parole v'oo buco 'st'apostrofo

Fabio Magnasciutti


 


 In concomitanza dell'odierna giornata il Governo ha emanato un nuovo DDL tendente a punire maggiormente il reato di femminicidio. Tutto fa, speriamo che serva a qualcosa, ma in realtà deve cambiare il modo di pensare.  

Da tempo le donne cercano di farsi giustizia da sole ma, mi raccomando, fatelo pure ma più come Artemisia che come Giuditta.

Gianfranco Uber

 



Mauro Biani

lunedì 17 febbraio 2025

Trump Gaza

Modificato oggi 26/02/25 ore 12

 Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di essere impegnato a "comprare e prendere" Gaza e che altri Paesi del Medio Oriente potrebbero contribuire alla sua ricostruzione.

"Sono impegnato a comprare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la nostra ricostruzione, potremmo darla ad altri Stati del Medio Oriente per costruirne alcune parti.

Durante una conferenza stampa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Washington martedì, Trump ha dichiarato che "gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza" e ne faranno una "Riviera del Medio Oriente".

Trasferiremo la popolazione palestinese in altri Paesi!


Last resort.

#Trump #Gaza #Israel

Marilena Nardi



This will likely not be the last appearance of "Maga-Man".

Kal / Kevin Kallaugher


Gaza Beach

Portos / Franco Portinari




#Gaza #Trump #Riviera
Sparale sempre più grosse e ripetile, ripetile, ripetile, qualcosa resterà.
Sono macerie mie.
Mauro Biani



...la "Riviera di Gaza"...nel "sogno pazzo" di Donald...
illustrazione dell'autore Andre Carrilho...#andrecarrilho



These days I feel I'm simply illustrating the news instead of making satirical drawings. Today's cartoon for Trouw: https://www.trouw.nl/cartoons/tjeerd-royaards~bcb45712/

Tjeerd Royaards



Award for the best proposal of the year.
( The Cartoon Movement)
#DonaldTrump #president #gaza #greatidea #crazy #middleeast #palestine #usa #tourism #refugees #satire #satira #thecartoonmovement #courrierinternationational #cartooningforpeace #lemonde #pagina21




Chris Riddell
https://www.theguardian.com/commentisfree/picture/2025/feb/08/chris-riddell-on-donald-trumps-plan-to-take-over-and-redevelop-gaza-cartoon



Riviera Genocide Club
The world's elite having fun in the sun.

Gaza Europe Musk Putin Trump israel Genocide meloni pool skulls holiday
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/riviera-genocide-club





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Jeremy Bowen: Trump's Gaza plan won't happen, but it will have consequences

Listen to Jeremy read this article on BBC Sounds
Donald Trump's plan for the US to "take over" and "own" Gaza, resettling its population in the process, is not going to happen. It requires the co-operation of Arab states that have rejected it.

They include Jordan and Egypt - countries that Trump wants to take in Gaza's Palestinians - and Saudi Arabia, which might be expected to foot the bill.

Western allies of the US and Israel are also against the idea.

Some - perhaps many - Palestinians in Gaza might be tempted to get out if they had the chance.

But even if a million left, as many as 1.2m others would still be there.

Presumably the United States - the new owners of Trump's "Riviera of the Middle East" - would have to use force to remove them.

After America's catastrophic intervention in Iraq in 2003, that would be deeply unpopular in the US.

It would be the final end of any lingering hope that a two-state solution was possible. That is the aspiration that a conflict more than a century old could be ended with the establishment of an independent Palestine alongside Israel.

The Netanyahu government is adamantly against the idea, and over years of failed peace talks, "two states for two peoples" became an empty slogan.

But it has been a central plank of US foreign policy since the early 1990s.

The Trump plan would also violate international law.

America's already threadbare assertions that it believes in a rules-based international order would dissolve. Russia's territorial ambitions in Ukraine and China's in Taiwan would be turbocharged.

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Il presidente Trump condivide un video sulla sua visione di intelligenza artificiale per la Striscia di Gaza, che si conclude con Trump che beve un drink in piscina con Benjamin Netanyahu.


Nel video si vedono anche uomini barbuti in bikini.

https://x.com/i/status/1894616370714730968





martedì 14 gennaio 2025

Cecilia Sala è libera

 


Cecilia Sala è libera!

Mariagrazia Quaranta / GIO



Mauro Biani



Allegra



Paolo Lombardi


Cecilia Sala pubblica il primo post sui social dopo la sua liberazione. La giornalista è tornata in Italia mercoledì dopo 21 giorni di prigioni in Iran. Nei suoi ringraziamenti anche un pensiero a chi è ancora imprigionato

La giornalista italiana Cecilia Sala è stata liberata dalla detenzione ed è tornata mercoledì, 8 gennaio, a casa a Roma dopo settimane di detenzione in un carcere iraniano.

L'aereo che trasportava Sala, 29 anni, è atterrato all'aeroporto di Roma Ciampino. Ad accoglierla c'erano i familiari e il compagno, sollevati. Scesa dall'aereo, Sala è corsa ad abbracciare il suo fidanzato, Daniele Raineri.

In un post pubblicato giovedì mattina sui social la giornalista de Il Foglio e di Chora Media ha ringraziato per la sua liberazione, ma ha anche voluto ricordare chi è ancora imprigionato. "Il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo". ha scritto Sala e ha aggiunto "Non ho mai pensato, in questi 21 giorni, che sarei stata a casa oggi. Grazie".


Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo. Non ho mai pensato, in questi 21 giorni, che sarei stata a casa oggi. Grazie Cecilia Sala

mercoledì 4 dicembre 2024

La banana di Cattelan è sta venduta per 6, 2 milioni di dollari.

 

La banana di Cattelan è stata venduta all'asta per 6,2 milioni di dollari. 

(A proposito, com'è che non è diventata subito nera, come tutte quelle che compriamo al mercato?) 

Lamberto Tommasini

#banana #Cattelan #Benigni



Comedian è un'opera d'arte del 2019 dell'artista italiano Maurizio Cattelan. Creata in un'edizione limitata di tre esemplari, si presenta come una banana fresca fissata a una parete con del nastro adesivo. In quanto opera d'arte concettuale, consiste in un certificato di autenticità accompagnato da diagrammi dettagliati e istruzioni per la corretta esposizione.

Il secondo esemplare dell'edizione limitata è stato venduto all'imprenditore Justin Sun per 6,2 milioni di dollari a novembre 2024. Poco dopo, Sun ha mangiato la banana sul palco, paragonandola a un asset criptovalutario e dichiarando: "Il vero valore è il concetto stesso". Sun ha inoltre affermato che avrebbe acquistato 100.000 banane dal venditore ambulante davanti a Sotheby's, lo stesso che aveva fornito la banana usata per l'aggiornamento più recente dell'opera.

L'opera e una delle sue "sorelle" erano state precedentemente vendute per 120.000 dollari ciascuna all'Art Basel di Miami Beach, attirando una significativa attenzione mediatica. La terza edizione è stata donata al Guggenheim Museum di New York




-COMPRADOR COMPULSIVO

El Universal Online 1/12/24

Angel Boligan


$6.2 million 🍌

Robin  Schwartzman



#Salvini frana.
“Social X comedian”
Oggi su la Repubblica
(e grazie a M. Cattelan per la banana).

Mauro Biani


DUCT-TAPED BANANA SOLD AT CHRISTIE 
by Randall Enos, Easton, CT

https://politicalcartoons.com/cartoon/290459



 Duct-taped Banana Sold for Millions

 by Adam Zyglis, The Buffalo News, NY

https://politicalcartoons.com/cartoon/290491



It's Bananas 

by Joe Heller, PoliticalCartoons.com




Alejandro Becares

mercoledì 13 novembre 2024

Trump : "I'M BACK!

 

Brighty 
@Brighti
 on #Trump #TrumpIsUnfitForOffice #electionday2024 
@TheSun
 – political cartoon gallery in London http://original-political-cartoon.com






Libertà spenta (Libertà spesa)

GIO
www.caricaturegio.altervista.it


Negazionismo climatico, muri anti migranti, dazi, spese militari, fondamentalismo religioso, carta bianca per Israele e alleanze con gli autocrati in giro per il mondo. The Donald is back.

Marilena Nardi per Left
#Trump #satire #caricature #freedom #USAToday #editorialcartoon




I’m back
#Trump #editorialcartoon #caricature #satire
Marilena Nardi


Ella Baron 
@guardian
 
@EBaronCartoons
 
#DonaldTrump2024  #Trump  #USAElection2024 #HarrisWalz  #Harris #USA2024 #democracy #Republicans #Democrats #WhiteHouse 



Farewell to America? 
by Patrick Chappatte, Le Temps, Switzerland
https://politicalcartoons.com/cartoon/290138

Dave Brown 
@DaveBrownToons
 
@Independent
 #Trump #Liberty #TrumpIsUnfitForOffice #USElection2024 #PresidentialElection2024 


Peter Brookes 
@BrookesTimes
 
@thetimes
 #Trump #WhiteHouse #TrumpIsUnfitForOffice #USElection2024 #PresidentialElection2024


Ben Jennings 
@BJennings90
 on Trump’s victory and a bleak outlook for the planet 
@guardian
 #DonaldTrump2024  #Trump 




Peter Brookes 
@BrookesTimes
 
@thetimes
 #Trump #WhiteHouse #TrumpIsUnfitForOffice #USElection2024 #PresidentialElection2024 



Martin Rowson on what Trump’s victory will mean for the environment 
@Guardian


Dave Brown's #RoguesGallery cartoon, after #ToulouseLautrec, for 
@Independent
 ... #Trump #Starmer #KeirStarmer #USElections2024 #PresidentialElection #SpecialRelationship


Peter Schrank: The Future is bleak. The Future is orange #DonaldTrump #DonaldTrump2024 #USAElection2024 #TrumpIsUnfitForOffice #RepublicansAgainstTrump 
@schrankartoons
 #USDemocracy


Peter Schrank on #DonaldTrump #DonaldTrump2024 #USAElection2024 #EU 
@schrankartoons
 #OlafScholz 
@EncompassEurope



#Election2024 #Trump
La #paura funziona sempre, ma logora lentamente qualsiasi comunità democratica, specialmente i più fragili, i più deboli.
Mauro Biani


Andrea Arroyo



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 By Left

The day after. Tutte le mosse illiberali che ci dobbiamo attendere da un presidente come Trump
Di Riccardo Alcaro -6 Novembre 2024

Negazionismo climatico, muri anti migranti, dazi, spese militari, fondamentalismo religioso, carta bianca per Israele e alleanze con gli autocrati in giro per il mondo. The Donald is back
Ora che il risultato delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti è certo, possiamo tracciare un primo quadro di quanto possiamo aspettarci da una seconda amministrazione Trump sulla base di dichiarazioni e intenzioni già esposte da Donald Trump stesso e dai suoi collaboratori più stretti.

In politica interna, il quadro è fosco. Trump è intenzionato a subordinare alla Casa Bianca il dipartimento di Giustizia, utilizzandolo come strumento contro avversari politici, rilanciando su scala molto più grande una pratica già sperimentata durante il suo primo mandato. Il neo-presidente e i suoi collaboratori presteranno anche grande attenzione a riempire l’amministrazione federale, almeno in posizioni chiave delle varie agenzie governative, con personale selezionato sulla base del criterio della fedeltà a Trump. Quest’ultimo è un aspetto centrale dell’informale agenda di governo per un secondo mandato Trump, nota come Project 2025, preparato dal think tank ultra-conservatore Heritage Foundation.

L’ex e prossimo nuovo presidente ha anche più volte espresso la convinzione che sia necessario usare la Guardia Nazionale o anche le stesse forze armate contro i “nemici interni”, una qualifica dai contorni non definiti che però lascia intendere un potenziale uso arbitrario delle forze di sicurezza contro avversari politici o cittadini che protestano. Non è il caso di immaginarsi le forze americane trasformarsi in una Gestapo che opera razzie notturne. Ma è un segnale inquietante di una potenziale riduzione delle libertà civili di protesta. Del resto Trump ha anche dichiarato di volere agire contro i dispensatori di fake news, ovvero i media non allineati, sebbene non sia certo in che modo e con quale efficacia il governo federale potrà limitare un diritto tanto garantito in America (dalla Costituzione, i tribunali e i singoli stati, oltre alla società civile) come quello della libertà di stampa.

Sul fronte dell’immigrazione, Trump ha già espresso l’intenzione di costruire campi di detenzione per immigrati irregolari in attesa di deportazione, anche se l’obiettivo espellere tutti gli 11-12 milioni di migranti irregolari resta chiaramente fuori portata.

Già durante il suo primo mandato, Trump ha nominato un numero significativo di giudici federali conservatori, e continuerà a farlo almeno nei prossimi due anni grazie al fatto che i Repubblicani hanno ottenuto la maggioranza al Senato, a cui spetta l’autorità di approvare le nomine presidenziali per le corti federali.

In politica economica, non è da escludersi lo smantellamento delle misure a sostegno dell’industria verde previste dall’Inflation Reduction Act, che ha introdotto sgravi fiscali e investimenti del valore di centinaia di miliardi di dollari per favorire la transizione verso tecnologie a impatto ambientale zero o ridotto. Trump favorirà senz’altro l’industria del fossile. Trump continuerà con la tradizionale politica dei Repubblicani di tagliare le tasse – in particolare alle aziende – con beneficio soprattutto per le classi sociali più alte, nonché di deregolamentare la finanza e impedire la regolamentazione del settore high tech, almeno delle compagnie allineate. È in questo senso anche che vanno lette le partnership molto strette fra Trump ed Elon Musk, proprietario di X (ex Twitter); SpaceX, Spacelink e Tesla, e tra il vicepresidente in pectore JD Vance e Peter Thiel, proprietario di Palantir (società di analisi di big data di cui si servono il Pentagono, la Cia e numerose aziende private).

Sul piano internazionale, Trump sembra intenzionato a perseguire un aggressivo protezionismo, imponendo tariffe generalizzate sulle importazioni del 10-20%, con percentuali particolarmente alte sui beni cinesi (dal 60% in su addirittura).

Quanto alla crisi in Ucraina, i consulenti di politica estera del presidente in pectore parlano di una manovra ‘a tenaglia’ per forzare Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, minacciando la prima di aumentare gli aiuti a Kyiv e la seconda di interromperli. Quale accordo possa venirne fuori è incerto, se non che alla Russia verrebbe lasciato il controllo di fatto dei territori ucraini che ora occupa e all’Ucraina imposta la neutralità. Non è chiaro se gli Stati Uniti sarebbero disposti a fornire ulteriori assistenze militari all’Ucraina come garanzia del mantenimento dell’accordo, cosa che a prima vista sembrerebbe naturale. Altrettanto incerta è la posizione sulle sanzioni a Mosca. Naturalmente, questa è solo un’ipotesi speculativa, tanto più che né l’Ucraina né soprattutto la Russia sembrano al momento orientate al negoziato, la prima per evitare una sconfitta e la seconda per ottenere una vittoria più larga ancora.

In Medio Oriente, Trump sembra incline a offrire al premier israeliano Binyamin Netanyahu carta bianca su Gaza, Libano e forse anche verso l’Iran, purché ciò non porti a un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti.

La politica nei confronti della Cina prevede, oltre alle tariffe, controlli all’esportazione in Cina di tecnologie avanzate e pressioni sugli alleati in Asia ed Europa per ridurre i legami economici e tecnologici con Pechino. Tuttavia, non è scontato che Trump sia disposto rafforzare in maniera significativa la deterrenza militare nella regione indo-pacifica a tutela degli alleati e soprattutto Taiwan, l’isola di fatto indipendente che però la Cina rivendica come parte del suo territorio nazionale.

Infine, in Europa, Trump cercherà rapporti bilaterali con i singoli Paesi, applicando tariffe differenziate e incentivando un incremento della spesa militare europea indirizzato all’acquisto di armamenti americani. Al contempo, è plausibile che promuova forze di destra che condividono una visione “nativista” dell’Occidente come entità culturalmente radicata nelle tradizioni europee e cristiane (e implicitamente bianche), invece che come una comunità ideale che ha definito e promosso valori come democrazia, stato di diritto, inclusività e autonomia della scienza dalla religione e dalla politica.

È bene concludere con un avvertimento: la realtà sarà immancabilmente diversa da quanto riportato sopra. Queste sono riflessioni istantanee elaborate sulla base delle dichiarazioni di Trump e dei suoi collaboratori il cui scopo è offrire una mappa di quanto potrebbe accadere nei prossimi quattro anni. Come recita un proverbio di dubbia attribuzione, “infelice chi vive in tempi interessanti”.


l’autore: Riccardo Alcaro è coordinatore delle ricerche e responsabile del programma “Attori globali” dello IAI. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulle relazioni transatlantiche, in particolare sulle politiche di Stati Uniti ed Europa nel vicinato europeo