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mercoledì 7 novembre 2012
Duello Satirico: Tiziano Riverso & Cruel
TIZIANO RIVERSO & CRUEL
DUELLO SATIRICO
14 NOVEMBRE 2012, h19.05
@Pavè, via Casati 27 Milano
VI ASPETTIAMO NUMEROSI
14 novembre 2012. Segnatevi questa data. Perché sarà il giorno in cui i corvi svolazzeranno, le campane suoneranno a morto… e un vignettista satirico verrà freddato dalla penna di un altro vignettista. Tenetevi pronti
per il primo Duello Satirico.
Un duello che nemmeno Sergio Leone avrebbe potuto immaginare: alle diciannove e zerocinque di fuoco, sul terreno riarso del “Pavé” di Milano (via Felice Casati, 27), due cowboy della vignetta si sfideranno all’ultimo tratto di penna. CRUEL contro TIZIANO RIVERSO. Ad armi pari, senza rete, senza scampo. Sarà il pubblico a decidere gli argomenti su cui dovranno confrontarsi… e sarà il pubblico a decretare quale dei due virtuosi del pennino lascerà l’altro a contorcersi in un lago di inchiostro.
Introduce, modera e garantisce degna sepoltura al cadavere del perdente PAOLO MELISSI, scrittore, intellettuale nonché direttore del prestigioso Satisfiction.
I pistoleri:
TIZIANO RIVERSO – Vignettista, fumettista, illustratore, ha collaborato e collabora con testate nazionali e locali, quali Il Giorno, la Repubblica, La Prealpina, La Provincia Pavese, Milano Metropoli, Il Male, la rivista satirica Par Condicio diretta da Massimo Caviglia, EMME con Sergio Staino, il Misfatto e per i il sito nazionale dell’Idv. Spopola sulla rete e nei social network con le sue battute, le sue vignette e i versi d’amore. Ha realizzato le illustrazioni dei libri di Flavio Oreglio. Sempre con Flavio Oreglio, Ale & Franz, Leonardo Manera, Rocco Barbaro, ha partecipato allo spettacolo Pataciak, “La notte dei comici viventi”, in qualità di disegnatore live. Ha realizzato varie copertine e libretti per CD editi da Radio Italia, e dei fumetti in collaborazione con il cantante Alberto Fortis (Berty). Con il giallista Fabrizio Canciani ha creato fumetti, copertine e disegni per suoi gialli (Todaro Editore).
È inoltre autore per il cabaret e illustratore dei libri e degli spettacoli di Franco Rossi (Fiabe, Animali Brava Gente) . Tiene corsi di fumetto e di umorismo in scuole e comunità, nonché laboratori creativi per bambini e adulti. Non si contano le pubblicazioni al suo attivo: tra le altre “Felicia”, libro a fumetti sulla mamma di Peppino Impastato, “Risate a Ruota Libera” (Greco&Greco) con finalità umanitarie per il Burkina Faso, e dieci illustrazioni dedicate alle canzoni di Fabrizio De Andrè sul tema dei fiori per “I fiori di Faber” (Zem edizioni).
CRUEL – Nato “artisticamente” nel 2008 dai meandri del web, su cui vanta un seguito di migliaia di accaniti fan, Cruel – al secolo Carlo Crudele – è un vignettista satirico ed illustratore salernitano trapiantato a Milano. Il suo sarcasmo acuminato è apparso su testate quali Il Male, Mamma!, Il Misfatto e Il Mucchio Selvaggio. Ha collaborato con Arci, Cgil, Camera di Commercio e Comune di Milano. Nella sua multiforme carriera ha esposto al fianco di grandi della satira quali Ellekappa, Vauro ed Altan, illustrato libri dal vivo (“Il libro nero della polizia”, nell’ambito del Salone del Libro 2012), realizzato illustrazioni per l’agricoltura sostenibile e per i diritti civili. Ha disegnato ed “illustrato” in occasione di eventi ed iniziative di ogni sorta: sue, tra l’altro, le vignette realizzate durante il comizio finale di Giuliano Pisapia per l’elezione a Sindaco di Milano, cui ha partecipato Nichi Vendola.
Ha anche dato alle stampe una esclusiva linea di magliette, le Cruel T-shirt, che ad oggi rappresenta il suo esperimento più ardito: trasformare la satira pe(n)sante in abbigliamento. Per il 2013 è in arrivo, in collaborazione con il politologo e giornalista Marco Manuel Marsili, un pamphlet satirico sui mali italiani, in uscita per Termidoro Edizioni.
Con i suoi personaggi seriali – i Desperados e soprattutto l’“uomo in nero” Ennio F. – Cruel è da due anni vignettista ufficiale di www.sky.it, sito web del popolare network televisivo satellitare.
IL SALOON – Il Pavè di via Casati a Milano è una pasticceria che vuole raccontare i sapori e le storie di una città, mescolandosi con la sua cultura, le sue idee, le persone che la popolano. Uno spazio che vuole diventare il vostro nuovo salotto, capace di alterare la percezione del gusto e del tempo. Mettetevi comodi, assaggiate i nostri croissant oppure leggetevi un libro, coccolati dalla musica che vi accompagnerà fino a sera, quando esposizioni, dibattiti e dj-set vi vedranno ancora protagonisti. E se vi sembra che sia un ambiente poco consono ad un duello… siate pronti a ricredervi!
venerdì 15 ottobre 2010
E quindi uscimmo a riveder le stelle
Minatori cileni: "Estamos Bien!"(2° parte)
E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139), è l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Fueza Mineros!!!!
Andy Ventura INSERTO SATIRICO
Il rientro
(il rientro del minatore che non sa che, mentre lui era sottoterra, si è scoperta la sua doppia vita/moglie ...)
GRIECO http://www.coriandoli.it/
The Show
Mauro Patorno Patorno http://mauropatorno.blogspot.com/
Dica 33
cruel INSERTO SATIRICO
I 33 minatori cileni presto liberi
mariobochicchio
Salvi i 33 cileni
Tomas
PRESTO, PRIMA CHE CHIUDANO !
Sentimenti contrastanti alle notizie di stamane. Grande gioia per i minatori cileni e grande rabbia per gli imbecilli ultras serbi di Genova.
Uber Humour
l'Angelo - PORTOS Comic strip
Sono il trentaquattresimo minatore intrappolato da mesi in fondo al deserto cileno dell’Atacama. Di me nessuno sa nulla: mi sono nascosto bene. Oggi i miei trentatré compagni usciranno da qui. Poveretti. Sottovalutano quel che li aspetta. A me non fanno paura le televisioni giapponesi che hanno pagato a peso d’oro il diritto di perlustrare fino all'ultima ruga le nostre reazioni. E neppure i reporter che sventaglieranno i microfoni sotto il naso dei reduci, chiedendo loro «qual è il suo primo desiderio, adesso?». Che tu ti levi dalle scatole, zecca appiccicosa.
Non mi scandalizza neanche la bramosia dei parenti, che ci hanno già venduti in esclusiva a qualche talk show, nel quale andare a raccogliere gli applausi e i sospiri di un pubblico che si risveglia dal coma emotivo solo quando gli sbattono in faccia un caso estremo. No, io mi nascondo dal dopo. Quando tutte le interviste saranno esaurite e le curiosità esaudite. Quando l’ultima figlia avrà rotto l’iPod gentilmente offertole da Steve Jobs, l’ultimo cognato sarà tornato dalla partita gentilmente offertagli dal Real Madrid e l’ultima moglie si sarà stufata di accompagnarci nelle crociere gentilmente offerteci da mezzo mondo. Quando tutto ma proprio tutto verrà archiviato e sarà chiaro che a nessuno interessavamo come persone, ma solo come fenomeni da baraccone: «Ci dica, cosa si prova a stare là sotto?». Una sensazione sincera di pace, se vuoi proprio saperlo. Per questo io non mi muovo. E aspetto. Che gli altri trentatré, finito il giro di giostra, ritornino giù.
Massimo Gramellini (La Stampa)
E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139), è l'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Fueza Mineros!!!!
Andy Ventura INSERTO SATIRICO
Il rientro
(il rientro del minatore che non sa che, mentre lui era sottoterra, si è scoperta la sua doppia vita/moglie ...)
GRIECO http://www.coriandoli.it/
The Show
Mauro Patorno Patorno http://mauropatorno.blogspot.com/
Dica 33
cruel INSERTO SATIRICO
I 33 minatori cileni presto liberi
mariobochicchio
Salvi i 33 cileni
Tomas
PRESTO, PRIMA CHE CHIUDANO !
Sentimenti contrastanti alle notizie di stamane. Grande gioia per i minatori cileni e grande rabbia per gli imbecilli ultras serbi di Genova.
Uber Humour
l'Angelo - PORTOS Comic strip
Il minatore nascosto
Sono il trentaquattresimo minatore intrappolato da mesi in fondo al deserto cileno dell’Atacama. Di me nessuno sa nulla: mi sono nascosto bene. Oggi i miei trentatré compagni usciranno da qui. Poveretti. Sottovalutano quel che li aspetta. A me non fanno paura le televisioni giapponesi che hanno pagato a peso d’oro il diritto di perlustrare fino all'ultima ruga le nostre reazioni. E neppure i reporter che sventaglieranno i microfoni sotto il naso dei reduci, chiedendo loro «qual è il suo primo desiderio, adesso?». Che tu ti levi dalle scatole, zecca appiccicosa.
Non mi scandalizza neanche la bramosia dei parenti, che ci hanno già venduti in esclusiva a qualche talk show, nel quale andare a raccogliere gli applausi e i sospiri di un pubblico che si risveglia dal coma emotivo solo quando gli sbattono in faccia un caso estremo. No, io mi nascondo dal dopo. Quando tutte le interviste saranno esaurite e le curiosità esaudite. Quando l’ultima figlia avrà rotto l’iPod gentilmente offertole da Steve Jobs, l’ultimo cognato sarà tornato dalla partita gentilmente offertagli dal Real Madrid e l’ultima moglie si sarà stufata di accompagnarci nelle crociere gentilmente offerteci da mezzo mondo. Quando tutto ma proprio tutto verrà archiviato e sarà chiaro che a nessuno interessavamo come persone, ma solo come fenomeni da baraccone: «Ci dica, cosa si prova a stare là sotto?». Una sensazione sincera di pace, se vuoi proprio saperlo. Per questo io non mi muovo. E aspetto. Che gli altri trentatré, finito il giro di giostra, ritornino giù.
Massimo Gramellini (La Stampa)
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