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venerdì 1 settembre 2023

Attente al lupo

 “Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti di incorrere in determinate problematiche e poi rischi che alla fine il lupo lo trovi”.

Andrea Giambruno


"Se non uscivi di casa,se non andavi nel bosco da sola,se non mettevi quell'eccitante coso rosso, non ti mangiavo."

Mauro Biani



Ellekappa
i lupi non mancano mai
#violenza #stupro
#GovernoMeloni #Gianbruno
Marilena Nardi


Attente al lupo
Christian Durando



in questi giorni ho provato a mettere insieme uno straccio di analisi riguardo ai fatti di ignobile violenza e della marea di parole, spesso mostruose, che hanno generato o riguardo ai modelli educativi
non ne sono capace
come figlio non ricordo di aver ricevuto particolari insegnamenti, né momenti tipo "ora ci sediamo e ti spiego come funziona"
semmai un vago sentore di Tognazzi nel primo episodio de I mostri di Dino Risi
chi mena pe' primo mena du' vorte, là fòri è 'na giungla e tutte queste cazzate
comunque il male è sempre da un'altra parte, guai a guardarsi dentro o poco distante
c'è da dire che collezionavano una licenza elementare in due, va bene così
gli ambienti degradati che ora si corre a bonificare, un po' li conosco
gli ambienti borghesi o signorili, quotidiane sedi di violenza e predazione, vanno bene così
non ci sono video né chat, solo muto dolore
tanto il male è altrove 
Fabio Magnasciutti



Fulvio Fontana 



Enrico Biondi






Fogliazza


Attente al lupo - la mia vignetta per Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
Mario Natangelo
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Riccardo Mannelli





Dottor Giambruno, io il lupo l'ho incontrato un giorno di fine ottobre. Erano le sette del mattino, camminavo spedita verso la stazione, dovevo prendere il treno che mi avrebbe portata in facoltà: il corso di diritto privato iniziava alle 8.10 e di quell'esame non ho mai perso una lezione, mi terrorizzava. Non sarei potuta uscire di casa più tardi di così - diversamente avrei mancato l'inizio -, ma nemmeno prima, perché le strade sarebbero state più vuote ancora e la desolazione più temibile. La vita di una donna è un delicato gioco di equilibri, dottor Giambruno. E lo saprebbe, se fosse nato con le ovaie.
Indossavo un paio di jeans, quella mattina, e una camicetta bianca, virginale, abbottonata con "decoro". Sopra la camicia stava una giacca grigia, a quadri; sotto i jeans le scarpe da ginnastica: a guardarmi da fuori, sembravo la sorella di Hermione Granger, pronta per Hogwarts e Grifondoro. A colazione avevo bevuto un espresso. Io non mi sono mai ubriacata, dottor Giambruno, sa? Mai, non una volta in trentasette anni. Non ho mai fumato e non ho mai assunto droghe, di alcun genere. Una vita di merda, direbbe qualcuno.
Per giunta, ho sempre avuto la fortuna di scegliere gli uomini con cui sc*pare, vivendo il sesso con la libertà che decidevo per me stessa.
Eppure, quel giorno, il lupo l'ho incontrato comunque. Aveva intuito quale strada dovessi percorrere, quale fosse la mia destinazione finale, e pensò bene di circuirmi con l'auto un paio di volte, seguendomi. Al momento della svolta in un vicolo - che purtroppo non potevo evitare -, sterzò con inaudita violenza, placcandomi tra la macchina e il muro alle mie spalle. Non riuscivo a muovermi. Due netturbini lavoravano a pochi metri dalla scena: videro tutto, non alzarono un dito. Mi salvò mio fratello, dottor Giambruno. Avevo avuto la prontezza di chiamarlo per tempo, fiutando - a proposito di lupi - la fine che stavo per fare. Arrivò scodando con la sua Lancia Y: indossava ancora il pigiama e le pantofole, lo ricordo come fosse ora.
All'università andai lo stesso, seguii la lezione per intero, presi appunti, non capii nulla. Al rientro mi aspettava mio padre. Avevo ventiquattro anni. O giù di lì. Non ricordo bene.
Nel tempo a venire ho imparato a difendermi da molte cose e oggi so che i lupi non c'entrano niente: gli animali sono creature integre, leali, sempre pronte a difendere i propri cuccioli. Il vero problema sono gli uomini, dottor Giambruno, certi uomini, certi maschi, certi sistemi patriarcali, certe logiche di potere, di possedimento. Ma se proprio vogliamo azzardare un paragone animale, se proprio vogliamo osare il linguaggio delle immagini, dottor Giambruno, non scomodiamo i lupi. Piuttosto, invochiamo i minchiotauri. Che ne dice? Invochiamo quella particolare specie umana che parla senza cognizione di causa e rintraccia la colpa, o una parte della colpa almeno, nella vittima. Se ha una figlia femmina, dottor Giambruno, una nipote, una sorella, un'amica, le metta in guardia da loro.
Antonia Storace



Bei risvegli

(Sublime battuta di Vale LaPenna)

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Luca Garonzi


venerdì 18 agosto 2023

47 Campionato Italiano della Bugia : i premiati

 By labugia.it

LE PIASTRE (Pistoia) sabato 5agosto 2023

È Luca Garonzi il disegnatore piu bugiardo d’Italia e Luka Lagator il migliore del mondo. 


Grafica italiana


Bugiardino d’oro, Luca Garonzi

Il veronese Luca Garonzi ha trionfato nella sezione italiana che come tema aveva “le Bugie tra i fornelli”. Lui l’ha risolta con la tenera vignetta di un giovane che per amore si finge cuoco anche se ha ordinato tutta la cena su Just it.


La seconda edizione del premio intitolato a Luca Boschi per la striscia più bugiarda se l’è aggiudicato Gianlorenzo Ingrami con il cuoco che, mentre i cannibali lo stanno cuocendo per mangiarselo, non rinuncia a dar loro consigli su quali spezie aggiungere cucinare bene un uomo.


Al secondo posto Mario Magnatti di Roma



Al terzo posto Sergio Tessarolo di Bassano del Grappa.


Grafica internazionale


Bugiardino d’oro internazionale, Luka Lagator (Montenegro).

E’ un montenegrino e si chiama Luka Lagator il disegnatore più bugiardo la mondo. Ha vinto la 47esima edizione del Campionato italiano (e mondiale) della Bugia, che per il resto del mondo aveva come tema “Come può la pace vincere sulla guerra”? E lui l’ha declinato disegnando un cannone multirazzi che invece di proiettili spara baguette.


Bugiardino di argento internazionale, Alexander Shmidt (Russia).



Bugiardino di Bronzo internazionale, Benjamin Aleali (Iran)


Altri premi e segnalazioni


Autore Segnalato, Mehmet Zeber (Turchia).



Autore Segnalato, Hamid Soufi (Iran).


Autore segnalato, Alexander Dubovskyi (Ucraina)

Premio fantasia Graziano Pisaneschi “Cafiero”, Alessio Atrei.



Premio Qualità Graziano Gavazzi “Mace”, Enrico Biondi.