Era il 1997 e Carmine Schiavone diceva:" Tra vent'anni saranno tutti morti ..."
e così è stato le terre dei fuochi hanno la più alta incidenza di mortalità per tumori d'Italia.
Un affare da 600-700 milioni di lire al mese, che ha devastato terre nelle quali, visti i veleni sotterrati, si poteva immaginare "che nel giro di vent'anni morissero tutti". Parole che mettono i brividi quelle pronunciate nel 1997 dal pentito dei casalesi Carmine Schiavone davanti alla Commissione ecomafie, in una audizione i cui verbali sono stati desecretati venerdì 31 ottobre. La sentenza senza appello pronunciata dall'ex boss riguardava tanti centri del Casertano, "gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita". Già in un'intervista a Sky Tg24 il boss aveva ribadito che il vero affare dei clan è il business dei rifiuti.
Rifiuti radioattivi "dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più erba", raccontava Schiavone. Fanghi nucleari, riferiva, arrivavano su camion provenienti dalla Germania. Nel business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito, erano coinvolte diverse organizzazioni criminali - mafia, 'ndrangheta e Sacra Corona Unita - tanto da fare ipotizzare che in diverse zone di Sicilia, Calabria e Puglia, quelle cosche abbiano agito come il clan dei Casalesi. Ma i veleni non venivano nascosti solo in provincia di Caserta: rifiuti tossici, a suo dire, sono stati interrati lungo tutto il litorale Domitio e sversati anche nel lago di Lucrino, specchio d'acqua che si trova nell'area flegrea, in provincia di Napoli.
e così è stato le terre dei fuochi hanno la più alta incidenza di mortalità per tumori d'Italia.
Un affare da 600-700 milioni di lire al mese, che ha devastato terre nelle quali, visti i veleni sotterrati, si poteva immaginare "che nel giro di vent'anni morissero tutti". Parole che mettono i brividi quelle pronunciate nel 1997 dal pentito dei casalesi Carmine Schiavone davanti alla Commissione ecomafie, in una audizione i cui verbali sono stati desecretati venerdì 31 ottobre. La sentenza senza appello pronunciata dall'ex boss riguardava tanti centri del Casertano, "gli abitanti di paesi come Casapesenna, Casal di Principe, Castel Volturno e così via, avranno, forse, venti anni di vita". Già in un'intervista a Sky Tg24 il boss aveva ribadito che il vero affare dei clan è il business dei rifiuti.
Rifiuti radioattivi "dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più erba", raccontava Schiavone. Fanghi nucleari, riferiva, arrivavano su camion provenienti dalla Germania. Nel business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito, erano coinvolte diverse organizzazioni criminali - mafia, 'ndrangheta e Sacra Corona Unita - tanto da fare ipotizzare che in diverse zone di Sicilia, Calabria e Puglia, quelle cosche abbiano agito come il clan dei Casalesi. Ma i veleni non venivano nascosti solo in provincia di Caserta: rifiuti tossici, a suo dire, sono stati interrati lungo tutto il litorale Domitio e sversati anche nel lago di Lucrino, specchio d'acqua che si trova nell'area flegrea, in provincia di Napoli.
Terre dei fuochi di CeciGian |
476
Ufficio di Presidenza: da oggi pubblici gli atti riferiti alle dichiarazioni del pentito Schiavone
31/10/2013
Sono stati resi pubblici gli atti riferiti alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone di fronte alla Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti svolta il 7 ottobre 1997. Oggi l'Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati - preso atto della nota con la quale il Procuratore Nazionale Antimafia ha rappresentato che non esistono motivi ostativi a che siano resi pubblici sia il resoconto stenografico della audizione del collaboratore di giustizia presso la predetta Commissione, sia gli atti depositati in quella occasione - ha espresso all'unanimità parere favorevole alla declassificazione degli atti secondo la procedura prevista dal Regolamento dell'Archivio storico della Camera.
Ai sensi di tale Regolamento, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha quindi adottato il relativo provvedimento attraverso il quale i suddetti atti sono stati declassificati e quindi resi pubblici.
Con questa decisione la Camera ha inteso dare una risposta alla legittima richiesta dell'opinione pubblica e soprattutto delle popolazioni che abitano quelle zone dell'Italia martoriate dalla gestione illecita dei rifiuti e che chiedevano di fare piena trasparenza sulle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia alla Commissione parlamentare.
I predetti documenti sono quindi da oggi liberamente consultabili presso l'Archivio storico della Camera ed è altresì possibile accedere ad essi direttamente dalla sezione del sito internet della Camera relativa ai lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse operante nella XIII legislatura unitamente a tutti gli altri resoconti della medesima Commissione già pubblicati. Vai al documento
Quest qui sotto è una delle 63 pagine.
Ai sensi di tale Regolamento, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha quindi adottato il relativo provvedimento attraverso il quale i suddetti atti sono stati declassificati e quindi resi pubblici.
Con questa decisione la Camera ha inteso dare una risposta alla legittima richiesta dell'opinione pubblica e soprattutto delle popolazioni che abitano quelle zone dell'Italia martoriate dalla gestione illecita dei rifiuti e che chiedevano di fare piena trasparenza sulle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia alla Commissione parlamentare.
I predetti documenti sono quindi da oggi liberamente consultabili presso l'Archivio storico della Camera ed è altresì possibile accedere ad essi direttamente dalla sezione del sito internet della Camera relativa ai lavori della Commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse operante nella XIII legislatura unitamente a tutti gli altri resoconti della medesima Commissione già pubblicati. Vai al documento
Quest qui sotto è una delle 63 pagine.
Terre dei fuochi - Tiziano Riverso |
477
Boldrini: grande soddisfazione per la declassificazione degli atti sulle dichiarazioni di Carmine Schiavone
31/10/2013
La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito alla decisione dell'Ufficio di Presidenza di rendere pubblici gli atti dell'audizione del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone: "Esprimo grande soddisfazione per la decisione, adottata all'unanimità dall'Ufficio di Presidenza della Camera, di togliere il segreto sui contenuti dell'audizione che il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone svolse nell'ottobre 1997 alla Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti. Si tratta della prima volta che la Presidenza della Camera - senza che questo sia richiesto dalla magistratura - decide di rendere pubblico un documento formato da Commissioni di inchiesta che in passato lo avevano classificato come segreto. Lo dovevamo in primo luogo ai cittadini delle zone della Campania devastate da una catastrofe ambientale cosciente e premeditata, come ho avuto modo di dire anche recentemente a Pòllica, per la commemorazione dell'assassinio del sindaco Angelo Vassallo: cittadini che oggi hanno tutto il diritto di conoscere quali crimini siano stati commessi ai loro danni per poter esigere la riparazione possibile. Troppo spesso, nella storia del nostro Paese, il segreto è stato infatti invocato non a tutela non dei diritti di tutti ma a copertura degli interessi di alcuni. La fiducia nelle istituzioni si rinsalda anche facendo luce su zone d'ombra immotivate e perciò inaccettabili all'opinione pubblica. E' rilevante, inoltre, che la cancellazione del segreto sia avvenuta nel pieno rispetto delle esigenze della magistratura. Il coordinamento con il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, è servito a verificare che la desecretazione non crei ostacoli di alcun tipo alle indagini giudiziarie in corso".
Mappa interattiva da 2duerighe
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- Schiavone nel '97: in 20 anni tutti morti nel Casertano
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Saviano: resto qui, perchè mi piace la costituzione italiana.