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giovedì 7 agosto 2025

2 agosto 1980 Bologna, 45 anni dopo.

 






#2agosto1980 #Bologna #stragedibologna #45anni #p2 #strategiadellatensione

La #memoria è responsabilità.

Per Bologna una tavola uscita ieri su Il Venerdì di Repubblica ;

Una uscita oggi su la Repubblica ;

Una uscita oggi su L'Espresso .

Qui tutte le altre negli anni: https://maurobiani.it/tag/2-agosto/

Mauro Biani



Anniversario della strage di Bologna del 2 agosto 1980, ci sono le sentenze definitive, ma Lei cerca ancora la verità.

Manuel De Rossi


Con la conferma da parte della Cassazione dell'ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, si chiude la partita giudiziaria sugli esecutori materiali della strage di Bologna, che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.

I giudici della sesta sezione penale, dopo alcune ore di camera di consiglio, hanno rigettato le istanze presentate dai difensori dell'ex estremista nero, accusato di concorso in strage con gli ex Nar Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, e dagli altri due imputati.

Confermate, infatti, le condanne a sei anni per l'ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, che doveva rispondere di depistaggio, e a quattro anni per Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al pubblico ministero.

I giudici hanno quindi totalmente accolto le richieste del procuratore generale, Antonio Balsamo, che nel corso della sua requisitoria ha parlato di un "quadro probatorio solido" a carico di Bellini per quanto avvenuto alle 10:25 di 45 anni fa, quando una bomba contenuta in una valigia causò il crollo dell'ala ovest dello scalo ferroviario.

"La sentenza rappresenta un punto di arrivo fondamentale - commenta l'avvocato Andrea Speranzoni, difensore di parte civile per l'associazione delle vittime della Strage di Bologna e per gli enti locali - frutto di anni di percorso giudiziario e di lotta per la verità e la giustizia. Oggi possiamo dire in maniera definitiva che sappiamo chi finanziò l'attentato, che quell'attentato si colloca a pieno titolo nella strategia della tensione, sappiamo chi organizzò l'attentato, chi erano i mandanti e sappiamo retroscena importantissimi sull'attività di depistaggio".

L'esponente di Avanguardia Nazionale venne riconosciuto dall'ex moglie come l'uomo filmato da un video amatoriale in stazione la mattina della strage. Per il rappresentante dell'accusa, la sua responsabilità nell'attentato è stata affermata da una sentenza che "mette in pratica i principi elaborati dai più autorevoli teorici del garantismo penale". Inoltre, il ragionamento della sentenza della Corte di assise di appello "risulta pienamente in linea con la struttura argomentativa delle altre pronunce, divenute irrevocabili, che hanno affermato la colpevolezza di Fioravanti, Mambro, Ciavardini e Cavallini per la strage di Bologna".

Ricostruzione dei fatti che "trova ulteriore conferma nelle parti della motivazione relative ai rapporti sviluppati dai gruppi terroristici eversivi, protagonisti della strategia stragista, con la loggia P2 e i settori deviati dei servizi segreti". Il pg, commentando la sentenza dei supremi giudici, afferma che si tratta di un "passo importante per la piena realizzazione di quel diritto alla verità che spetta non solo alle vittime e alle loro famiglie, ma a tutto il popolo italiano su un fatto che ha rappresentato il più grave atto terroristico della storia della Repubblica Italiana".

La decisione degli ermellini arriva a sei mesi di distanza dalla sentenza dei giudici del Palazzaccio, che hanno fatto passare in giudicato l'ergastolo per Gilberto Cavallini, accusato di avere "fornito alloggio a Mambro, Fioravanti e Ciavardini nella fase immediatamente precedente alla strage", di avere falsificato con il documento intestato a Flavio Caggiula, consegnato da Ciavardini a Fioravanti, e di avere "messo a disposizione" dei sodali un'auto con la quale hanno raggiunto "il luogo della strage".

fonte = https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/08/01/strage-di-bologna-definitivo-lergastolo-per-paolo-bellini_6fd71358-b990-4e46-b320-28da64fd6e86.html


Fogliazza



“Presidente Meloni…”.

Così ha iniziato. E non ha usato giri di parole.

Nel giorno del 45° anniversario della Strage di Bologna, Paolo Bolognesi – presidente dell’associazione familiari delle vittime – si è rivolto direttamente alla Presidente del Consiglio.

E lo ha fatto con una dichiarazione potente, lucida, inappellabile.

“Alla Presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le Istituzioni, un’altra cosa è l’accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare.

È un fatto che tutti gli stragisti italiani passarono dal Movimento Sociale Italiano, partito costituito nel 1946 da esponenti della Repubblica Sociale Italiana.

“Presidente Meloni, condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici”.

Un’accusa durissima, sì. Ma giusta. E necessaria.

In un Paese normale, nel 2025, sarebbe scontato ricordare che la strage del 2 agosto 1980 fu una strage fascista. E invece serve ancora il coraggio di chi, come Bolognesi, continua a inchiodare Meloni davanti alle sue omissioni.

A ricordare che la storia non si riscrive per convenienza politica. E che la vergogna, quella vera, non è ricordare le radici del neofascismo. Ma negarle.


Alcune delle 85 persone morte nella strage  disegnate da Gianluca Costantini:































Bologna ti amo,
sei nicchia, rifugio, la tana;
sei l’incavo della mia mano
e sei la moneta, sei un dono,
una donna, 
una bimba,
una bambola viva.
Non piangi,
al massimo, tu
ti incupisci,
tu guardi, azzittisci.
Bologna, tu ridi
(io no e non mi sgridi).
Bologna hai capito che basta 
ci sia da mangiare, ci sia
da volersi un po’ bene, ci sia 
la musica,
il vino,
il colore.
Sei la mia culla
e sei tutta brine,
umido e freddi,
fresco e calori,
nebbie, canzoni; sei tutta stagioni,
tigli e marroni;
soffritti perfetti 
su per le scale;
sei gente, bisbigli,
compagna,
una lingua che parla
anche senza parlare.
Sei una caverna 
di portici e pietra,
sei sassi, campagna, 
sei fossi, 
sei colli, sei briscole
sei professori,
sei la esse, che sbuca di fuori,
sei il mio amore per strada,
che arriva 
(ciao)
e sei il mio letargo
di calici e salame
sei rossa, 
una lotta, sei
come gli schiaffi in faccia,
ma sei tutta abbracci,
con le braccia buone,
da tirare la sfoglia.
Bologna ti amo perché sei mia;
Bologna ti amo perché non sei 
di nessuno,
ma a tutti ti doni, 
rossa, ruggente, turrita,
Bologna.
Beatrice Zerbini

martedì 2 agosto 2022

Bologna, 2 agosto 2022, 42 anni dopo.

 Noi non dimentichiamo...




2 Agosto 1980, ore 10:25, strage di Bologna.

Quella mattina ero appena tornato a Roma da Bordighera, dove si era tenuto il Salone Internazionale dell’Umorismo. L'automobile di Melanton, su cui viaggiavo, aveva fuso il motore ad Altopascio lasciandoci a piedi nel buio della campagna toscana e, invece di pernottare ad Altopascio (come Melanton e la moglie, in attesa di riparare la macchina) e prendere poi, con calma, un treno che sarebbe passato per Bologna intorno alle 10:30 della mattina successiva per poi andare a Roma, optai per un ritorno a casa più rapido, perché sabato dovevo essere assolutamente in redazione: mi aspettava parecchio lavoro. Quindi presi in tutta fretta un treno notturno per Firenze (tutta la notte in piedi, in un vagone stipato di gente) e poi la coincidenza per Roma. Stanchissimo, la mattina di sabato arrivai a casa, però senza passare per Bologna, come avrei potuto fare con tutta calma… quella tragica mattina del 2 Agosto. 

Marco De Angelis


out of time
Fabio Magnasciutti


#Bologna #stragediBologna #2agosto1980 #2agosto #pernondimenticare #StrageDellaStazione #StrageFascista #satira #satiraneurodeficiente #vignette
Mario Airaghi



Il 2 agosto 1980 i neofascisti facevano esplodere una bomba nella stazione affollata di Bologna, uccidendo 85 persone e ferendone 200.
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Tartarotti




#2agosto1980 #stragediBologna
42 anni.
Mauro Biani



Bologna, 2 Agosto 1980, h 10:25
Una strage di "matrice" fascista.
Nicocomix #stragedibologna #Bologna #strage #fascista #matrice #stazione #stazionedibologna #verità #2agosto #bolognastazionecentrale




2 Agosto 1980-2022
Paolo Lombardi





Strage fascista della Stazione di Bologna
2 agosto 1980, 85 morti e 200 feriti:

1. Antonella CECI , anni 19
2. Angela MARINO, anni 23
3. Leo Luca MARINO, anni 24
4. Domenica MARINO, anni 26
5. Errica FRIGERIO in DIOMEDE FRESA, anni 57
6. Vito DIOMEDE FRESA anni 62
7. Cesare Francesco DIOMEDE FRESA, anni 14
8. Anna Maria BOSIO in MAURI, anni 28
9. Carlo MAURI, anni 32
10. Luca MAURI, anni 6
11. Eckhardt MADER, anni 14
12. Margret ROHRS in MADER, anni 39
13. Kai MADER, anni 8
14. Sonia BURRI, anni 7
15. Patrizia MESSINEO, anni 18
16. Silvana SERRAVALLI in BARBERA, anni 34
17. Manuela GALLON, anni 11
18. Natalia AGOSTINI in GALLON, anni 40
19. Maria Antonella TROLESE, anni 16
20. Anna Maria SALVAGNINI in TROLESE, anni 51
21. Roberto DE MARCHI, anni 21
22. Elisabetta MANEA ved. DE MARCHI, anni 60
23. Eleonora GERACI IN VACCARO, anni 46
24. Vittorio VACCARO, anni 24
25. Velia CARLI IN LAURO, anni 50
26. Salvatore LAURO, anni 57
27. Paolo ZECCHI, anni 23
28. Viviana BUGAMELLI in ZECCHI, anni 23
29. Catherine HELEN MITCHELL, anni 22
30. John ANDREI KOLPINSKI, anni 22
31. Angela FRESU, anni 3
32. Maria FRESU, anni 24
33. loredana MOLINA in SACRATI, anni 44
34. Angelica TARSI, anni 72
35. Katia BERTASI, anni 34
36. Mirella FORNASARI, anni 36
37. Euridia BERGIANTI, anni 49
38. Nilla NATALI, anni 25
39. Franca DALL'OLIO, anni 20
40. Rita VERDE, anni 23
41. Flavia CASADEI, anni 18
42. Giuseppe PATRUNO, anni 18
43. Rossella MARCEDDU, anni 19
44. Davide CAPRIOLI, anni 20
45. Vito ALES, anni 20
46. Iwao SEKIGUCHI, anni 20
47. Brigitte DROUHARD, anni 21
48. Roberto PROCELLI, anni 21
49. Mauro ALGANON, anni 22
50. Maria Angela MARANGON, anni 22
51. Verdiana BIVONA, anni 22
52. Francesco GOMEZ MARTINEZ, anni 23
53. Mauro DI VITTORIO, anni 24
54. Sergio SECCI, anni 24
55. Roberto GAIOLA, anni 25
56. Angelo PRIORE, anni 26
57. Onofrio ZAPPALÀ, anni 27
58. Pio Carmine REMOLLINO, anni 31
59. Gaetano RODA, anni 31
60. Antonio DI PAOLA, anni 32
61. Mirco CASTELLARO, anni 33
62. Nazzareno BASSO, anni 33
63. Vincenzo PETTENI, anni 34
64. Salvatore SEMINARA, anni 34
65. Carla GOZZI, anni 36
66. Umberto LUGLI, anni 38
67. Fausto VENTURI, anni 38
68. Argeo BONORA, anni 42
69. Francesco BETTI, anni 44
70. Mario SICA, anni 44
71. Pier Francesco LAURENTI, anni 44
72. Paolino BIANCHI, anni 50
73. Vincenzina SALA in ZANETTI, anni 50
74. Berta EBNER, anni 50
75. Vincenzo LANCONELLI, anni 51
76. Lina FERRETTI in MANNOCCI, anni 53
77. Romeo RUOZI, anni 54
78. Amorveno MARZAGALLI, anni 54
79. Antonio Francesco LASCALA, anni 56
80. Rosina BARBARO in MONTANI, anni 58
81. Irene BRETON in BOUDOUBAN, anni 61
82. Pietro GALASSI, anni 66
83. Lidia OLLA in CARDILLO, anni 67
84. Maria IDRIA AVATI, anni 80
85. Antonio MONTANARI, anni 86


Foto di Luciano Nadalini, U.F.O. e contributi disegnati dei Vignettisti per la Costituzione.

domenica 2 agosto 2020

Dieci e venticinque, 40 anni fa


Dieci e venticinque, 40 anni fa
Mauro Biani



Chi è Stato
Mauro Biani



Dieci e venticinque, 40 anni fa
#StrageDiBologna #40anni
Voglio andare al mare.
Mauro Biani


 

"Non ci vuole molto a capire
Che è stata una strage,
Non ci vuole molto a capire che niente,
Niente è cambiato"
#bologna #2agosto1980 #strage #fascisti

https://www.youtube.com/watch?v=z4WMp99WHgc&feature=share



A mali estremi.

https://gianloingrami.blogspot.com/2020/08/bomba.html
#2agosto1980 #bologna #strage #stato #fascismo







STRAGE DI BOLOGNA
Oggi ricorre l'anniversario dell'attentato alla Stazione di Bologna, apice di quella strategia della tensione che ha insanguinato l'Italia a partire dalla bomba di piazza Fontana.
A 40 anni di distanza forse qualche verità sugli esecutori ma ancora poche le certezze sui veri mandanti.
In tutti questi anni molti i depistaggi che hanno cercato di sviare le indagini a destra e a sinistra, l'importante è stato (e temo sarà) non guardare dietro.
Gianfranco Uber



Bologna 2 Agosto 1980, dalla P2 di Gelli finanziamenti a terroristi neofascisti.
#Bologna #P2 #Gelli
Durando



#2Agosto1980 #2agosto40anni #stragedibologna #stragifasciste #p2 #gelli #vignette #satira #satiraneurodeficiente
Mario Airaghi



2 Agosto (1980... )
(Bologna)
Un giorno, una data che rimane impressa nella mente, e nel cuore di Tutti noi: sono trascorsi ben 40 anni da "quella" Strage che a tutt'oggi resta un vero e proprio 'mistero...'
In Ricordo di Tutte le Vittime (innocenti) , i Feriti , le loro Famiglie, Amici...
💓
#2agosto #bologna #stragedibologna #stazionecentraledibologna #attualità
Mike Comics

Vanessi


Bologna, 2 agosto 1980 ore 10:25; quarant'anni di verità nascoste!
 By Chenzo. 
www.chenzoart.it #2agosto1980 #stragediBologna #p2 #Stato #veritànascoste




Strage alla stazione, inaugurati i murales per ricordare la bomba del 2 agosto: "L'arte può parlare alle nuove generazioni"

L'opera di Bologna
 Il muro destinato all’opera di Collettivo Fx è quello di DumBO (via Camillo Casarini 19), lo spazio di rigenerazione urbana nato nell’ex scalo ferroviario di via Casarini. Il murale, dal titolo “Le lacrime della giustizia”, rappresenta un volto che piange e dai cui occhi scendono i piatti della bilancia. Al loro interno l’Italia a pezzi, distrutta dagli anni dello stragismo, e l’orologio simbolo dell’attentato, ancora fermo sulle 10.25.


Parma-
„A ospitare il lavoro di Alessandro Canu è il sottopasso della stazione dei treni in via Borsellino. L’opera “Bologna violenta” vede delle mani che si muovono dall’alto, a simboleggiare i mandanti, che rovesciano una scatola di caramelle: quelle bianche sono 85 quante le vittime, mentre quelle colorate sono oltre 200 come i feriti. Nel disegno anche alcuni giocattoli per bambini, tra cui l’autobus 37, il vagone di un treno e un cavallino di legno.“



ReggioEmilia
„Il muro dipinto da PsikoPlanet si trova nel quartiere popolare di via Gramsci a Reggio Emilia, dove si è lavorato sulla facciata di una palazzina della cooperativa di Mancasale e Coviolo (via Candelù 4). Il murale ha il volto di un Giano bifronte, a rappresentare le due facce dello Stato: quella positiva, delle verità processuali e della ricerca di giustizia, e quella “oscura” del potere deviato, ombra dietro ai mandanti.“

Fonte: https://www.bolognatoday.it/cronaca/STRAGE-2-AGOSTO-STAZIONE-BOLOGNA-MURALES.html



Son passati 40 anni, ma di dimenticare e perdonare non ci pensiamo nemmeno.

Il 2 agosto 1980 una bomba scoppia nella sala d'attesa della Stazione di Bologna, uccidendo 85 persone. "La strage è stata organizzata dai vertici della loggia massonica P2, protetta dai vertici dei servizi segreti italiani e eseguita da terroristi fascisti", come recita il manifesto di quest'anno.
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On August 2, 1980 a bomb exploded in the waiting room of Bologna Station, killing 85 people. "The massacre was organized by the P2 Masonic lodge, protected by the Italian secret service and carried out by fascist terrorists", as this year's manifesto says.
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Bologna, 02.08.2020
© Michele Lapini 



Il giorno successivo alla visita del Presidente della Repubblica Mattarella a Bologna per i 40 anni della Strage della Stazione e della Strage di Ustica, il Corriere della Sera pensa bene di pubblicizzare IN PRIMA PAGINA, il libro di Mambro e Fioravanti, i due neofascisti condannati come esecutori per la bomba alla Stazione di Bologna che causò 85 morti. I due (adesso liberi per fine pena) sono stati condannati a 9 e 8 ergastoli per vari reati commessi durante le loro vite.

Della visita di Mattarella nessuna traccia in prima pagina, così come negli altri quotidiani. All'interno dei principali quotidiani, la notizia è un piccolo box con una foto e tre righe.
L'evento, se pur simbolico, è storico dato che è il primo Presidente della Repubblica a visitare il Museo di Ustica dove sono conservati i resti dell'aereo e il secondo Presidente (dopo Pertini che era presente l'anno della strage) a venire nella sala d'attesa della Stazione di Bologna dove esplose la bomba.

Quando ci domandiamo come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto di ignoranza, revisionismo e disinformazione, non possiamo esimerci dal vedere nell'informazione mainstream uno dei colpevoli.

Senza scuse e senza ma, quello che è successo oggi sulla carta stampata è l'ennesima vergogna per l'informazione e l'ennesimo oltraggio alle vittime di quelle stragi.
Bologna, 31.07.2020
© Michele Lapini