Ricorrono i 100 anni dalla Marcia su Roma che portò Mussolini al potere e il Maestro rappresenta La Russa che, nel suo nuovo ufficio, cambia il quadro. Si tratta del famoso dipinto di Giacomo Balla, e ci auguriamo che la dichiarazione del neo presidente del Senato “in Italia non può più esserci la perdita della libertà” non sia appunto una balla. A questo proposito la sospettosa sezione Sezione Traslochi della Redazione fa notare che in realtà il quadro è stato semplicemente girato, ma alla fine rimane sempre lo stesso.
Non ci resta che concentrarci sulle orecchie di Spock, come a dire che dal saluto fascista si è passati a quello vulcaniano.
Infine una nota sulla carta che riveste il retro dell’opera: è la carta Varese, qui in una preziosa versione Naj Oleari, e forse il Nostro vuole lanciare un messaggio alla città lombarda di stare in guardia. [Gerarcheologia]
Giannelli
Ellekappa
Marcia su Roma, le opposizioni: "Mai abbassare la guardia". E il Pd attacca: "Da Giorgia Meloni nemmeno una parola" #MarciasuRoma #MeloniPremier #meloni #opposizioni #pd
Durando
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La fiaba della #MarciasuRoma, nell'era della "pacificazione".
Il nome glielo ha dato Vittorio Zucconi in un tweet quando l'albero è arrivato a Roma:
"È arrivato in piazza Venezia Spellacchio, il desolato abete che perfettamente rappresenta l' Amministrazione Raggi. Il #Nonalbero di una #Nonsindaca . Copritelo in fretta con le palle, possibilmente via Facebook."
È arrivato in piazza Venezia Spellacchio, il desolato abete che perfettamente rappresenta l' Amministrazione Raggi. Il #Nonalbero di una #Nonsindaca . Copritelo in fretta con le palle, possibilmente via Facebook. pic.twitter.com/KFlHz4RTR6
IL GRANDE CANALE DELLA PACE® presenta: TATTOO FOR PEACE
Nell’ambito di un’importante e ampia rassegna internazionale sul tatuaggio, l'iniziativa di MultiOlistica "Il Grande Canale della Pace®", giunta alla sua terza edizione denominata per l’occasione “TATTOO FOR PEACE”, si integra in maniera armoniosa, in primis per la presenza del 13° Festival Internazionale di Humor Grafico i cui prestigiosi vignettisti provenienti da tutto il mondo presentano per la prima volta opere riferite a quest'arte. Usiamo il termine arte per quanto riguarda il tatuaggio perché la storia ci insegna che, fin dalla notte dei tempi, il supporto per la rappresentazione figurativa è stato tra i più vari; che fosse inizialmente roccia per poi arrivare alla tavola, alla tela ed ai materiali più disparati, sicuramente da epoche remote questo supporto è stato anche il corpo umano. A questo proposito, recenti scoperte archeologiche hanno portato alla luce insediamenti dell'Homo Sapiens nell'Africa del Sud. Qui le favorevoli condizioni per procurarsi il cibo sembra abbiano dato l'opportunità alla specie di non scomparire; sicuramente questo ha fornito tempo per periodi di quiete e di conseguenza per lo sviluppo di quell'elemento essenziale che è la fantasia. Ed ecco quindi che 80.000, o addirittura 100.000 anni fa, nasce il primo linguaggio universale che è la pittura, e con essa molto probabilmente la lingua parlata e di conseguenza la tradizione. Nell'età in cui iniziano le migrazioni, la pittura viaggia tanto sulla roccia quanto sul corpo; il tatuaggio quindi è a pieno diritto una forma d’arte che vanta il retaggio più antico con tutte le susseguenti evoluzioni, così come è accaduto per la pittura, la scultura e tutte le altre tecniche. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una forma emozionale sia per l'esecutore che per l'osservatore, nonché per il soggetto che porta sulla propria pelle l'opera d'arte stessa. È un metodo di riconoscimento, e sicuramente in molti casi anche di narrazione, e qui si nota l'assonanza con i vignettisti che ci ricordano i grandi Maestri del passato che raccontavano episodi storici tramite una sequenza di affreschi; o ancora ci torna alla mente uno dei personaggi più interessanti di "Straniero in terra straniera" che aveva il corpo completamente tatuato da vignette come fosse un fumetto. Indubbiamente il tatuaggio aveva anche un significato tribale, ma non si deve pensare che diversi gruppi di appartenenza arrivassero necessariamente allo scontro, anche perché l'esiguità della popolazione mondiale avrà dovuto trovare metodi di convivenza e d'integrazione per la sopravvivenza stessa della specie. E in questo contesto si inserisce “Il Grande Canale della Pace®”, una mostra itinerante che vede anche in questa occasione la presenza dei due testimonial Dario Fo e Romina Power con la partecipazione di un gruppo di artisti della cordata: il maestro argentino Federico Brook, il giovane e talentuoso pittore Daniele Bongiovanni e l’interessante e originale scultore Paolo Di Nozzi, tutti presenti con opere ispirate alla tematica della mostra. Questo nel convincimento che l'arte sia il vero linguaggio globale, il primo idioma dell'uomo che è coinciso proprio con la nascita del tatuaggio in questo concetto di universalità e di appartenenza all'umanità che dovrebbe ambire a vivere pacificamente.
Prof. Gregorio Rossi
Curatore del GCDP
Pubblicato il 22 mag 2016 Il Grande Canale della Pace® è un progetto internazionale che ha lo scopo di dare voce all’arte di tutto il mondo contro la guerra. Il progetto, nato a Venezia a maggio 2015, è successivamente sbarcato a Roma con l’obiettivo ambizioso di renderla la capitale mondiale dell’arte contro la guerra. La prima edizione del GCDP romano (novembre 2015), con il patrocinio del Comune e del Ministero dei Beni Culturali, è stata una rassegna ampia e articolata di eventi artistici: mostre, concerti, spettacoli, letture, rappresentazioni. Un percorso di un mese all’insegna della cultura e dei diritti umani, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e renderlo un attivo e partecipe messaggero di pace. La prossima edizione si svolgerà sempre a Roma, al MACRO Testaccio nell'ambito della mostra Tattoo Forever, dal 1 giugno al 24 luglio 2016.
Quella del Macro è la prima mostra dedicata al tatuaggio, inteso come forma di arte contemporanea. Oltre alla sezione storica, ce n’è una dedicata ai più grandi tatuatori al mondo. Nell’ambito della manifestazione ci sarà anche il 13° Festival Internazionale di Humor Grafico con opere satiriche sui tatuaggi. Fra gli artisti ci sarà con la sua “Cappuccetto Rosso” anche Andrea Pecchia – alias Giotto Tattoo – da noi intervistato.
I tatuaggi di Giotto Tattoo sono opere d’arte ad hoc. L’artista Andrea Pecchia attua un doppio lavoro sottile, uno con la macchinetta per tatuare, quindi epidermico, l’altro con la sensibilità dell’artista che interagisce con le particelle sottili dell’anima del tatuato. Si entra così in una simbiosi personale, percettiva, capace di captare frequenze immortali e immortalarle in un attimo infinito chiamato Arte, Body Art. Ogni tatuaggio è disegnato studiando la personalità dell’individuo, restituendo un senso di unicità e di complicità con l’artista. Secondo Andrea Pecchia “I tatuaggi devono rispecchiare fuori ciò che si è dentro”. I suoi sono disegni che non si trovano nei cataloghi, ma nel DNA di chi sceglie di indossare Arte, fino alla fine…(fonte)
Il Grande Canale della Pace presenta:
il padiglione TATTOO FOR PEACE@TATTOO FOREVER #GCDP
Inaugurerà il primo giugno prossimo al MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma, presso gli spazi de La Pelanda 2 e della Factory, Tattoo Forever la più grande mostra internazionale mai realizzata sul tatuaggio, inteso come moderna e originale espressione artistica.
TATTOO FOREVER
Apertura al pubblico: dal 2 giugno al 24 luglio 2016
MACRO Testaccio La Pelanda 2 e Factory
Piazza Orazio Giustiniani n°4, Roma
Informazioni: 060608
Prevendite: 06.32810811 www.ticketone.it
Orari
Dal martedì al giovedì 15.00 - 20.00
venerdì 15.00 - 23.00
sabato 11.00 - 23.00
domenica e festivi 11.00 - 20.00
Biglietti
8,00 € intero
6,00 € ridotto (per gruppi superiori alle 15 unità, maggiori di 65 anni, giovani tra i 18 e i 25 anni)
5,00 € ridotto speciale (per minori di 18 anni)
gratuito per minori di 6 anni, un accompagnatore per gruppo di adulti, diversamente abili e un accompagnatore, un insegnante per scolaresca, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino
Illustrazione per la mostra - curata da Julio Lubetkin - "Tattoo ai confini della realtà", al MACRO, Museo di Arte Contemporanea, Testaccio, Roma. Dal 1° giugno al 10 luglio.
Luca Bertolotti
L’Italia si propone per assurgere fra 10 anni a Terra d’Olimpia. Ma com’era (sobriamente) triste quel Monti con le sue severità, contumelie e rimbrotti contro ‘sto popolo spendaccione, burlone e burlesco che lo titillava per partecipare! Ma lo Renzi no. Ei già sa e dunque prevede che nell’arco di dieci anni precisi noi avremo decine e decine e decine di miliardi da spendere per organizzare le olimpiadi 2024 in quanto grandissimo investimento per il futuro (ciò che potrebbe rimanere NdR) del Paese e così tutto il capitale investito frutterà moltissimo. In dieci anni poi saranno prescritti i vari “mafia capitale/Expo/ Mose e via così andare” ché così ci leviamo ‘sti vecchi ciarpami che impicciano. Solo ai gufi è riservato l’onere di domandare quanto le Olimpiadi potrebbero costituirne di nuovi e di tanti!
Sono ben lungi da me gli amorosi sensi con la Cassandra. Pur tuttavia in questo renziano exploit è talmente lampante, quanto orripilante, l’analogia con la greca edizione olimpica 2004 (dieci anni fa: di dieci in dieci ora tocca a noi ?!) che perfino a tutto il Cicap verrebbe istintivo toccar qualsiasi cosa pur d’allontanare i corsi e ricorsi di quella sfiga. La Grecia infatti (NB. nei tempi in cui la sua economia era cresciuta del 4% !) da quelle Olimpiadi sprofondò in un baratro contabile da cui il Paese non riuscì più a sollevarsi trovandosi ancor oggi nel mo(n)do che benissimo conosciamo e piangiamo.
Più della memoria olimpica e del suo sistema forse faremmo meglio a concentrare le nostre forze e la nostra attenzione sulla memoria a breve termine, sull’emotività, l’umore, il senso di autocoscienza: tutta roba appartenente al cerebrale sistema limbico, ben più che all’olimpico, di ciascuno di noi…
L'ITALIA SI CANDIDA
Io quando ci sono le Olimpiadi me le bevo tutte ( persino il Curling!), ma un po' a malincuore sono contrario. A me pare che in questo momento non sarebbe la manna che i soliti bravissimi testimonial sanno promettere.
Ormai si è visto che sono eventi che difficilmente rispettano i costi previsti e i benefici attesi, con grossi investimenti pubblici il cui ritorno è poco prevedibile.
In Italia si sono già potuti apprezzare i risvolti dei mondiali di nuoto per non parlare dei mondiali di calcio '90 e di tutti gli altri "grandi" eventi.
Essenziale prima è rimettere a posto il Paese sia dal punto di vista morale che economico attraverso concreti investimenti sulla manutenzione del territorio, sulle infrastrutture tecnologiche, sulla Scuola. Tutte cose, è in questo che bisogna credere, dai sicuri ritorni in termini di crescita. Uber
L'importante non è vincere... è partecipappare! Pillinini
Anche dopo la smentita il pesante pollice verso di Bossi, esibito a Montecitorio, continua a preoccupare Berlusconi che accenna persino ad un addio all'Italia.
Etichette: berlusconi, bossi, crisi governo, lega
In fondo tutti sanno dove bisognerebbe recuperare le risorse necessarie per iniziara a parlare veramente di riforma fiscale. Troppi in Italia gli "esperti" che pilotano agevolmente chi vuole tra le innumerevoli possibilità di evasione ed elusione che nel tempo i gruppi lobbistici più vicini alla politica hanno saputo creare.
Pubblicato da uber
Etichette: debito pubblico, evasione fiscale, fisco
La Corte Suprema del Brasile rifiuta definitivamente l'estradizione di Cesare Battisti. Una decisione inspiegabile e offensiva per la Giustizia italiana che lo ha riconosciuto colpevole percorrendo tutti i gradi di giudizio previsti e ancor di più per le vittime innocenti.Uber Humour
Votano circa il 59% degli aventi diritto: i referendum nazionali su energia nucleare, legittimo impedimento e privatizzazione della gestione della risorsa idrica raggiungono tutti e quattro il “quorum”.
Appena uscito dalla porta della RAI Santoro vuole rientrare ma, a quanto pare, non dalla finestra di bensì dal portone principale e, un po' celiando e un po' sul serio, si candida per la poltrona di Direttore Generale.
Incredibile! Ma vero... Esiste un'altra Italia, e pure bella!, che avevamo creduto morta e sepolta. E invece... Il BELPAESE è tornato, più forte che mai! Riusciranno i nostri eroi a (dis)perdere ancora una volta quanto di buono visto finora?!? Il numero 51: chi non salta, Scilipoti è... è... la VUCCIRIA
Indagini sul giro di affari del faccendiere Bisignani. Sotto inchiesta anche magistrati, ex magistrati, parlamentari, forze dell'ordine per possibili reati di concussione, ricatto, appalti truccati, tangenti ecc.
Molto importante anche sapere se sarà la coda della P3 o l'inizio di una P4.
Pubblicato da uber
Etichette: corruzione, MAGISTRATURA, massoneria, tangentopoli