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martedì 22 settembre 2020

Ruth Bader Ginsburg, l'omaggio dei cartoonist

Usa, è morta la giudice liberal della Corte Suprema
 Ruth Bader Ginsburg, paladina dei diritti 
di donne, di genere e pari oppurtunità.
Banx



Clay Bennett, the Pulitzer-winning cartoonist for the Chattanooga Times Free Press, had a similar response: “With Justice Ginsburg’s established record of beating whatever health challenges were thrown at her, maybe I was lulled into a false sense of security. Whatever the reason, I wasn’t expecting to address this issue in a cartoon for some time to come.”




“I was floored by the news, which came in during an otherwise warm and friendly family dinner,” says Signe Wilkinson, the Pulitzer Prize-winning cartoonist for Philadelphia’s Inquirer.com. “I looked at my just-born granddaughter and thought: She could be in her 40s or 50s before a Trump-appointed jurist retired from the bench.”

(Signe Wilkinson/Inquirer.com/WPWG)




John Darkow (Columbia Missourian)




Ramses




Justice Ruth Bader Ginsburg is undergoing treatment for a recurrence of cancer but in a written statement says, “I have often said I would remain a member of the court as long as I can do the job full steam. I remain fully able to do that.”

Ann Telnaes

https://washingtonpost.com/opinions/2020/07/17/super-rbg/



Dave Grandlund




Andrea Arroyo


Steve Sack



Deb Milbrath
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=4079672395383358&set=p.4079672395383358&type=1&theater



Loisa Bertman
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10157505614949135&set=a.439349089134&type=3&theater



God speed dear lady.
Ed Hall
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10225299714186072&set=p.10225299714186072&type=1&theater




Ruth Bader Ginsburg
Jan Op De Beeck
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10158562638164297&set=p.10158562638164297&type=1&theater



RBG
Nick Anderson
https://ko-fi.com/nickanderson
or:
www.patreon.com/editorialcartoons



RIP RBG
Joe Heller

Non si può comprendere fino in fondo la lunga traiettoria dei diritti delle donne negli Stati Uniti e nel mondo senza conoscere questa donna qui, Ruth Bader Ginsburg, storica giudice della Corte Suprema portata via ieri sera a 87 anni da un tumore al pancreas con cui combatteva da tempo. RBG non era una semplice giudice ma un’icona pop. Talmente grande e idolatrata da finire sulle t-shirt e sui poster come una rockstar. Era arrivata ad Harvard nel 1955 già madre di una bambina di pochi mesi, in un’epoca in cui le donne iscritte al suo corso di Giurisprudenza erano appena 9 su 500. La sua famiglia, rassegnata, di lei diceva: “Se fallisce, almeno è sposata.” Dopo la laurea fece il giro di tutti gli studi più o meno importanti di New York, ma nessuno all’epoca assumeva una donna. Così cominciò a insegnare alla Columbia con un corso su “Genere e Legge”, durante il quale viaggiò come ricercatrice in Europa, conoscendo da vicino la condizione della donna in Svezia e il ritardo clamoroso sulla parità di genere negli Stati Uniti. Infine si trasferì come docente alla Rutgers University, dove percepiva uno stipendio molto inferiore rispetto ai colleghi maschi in quanto moglie di un uomo abbiente. È con questo lungo bagaglio di conoscenze dirette e diritti negati che, negli anni ‘70, RBG cominciò a seguire le cause di discriminazione sessuale, che trattava al pari di quelle razziali, vincendo una battaglia dietro l’altra e riscrivendo letteralmente la storia dei diritti civili e della donna negli Usa. “Mi vedevo come una maestra d’asilo che deve insegnare ai giudici che non sanno che esiste la discriminazione sessuale” avrebbe raccontato in seguito. Fino a quando, un giorno di molti anni dopo, nel 1993, quell’avvocata dal fisico minuto e un talento oratorio smisurato, venne nominata dal Presidente Bill Clinton seconda donna giudice della storia della Corte suprema americana, passando dall’altra parte della barricata. Sono gli anni della fama e della notorietà, senza smettere mai fino all’ultimo giorno di combattere per le battaglie di una vita. “Non chiedo favori per il mio sesso” disse una volta in aula durante un’arringa. “Chiedo solo che smettano di calpestarci". RBG se n’è andata stanotte lasciando una poltrona vacante che Trump si prepara già ad occupare con una nomina dal sapore regressivo. Restano le sue conquiste, la sua impronta indelebile sugli ultimi cinquant’anni di cultura americana, i suoi “I dissent” recitati come mantra. La sua ultima volontà, espressa poco prima di andarsene, è un manifesto di resistenza. “Non rimpiazzatemi fino a quando non ci sarà un nuovo presidente alla Casa Bianca". Le vite, quelle grandi. Lorenzo Tosa

+++

 Nel 1972 fonda una delle associazioni chiave di quegli anni «Women’s Rights Project», con l’American Civil Liberties Union. E in questi lunghi anni alla Corte suprema ha contribuito in modo decisivo a costruire la giurisprudenza sulle pari opportunità, l’autodeterminazione della donna sull’aborto, il matrimonio tra omosessuali. Il suo principale avversario-interlocutore era Antonin Scalia, la quinta essenza della dottrina conservatrice americana. I due hanno animato fiere discussioni e coltivato un’intensa amicizia, oltre che la passione comune per l’opera. Nel 2015 la rivista Time inserì Ruth Bader Ginsburg tra i 100 personaggi più influenti e chiese proprio a Scalia di scriverne il profilo. Un’impresa. Difficile afferrare fino in fondo una personalità come la sua. Il suo tratto severo è attenuato da occhi verdi, orecchini vivaci e guantini di pizzo. Nelle sentenze adottava un linguaggio ricercato, non convenzionale per la cultura americana. Di recente aveva usato l’espressione francese faute de mieux , «in mancanza di meglio», costringendo gli addetti ai lavori ad affannose ricerche on line. Due volte alla settimana si presentava in una palestra di Washington: 10 flessioni, qualche esercizio alla panca. Indossando una felpa con la scritta: «Super diva» .


My Statement on the Passing of Justice Ruth Bader Ginsburg (Obama)

Ruth Bader Ginsburg, morta a 87 anni la giudice della Corte Suprema



sabato 26 gennaio 2013

USA: Inauguration day

 21 gennaio  2013
Inauguration day
Altri quattro anni da Presidente degli Stati Uniti.


 David Rowe

L’Inauguration day coincide anche con l’anniversario della nascita di Martin Luther King, il padre dell’emancipazione degli statunitensi di colore.
  Mano destra levata e mano sinistra, Obama, ha giurato in pubblico, su due Bibbie simbolo: quella di Abramo Lincoln, che abolì la schiavitù, e quella di Martin Luther King, paladino della lotta per l’emancipazione.
Il caso vuole che oggi coincida con la commemorazione del compleanno di Martin Luther King, nonchè con il cinquantesimo anniversario della sua marcia su Washington e, come se la simbologia già non bastasse, con il centocinquantesimo anniversario della dichiarazione d’emancipazione dei neri da parte di Lincoln che segnò la fine della schiavitù.
 Obama ha parlato a lungo delle prossime battaglie che lo aspettano: cambiamenti climatici, immigrazione, diritti dei gay e sperequazione sociale tra i temi toccati.
“Il popolo – ha detto durante il suo discorso . comprende che la nostra nazione non può avere successo se in pochi stanno benissimo e sempre più persone fanno fatica. Noi crediamo che la prosperità dell’America debba poggiare sulle spalle larghe di una classe media numerosa”.

FRG use only illo by David Rowe of Barack Obama
David Rowe


Obama 2nd Inauguration
By Dave Granlund, Politicalcartoons.com - 1/17/2013


Spiritual
21 Gennaio: King Jr. Day. E poi, dopo, ha rigiurato Obama.
Mauro Biani



Mannelli


Inauguration day
"Il nostro viaggio non sarà finito fino a quando i nostri fratelli e le nostre sorelle gay non saranno trattati come gli altri davanti alla legge. Dobbiamo fare in modo che queste parole, questi diritti, questi valori, di libertà e uguaglianza divengano realtà per ogni americano. E' questo il compito della nostra generazione".
Barack Obama, Washington 21/01/2013Paride Puglia


Inauguration dayNick Anderson
http://blog.chron.com/nickanderson/2013/01/inauguration-day/

Peter Brookes - The Times


Morten Morland - The Times


Obama's second inauguration
 Chappatte




Bruce Plante, Tulsa World



This cartoon by Luojie, cartoonist for the English-language China Daily, depicts theswearing-in ceremony of President Obama, marking the start of his second term of office.





Bipartisanship
By Rick McKee, The Augusta Chronicle - 1/22/2013




2nd Term Transformation
By Daryl Cagle, CagleCartoons.com - 1/25/2013


Oath
By Cardow, The Ottawa Citizen - 1/21/2013



Obama Second Term
By Adam Zyglis, The Buffalo News - 1/22/2013





Nate Beeler, The Columbus Dispatch



Nate Beeler, The Columbus Dispatch




Jeff Parker, Florida Today



Child labor
By Eric Allie, Caglecartoons.com - 1/22/2013



Clay Bennett, Chattanooga Times Free Press







Michelle Obama bangs
By Taylor Jones, Politicalcartoons.com - 1/23/2013

Il testo completo del discorso del Presidente Obama alla cerimonia di inaugurazione presidenziale
http://goo.gl/BRxE6                                                                                                           


Buon lavoro Presidente!

PS: ripropongo questa mia poca cosa di 4 anni


Obama e i 4 pilastri!

sabato 17 luglio 2010

Marea nera: funziona il tappo

Les Goldstein, da idraulico a eroe
"Ho tappato io la falla di petrolio"
Les Goldstein, l'idraulico che sostiene di aver inventato il tappo


"Il mio progetto ha salvato Bp,
finora nessun riconoscimento"

DAMIANO CROGNALI
MIAMI (Florida)
«Ognuno ha diritto al suo quarto d'ora di celebrità» diceva Andy Warhol. All'idraulico Les Goldstein è accaduto ieri, quando si è alzato come ogni mattina per andare a lavorare e ha scoperto leggendo il giornale che la British Petroleum aveva sviluppato proprio quella sua idea di tappo, che faticosamente era riuscito a recapitare agli uffici della compagnia petrolifera, per bloccare la fuoriuscita di greggio. Senza laurea nè di famiglia benestante, l'idraulico Les si è potuto comunque conquistare una fetta di benessere grazie al suo ingegno e alla sua abilità nell'idraulica. (continua)
video intervista

Ma la vignetta del bravo Mangosi, qui sotto è del 28 maggio 2010 !
come la mettiamo?...


Top Kill funziona !!!
L'hanno chiamata "operazione TOP KILL", ma in italiano suona in modo leggermente diverso ...
comunque pare che funzioni.
E ci voleva tanto per pensarci ??
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com

Gridano vittoria i vertici della BP... ma tutto quel petrolio che inquina?


Nick Anderson
By Nick Anderson washingtonpost.com


Ho scelto alcune vignette tra le tante bellissime disegnate in questi mesi
da quando l'onda nera ha travolto tutto!






Gulf Coast oil spill
By:Dave Granlund Politicalcartoons.com


Marea nera
PORTOS Comic strip


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmQh_9W9deSAPvYNmFJOfeB1AxQ9pAkrdwCd4TJJXN8gHTo02eFi24i54-PJ7DlMU5cjn_3ytGQOIQHroagYp9POspahk6Q9LqT4Wk9edZ0K0IIRfDIS6fEt0QpUUYxxxYCVBZRcITQNU/s400/v1506.JPG
Paride Puglia
Paride Puglia PUNCH
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8iUOPe2Cf4qDdODdkVYdGvBDai1NxQnVNT1LVJH46Z-LDxuo3GwC5Uk-pBY1eZ-WO5x1cR7ttvIgfbdgXrnWOBp5Dk9OLFtegxI1csnHqGswGEQOqzMqoAOLgYrz9wdHVWIgjLCgj4D0/s400/v1507.JPG
Inquinamento
Paride Puglia
Paride Puglia PUNCH

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAtas3EvBg312w8z6ct4VhZb3oMTMnG_KIL2Dbf5_lzGmTsq_d9ZQtbtISBt2DySErhSFqZFQeNYNeRNMyPY1kDFWaUqLVwzQg_I_p8Ds4CMs6FK1WCucCcSC83l7UlczuSmbRvi25FkYQ/s400/STRISCE-BAVOSE-627.jpg
INQUINATI
giors e gugu STRISCE BAVOSE

Le strategie per ovviare la cosa sono state molteplici:


Strategies
Tom Toles washingtonpost.com



By: Pat Bagley

ora però bisogna rimediare
e speriamo che i rimedi non siano più gravi dei danni


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia_T1767Yqpa_JVDYEknP21p2e_w7_y4xdMLfX1F_W4_sa7EdDcN_ZF3XhyphenhyphenAVUkKBhhsArsRbyDe-exMf1zUVYN6mMsOO-Xg6t58MTaTbUC3GOB4JnqRflMc4sNnn-wi4TKe0gtmTYiJN9/s400/15523+Danni+S.jpg
Di MARE in peggio !!!
La BP si farà carico di tutti i danni provocati dalla colossale fuoriuscita di greggio : c'è preoccupazione tra i diretti interessati.
Pubblicato da Roberto Mangosi
Roberto Mangosi www.enteroclisma.com

Politicalcartoons.comJohn Darkow, The Columbia Daily Tribune, Missouri

Una Caporetto ... oh no! siamo in America ...
quindi dovremo parlare di una Katrina per Obama...
anzi lui stesso la definisce: "It's my Waterloo!!





CHAPPATTE


Hajo, Amsterdam, Netherlands



Politicalcartoons.comJohn Darkow, The Columbia Daily Tribune, Missouri


Bob Englehart, Hartford, Connecticut -- The Hartford Courant

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