giovedì 24 novembre 2022

COP 27 World Climate Conference 2022

 Cop 27, accordo su fondo per danni a paesi vulnerabili, ma no su riduzione di emissioni

 I paesi hanno chiuso domenica il vertice Onu sul clima di quest'anno con un accordo molto combattuto per creare un fondo per aiutare i paesi poveri colpiti dai disastri climatici, anche se molti ne hanno lamentato la mancanza di ambizione nell'affrontare le emissioni che le causano.

L'accordo è stato ampiamente lodato come un trionfo per rispondere all'impatto devastante che il riscaldamento globale sta già avendo sui paesi vulnerabili. Ma molti paesi hanno affermato di sentirsi spinti a rinunciare a impegni più severi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius in modo che l'accordo storico sul fondo per perdite e danni possa essere approvato.

I delegati - sfiniti dopo intensi negoziati notturni - non hanno sollevato obiezioni mentre il presidente egiziano della COP27 Sameh Shoukry ha snocciolato gli ultimi punti all'ordine del giorno e ha portato avanti l'accordo.


Marian Kamensky

6 November 2022

World Climate Conference 2022

World Climate Conference

https://cartoonmovement.com/cartoon/world-climate-conference-2022-0



Cop27 https://www.theguardian.com/commentisfree/picture/2022/nov/20/nicola-jennings-on-the-qatar-world-cup-cartoon#img-16

Steve Bell


cop27 by Ben Jennings
https://www.theguardian.com/commentisfree/picture/2022/nov/20/nicola-jennings-on-the-qatar-world-cup-cartoon#img-19


Rainer Hachfeld
7 November 2022
Welcome to COP27
Autocrat el-Sisi welcomes the COP27 participants
https://cartoonmovement.com/cartoon/welcome-cop27


Osama Hajjaj
8 November 2022
COP27
https://cartoonmovement.com/cartoon/cop27-6


Zap
6 November 2022
COP27...
https://cartoonmovement.com/cartoon/cop27-2


Dal documento finale della Cop 27, a parte una mancetta di rimborsi ai Paesi che più soffrono, incolpevoli, del cambiamento climatico, un risultato piuttosto deludente. Così Marco De Angelis @marcodeangelis #cop27 #cop27egypt #COP27 #paesipoveri #satira #satirapolitica #sátira #vignette #vignettes

#Clima  
#COP27  Fine.
Mauro Biani



 finishing touch
 by Joep Bertrams, The Netherlands
https://politicalcartoons.com/sku/269177



La COP 27 accouche d’un fonds pour les États victimes du réchauffement climatique. #COP27
Bado / Guy Badeaux


La mia nuova vignetta per La Nuova Ecologia


Alessio Atrei


Le pagelle di Cop 27: risultati (pochi), errori e tante promesse dai leader al summit

Al Sisi presidente egiziano: 5

Ha ottenuto molto - visibilità e tanti accordi bilaterali - ma ha concesso pochissimo, soprattutto in termini di libertà civili. Per la prima volta nessuno ha potuto manifestare al di fuori del recinto della Cop, pena l’arresto immediato (e le carceri egiziane hanno già diversi detenuti di questo tipo). Per non parlare della sorveglianza neppure troppo silenziosa della stampa straniera presente.

Sameh Shoukry ministro esteri egiziano e presidente Cop27: 1

A detta di molti, una pessima e opaca gestione dei negoziati, entrati nel vivo troppo tardi e senza una guida precisa. Risultato: una dichiarazione finale con una grossa novità (l’istituzione del fondo per le Perdite e i danni dei paesi più vulnerabili) ma senza grossi passi avanti su tutto il resto. Quanta distanza con Alok Sharma, presidente della Cop26 a Glasgow, che perfino mentre andava alla toilet si fermava a spiegare e convincere negoziatori e giornalisti.

Frans Timmermans, vice-presidente Commissione europea: 8

Lo hanno definito il “game-changer”, quello che cambia il corso delle cose. E in effetti dopo una partenza in ombra è uscito allo scoperto mettendo all’angolo sia Usa sia Cina. E’ merito suo se si è arrivati all’accordo su Perdite e danni (Loss & Damage) e si comprende l’amarezza per aver perso sulla mitigazione. Ma in fondo anche lui doveva tenere insieme Paesi che la pensano in modo diverso. E ne esce a testa alta.

Antonio Guterres, segretario generale Onu: 7

Ha fatto bene il suo mestiere. Sostenendo le giuste richieste dei Paesi più vulnerabili ma lanciando un messaggio chiaro a Cina e India: se non si tagliano di più le emissioni, le perdite e i danni saranno cosi ingenti che nessuna somma potrà compensarli.

John Kerry, inviato Usa sul clima: n.c.

Questa volta non è stato proprio il protagonista. Prima perché troppo cauto e troppo preoccupato di aprire al principio di “responsabilità” su perdite e danni (e a future richieste di risarcimenti enormi) poi perché il Covid lo ha costretto in una stanza d’albergo proprio quando le sue pacche sulla spalla (anche ai gelidi cinesi) avrebbero potuto fare la gioia dei cameramen nella volata finale.

Xie Zhenhua, capo negoziatore cinese: 4

Sarà che questa volta non ha avuto la sponda del “grande amico” Kerry, sarà che come al solito si nasconde dietro il G77, il gruppo dei Paesi in via di sviluppo, anche questa volta i cinesi hanno brillato per ambiguità. Ma sono riusciti a tenere unito il fronte con il G77 ribadendo che se contribuiranno al fondo Loss & Damage lo faranno “senza essere obbligati”.

Mia Mottley, premier delle Barbados: 8

È stata lei la grande sorpresa di questa Cop e la vera leader del fronte dei “vulnerabili”. Ha lanciato una proposta nuova e dirompente sulla finanza climatica e sulla riforma dei prestiti internazionali, che sarà sicuramente e presto al centro del dibattito mondiale. E ha raccolto una standing ovation quando in sessione plenaria ha spiegato come una tassa del 10% sui profitti delle grandi aziende produttrici di combustibili fossili avrebbe contribuito alla finanza per il clima con ben 37 miliardi di dollari nei soli primi 9 mesi di quest’anno. Cifra che equivale più o meno alle perdite economiche dell’alluvione in Pakistan.

Greta Thunberg: 2

Ha detto che non avrebbe partecipato alla Cop perché voleva lasciare parlare chi davvero è colpito dalla crisi. Forse però ha preferito continuare il tour promozionale del suo nuovo libro visto che la presidenza della Cop non concedeva al suo movimento le luci dei riflettori in sala plenaria. Cosi ha di fatto abbandonato i suoi “compagni africani” proprio nel momento in cui avrebbero avuto piu bisogno della sua fama di star.

Vanessa Nakate, attivista ugandese: 7

Lei c’era e ha fatto di tutto per far sentire la voce dei giovani del Global South. Ma la stampa internazionale oggi la considera noiosa: sarà che lei è fin troppo seria, non fa facce strane quando parla e parla con tutti.

Arabia Saudita: 0

È quella che a tutte le Cop rema contro la riduzione dei combustibili fossili.

Annalena Baerbock, ministra Esteri tedesca, e il suo team: 7

La Baerbock e il suo team di negoziatori sono stati instancabili - a differenza di altre delegazioni europee - nelle trattative. La Germania si è distinta sia per le critiche al governo egiziano sul tema dei diritti civili sia per la gestione, assieme al Cile, del negoziato su Perdite e danni.

fonte





domenica 20 novembre 2022

Un augurio di un mondo coloratissimo!

 


Un augurio di un mondo coloratissimo!

Che anche Biden faccia il compleanno oggi, scuramente interessa a pochi!

Ma che lo faccia Nora Bea interessa a moltissimi 😍

Un grande augurio alla piccola, ai genitori e ai nonni ... in particolare alla mia nonna del cuore


Oggi due anni!!!

Grazie GIO*!!!

  *= GIO / Mariagrazia Quaranta www.caricaturegio.altervista.it


sabato 19 novembre 2022

Banksy in Ucraina


Graffiti by Banksy in the town of Irpin, Ukraine. Photo: Maxym Marusenko/NurPhoto via Getty Images.





http://banksy.co.uk/out.asp

Banksy

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Dall'anziano in vasca da bagno sul muro di un edificio divelto dalle bombe e la donna in maschera antigas di Horenka, ai bambini in altalena sui residui delle trincee a Kiev. Con un post sulla sua pagina Instagram, Banksy rivendica sette opere nell'Ucraina in guerra, una mossa per mettere al tappeto Putin, come il bambino raffigurato da una di loro: lotta di Davide contro Golia, che il misterioso street-artist britannico ha abbracciato per sostenere i colori ucraini, nella resistenza contro l'invasione russa. Un difficile equilibrismo, che il suo sguardo - e i suoi stencil - affidano a quello di una ginnasta, che volteggia tra le macerie di un edificio distrutto. Se non certo un rimedio risolutivo, un'arte militante che ai residenti strappati alla loro normalità, ricorda però l'attenzione di un'opinione pubblica internazionale, a cui Banksy torna a ricordare, con grazia e prepotenza, che questa guerra deve assolutamente finire.
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Banksy non è nuovo a simili denunce. qui sotto  uno dei disegni che aveva fatto a Gaza in Palestina.



 







giovedì 17 novembre 2022

8 billion people

 

#8BillionStrong on Earth 👉 More cartoons on http://Chappatte.com

Chappatte



8 billion on Earth by Patrick Chappatte, Le Temps, Switzerland



8 billionth baby by Christo Komarnitski, Bulgaria

https://politicalcartoons.com/sku/268987



Tjeerd Royaards
15 November 2022
8 billion
World population and planet earth.

population earth world growth
https://cartoonmovement.com/cartoon/8-billion


#WorldPopulation
#artidn #ethnicart #blessed #illustration #cartoon #caricature #caricatureartist #caricatureart #caricatureportrait #winner
Smitha Bhandare Kamat

The world population will reach 8 billion soon. Cartoon by Stellina Chen: https://cartoonmovement.com/.../world-population-reach-8...

#planetearth #humanity #worldpopulation


Abbiamo raggiunto il traguardo degli 8 miliardi sulla Terra e la crescita della popolazione mondiale non si fermerà presto, creando un impatto sul cambiamento climatico.

La distribuzione della popolazione non è equa: più della metà di quella mondiale, infatti, vive in Asia.

Tuttavia, la demografa Raya Muttarak afferma che le emissioni di gas serra hanno a che fare con i livelli di reddito, non con la distribuzione della popolazione.

"Il primo 10% della popolazione in termini di ricchezza netta - dice la professoressa - è responsabile di circa il 50% delle emissioni di gas serra e rappresenta solo 770 milioni di persone nel mondo.

Mentre il 50% inferiore, che rappresenta approssimativamente 4 miliardi di persone al mondo, ha solo il 12% di emissioni".

La relazione tra attività umana e cambiamento climatico è stata dimostrata da tempo: l'impatto ambientale della crescita demografica dipenderà da quanti saremo in futuro.

Le stime variano da un picco di popolazione inferiore ai 9 miliardi, a oltre 12 miliardi intorno al 2100.

Ma dipenderà soprattutto dal fatto che i nostri comportamenti alimentano il riscaldamento globale o lo rallentano, con alcuni Paesi che hanno più responsabilità di altri.

Secondo la demografa intervistata, l'umanità ha già dimostrato di essere in grado di fornire cibo, riparo ed energia quando la popolazione aumenta, tuttavia occorre far meglio per quanto riguarda la parità di accesso alle risorse.

I Paesi meno sviluppati non dispongono di risorse e sono anche i più colpiti dai cambiamenti climatici: le loro capacità finanziarie hanno meno probabilità di essere in grado di far fronte alle relative conseguenze.

Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico prevede che entro il 2050 circa il 3% della popolazione mondiale sarà sfollata a causa del cambiamento climatico.

Le migrazioni forzate su larga scala potrebbero compromettere notevolmente gli sforzi compiuti per lo sviluppo.

E questo anche se verrà rispettata la soglia dei 2 gradi Celsius stabilita dall'accordo di Parigi.

Gli scienziati avvertono che non sono da escludere scenari estremi di oltre 4 gradi.








martedì 15 novembre 2022

Migranti: Scontro Italia - Francia

 

Sulla pelle dei migranti.

#giorgiameloni #oceanViking #migranti #france #macron #ong #portiaperti #caricatura #editorialcartoon

Marilena Nardi



Parigi ha rifiutato di ricollocare 3.500 richiedenti asilo dall’Italia, dopo che Roma a sua volta ha negato un porto di sbarco alla nave umanitaria Ocean Viking, che aveva salvato 234 persone lungo la rotta del Mediterraneo centrale. La nave umanitaria alla fine ha attraccato a Tolone, in Francia, dopo tre settimane di stand-off in mare.

La Francia ha contemporaneamente annunciato che non parteciperà più al meccanismo di ricollocamento, approvato nel giugno 2022 per emendare il regolamento di Dublino, ovvero le norme comuni europee secondo cui a prendere in carico le domande di asilo devono essere i primi paesi di ingresso in Europa. Il piano prevedeva inizialmente il ricollocamento di diecimila persone, poi diventate ottomila, che avrebbero dovuto essere trasferite dai paesi di approdo, come Italia e Grecia, in altri tredici paesi europei che avevano volontariamente aderito al progetto.

Da giugno tuttavia solo 117 persone sono state trasferite: di queste 38 sono andate in Francia dall’Italia alla fine di agosto. Altre 74 hanno lasciato l’Italia l’11 ottobre dirette verso le città tedesche di Hannover e Berlino. La Francia ha detto che ne avrebbe accolte altre cinquecento entro la fine del 2022. Il 13 novembre il portavoce del governo francese Olivier Véran ha chiesto all’Europa di reagire contro l’Italia. “La nostra risposta è stata umanitaria e abbiamo permesso alla nave di attraccare a Tolone”, ha detto. “Ma la seconda risposta è ricordare all’Italia i suoi obblighi, e se si rifiuta di farlo, prendere in considerazione ogni misura utile”. Box Content


GIANO BIFRONTEX
Quello che sembrava un buon passo verso una soluzione comune per il salvataggio e l'accoglienza dei migranti nell'Unione si è improvvisamente trasformato in un altro motivo di attrito tra Francia e Italia.
L'accordo di Sharm el-Sheikh tra Meloni e Macron sembra essere improvvisamente saltato e ora la nave Ocean Viking che stava navigando verso Marsiglia dove avrebbe dovuto sbarcare i 234 migranti, in prospettiva di una accoglienza europea, è nuovamente in attesa dell'indicazione di un porto sicuro.
Qualcuno a Parigi deve aver ricordato a Macron i benefici degli accordi di Dublino.
Gianfranco Uber



the kindness of strangers

Fabio Magnasciutti


#persone #migranti #indifferenza #razzismo 

Mauro Biani


NAPOLEONG
Beppe Mora


Vauro


Milko Dalla Battista

14 November 2022

Skirmishes

Diplomatic crisis between Italy and France on the reception of migrants.

crisis #Refugee #HumanRights #Migrants Italy





Quel che resta.

#italia #Francia #Rapporti #ilmanifesto 

Lele Corvi


Giannelli


Giannelli



Meloni prova a ricucire sui migranti, la sua strategia per la tregua con Parigi #meloni #ong #migranti #parigi #GovernoDegliOrrori

Durando



domenica 13 novembre 2022

Problema migranti: è una sfida!


Ascolto
GIO / Mariagrazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it



CONFERENZA STAMPA DEL SANTO PADRE
DURANTE IL VOLO DI RITORNO DAL BAHREIN
in occasione del "Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence"

Volo Papale
Domenica, 6 novembre 2022 Papa Francesco Bergoglio risponde anche ad una domanda sui migranti

Vania De Luca (Rai-Tg3)

Santità, i migranti: ne ha parlato Lei anche in questi giorni. Quattro navi al largo della Sicilia, con centinaia di donne, uomini, bambini in difficoltà, ma non tutti possono sbarcare. Lei teme che in Italia sia tornata una politica dei “porti chiusi” dal centrodestra? E come valuta su questo la posizione anche di alcuni Paesi del Nord Europa? E poi, Le volevo domandare anche in generale: che impressione, che giudizio ha sul nuovo Governo italiano, che per la prima volta è guidato da una donna?

Papa Francesco

È una sfida, è una sfida sui migranti. Il principio per i migranti: i migranti vanno accolti, accompagnati, promossi e integrati. Se non si possono fare questi quattro passi, il lavoro con i migranti non riesce ad essere buono. Accolti, accompagnati, promossi e integrati: arrivare fino all’integrazione. E la seconda cosa che dico: ogni Governo dell’Unione Europea deve mettersi d’accordo su quanti migranti può ricevere. Perché al contrario sono quattro i Paesi quelli che ricevono i migranti: Cipro, la Grecia, l’Italia e la Spagna, perché sono quelli del Mediterraneo più vicini. Nell’entroterra ce ne sono alcuni, come la Polonia, la Bielorussia… Ma la maggior parte dei migranti viene dal mare. La vita va salvata! Oggi, tu lo sai, il Mediterraneo è un cimitero, forse il cimitero più grande del mondo.

Credo che l’ultima volta vi ho detto che ho letto un libro in spagnolo che si chiama Hermanito, è piccolino, si legge rapidamente, credo sia stato sicuramente tradotto in francese, in italiano pure. Si legge subito, in due ore. È la storia di un ragazzo dell’Africa, non so, della Tanzania o di dov’era, che seguendo le tracce del suo fratello è arrivato in Spagna. Cinque schiavitù ha subito, prima d’imbarcarsi! E molte persone, lui lo racconta, le portano di notte a quelle barche – non alle navi grandi che hanno un altro ruolo – e se non vogliono salire: pum, pum!, e li lasciano sulla spiaggia. È davvero una dittatura, le schiavitù, ciò che fa quella gente [i trafficanti]. E poi, il rischio di morire in mare. Se hai tempo leggi questo, è importante.

La politica dei migranti va concordata fra tutti i Paesi: non si può fare una politica senza consenso, e l’Unione Europea su questo deve prendere in mano una politica di collaborazione e di aiuto, non può lasciare a Cipro, alla Grecia, all’Italia, alla Spagna la responsabilità di tutti i migranti che arrivano alle spiagge. La politica dei Governi fino a questo momento è stata di salvare le vite, questo è vero. Fino a un certo punto si è fatto così; e credo che questo Governo [italiano] abbia la stessa politica, non è inumano… I dettagli non li conosco, ma non penso che voglia che vadano via. Credo che ha fatto sbarcare già i bambini, le mamme, i malati, credo che li abbia fatti sbarcare – credo, per quello che ho sentito. Almeno l’intenzione c’era. L’Italia, pensiamo qui, questo Governo, o pensiamo una sinistra, non può fare nulla senza l’accordo con l’Europa, la responsabilità è europea.

E poi, vorrei citare una cosa, un’altra responsabilità europea: l’Africa. Credo che questo l’ha detto una delle grandi donne statiste che abbiamo avuto e abbiamo, la Merkel: ha detto che il problema dei migranti va risolto in Africa. Ma se pensiamo all’Africa con il motto “l’Africa va sfruttata”, è logico che i migranti, la gente scappi da quello sfruttamento. Dobbiamo, l’Europa deve cercare di fare dei piani di sviluppo per l’Africa. Pensare che alcuni Paesi in Africa non sono padroni del proprio sottosuolo, che ancora dipende dalle potenze colonialiste! È un’ipocrisia risolvere il problema dei migranti in Europa, no, andiamo a risolverli anche a casa loro. Lo sfruttamento della gente in Africa è terribile a causa di questa concezione. Il primo novembre, il giorno dei Santi, ho avuto un incontro con studenti universitari dell’Africa, lo stesso che ho avuto con gli studenti della Loyola University degli Stati Uniti. Quegli studenti hanno una capacità, un’intelligenza, una criticità, una voglia di portare avanti! Ma a volte non possono per la forza colonialista che ha l’Europa verso i loro Governi. Se vogliamo risolvere il problema dei migranti definitivamente, risolviamo l’Africa. I migranti che vengono da altre parti sono di meno; andiamo all’Africa, aiutiamo l’Africa, andiamo avanti.

Il nuovo Governo incomincia adesso, e io sono qui ad augurargli il meglio. Sempre auguro il meglio a un governo perché il governo è per tutti. E gli auguro il meglio perché possa portare l’Italia avanti; e agli altri, che sono contrari al partito vincitore, che collaborino con la critica, con l’aiuto, ma un governo di collaborazione, non un governo dove ti voltano la faccia, ti fanno cadere se non ti piace una cosa o l’altra. Per favore, su questo chiamo alla responsabilità. Dimmi: è giusto che dall’inizio del secolo fino ad ora l’Italia abbia avuto venti governi? Finiamola con questi scherzi!

Matteo Bruni




E il terzo gode
L'apertura dapprima deel porto di Marsiglia poi della Corsica infine di Tolone sembrava un primo passo per poter ridiscutere le esigenze italiane per un impegno maggiore europeo per la riallocazione dei migranti salvati nel Mediterraneo. Ora si scopre che la mossa della Francia era solo per far risaltare l'inaccettabile rifiuto italiano allo sbarco dei 234 migranti della Ocean Viking.
E' il risultato evidente di politiche interne molto simili, ispirate più agli interessi nazionali che a quello spirito di solidarietà  richiamato dai principi della Comunità Europea.
Mi pare questa la prova che due errori non facciano una cosa giusta e che tra i due litiganti a vincere sarà sempre la solita.
Uber

Benvenuti nell’Italia di Meloni, Salvini & Co.

#italy #GiorgiaMeloni #MatteoSalvini #Crosetto #Piantedosi #fratelliditalia #Lega #destraitaliana
Marilena Nardi

Strategie.
Vignetta di qualche anno fa, ancora utile e pubblicata recentemente da Pagina21.
#pagina21 #CartooningForPeace #migrantsrights #puzzle #refugees 
Marco De Angelis


Emanuele Del Rosso
11 November 2022
Migration politics
Giorgia Meloni #Refugee #HumanRights #Migrants ngo Italy
https://cartoonmovement.com/cartoon/migration-politics



Sbarchi selettivi", un rito macabro sulla pelle degli ultimi della Terra #bambini #catania #GovernoDegliOrrori #GovernoMeloni #ONG #immigrazione #Humanity1 #parodia #cartoon
Durando

#migranti #governo #PERSONA #caricoresiduale #governo #governomeloni #sbarchiselettivi #Humanity1 #IChinson #satira 
Mario Airaghi


#persone #migranti #governo  #Repubblicadellebanane
Il ragioniere e la selezione.
Mauro Biani


Confini
Lele Corvi

Durante la giornata per i poveri il sommo pontefice ha ribadito il concetto;

Nell’omelia della messa celebrata in occasione della Giornata per i Poveri, Papa Francesco ha parlato dei migranti. “Anche oggi, molto più di ieri, tanti fratelli e sorelle, provati e sconfortati, migrano in cerca di speranza, e tante persone vivono nella precarietà per la mancanza di occupazione o per condizioni lavorative ingiuste e indegne – ha detto il Pontefice -. E anche oggi i poveri sono le vittime più penalizzate di ogni crisi. Ma, se il nostro cuore è ovattato e indifferente, non riusciamo a sentire il loro flebile grido di dolore, a piangere con loro e per loro, a vedere quanta solitudine e angoscia si nascondono anche negli angoli dimenticati delle nostre città”.

“Facciamo nostro l’invito forte e chiaro del Vangelo a non lasciarci ingannare – ha detto Papa Francesco -. Non diamo ascolto ai profeti di sventura; non facciamoci incantare dalle sirene del populismo, che strumentalizza i bisogni del popolo proponendo soluzioni troppo facili e sbrigative. Non seguiamo i falsi “messia” che, in nome del guadagno, proclamano ricette utili solo ad accrescere la ricchezza di pochi, condannando i poveri all’emarginazione”. [...]


SIRENE “POP” di MOISE

Lo confesso: sulla falsariga delle parole del Papa non ho resistito alla tentazione di raffigurare il “Dinamico Trio” destrorso-populista “sub specie sirenaria”.

Povero Ulisse! Se avesse incontrato siffatte sirene non dubito che non avrebbe avuto alcun problema a resistere alla tentazione… anche senza turar con la cera gli orecchi della ciurma e senza farsi legare all’albero maestro!

Ma che volete che vi dica? L’amico “Nessuno” era MOOOLTO più in gamba di tanti nostri contemporanei! 🙂

Fonte QUA

https://www.ansa.it/.../papa-non-facciamoci-incantare...

#Moise #PaoloMoisello #Pubblicità #Fumetti #Vignette #Humor #Disegni #Marchi #Mascottes #Enigmistica #NarrazionePerImmagini Mostra meno