sabato 5 marzo 2022

Centenario nascita Pasolini

 “Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.”

Il 5 marzo 1922 nasceva Pier Paolo Pasolini.

Caricatura calligrafica

GIO



Pier Paolo Pasolini (ballpoint pen) 

"La burguesia no es una clase social, es una enfermedad" PPP

Ernesto Priego




Pier Paolo Pasolini

Marzio Mariani



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Covino



PPP secondo Riccardo Mannelli




Pier Paolo Pasolini, nato il 5 marzo 1922.

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Marilena Nardi




Pier Paolo Pasolini, 5 marzo 1922.

Milo Manara


Io so. Ma non ho le prove.

P.P.Pasolini

Sironi


Nel centenario della nascita, Mattarella ricorda Pasolini: "La sua lezione continua a parlarci"

Il presidente della Repubblica: "La sua voce, che voleva mettere in guardia sulle ambivalenze del progresso e della contemporaneità, che intendeva segnalare i possibili impoverimenti per l'umanità, travestiti da maggiori ricchezze,è tuttora una testimonianza su cui riflettere"

"La sua voce, che voleva mettere in guardia sulle ambivalenze del progresso e della contemporaneità, che intendeva segnalare i possibili impoverimenti per l'umanità, travestiti da maggiori ricchezze, rappresenta tuttora una testimonianza su cui riflettere". Nel centenario della nascita, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ricorda Pier Paolo Pasollini,sottolineando l'attualità del contributo culturale del grande scrittore e poeta che "aveva le sue radici nel Novecento. In quel dopoguerra, in cui si è affermata l'idea di uguaglianza sostanziale, unitamente a quelle di libertà e democrazia. Gli è appartenuta la dimensione dell'impegno civile dell'intellettuale, a servizio della società".

"Pasolini - scrive il presidente della Repubblica in un messaggio - ha impresso un segno importante nella cultura italiana e la sua lezione continua a parlarci con il linguaggio affilato dei suoi scritti e delle sue immagini, con l'assoluta originalità delle sue visioni, con quell'attenzione alle marginalità - cifra distintiva della sua opera - che in lui esprimeva un desiderio di pienezza umana". Secondo Mattarella, siamo di fronte a un "patrimonio di intuizioni e valori che ancora possono aiutarci nel confronto con la modernità, suo rovello, oltre che bersaglio del suo pensiero critico".

"Pochi, come Pasolini - sottolinea Mattarella - si sono conquistati spazi così rilevanti nella letteratura, nel cinema, nel teatro, nella saggistica, nel giornalismo. La poesia è stata forse il tratto espressivo che più lo ha distinto. Il linguaggio e le idee di Pasolini, così come l'intera sua vita, hanno continuamente messo alla prova convenzioni consolidate, provocando polemiche che non di rado gli sono costate emarginazioni ed esclusioni".

Fonte La Repubblica

 https://www.repubblica.it/politica/2022/03/05/news/centenario_nascita_pasolini_matarella-340368630/

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