giovedì 30 agosto 2018

Marilena Nardi: "Disegnatori del mondo date un segnale forte"

Marilena Nardi  alza la voce per la parità dei diritti in Iran, ma anche in tutto il mondo.



Se ho questa voce, è per cantare.
Non certo per gridare. 

Io non sono per la distruzione, ma per il cambiamento. 
Questa è la mia battaglia. E la faccio con i miei disegni, che sono la mia voce. Che è una voce libera, come il canto.

Non voglio che siamo uno contro l’altro, ma uno insieme all’altro. 
Non uomini contro donne o donne contro uomini. Ma donne e uomini insieme. 
Pari diritti. Pari dignità. Pari opportunità.

Cari Amici, cari Disegnatori che avete ricevuto un invito a partecipare ad una mostra culturale in Iran. Mi rivolgo a voi. Conosco il vostro lavoro e la vostra buona fede. 
Ora che sapete che la mostra prevede solo una partecipazione maschile, che le donne, le vostre colleghe non sono nella mente di chi organizza questi eventi, se non in apposite sezioni speciali. Date un segnale! La mostra è sulla musica. Ebbene: ci sono molte donne nella musica. Mandate le immagini, le caricature delle donne musiciste, delle cantanti, delle compositrici.
Saremo escluse dalla mostra, ma saremo rappresentate da Voi. 

Così si cambia la mentalità. Con la cultura. Se la mostra vuole essere un evento culturale - e la cultura è la sola cosa che può aprire le menti e operare un cambiamento - date un segnale forte!
Ci sono già molti e molte che chiedono di boicottare la mostra. Ma non ha senso. Voi avete ora l’occasione di cambiarla. Mostrate con l’evidenza della vostra arte che si può. Il mondo può essere diverso, può essere migliore anche lì. Anche in Iran. 
Noi, le vostre colleghe donne, non ci saremo, ma ci sarete Voi a rappresentarci tutte, e con noi anche tutte le altre donne. 

Un ringraziamento sincero a tutti e a tutte per il vostro sostegno.
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If I have this voice, it is to sing.
Certainly not to shout.

I am not for destruction, but for change.
This is my battle. And I do it with my drawings, which are my voice. Which is a free voice, like singing.

I do not want them to be against each other, but together.
Not men against women or women against men. But women and men together.
Equal rights. Equal dignity. Equal opportunities.

Dear Friends, dear Cartoonists who have received an invitation to participate in a cultural exhibition in Iran. I address you. I know your work and your good faith.
Now that you know that the exhibition provides only a male participation, that women, your colleagues are not in the mind of those who organize these events, except in special special sections. Give a signal! The exhibition is about music. Well: there are many women in music. Send images, caricatures of women musicians, singers, composers.
We will be excluded from the exhibition, but we will be represented by you.

Thus the mentality is changed. With culture. If the show wants to be a cultural event - and culture is the only thing that can open minds and make a change - give a strong signal!
There are already many and many who ask to boycott the show. But it makes no sense. You now have the opportunity to change it. Show yourself with the evidence of your art that you can. The world can be different, it can be even better there. Also in Iran.
We, your female colleagues, will not be there, but you will be there to represent us all, and with us also all the other women.

A sincere thanks to everyone and everyone for your support.

Marilena Nardi





Gianlorenzo Ingrami:
Una mostra in Iran annuncia che esporrà "i migliori vignettisti del mondo!". Tra questi nessuna donna. Marilena Nardi lo nota immediatamente, facendolo ironicamente notare all'organizzazione, che risponde "l'evento è di altissima qualità artistica. Le donne sono previste in una apposita sezione speciale". Chiamiamola difficoltà di comunicazione, misunderstanding o espressione di una cultura di quel paese (ma non molto diversa dalla nostra, intendiamoci), ma a quel punto Marilena, giustamente, prende il megafono e annuncia battaglia contro i loro (e i nostri) pregiudizi.


Questo sotto è il manifesto incriminato.


Marilena Nardi: Attention… too much women
Alireza Pakdel: My friend this is a very professional event and is run by a professional team; in the following section xe have a section for women, good luck. (SIC!)
Narilena Nardi: Dear friends, dear Alireza Pakdel good luck. respect for women, the real thing, is when men, even more those who call themselves artists, respect as people. you should not cancel an opinion expressed in a civil manner. This is my thought. As a person, even before as a woman, even before as an artist.

dear friends, dear Alireza Pakdel good luck. respect for women, the real thing, is when men, even more those who call themselves artists, respect as people. you should not cancel an opinion expressed in a civil manner. This is my thought. As a person, even before as a woman, even before as an artist.





I asked for a strong signal. Clear, civil, artistic.
Addressed to the invited Cartoonists, to my Friends invited to the "Stars" exhibition.
Someone has responded publicly, someone has expressed himself in private.
Many have remained silent, which is also an answer, very strong.
I acknowledge and close this chapter here, unpleasant for me, but very useful.
A final clarification.
I will not take part in the exhibition, although I have now been publicly invited. Other women will take part and this is good. A door has been opened for them. I accept the apologies of the organizers, but the facts remain and I don't forget. And I don't forget that they tried to obscure them:
“My friend, this is a very professional event and is run by a professional team; in the following sections, we have a section for women, good luck.”
I didn't want to take part in the Stars exhibition, even less to be relegated to a special section.
I just wanted RESPECT.
I gave my signal.
Thanks to those who understood me and supported me. Good luck to all.
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Ho chiesto un segnale forte. Chiaro, civile, artistico.
Mi sono rivolta ai cartoonists invitati, agli Amici invitati all’esposizione “Stars”.
Qualcuno ha risposto pubblicamente, qualcuno si è espresso in forma privata.
Molti sono rimasti in silenzio, che è anch’esso una risposta, altrettanto forte.
Prendo atto e chiudo qui questo capitolo, amaro per me, ma di grande utilità.
Un’ultima precisazione.
Non parteciperò alla mostra, benché adesso sia stata pubblicamente invitata. Altre donne vi prenderanno parte e questo è un bene. Una porta è stata aperta per loro. Accetto le scuse degli organizzatori, ma i fatti restano e io non dimentico. E non dimentico che si è cercato di oscurarli:
“My friend, this is a very professional event and is run by a professional team; in the following sections, we have a section for women, good luck.”
Non volevo prendere parte né alla mostra delle Stars, né tanto meno essere relegata in una sezione speciale.
Volevo solo RISPETTO.
Io, il mio segnale l’ho dato.
grazie a chi mi ha compreso e sostenuto. Buona fortuna a tutti.
Marilena Nardi




Qualche opinione dei colleghi

Antonio Antunes :
I did not know the exhibition was exclusively for male cartoonists. This does not make sense. Quality does not have sex.

Angel Boligán :
The "high artistic level" is not exclusive for men, in art there is no gender, a pity the unfortunate criterion of choice of this exhibition where we participate in good faith.

Kianoush Ramezani: 
Angel my friend, I warned you many times about these events inside my country but you don't listen! Of course you have a good faith but they use your name and fame for their own benefit

Omar Zevallos:
My support for Marilena, who is fighting for gender equality!

Francisco Punal Suarez:
Non si può essere ingenui con questo tipo di mostre, non sono escluse solo le vignette di donne, ma il tema della mostra è "artisti musicisti", qualcosa che non è detto nel video promozionale, e questo è perverso in un Paese in cui la libertà di espressione è violata, viene applicata la pena di morte e le donne sono disprezzate. Hanno gettato il gancio e hanno punto. Chi ha il budget per organizzare un'esposizione di questo tipo ma il regime iraniano?
The cartoonists can not be naive with this type of exhibitions, not only the woman is excluded, but the theme of the exhibition is "artist musicians", something that is not said in the promotional video, and this is perverse in a country where freedom of expression is violated, the death penalty is applied, and women are despised. They threw the hook and they have stung. Who has the budget to organize an exhibition of this kind but the Iranian regime?
The exiled Iranian cartoonist Kianoush Ramezani warned of the "trap" of this type of exhibition in Iran. But they did not listen. It was Iranian "friends" who invited. They took the bait and now legitimize with the presence of their works, a perverse exhibition.

Marco De Angelis:
Purtroppo in alcuni Paesi la differenza tra i sessi nella società è ben lontana dall'essere superata o attenuata. Almeno nell'arte, ma soprattutto nella satira e nell'umorismo si sperava che l'Iran avesse fatto un passo avanti - vista la grande tradizione di bravi artisti di ambo i sessi e mostre internazionali - ma questa è l'ultima dimostrazione che bisogna fare ancora molta strada.
E' chiaro che la battuta ha urtato la suscettibilità del nostro amico, che sinceramente credevo meno "integralista" ...sempre che non debba rispettare rigide disposizioni politiche e religiose anche in questo settore.


Paolo Lombardi:


Sono venuto a conoscenza che a Settembre ci sarà una manifestazione in Iran dove sono stati invitati i maggiori disegnatori del mondo, tutti uomini, giustamente la disegnatrice Marilena Nardi ha fatto notare all'organizzatore Iraniano l'assenza delle artiste donne, l'organizzatore ha risposto che le artiste donne parteciperanno in una sezione a loro dedicata, la Nardi ha replicato dicendo che un artista è un artista indifferentemente dal sesso, a questa sua affermazione l'organizzatore ha pensato di cancellare i commenti della Nardi e l'ha cancellata dalle amicizie. Ora io mi chiedo, ma i vari artisti chiamati a partecipare all'evento che intenzione hanno dopo che ormai è stato appurato in maniera evidente la situazione? Alcuni si sono espressi dicendo che hanno aderito alla manifestazione in buona fede, si va bene lo posso capire, ma oggi cosa hanno intenzione di fare dopo l'evidente discriminazione verso le donne? Ma poi , pensiero mio, ma non solo credo, la cosa che mi ha colpito è stato il silenzio totale di molti degli invitati alla manifestazione, pensare che la Nardi li ha espressamente chiamati a esternare il loro pensiero sulla vicenda, nulla, niente, a questo punto non posso fare a meno di pensare e di dire chiaramente che questi artisti si vendono per una comparsata , per un attimo di gloria, magari anche per un viaggio premio in Iran, no !! Da queste persone non lo posso concepire questo atteggiamento, persone che ogni giorno disegnano invocando la libertà di espressione, persone che ogni giorno disegnano denunciando i soprusi che avvengono in tutte le parti del mondo, mi dispiace ma non ho più quella stima che prima avevo di voi.
Poi oggi arriva la rettifica, non so, forse la toppa, il voler rigirare la frittata da parte dell'organizzatore postando foto di donne, compreso sua moglie poveretta, in cui dichiara che le donne in Iran non vengono discriminate , tantomeno nell'arte, dicendo che ci sono tante donne che fanno arte, quindi dice lui, nessuno ha discriminato Marilena Nardi.
Concludo dicendo solamente che un artista serio boicotterebbe questo evento.

Alessio Atrei:
Questa è una vicenda che merita di essere fatta conoscere. Parte da una mostra in Iran, dove una grande disegnatrice italiana scopre che le donne non sono invitate, per loro ci sarà una sezione separata. Questo è il suo appello ai colleghi maschi. L'istinto maschile diceva boicottaggio subito; il suo appello, bellissimo, è invece: partecipate, ma disegnando solo donne. Un messaggio di unità e non di divisione.

Martha Barragan Mar :
Marilena Nardi querida, e silencio es el que habla más fuerte, ponerse del lado de la justicia de la persona vulnerable tiene implicaciones, de ser relegada por ejemplo, pero si UNA CARICATURA NO SIRVE PARA DEFENDER LAS GRANDES CAUSAS DE LA HUMANIDAD entonces ¿cuál sería el sentido?
Sabes que mi causa principal es la defensa de los derechos de las niñas y las mujeres, a eso dedico todos mis días de manera activa.
LA LUCHA DE LA INCLUSIÓN DE LAS MUJERES NO SOLO ES TAREA DE LAS MUJERES es una deuda de toda la humanidad.
Esta es una buena oportunidad para cuestionar que tan incluyentes es el gremio de caricaturistas en el mundo.
Ma llamó fuertemente la atención que muchos creyeron que habías tomado una postura de "buena niña" al tener un tono conciliador en tu anterior comunicado y "o ser conflictiva".... por eso además celebro tu estrategia de permitir que cada uno, una, exprese su verdadera postura ante el tema.
MUCHO POR APRENDER EN TEMAS DE GÉNERO, con gusto los asesoramos, necesitamos que también las plumas masculinas dibujen igualdad para las mujeres de todo el mundo.

Amiga querida, tu grandeza o solo es por ser una gran artista si no por tu corazón puesto en el bien del mundo. Abrazo SORORARIO DESDE MÉXICO.



Saman Torabi:
That’s great! maybe this event will happen like public toilet in the future, men and women sections separated together!




Alireza Pakdel :
dear Marilina I agree with you and we should accept the mistake and change it to a beautiful thing. I create many artworks in my career for women. we keep this together for changing. here I ask and invite you and all artists to accept my request for participation as you said 🕊️🕊️

2 commenti:

  1. Vorrei condividere su facebook la tua lettera. È possibile o ci sono problemi? Grazie.

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