sabato 11 luglio 2015

Il genocidio di Srebrenica, 20 anni fa, 11 luglio 1995.



sabato 11 luglio 2015
LA COLONNA INFAME
Oggi ci sarebbe da piangere.
Sono 20 anni dal genocidio di più di 8000 giovani bosniaci compiuto dai criminali agli ordini del comandante Mladic e con gli occhi chiusi, se non addirittura con il COLPEVOLE coinvolgimento dell'ONU, come  alcuni documenti sembrano oggi dimostrare.
Resta il pianto di migliaia di madri per un dolore insanabile, resta l'indignazione spero di molti, resta ancora un territorio seminato di mine ancora inesplose (reali e figurative) che tutti i responsabili, ONU per prima, dovrebbero cercare di risanare.
Uber


Srebrenica 20 years safe haven
BY TOM JANSSEN, THE NETHERLANDS  -  7/10/2015

Dalla Stampa:
A Srebrenica, non è tranquillo nemmeno il ventennale. In vista del ricordo - sabato 11 luglio, attese 50 mila persone, 85 tra Capi di Stato e di governo, e ovviamente anche Bill Clinton - del massacro di 8000 bosniaci musulmani da parte dei serbo-bosniaci di Mladic, si è aggrovigliato un nodo di rivelazioni e polemiche. Ieri la Russia ha messo il veto su una risoluzione che all’Onu - in 4 diverse stesure - ha presentato la Gran Bretagna, e che la Serbia giudica «un’umiliazione».

Il succo è definire «genocidio» quello che accadde vent’anni fa, nonostante su questo ci sia ormai piena consapevolezza della pubblica opinione, e riconoscimento ufficiale perché la parola «genocidio» è già iscritta dal 2004 in una sentenza del Tpi, il Tribunale penale internazionale (anche se Mladic non è ancora stato condannato). Ma assieme al procedere della risoluzione, sull’inglese «Observer» sono apparse non poche rivelazioni. L’inchiesta ha rivelato che le truppe dell’Onu fornirono 30 mila litri di benzina che servirono a trasportare le vittime nei campi di morte e a ricoprire le fosse comuni usando bulldozer. Un fatto che ha indignato i bosniaci di Srebrenica, che sabato arriveranno tutti con una latta di benzina in mano.

I documenti declassificati consultati dall’«Observer» rivelano responsabilità di Usa, Francia e Gran Bretagna, che non impedirono il massacro - come potevano, con un atteso raid della Nato - per non rompere le relazioni con i serbi. Di lì a 4 mesi sarebbe partita la trattativa che a dicembre 1995 si concluderà, a Parigi, con gli «accordi di Dayton». Fu, scrive l’«Observer», alla «strenua ricerca della pace» che vennero immolati i martiri musulmani di Srebrenica. Anche spingendo i Caschi blu a ritirarsi. Vent’anni dopo, nel cuore della Ue scossa da Grexit e Brexit, affiora che la riconciliazione nei Balcani, con la Serbia instradata sulla via di Bruxelles (e anche per questo sabato il premier di Belgrado, Aleksandr Vucic, ha deciso che sarà presente) poggia su una sottile lastra di ghiaccio.


Cartoons degli anni scorsi sulla triste vicenda.



Radovan Karadžiæ caught by a skeleton
BY RIBER HANSSON, SVENSKA DAGBLADET, SWEDEN  -  7/25/2008



Serbia Faces World Court
BY PATRICK CHAPPATTE, LE TEMPS, SWITZERLAND  -  2/26/2007

Karadzic en prisión
BY DARIO CASTILLEJOS, EL IMPARCIAL DE MÉXICO  -  7/22/2008

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Radovan Karadzic 
BY OSMANI SIMANCA, A TARDE, BRAZIL  -  7/22/2008



Srebrenica Genocide
  Emrah ARIKAN - 06 Mar 2014


Srebrenica    Makhmud Eshonkulov
Srebrenica 1995 - 03 Aug 2014

Without words
BY PETAR PISMESTROVIC, KLEINE ZEITUNG, AUSTRIA  -  10/15/2014

Ultima ora:
Il premier della Serbia, Aleksandar Vucic, è stato cacciato dalla cerimonia per il 20esimo anniversario del massacro di Srebrenica da una folla di persone che ha lanciato sassi e bottiglie contro la sua delegazione. [...]

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