NE UCCIDE PIU' LA PENNA CHE LA SPADA
Il governo israeliano ha dichiarato Gunter Grass "persona non gradita" per la sua poesia con la quale si chiede "è giusto che una nazione in possesso di armi nucleari vieti ad un'altra di possederle?" Molte le personalità israeliane che si sono dissociate da questa decisione che appare inutilmente intollerante bella o brutta la poesia, giusto o sbagliato il pensiero di Grass. (CARTOONMOVEMENT)
'The pen is mightier than the sword'
The Israeli government declared Gunter Grass "persona non gradita" for his poetry with which he asks "is it right that a nation possessing nuclear weapons ban to another to have them?" Many the Israeli personalities who disassociated themselves from this decision that appears unnecessarily intolerant, ugly or beautiful the poetry, right or wrong the thought of Grass.
Gianfranco Uber 11 Apr 2012
"In tre occasioni mi era stato vietato l'ingresso in un paese", ha scritto Grass sulla Suddeutsche Zeitung, citando la DDR, la ex Germania comunista, Myanmar e ora Israel.
(Gunter Grass)
Tutto questo dopo la pubblicazione della poesia "Quello che deve essere detto" che riporto per diritto di cronaca, mentre ho raccolto le vignette scaturite alla polemica.
Klaus Stuttmann
Provo a tradurre :
Il suo appello (Dobbiamo finalmente smettere, di restare in silenzio!!)...
... è stato ascoltato! (bugiardo!!, nauseabondo!!, intollerabile!!, sciocchezza!!, male!!, grugno!!, ficcanaso!!, urlando!!, buuuuh!!!)
Drummer
By Petar Pismestrovic, Kleine Zeitung, Austria - 4/13/2012
sensitive chord
By Joep Bertrams, The Netherlands - 4/12/2012
German poet Günter Grass accuses Israel
By Rainer Hachfeld, Neues Deutschland, Germany - 4/10/2012
Enrico Bertuccioli per il Misfatto del 15/04/12
DA L'ANGOLO DI YITZHAK: - Yitzhak, forma ebraica del nome Isacco, vuol dire letteralmente “Egli riderà” (Gen. 21,6). Ogni giorno una delle maggiori espressioni dell'umorismo ebraico, le vignette, vede la luce sulle testate israeliane. Scelte e tradotte per voi. Qui tre vignette sulla poesia di Günter Grass.
Titolo: Il tamburo di latta…
Spiegazione: Con riferimento al titolo del romanzo dello scrittore tedesco Günter Grass, il vignettista israeliano Shlomo Cohen raffigura così l’approvazione e il plauso che i versi contro Israele dell’intellettuale tedesco hanno suscitato nell’Iran di Ahmadi-Nejad.
Traduzione: Ahmadi-Nejad a Günter Grass: “Ti ho portato un nuovo tamburo”.
Autore: Shlomo Cohen
Fonte: Israel Hayom (Israel Today), 8 aprile 2012
Titolo: Grass persona non gradita
Spiegazione: In seguito ai versi pubblicati dallo scrittore tedesco contro Israele, nei quali lo Stato ebraico viene definito come “potenza nucleare” che “minaccia la pace mondiale”, domenica 8 aprile il governo israeliano ha dichiarato Günter Grass “persona non gradita” nel paese. Il vignettista israeliano Biderman sceglie un gioco di parole tra il cognome dello scrittore e la parola inglese grass (”erba”), utilizzata nel gergo giovanile in Israele per indicare la marijuana.
Traduzione: Due giovani israeliani che fumano ”erba” su una terrazza di Tel Aviv: “Il Ministro dell’Interno ha vietato l’ingresso di Grass in Israele”.
Autore: Amos Biderman
Fonte: Haaretz, 9 aprile 2012
*Titolo: Poesia atomica
Spiegazione: L’Iran di Ahmadi-Nejad ha preso le difese del premio Nobel tedesco: il viceministro della Cultura di Teheran Javad Shamaghdari ha inviato una lettera di plauso a Grass, scrivendo che le “sue parole di verità risveglieranno la coscienza dell’Occidente”.
Traduzione: L’Ayatollah Sayed Ali Khamenei, seduto su una centrale nucleare in Iran, al presidente Ahmadi-Nejad: “Facciamo una serata di poesia”.
Autore: Amos Biderman
Fonte: Haaretz, 10 aprile 2012
Tiede per ToonPool
Quello che deve essere detto - di Günter Grass
Perché taccio, passo sotto silenzio troppo a lungo
quanto è palese e si è praticato
in giochi di guerra alla fine dei quali, da sopravvissuti,
noi siamo tutt´al più le note a margine.
E´ l´affermato diritto al decisivo attacco preventivo
che potrebbe cancellare il popolo iraniano
soggiogato da un fanfarone e spinto al giubilo organizzato,
perché nella sfera di sua competenza si presume
la costruzione di un´atomica.
E allora perché mi proibisco
di chiamare per nome l´altro paese,
in cui da anni — anche se coperto da segreto -
si dispone di un crescente potenziale nucleare,
però fuori controllo, perché inaccessibile
a qualsiasi ispezione?
Il silenzio di tutti su questo stato di cose,
a cui si è assoggettato il mio silenzio,
lo sento come opprimente menzogna
e inibizione che prospetta punizioni
appena non se ne tenga conto;
il verdetto «antisemitismo» è d´uso corrente.
Ora però, poiché dal mio paese,
di volta in volta toccato da crimini esclusivi
che non hanno paragone e costretto a giustificarsi,
di nuovo e per puri scopi commerciali, anche se
con lingua svelta la si dichiara «riparazione»,
dovrebbe essere consegnato a Israele
un altro sommergibile, la cui specialità
consiste nel poter dirigere annientanti testate là dove
l´esistenza di un´unica bomba atomica non è provata
ma vuol essere di forza probatoria come spauracchio,
dico quello che deve essere detto.
Perché ho taciuto finora?
Perché pensavo che la mia origine,
gravata da una macchia incancellabile,
impedisse di aspettarsi questo dato di fatto
come verità dichiarata dallo Stato d´Israele
al quale sono e voglio restare legato
Perché dico solo adesso,
da vecchio e con l´ultimo inchiostro:
La potenza nucleare di Israele minaccia
la così fragile pace mondiale?
Perché deve essere detto
quello che già domani potrebbe essere troppo tardi;
anche perché noi — come tedeschi con sufficienti colpe a carico -
potremmo diventare fornitori di un crimine
prevedibile, e nessuna delle solite scuse
cancellerebbe la nostra complicità.
E lo ammetto: non taccio più
perché dell´ipocrisia dell´Occidente
ne ho fin sopra i capelli; perché è auspicabile
che molti vogliano affrancarsi dal silenzio,
esortino alla rinuncia il promotore
del pericolo riconoscibile e
altrettanto insistano perché
un controllo libero e permanente
del potenziale atomico israeliano
e delle installazioni nucleari iraniane
sia consentito dai governi di entrambi i paesi
tramite un´istanza internazionale.
Solo così per tutti, israeliani e palestinesi,
e più ancora, per tutti gli uomini che vivono
ostilmente fianco a fianco in quella
regione occupata dalla follia ci sarà una via d´uscita,
e in fin dei conti anche per noi.
(Traduzione di Claudio Groff) fonte
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Germania-Israele, prima e dopo Günter Grass
CASO GUNTER GRASS Il nervo scoperto di Israele
Voci a confronto (Moked)
Grass: Israele usa con me i metodi della Ddr
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