venerdì 5 luglio 2013
Sentenza Ruby : BAU...SETTETE!
MILANO 24 giugno - Il tribunale di Milano ha deciso, dopo sette ore di camera di consiglio, di condannare in primo grado a 7 anni e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici Silvio Berlusconi per il reato di concussione per costrizione nell'ambito del cosiddetto "processo Ruby".
Berlusconi
Dalcio
La sentenza Ruby
"Visti gli articoli 521 comma 1 (sulla correlazione tra l'imputazione contestata e la sentenza, prevede che il giudice possa dare al fatto una definizione giuridica diversa da quella enunciata nell'imputazione, ndr), 533 (condanna dell'imputato, ndr) e 535 (condanna alle spese, ndr) del codice di procedura penale dichiaro Silvio Berlusconi colpevole dei reati a lui ascritti, qualificato il fatto di cui al 'capo a' (concussione, ndr) dell'imputazione come concussione per costrizione (..) e ritenuta la continuazione, lo condanna alla pena di sette anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali".
"Visti gli articoli 317 bis (sulle pene accessorie, ndr), 29 e 32 del codice penale (che disciplinano i casi nei quali alla condanna consegue l'interdizione dai pubblici uffici e quella legale, ndr) dichiara l'imputato - prosegue il dispositivo - interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, nonchè in stato di interdizione legale durante l'espiazione della pena. Visto l'articolo 240 del codice penale, ordina la confisca dei beni sequestrati a Karima el-Mahrug e Luca Risso".
Quindi l'elenco dei testimoni i cui verbali saranno trasmessi alla Procura della Repubblica perché valuti nei loro confronti una accusa di falsa testimonianza. Oltre al consigliere per la politica Estera dell'ex premier, Valentino Valentini, alla deputata Pdl Maria Rosaria Rossi, alla europarlamentare Licia Ronzulli, c'è anche il giornalista Carlo Rossella. L'elenco completo comprende poi Antonio Passero, Michelle Conceicao, Serena Facchineri, Bruno Archi, Giuseppe Estorelli, Giorgia Iafrate, Barbara Faggioli, Lisney Barizonte, Joana Visan, Cinzia Molena, Marianna Ferrara, Manuela Ferrara, Miriam Loddo, Joana Claudia Arminghioali, Francesca Cipriani, Eleonora e Concetta De Vivo, Marystelle Polanco, Raissa Skorkhina, Roberta Bonasia, Giorgio Puricelli, Renato Cerioli, Lorenzo Brunamonti, Mariano Apicella, Danilo Mariano e Simonetta Losi.
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Berlusconi condannato, postcards, processo Ruby, sette anni a Berlusconi
Dice il saggio
Tanto va la gnocca al Premier
che ci lascia lo zampino
Uber
MAGOUILLE ITALIENNE: l'Affaire Berlusconi. Le dessin de ce mardi dans Le Monde.
Plantu
La momie se décompose...
Berlusconi. Dessin du Vif/L'Express du 27 juin 2013.
Vadot
Berlusconi sentenced in the "Rubygate"Chappatte
PORTOS / Franco Portinari
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Giannelli - Corriere della sera
Romaniello per L'Asino
pat pat
fabiomagnasciutti
tutto qua?
fabiomagnasciutti
vai a questo paese
fabiomagnasciutti
Sentenza
CeciGian
Giorgio Forattini
Tiziano Riverso
mercoledì 26 giugno 2013
NON SUONARLA SAM
La sentenza di condanna di Berlusconi chiede anche l'incriminazione di molti testimoni a discarico per falsa testimonianza.
Molti rapporti di amicizia sono destinati a rompersi.
Gianfranco Uber
Sentenza Berlusconi e Governo Letta
Mauro Biani
Nota:
di Valerio Marini : la sentenza Mediaset
giovedì 4 luglio 2013
Omicidio Moro, una nuova verità “Cossiga era lì prima della chiamata“.
La famosa telefonata arrivò alle 12.13 di quel 9 maggio e il corpo dello statista fu ufficialmente scoperto pochi minuti dopo. Questo è quello che sappiamo, quello che finora abbiamo dato per vero. I due artificieri, però, riferiscono di essere arrivati in via Caetani un’ora e mezzo prima, alle 11, chiamati per controllare che la Renaul 4 non fosse una trappola esplosiva.
Il primo ad arrivare fu Vitantonio Raso, seguito poco dopo da Francesco Cossiga, l’allora Ministro dell’Interno e futuro Presidente della Repubblica, ufficialmente giunto sul luogo poco prima delle 14, ma a quanto pare passato di lì quasi due ore prima dell’annuncio ufficiale. Raso gli disse che in quell’auto c’era il cadavere di Aldo Moro e, secondo quanto da lui riferito, la reazione del politico fu assolutamente tranquilla, come se fosse già a conoscenza di tutto.
Quando dissi a Cossiga, tremando, che in quella macchina c’era il cadavere di Aldo Moro, Cossiga e i suoi non mi apparvero nè depressi, nè sorpresi come se sapessero o fossero già a conoscenza di tutto. Ricordo bene che il sangue sulle ferite di Moro era fresco. Più fresco di quello che vidi sui corpi in Via Fani, dove giunsi mezz’ora dopo la sparatoria.
L’altra novità importante arriva dal maresciallo Giovanni Circhetta, che si dice certo della presenza di una lettera sul sedile anteriore dell’automobile, una lettera di cui non si è mai saputo nulla, una lettera che potrebbe esser stata fatta sparire.
continua
Se telefonando
Mauro Biani
Il caso Moro
Massimo Bucchi
dentro cossiga c'era stanislao moulinsky
fabiomagnasciutti
che storia
Gava
Omicidio Moro, spunta una nuova verità:
"Scoprimmo cadavere prima della chiamata Br"
Il primo ad arrivare fu Vitantonio Raso, seguito poco dopo da Francesco Cossiga, l’allora Ministro dell’Interno e futuro Presidente della Repubblica, ufficialmente giunto sul luogo poco prima delle 14, ma a quanto pare passato di lì quasi due ore prima dell’annuncio ufficiale. Raso gli disse che in quell’auto c’era il cadavere di Aldo Moro e, secondo quanto da lui riferito, la reazione del politico fu assolutamente tranquilla, come se fosse già a conoscenza di tutto.
Quando dissi a Cossiga, tremando, che in quella macchina c’era il cadavere di Aldo Moro, Cossiga e i suoi non mi apparvero nè depressi, nè sorpresi come se sapessero o fossero già a conoscenza di tutto. Ricordo bene che il sangue sulle ferite di Moro era fresco. Più fresco di quello che vidi sui corpi in Via Fani, dove giunsi mezz’ora dopo la sparatoria.
L’altra novità importante arriva dal maresciallo Giovanni Circhetta, che si dice certo della presenza di una lettera sul sedile anteriore dell’automobile, una lettera di cui non si è mai saputo nulla, una lettera che potrebbe esser stata fatta sparire.
continua
Se telefonando
Mauro Biani
Il caso Moro
Massimo Bucchi
dentro cossiga c'era stanislao moulinsky
fabiomagnasciutti
che storia
Gava
Omicidio Moro, spunta una nuova verità:
"Scoprimmo cadavere prima della chiamata Br"
Barricate. in movimento
In edicola e nelle librerie
Il bollito è servito!
LUGLIO 2013 - BARRICATE
EDITORIALE
“Lei è all’orizzonte. [...] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due
passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in
là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia?
Serve proprio a questo: a camminare.”
(Eduardo Galeano, “Finestra sull’utopia”, Parole in cammino)
“Io voglio sempre mettermi in discussione! Io domani voglio essere più
uomo, più umano, più cristiano, più prete, più anticapitalista, antifascista,
più non violento, ogni giorno!”
(Don Andrea Gallo, Il Vangelo di un utopista)
Intravista, amata, costruita tappa dopo tappa, interrotta e poi
ripresa; costellata di fatica, di dolore, di continue lotte con esiti
incerti e altalenanti. La tortuosa strada dei diritti è stata imbocca-
ta per scelta consapevole dagli esseri umani, spinti dal riconosci-
mento reciproco della propria fragile condizione e dalla volontà di
arginare la feroce irrazionalità dell’esistenza.
Il cammino dei diritti rispecchia l’asimmetricità del mondo con i
suoi equilibri fittizi e le sue contraddizioni. Il potere che abusa, il
colpevole impunito, la vittima doppiamente colpita. L’informazio-
ne che disinforma, la scuola che non insegna, la missione di pace
che porta guerra, il denaro che viaggia mentre la gente è bloccata.
La nostra terra che viene disprezzata e consumata, tanto che non
c’è più acqua e mancherà presto l’aria.
Il mondo è asimmetrico, il mondo è storto, raddrizziamolo! E fac-
ciamolo insieme, tutti, sembrano dire le voci che vivono in questo
numero. Dai rappresentanti delle istituzioni agli intellettuali, dagli
artisti agli studenti, un solo canto: la giustizia è tale solo se garan-
tisce dignità e libertà ad ogni persona. Una ministra, Cécile Kyen-
ge, si batte per il diritto dei cittadini, nessuno escluso, ad essere
uguali di fronte alla legge ed esorta ad aprire gli occhi sulla realtà
di una nuova convivenza sociale; uno storico, Giovanni De Luna,
denuncia la crescente endemicità e incontrollabilità delle guerre;
di un funzionario di polizia Ennio Di Francesco, scrive libri affinché si
completi l’opera di democratizzazione delle forze dell’ordine; una
scrittrice, Silvana De Mari, fa appello alla Dichiarazione universa-
le dei Diritti dell’Uomo, così bella e tuttavia infinite volte tradita.
E risuonano le lacrime di Ilaria Cucchi che chiede conto di una
morte assurda; e splende il sorriso di suor Maria, che in una Pale-
stina tormentata dà accoglienza a figli nati “per errore”. E poi c’è
“il prete che si è fatto uomo”, don Andrea Gallo dei marciapiedi,
degli ultimi, dell’anarchia e della Costituzione, che ci ha lasciato i
suoi sei personalissimi Vangeli, scritti in nome dell’amore e dell’u-
manità.
Raddrizziamo il mondo. Un’armonia sarà forse ristabilita e l’uto-
pia raggiunta quando i diritti di ogni persona non saranno più il
frutto di una conquista, ma una indiscutibile premessa.
Maria Chiara Ballerini
Il bollito è servito!
LUGLIO 2013 - BARRICATE
EDITORIALE
“Lei è all’orizzonte. [...] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due
passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in
là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia?
Serve proprio a questo: a camminare.”
(Eduardo Galeano, “Finestra sull’utopia”, Parole in cammino)
“Io voglio sempre mettermi in discussione! Io domani voglio essere più
uomo, più umano, più cristiano, più prete, più anticapitalista, antifascista,
più non violento, ogni giorno!”
(Don Andrea Gallo, Il Vangelo di un utopista)
Intravista, amata, costruita tappa dopo tappa, interrotta e poi
ripresa; costellata di fatica, di dolore, di continue lotte con esiti
incerti e altalenanti. La tortuosa strada dei diritti è stata imbocca-
ta per scelta consapevole dagli esseri umani, spinti dal riconosci-
mento reciproco della propria fragile condizione e dalla volontà di
arginare la feroce irrazionalità dell’esistenza.
Il cammino dei diritti rispecchia l’asimmetricità del mondo con i
suoi equilibri fittizi e le sue contraddizioni. Il potere che abusa, il
colpevole impunito, la vittima doppiamente colpita. L’informazio-
ne che disinforma, la scuola che non insegna, la missione di pace
che porta guerra, il denaro che viaggia mentre la gente è bloccata.
La nostra terra che viene disprezzata e consumata, tanto che non
c’è più acqua e mancherà presto l’aria.
Il mondo è asimmetrico, il mondo è storto, raddrizziamolo! E fac-
ciamolo insieme, tutti, sembrano dire le voci che vivono in questo
numero. Dai rappresentanti delle istituzioni agli intellettuali, dagli
artisti agli studenti, un solo canto: la giustizia è tale solo se garan-
tisce dignità e libertà ad ogni persona. Una ministra, Cécile Kyen-
ge, si batte per il diritto dei cittadini, nessuno escluso, ad essere
uguali di fronte alla legge ed esorta ad aprire gli occhi sulla realtà
di una nuova convivenza sociale; uno storico, Giovanni De Luna,
denuncia la crescente endemicità e incontrollabilità delle guerre;
di un funzionario di polizia Ennio Di Francesco, scrive libri affinché si
completi l’opera di democratizzazione delle forze dell’ordine; una
scrittrice, Silvana De Mari, fa appello alla Dichiarazione universa-
le dei Diritti dell’Uomo, così bella e tuttavia infinite volte tradita.
E risuonano le lacrime di Ilaria Cucchi che chiede conto di una
morte assurda; e splende il sorriso di suor Maria, che in una Pale-
stina tormentata dà accoglienza a figli nati “per errore”. E poi c’è
“il prete che si è fatto uomo”, don Andrea Gallo dei marciapiedi,
degli ultimi, dell’anarchia e della Costituzione, che ci ha lasciato i
suoi sei personalissimi Vangeli, scritti in nome dell’amore e dell’u-
manità.
Raddrizziamo il mondo. Un’armonia sarà forse ristabilita e l’uto-
pia raggiunta quando i diritti di ogni persona non saranno più il
frutto di una conquista, ma una indiscutibile premessa.
Maria Chiara Ballerini
I primi di Luglio uscirà in edicola il quarto numero del bimestrale indipendente BARRICATE- L’informazione in movimento.
Tema centrale del numero, il cammino dei DIRITTI UMANI, con approfondimenti e interviste alla Ministra Cécile Kyenge sul diritto di cittadinanza; a Don Andrea Gallo, “il prete che si è fatto uomo”; allo storico, Giovanni De Luna sulla crescente endemicità delle guerre; al funzionario di polizia e scrittore Ennio Di Francesco sulla democratizzazione delle forze dell’ordine; alla scrittrice Silvana De Mari sulla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo; all’attore e ora regista Luigi Lo Cascio ed altri. Dai rappresentanti delle istituzioni agli intellettuali, dagli artisti agli studenti, un solo canto: la giustizia è tale solo se garantisce dignità e libertà ad ogni persona.
In questo numero alcune novità, come la collaborazione con il portale Peacelink e con la rivista Pressenza. Prosegue inoltre la collaborazione con Balloons e cresce il numero di collaborazioni con disegnatori e fumettisti.
L’inserto B!Ragazzi si arricchirà a partire dal prossimo numero di apporti dei lettori più giovani: potranno inviare le loro storie, idee, giochi, che Barricate farà illustrare dai suoi disegnatori.
Sito : http://www.barricate.net/
Allegati
- BARRICATE - L'Informazione in Movimento (1465 Kb - Formato pdf)In questo numero di BARRICATE alcune novità, come la collaborazione con il portale Peacelink e con la rivista Pressenza.
mercoledì 3 luglio 2013
Parigi: "Vision de l’étranger" 17 giugno-21 luglio 2013
Exposition «Vision de l'étranger» à Paris
Cartooning for Peace présente l'exposition de dessins « Vision de l'étranger » sur les grilles du ministère des Affaires étrangères (27, rue de la Convention, Paris 15e) du lundi 17 juin au dimanche 21 juillet 2013.
Esposizione "Vision de L'étranger" a Parigi
Cartooning for Peace presenta l'esposizione dei disegni sull'emigrazione sulle recinzioni del Ministero degli Esteri (27, rue de la Convention, Paris 15e)
"J’ai inauguré ce matin l’exposition de dessins de presse humoristiques "Vision de l’étranger", volet culturel de la conférence du 17 juin sur les diasporas. Les dessins de presse, issus de nombreux pays, ont été sélectionnés par l’association "Cartooning for Peace" et par son président, Plantu. Je retiens sa belle formule, "désapprendre l’intolérance", pour évoquer le talent de ces caricaturistes dont le crayon et l’impertinence oeuvrent pour promouvoir une meilleure compréhension et un respect mutuel entre cultures différentes."
Helene Conway-Mouret (ministre déléguée chargée des Français de l’étranger)
Qualche disegno in esposizione:
Di Bado:
di Alessandro Gatto
di Angel Boligan
"D'abord il y a la valise.
Tous les dessinateurs vous le diront. Quand on parle de l'étranger, quand on prend l'avion, une image s'impose : la valise.
Ah! Ne pas oublier de dessiner des petits coins de carton pour la valise : comme pour découvrir les quatre coins de la planète.
Et avec les crayons, on peut aussi construire des ponts afin de mieux comprendre les différentes visions de l'étranger.
Cette exposition des dessinateurs de Cartooning for Peace vous invite à voyager : regardez les dessins, réagissez, interpellez les images.
Et puis grimpez sur les grilles du Ministère qui nous accueille et grimpez sur les dessins.
Vous allez voir : ce sont des tapis volants.
Cartooning for Peace remercie chaleureusement les organisateurs du Ministère qui souhaite la bienvenue à ces dessinateurs du monde entier.
Une pensée pour ces images d'opinions qui cherchent à mieux comprendre les visions des autres.
Et une pensée pour un Ministère qui ne se prend pas au sérieux ; ça n'arrive pas si souvent!
Et bon voyage!"
Plantu
Qui potete sfogliare il catalogo dell'esposizione.
Gli artisti di Cartooning for Peace presenti sono:
Altan, Ares, Aurel, Bado, Batti, Boligan, Bonil, Elena, Ferzat, Gatto, Kap, Kichka, Krauze, Kroll, Plantu, Rayma, Cristina Sampaio, e Willis From Tunis.
Cartooning for Peace présente l'exposition de dessins « Vision de l'étranger » sur les grilles du ministère des Affaires étrangères (27, rue de la Convention, Paris 15e) du lundi 17 juin au dimanche 21 juillet 2013.
Esposizione "Vision de L'étranger" a Parigi
Cartooning for Peace presenta l'esposizione dei disegni sull'emigrazione sulle recinzioni del Ministero degli Esteri (27, rue de la Convention, Paris 15e)
"J’ai inauguré ce matin l’exposition de dessins de presse humoristiques "Vision de l’étranger", volet culturel de la conférence du 17 juin sur les diasporas. Les dessins de presse, issus de nombreux pays, ont été sélectionnés par l’association "Cartooning for Peace" et par son président, Plantu. Je retiens sa belle formule, "désapprendre l’intolérance", pour évoquer le talent de ces caricaturistes dont le crayon et l’impertinence oeuvrent pour promouvoir une meilleure compréhension et un respect mutuel entre cultures différentes."
Helene Conway-Mouret (ministre déléguée chargée des Français de l’étranger)
Qualche disegno in esposizione:
Di Bado:
di Alessandro Gatto
di Angel Boligan
"D'abord il y a la valise.
Tous les dessinateurs vous le diront. Quand on parle de l'étranger, quand on prend l'avion, une image s'impose : la valise.
Ah! Ne pas oublier de dessiner des petits coins de carton pour la valise : comme pour découvrir les quatre coins de la planète.
Et avec les crayons, on peut aussi construire des ponts afin de mieux comprendre les différentes visions de l'étranger.
Cette exposition des dessinateurs de Cartooning for Peace vous invite à voyager : regardez les dessins, réagissez, interpellez les images.
Et puis grimpez sur les grilles du Ministère qui nous accueille et grimpez sur les dessins.
Vous allez voir : ce sont des tapis volants.
Cartooning for Peace remercie chaleureusement les organisateurs du Ministère qui souhaite la bienvenue à ces dessinateurs du monde entier.
Une pensée pour ces images d'opinions qui cherchent à mieux comprendre les visions des autres.
Et une pensée pour un Ministère qui ne se prend pas au sérieux ; ça n'arrive pas si souvent!
Et bon voyage!"
Plantu
Qui potete sfogliare il catalogo dell'esposizione.
Gli artisti di Cartooning for Peace presenti sono:
Altan, Ares, Aurel, Bado, Batti, Boligan, Bonil, Elena, Ferzat, Gatto, Kap, Kichka, Krauze, Kroll, Plantu, Rayma, Cristina Sampaio, e Willis From Tunis.
martedì 2 luglio 2013
Siglo 21: Miro Stefanovic
Scrive Francisco Punal Suarez di Miro Stefanovic:
"Il padre, che era professore di musica, aveva grande ammirazione per l'opera del grande pittore Joan Miró. Così, quando nacque il figlio lo ha chiamato Miro. Oggi, Miro Stefanovic, dalla Serbia, è venuto nella città di Porto in Portogallo, per assistere all'apertura del XV Porto Cartoon evento internazionale, e per ricevere il Gran Premio, grazie al suo disegno
"Naufragio", una dura critica alla società, dominata dal profitto e dal denaro, che governa il mondo. Miro Stefanovic è un noto pittore e illustratore, nato nella città di Gorazde, ex Jugoslavia, oggi Federazione della Bosnia-Erzegovina. Laureatosi presso la Scuola di Belle Arti di Belgrado, ha fatto mostre personali in prestigiose gallerie ed ha vinto numerosi premi internazionali in Japan, Belgio, Italia, Serbia, Corea del Sud, Cina, Iran, Scozia, Olanda, Israele e altri paesi. Nel nostro incontro nel XV PortoCartoon, mi è stato permesso di conoscere le sue opinioni riguardo alle condizioni umane, la sua percezione di ciò che accade nella società dell'universo ed il suo impegno per la difesa di un mondo più giusto, l'ambiente, contro la guerra, e la disuguaglianza sociale."
Disegni di Miro Stefanovic:
3° premio
THE THIRD INTERNATIONAL ALEKSANDAR KLAS CARTOON CONTEST/Serbia 2011
"Naufragio" dell'artista della Serbia MiroStefanovic
Grande Premio2013 XV PortoCartoon World Festival
Icaro
1° Premio Stefanovic Miro
1° Premio Marcorelli 21° biennale 2001
Prize of Kyoto International Cartoonist Congress
Miro Stefanovic (Serbia)
Published books of political caricatures. Received prizes in Knokke-Heist (Belgium) and Edinburgh (Scotland) competitions.
lunedì 1 luglio 2013
XV PortoCartoon WorldFestival 2013
Grande festa per San Giovanni il 23 giugno a Porto, in Portogallo,
per la premiazione dei vincitori della
Quindicesima edizione del Premio Internazionale PortoCartoon 2013.
Tema del concorso "Liberty, Equality and Fraternity"
L'opera vincitrice il 1° Premio
Grande Premio è "Shipwreck" dell'artista della Serbia MiroStefanovic
Secondo premio
2º Prémio
Boligán – México – Tema Livre – “Atrapados”
3º Prémio
Wilem Rasing (Willemrasinart) – Holanda – Tema – “Libertea”
Qui sotto l'articolo del sito del museo virtuale
Molto interessante la nuova sessione introdotta quest'anno sui premi alle opere tributo a due personalità potoghesi; il regista Manoel De Oliveira (quest'anno compie 105 anni) e il premio Nobel per la letteratura Josè Saramago.
****************************************************
LINK:
Xv portocartoon siglo 21
CNNiReporter: XV PORTOCARTOON OPENS JUNE 23 TH
by Punal
Museu Virtual do Cartoon
per la premiazione dei vincitori della
Quindicesima edizione del Premio Internazionale PortoCartoon 2013.
Tema del concorso "Liberty, Equality and Fraternity"
L'opera vincitrice il 1° Premio
Grande Premio è "Shipwreck" dell'artista della Serbia MiroStefanovic
Secondo premio
2º Prémio
Boligán – México – Tema Livre – “Atrapados”
3º Prémio
Wilem Rasing (Willemrasinart) – Holanda – Tema – “Libertea”
Qui sotto l'articolo del sito del museo virtuale
Molto interessante la nuova sessione introdotta quest'anno sui premi alle opere tributo a due personalità potoghesi; il regista Manoel De Oliveira (quest'anno compie 105 anni) e il premio Nobel per la letteratura Josè Saramago.
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LINK:
Xv portocartoon siglo 21
CNNiReporter: XV PORTOCARTOON OPENS JUNE 23 TH
by Punal
Museu Virtual do Cartoon
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