7 GENNAIO 2015 NON DIMENTICARE MAI
L'attentato alla sede di Charlie Hebdo è stato un attacco terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015 a Parigi, contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo. Nell'attentato, rivendicato dalla branca yemenita di Al-Qāʿida, sono state assassinate dodici persone, mentre undici sono rimaste ferite.
Couverture du journal Buduar Redazione
de janvier 2015.
L’Almanach de l’Art Léger de nos amis transalpins a pour particularité d’avoir toujours un canapé en couverture. On n’oubliera jamais !
#CharlieHebdo @tignous @Cabu @charb #honoré @Wolinski
©Ballouhey @FranceCartoons
Nine years ago today, terrorists attacked the offices of Charlie Hebdo in Paris. And USA Today published this cartoon the next day. #neverforget #CharlieHebdo #JeSuisCharlie
ED Hall
Ricordando Charlie Hebdo
7 GENNAIO 2015 NON DIMENTICARE MAI
L'associazione Le Crayon, partner dell'evento "Liberiamo le matite! " a Tolosa domani 8 gennaio 2024
Nell'ambito del programma "Les Chemins de la République", il Consiglio Dipartimentale del Charlie Hebdo in partnership con Le Crayon , Fondation Jean Jaurès e Haute-Garonne - organizza una serata di dibattiti e disegni per ricordare l'importanza fondamentale del disegno di stampa e della libertà di espressione nelle nostre democrazie traballanti.
Tavola rotonda "Perché il design della stampa, la libertà di espressione e la democrazia sono inseparabili? " - 8 gennaio alle 19:00, presso il Pavillon République (1, bd de la Marquette, Tolosa) -
Con: Cristina Sampaio (giornalista giornalista di Charlie Hebdo), Jérôme Sié (giornalisti di Sud Radio), Alexandre Faure (presidente di Le Crayon), fumettisti Patrick Lamassoure Jiho, Françoise Degois fumettista Pierre Samson e Laure Daussy ovvero Kak, presidente di Cartooning for Peace.
Moderazione: David Medioni Direttore dell'Osservatorio Media presso la Fondazione Jean Jaurès.
Mostra "Alla fine della matita: libertà di espressione e censura (cartoni animati e disegni stampa) 252 fumettisti provenienti da tutto il mondo impegnati per la libertà di espressione.
Una mostra in partnership con FRANCE-CARTOONS
Grazie a Julie Besombes (Plop) e Simon Baert (Kankr)
L'association Le Crayon, Partenaire de l'événement "Libérons les crayons !" à Toulouse le 8 janvier 2024
Dans le cadre du programme « Les chemins de la République », le Conseil départemental de la Haute-Garonne – en partenariat avec la Fondation Jean Jaurès, Charlie Hebdo, Le Crayon et Cartooning for Peace – organise une soirée de débats et de dessins pour rappeler l’importance fondamentale du dessin de presse et de la liberté d’expression dans nos démocraties chancelantes.
Table-ronde "Pourquoi dessin de presse, liberté d’expression et démocratie sont-ils indissociables ?" - 8 janvier à 19h, au Pavillon République (1, bd de la Marquette, Toulouse) - Inscription obligatoire avant le 3 janvier
Avec : Laure Daussy (journaliste reporter à Charlie Hebdo), Françoise Degois (journaliste à Sud Radio), Alexandre Faure (président de Le crayon), les dessinateurs français Pierre Samson, Biz Dessinateur, Jiho, Jérôme Sié, les dessinatrices Cristina Sampaio , Willis Fromtunis, et Patrick Lamassoure alias Kak, président de Cartooning for Peace.
Inscription obligatoire avant le 3 janvier
https://www.haute-garonne.fr/invitation/188/index.html <https://www.haute-garonne.fr/invitation/188/index.html>
Modération : David Medioni, Directeur de l’Observatoire des médias à la Fondation Jean-Jaurès – Journaliste, fondateur et rédacteur en chef d’Ernest, ancien rédacteur en chef d’Arrêt sur images et chef du service médias de CB News.
Exposition « Au bout du crayon : liberté d’expression et censure (Caricatures et dessins de presse) 252 dessinateurs et dessinatrices de presse du monde entier s’engagent pour la liberté d’expression. Une exposition en partenariat avec FRANCE-CARTOONS
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Le vittime dell'attentato furono diciassette:
Dodici persone morirono il 7 gennaio 2015 nella redazione del Charlie e nei dintorni e sono le seguenti:
- Stéphane Charbonnier (Charb), direttore e disegnatore del Charlie Hebdo;
- Jean Cabut (Cabu), vignettista;
- Georges Wolinski, vignettista;
- Bernard Verlhac (Tignous), vignettista;
- Philippe Honoré, vignettista;
- Mustapha Ourrad, curatore editoriale;
- Elsa Cayat, psicanalista e giornalista;
- Bernard Maris, economista professore all'Università di Parigi;
- Michel Renaud, fondatore del festival Rendez-vous du Carnet de voyage;
- Frederic Boisseau, addetto alla manutenzione;
- Ahmed Merabet, agente di polizia in servizio nell'XI° arrondissement di Parigi;
- Franck Brinsolaro, ufficiale del servizio di protezione, guardia del corpo di Charb.
A questi si sono poi aggiunti una poliziotta e altre quattro persone morte il 9 gennaio 2015 in uno dei supermercati della catena kosher Hypercacher.
Undici, invece, sono le persone rimaste ferite:
- Philippe Lançon, giornalista;
- Fabrice Nicolino, giornalista;
- Laurent "Riss" Sourisseau, vignettista;
- Simon Fieschi, webmaster;
sei agenti di polizia;
un autista, la cui vettura è stata colpita dai terroristi durante la fuga.
Tre membri del personale del giornale presenti alla riunione e un altro addetto alla manutenzione rimasero illesi. L'avvocatessa e scrittrice Sigolène Vinson, che si trovava nella redazione del giornale, ha raccontato che uno dei due terroristi le ha puntato l'arma alla tempia e le ha detto: "Non ti uccidiamo perché non uccidiamo le donne, ma tu leggerai il Corano". In realtà tra le vittime dell'attentato vi è anche una donna.
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