WOW DIECI ANNNI 2011-2021
Il compleanno triste del Museo del Fumetto
Una grande festa per festeggiare 10 anni di vita.
Ma anche il momento per chiedere aiuto ai milanesi e alle istituzioni.
Dieci anni fa, esattamente il primo aprile 2011, veniva inaugurato in viale Campania 12 (in uno stabile ex deposito Atm ed ex Fabbrica Motta) Wow Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata. Da allora dibattiti, rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli, più di duecento mostre e oltre mezzo milione di visitatori. Questo anniversario speciale non potrà essere celebrato a porte aperte viste le ordinanza vigenti anti Covid, ma quel che è ancor più grave è che il Museo rischia la chiusura definiva. Le casse della Fondazione Franco Fossati, ente che gestisce questo spazio, sono quasi vuote e la mancanza di pubblico e sponsor impedisce di far fronte alle spese vive che continuano ad accumularsi.
«Non abbiamo ancora ricevuto il sostegno promesso dal ministro Franceschini cinque mesi fa, dicono che sia in imminente arrivo e che purtroppo sono tempi “normali” per la burocrazia italiana, e non vediamo all’orizzonte altre soluzioni a breve termine. Soltanto la fiducia in questo poco ossigeno ci dà la forza per resistere ancora e non cessare immediatamente l’attività», dichiara il direttore Luigi Bona. La prossima mostra, dedicata alle donne autrici del fumetto italiano, non potrà essere allestita senza i fondi necessari. E quella in corso, «Amazing! 80 (e più) anni di Supereroi Marvel», avviata (nel settembre 2020) e poi sospesa per l’emergenza sanitaria, rischia di non essere mai più vista.
Così, per celebrare comunque un anniversario importante, giovedì 1° aprile, sulla pagina Facebook del Museo, alle ore 18, si potrà seguire una visita guidata virtuale alla mostra dedicata ai Supereroi, preceduta da una breve storia del Museo con un appello di protagonisti del mondo del fumetto e dintorni per salvare questo importante polo culturale. Tra gli altri, Bruno Bozzetto, Milo Manara, Maurizio Nichetti, Giovanni Storti, Sergio Staino, Leo Ortolani, Silvia Ziche, Mario Gomboli, Alfredo Castelli. Per tornare alla visita virtuale, vale la pena ricordare che Andy Warhol esibiva orgogliosamente la propria collezione di fumetti di Supereroi e molti artisti della sua factory erano appassionati di comics, per parecchio tempo sottovalutati, disprezzati, addirittura accusati di «portare ragazzini innocenti sulla cattiva strada».
La mostra è disseminata di chicche che catturano gli appassionati, ma anche la curiosità di chi magari non ha sfogliato i fumetti, ma ha visto solo i (tanti) film e telefilm con protagonisti i Supereroi creati dal genio di Stan Lee: tavole originali, poster, giochi in scatola, puzzle, album di figurine, numeri uno introvabili di albi dedicati a Captain America, i Fantastici Quattro, Hulk, Spider-Man, Thor, Iron Man, Devil, Conan, X-Man si susseguono nelle otto sezioni che corrispondono appunto agli ottant’anni della casa editrice Marvel. Qualche super sorpresa? Il martello di Thor autografato dall’attore Christopher Hemsworth (è lui che ha portato sullo schermo Thor in due film), una statua di due metri di Thanos, una pagina degli Ultimates di Bryan Hitch, la serie in cui è nata l’idea di dare a Nick Fury il volto dell’attore Samuel L. Jackson, una sezione speciale per le supereroine (tra le altre She Hulk, Vedova Nera, Valchiria).
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