venerdì 25 gennaio 2019

Ciao Nadia, amica della stampa libera

Da Articolo 21

Banksy's Balloon Girl, avatar di KK *




Ciao Nadia, amica della stampa libera

“Fai quel che devi, accada ciò che può” era il motto di Roberto Morrione, il nostro indimenticabile direttore. Ma quel motto l’aveva fatto suo anche Nadia, amica fedele di RaiNews24, di Report, di tutta la stampa libera. Una passione inossidabile quella per il giornalismo che Nadia Redoglia ha coltivato in silenzio e per anni in parallelo alla sua attività ufficiale. Una passione incrollabile per il giornalismo perché sostenuta da un’incrollabile passione civica, sempre in difesa dei più deboli. Una vita a sbattersi contro le disuguaglianze e le ingiustizie.

Una vita passata a pensare alla cura degli altri, anche quando avrebbe potuto e dovuto prendersi cura di se stessa. Se avevi un problema, o finivi sotto il tiro incrociato da parte del potere, Nadia era la prima persona che un giornalista trovava al suo fianco nel momento del bisogno. Quasi una perversione dettata dalla sua infinita generosità. Ricordo quando al ritorno da un viaggio in Medio Oriente mi donò una bottiglietta con l’acqua del Giordano, in occasione della nascita di mio figlio. O quando volle accompagnarmi nelle miniere di amianto a Balangero, mettendo a rischio la sua incolumità, solo per provare le emozioni che si vivono nel realizzare un’inchiesta giornalistica.

Da allora ha seguito tutte le inchieste sui temi più pruriginosi, ha scritto su ecomafie, guerre, sulle deformazioni del rapporto tra politica e stampa. L’ha fatto sempre con caparbietà, tenacia, lucidità. E’ raro trovare tanta determinazione in uno scricciolo di donna, una forza alimentata dal desiderio della scoperta, di togliere la maschera agli ipocriti. L’ha fatto fino all’ultimo, fino a quando l’infame malattia l’ha fiaccata. Siamo certi, conoscendola, che ha cercato d’entrare nella morte a occhi aperti. Ci mancherai Nadia. L’unica consolazione, magra, è che hai raggiunto il tuo, il nostro, maestro, Roberto Morrione.
Sigfrido Ranucci






Ho conosciuto Nadia sul forum di Aenigmatica, dove scriveva col nick name KK.
Mi mancheranno tantissimo i suoi articoli, i suoi messaggi.
Un grande abbraccio alla famiglia.

Ciao amica cara...


Ci ha lasciato Nadia Redoglia
Ci ha lasciato oggi l'amica e collega Nadia Redoglia. Non diremo che ha vinto la malattia, non perché non sia così, ma perché Nadia non era proprio tipo su cui qualcuno o qualcosa potesse vincere. Sessantatrè anni, giornalista da sempre, pubblicista da quasi 15 anni, ha scritto per Verde Ambiente, per l'Unione Sarda, per MondoErre, per l'Eco del Chisone. Quest'anno per la prima volta non c'era col suo caschetto d'argento al corteo del Primo Maggio, dietro lo striscione della Subalpina. Ma non aveva fatto comunque mancare il consueto appoggio per promuovere il Premio Morrione.  Combattiva, fortemente impegnata nelle battaglie civili e professionali, negli ultimi anni incisivi i suoi brevi editoriali per Articolo 21. Vogliamo ricordarla con le parole che lei stessa scrisse per la morte di Santo Della Volpe: "Pochi mestieri offrono condivisione, complicità, passione tenerezza. Il nostro ne fa parte. Se poi questo mestiere appartiene a Giornalisti come Santo, allora questo mestiere diventa il più bello del mondo… Smette addirittura d’esser lavoro per diventare un tutt’uno con chi quel mestiere lo esercita. (Nadia Redoglia)".
A Corrado, alla famiglia e agli amici di Nadia le nostre sincere condoglianze.

Nadia Redoglia col marito Corrado Pasini


Qui tutti gli articoli di Nadia

Banksy's Balloon Girl, avatar di KK *= Il famoso stencil di Balloon Girl di Banksy, che è apparso per la prima volta a Londra nel 2002, è stato trasformato per assomigliare ad una ragazza siriana che lascia il palloncino rosso a forma di cuore sul sito web dell'artista e appare insieme a una spiegazione di come i graffiti figuravano nella crisi siriana, la rivolta civile si è trasformata in un conflitto che ha causato la morte di oltre 100.000 persone.

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