mercoledì 14 febbraio 2018

Mieux vaut Rire…! Meglio Ridere…!

L'Umorismo e l' Historia
dai materiali della collezione Cresci/Sajini
a gentile concessione di Buduàr


Mieux vaut Rire…! Meglio Ridere…! 
Raccolta di disegni umoristici (dal mondo) effettuata da Poutermann J.E. commentata da Tristan Bernard nel 1933. L’anno è significativo perché è l’anno dell’elezione di Adolf Hitler al Cancellierato tedesco. Moltissime vignette di questa raccolta trattano l’argomento nazismo, disegnatori di molti paesi commentano e anticipano tutto quello che sarà il Governo del  nazionalsocialismo.
Parliamo degli italiani presenti, tutte firme prestigiose e di quelle altrettanto prestigiose ma assenti. Ad esempio non sono compresi ne Galantara ne Scalarini presumo per la mannaia della censura italiana.
A parziale riparazione brilla da subito la copertina (1) affidata a  Paolo Garretto
(1) © Paolo Garretto
 che raffigura, riconosciuto dall’amico Robert Rousso,   il commentatore della raccolta: Tristan Bernard.
Qualche pagina dopo un altro gioiello di Garretto (2):
(2) © Paolo Garretto
Gandhi che mette il sale alla coda del leone inglese. Superba realizzazione grafica a commentare la fine del digiuno del Mahatma uscito vincitore dal braccio di ferro con il governo del  Regno Unito. Mi piace pensare che Garretto il sale avrebbe voluto metterlo anche sulla coda della lupa italiana.
Poi una piccola striscia surrealista di De Seta (3)
(3) © De Seta
 semplice e bella.
Giovanni Manca (4) dal Guerin Meschino con una diatriba fra divine del music hall.  Mistinguette e Josephine Baker svestite come di dovere, criticano Marlene Dietrich che osa presentarsi completamente vestita al pubblico e per di più in abiti maschili.
(4) © Giovanni Manca 
Certo che nell’Italia  dove le donne dovevano essere tutte massaie, come nella celebre canzone Rosabella del Molise, una vignetta su danseuse e maschiette con  risvolti di ambiguità sessuale è  una vera perla rara.
 Di nuovo Manca (5)
(5)  © Giovanni Manca
 con un’altra vignetta sull’ambiguità sessuale: ladri svaligiano un salone di bellezza dell’epoca e escono come dei divi del cinema un poco effeminati. Ma non era l’Italia del Maschio fascista?

(6) © Novello
 Novello (6) con la sua vignetta dal Fuorisacco, l’omino là  in fondo, segnalato dalla freccia, è l’unico dei presenti ad aver letto il Faust di Goethe di cui tutti celebrano il centenario.
Per finire una piccola scoperta e un piccolo enigma. Il disegno senza firma è di Attalo (7). La piccola fioraia italiana viene aiutata dal “bon gangster” ad aumentare gli introiti garantendo una dozzina di nuove esequie, certo che noi italiani ad ogni latitudine siamo sempre in odore di mafia. L’unica notazione in calce a questo disegno è – candide.    L’amico Bertin, che pure riconosce nella figura della fioraia la mano di Attalo, assicura che il Colizzi non ha mai fatto parte dello staff di Candide in quegli anni; l’unico collaboratore italiano è stato Garretto. Il tutto è ancora più intrigante se si pensa che Attalo sarà collaboratore del Candido   fondato, però, nel 1945 da Giovanni Mosca e Giovannino Guareschi a Milano. Mah!
(7)  © Attalo


L'Umorismo e l' Historia (I)
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Inizia oggi una nuova collaborazione con l'amico Ugo Sajini, che arricchisce il blog e spero vi possa interessare molto.

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