domenica 25 febbraio 2018

Matteo, il cimitero degli slogan perduti e qualche vignetta.

© Vauro

Matteo e il cimitero degli slogan perduti

«Chissà che fine ha fatto lo storytelling. E la Rottamazione. E il masterplan per il sud. E il blog “Il futuro prima o poi torna”. E la piattaforma Bob. E le slide. E l’app Matteo Renzi. E i mille asili in mille giorni. E le cattedre Natta. E il sito Passo dopo passo. E il report periodico sulle fake news. E l’algortimo-verità. E il trolley. E la fase zen. E l’euro in sicurezza e l’euro in cultura. E i mille giorni per cambiare l’Italia. Il contrasto al bullismo. La camicia bianca. Il chiodo di pelle. Il pranzo di Eataly. I pranzi con Bottura. Il gelato di Grom. Il camper. La Smart. La bici. Il treno. Il motorino. La lotta al caporalato. La mail bellezza@governo.it.
La banda larga. La banda ultra-larga. L’Italia leader e non follower. Il piano antisismico Casa Italia. La cabina di regia per l’edilizia scolastica. I mercoledì nelle scuole. Il dipartimento mamme. La guerra alle bufale. La riforma della Costituzione
attesa da 70 anni. Il rammendo delle periferie. Le auto blu all’asta su eBay. E il tesoretto di 47 miliardi. E la disintermediazione. E le proposte raccolte ai 2000 banchetti. E l’iniziativa #Italiacoraggio. E gli sms di “Diccelo tu”. Il tour Destinazione Italia. L’Italia locomotiva d’Europa. L’abolizione del Cnel. La legge Richetti sui vitalizi. La Rassegna stampa Ore nove. Le fiaccolate per l’ambiente. Gli incontri Terrazza Pd. Le magliette gialle per ripulire Roma, Milano, Amatrice. E l’abolizione delle provincie. E la digital tax. E le casette in legno entro Natale 2016. Il programma europeo Garanzia Giovani. E la spending review. E lo Ius soli. E la local tax sulla casa. Il decollo di Alitalia. Il risanamento di Montepaschi. L’Unità. La road map. La to do list in 12 punti della Giustizia. E l’Italicum che ci copieranno in tutta Europa. E i gufi. E il 40,8%. E il Fuori i partiti dalla Rai. E il Fuori le correnti dal Pd. E De Luca baluardo di legalità. Il Daspo per i corrotti. Il cappotto Scervino. Il completo Armani. La copertina di Vogue. La cybersecurity a Carrai. L’abolizione di Equitalia. E Italia in cammino. Le vacanze a Norcia e a Amatrice. Il partito pensante. I Professoroni. Il sasso sui binari. I rosiconi. Il progetto di Ventotene. Le biciclettate. Le città smart. L’Italia col segno Più. La casa di Firenze pagata da Carrai. Il bando Bellezza. E il futuro di Taranto. La chiarezza sulle banche. Le tre parole chiave “lavoro, casa, mamme”. Le tre P “pensioni, periferie, povertà”. E l’Europa sì ma non così. E #ItaliaBella. Il concorso “vinci un pranzo con Matteo Renzi”. Il Renzometro della app. La cura del ferro. Il Ponte sullo Stretto. Il licenziamento dei furbetti del cartellino.
 La volta buona. La svolta buona. Il gettone nell’iPhone. Il premier Sindaco d’Italia. Apple che assume giovani a Napoli. Il dream team per il Giubileo. La manovrina. L’inaugurazione della Salerno-Reggio Calabria. L’Internet day. Le linee guida. I competence center. Lo scouting di 500 geni nei licei. Investinitaly. Il programma “capitale umano”. Il Partito della Nazione. Berlinguer, Ingrao e Nilde Iotti testimonial del Sì. I Rolex dei sauditi. Il jogging a Cuba. Il jogging a Chicago. Il jogging in Valdisieve. Il jogging su tappeto Technogym. Jim Messina. Il numero due di Amazon. I like decuplicati su Faceboook. La sonda Schiaparelli. Gli scontrini di 600mila euro in pasti da presidente della Provincia. La missione americana. Il Diario di bordo dall’America Latina. L’amicizia con Marchionne. Le copertine di Chi. L’investitura da Obama. Il network di attivisti globali. I millennials in direzione. La Generazione Erasmus. La Generazione Happy Days. La Generazione Telemaco. Il Babbo. La legittima difesa in tempo di notte.

Le ospitate ad Amici. Il semestre europeo a guida italiana. Il selfie dell’Europa. La difesa dei lavoratori di Almaviva. L’aiutiamoli a casa loro. Il Cantiere sociale. La rubrica “Caro segretario” su L’Unità. La colazione coi cervelli italiani a Boston. I soldi per i pendolari. La formazione per i dipendenti pubblici. Lo sblocco del Piano casa. Le preferenze al posto dei nominati. Le primarie al posto delle preferenze. I 50 milioni per i cittadini di Taranto. I due miliardi di euro in più sulla sanità. L’Agenda digitale. Il Team per la Trasformazione Digitale. Il passare dall’Io al Noi. La campagna elettorale casa per casa. Le visite a sorpresa. Le trasferte in incognito. Il Modello Scampia. Gli incontri con gli odiatori di Internet. Il Green Act. I numeri, non le chiacchiere. La missione in Silicon Valley. Le lezioni alla Stanford di Firenze. Il tour in Russia per responsabilizzare Putin. Lo studio di House of Cards. La scuola di formazione politica Pier Paolo Pasolini. Il Preside manager de La Buona scuola. Il “se perdo il referendum cambio mestiere”».
Daniela Ranieri per Il Fatto Quotidiano



Ecco le liste
Portos



Candidati Pd
Fulvio Fontana



Votare OH OH
Renzi concorda con Berlusconi sulla necessità di ritornare al voto in caso di impossibilità di formare un governo. Sempre più probabile un ritorno dei Pooh, come a Sanremo.
© Gianfranco Uber 




© Gianfranco Uber 



Casa Renzi
Giannelli



CeciGian

Renzi e le Intese
 Riccardo Mannelli


Renzi e le promesse
Riccardo Mannelli

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