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We share with you a graffiti found in a Roman street near the #Vatican /
Les compartimos este graffiti que vimos hoy t.co/In76sMJE4v
Lingua originale: inglese; tradotto da Bing Translator
Condividiamo con voi un graffitotrovato in una strada romana vicino la #Vatican/Les compartimos hoy video di este graffiti t.co/In76sMJE4v
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Aggiornamento 1febb. 2014
Ieri, a 24 ore dall'opera dell'artista di strada Mauro Pallotta, nella zona di fronte alla città leonina sono intervenute le squadre dell'Ama, l'azienda municipalizzata dei rifiuti, che per motivi di decoro hanno ripulito la facciata del palazzetto "imbrattato". Via dunque Bergoglio dal muro di Roma, ma dalle parti del Vaticano circola la voce che il writer sarebbe pronto a raffigurare un Papa Francesco in versione ancora più grande sulla parete di un altro edificio, i cui inquilini avrebbero dato la disponibilità ad ospitare l'opera.
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Il commento di Massimo Gramellini sulla rimozione del graffito
02/02/2014
Nun ce se crede
Massimo Gramellini
Vorrei tanto conoscere il dirigente dell’Ama (l’azienda dei rifiuti della Capitale) che ha fatto cancellare il murale raffigurante papa Francesco nei panni di Superman «per tutelare il decoro urbano». Siamo davanti a un capolavoro di umorismo, temo involontario. In una città, Roma, dove qualunque superficie imbrattabile è molestata da manifesti abusivi, scritte in caratteri fascisti e scarabocchi di organi sessuali, il decoro urbano – solitamente di bocca buonissima – si dovrebbe sentire offeso da un fumetto ben disegnato e divertente, fotografato da centinaia di turisti e rilanciato con simpatia persino dai media vaticani.
Queste vestali improvvisate dell’estetica avrebbero bisogno di una visita oculistica: hanno impiegato due mesi per accorgersi dell’esistenza di un monolite di tre metri per tre, installato provocatoriamente da un artista di strada in faccia al Circo Massimo, e solo perché l’artista medesimo, spazientito da tanto disinteresse, alla fine glielo ha fatto notare. In compenso hanno immediatamente scovato e distrutto il fumetto papale, dipinto sul muro di un vicolo appartato. A Roma il menefreghismo è una forma di tolleranza e tutto viene lasciato accadere all’insaputa di tutti, a cominciare dagli interessati. In questo quadro di estrema rilassatezza – che, come ricorda l’ultimo acquazzone, si estende purtroppo alla pulizia dei tombini – i sussulti di efficienza asburgica suonano patetici e in fondo grotteschi. Il decoro urbano non c’entra niente. C’entra una indecente e poco urbana coda di paglia.
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