4 febbraio 2012
NEVICATA A ROMA Roma in tilt per una nevicata. L'atmosfera invernale non si addice alla nostra Capitale. Molto meglio quella della "Dolce Vita". Gianfranco Uber Etichette: cinema, meteo, roma |
Palle di Neve a Roma.
Alemanno si difende a botta e risposta contro le accuse di non essere stato in grado di affrontare l'emergenza meteo cioè quei pochi cm di neve caduti in città.
Previsioni sbagliate, protezione civile inesistente e pure polemizza con la Cancellieri.
“Anche il ministro Cancellieri è stata male informata: ha fatto appelli alla popolazione infatti solo sabato”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco di Roma, Alemanno, sulla scia delle polemiche con la Protezione civile.
“Non sono stata male informata. La situazione è stata seguita da subito”, ha replicato il ministro dell’Interno.”Non do giudizi, ma so -ha aggiunto: "Il sindaco è sempre il primo responsabile degli interventi di Protezione civile". La Cancellieri ha poi invitato le istituzioni a fare il proprio dovere e a lavorare in silenzio.
4 febbraio 2012
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Alemanno, emergenza neve, meteo, Roma
Lo scaricabile, ovvero : il coordinamento.(06/02/2012)
Giannelli http://www.corriere.it/
Ghiaccio a Roma (07/02/2012)
Giannelli http://www.corriere.it/
il tenero gianni n. 1 - roma città coperta
fabiomagnasciutti
il tenero gianni n. 2 - saluti da roma
fabiomagnasciutti
In ginocchio da tè
fabiomagnasciutti
Vatti a fidare delle previsioni...
Luigi Alfieri
Favoletta
Luigi Alfieri
Palle
mariobochicchio
" PALE &PALLE "
5/02/2012
Rocco Grieco
Alemanno
Lele Corvi
Caput geli
Tullio Boi
Paride Puglia
Pupazzi
cecigian
Fans
Roma. De nivis. L’inchiesta.
Mauro Biani
Forza neve!
Marilena Nardi
S.P.Q.R.
Paolo Lombardi
LOT
I tentativi di Alemanno di scaricare le colpe sono risultati tutti abbastanza controproducenti.
Anche l'elogio della Protezione Civile di Bertolaso (era in effetti cosa sua) poteva evitarlo.
Io personalmente non credo ci sia bisogno di cedere i "pieni poteri" a qualcuno per poter avere dei servizi pubblici funzionanti e senza sprechi.
UBER
TIRA UNA BRUTTA ARIA
Il Burian, vento gelido che soffia dalla Siberia, sta invadendo tutta l'Europa a suon di tempeste di neve. Ma quando il Burian arriva a Roma cambia nome ..
Roberto Mangosi.
Il Papa e la Protezione Civile.
E' preferibile sperare nella protezione divina!
Giannelli http://www.corriere.it/
La grande Neve
Matteo Bertelli
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Scontro Alemanno - Telese sull'emergenza neve a Roma (In Onda, 05/02/'12)
Il sindaco girovago e i millimetri di neve
Visto in tv, è parso un sindaco piccino piccino. Mentre Roma affrontava l'emergenza neve (un fatto insolito per quella città), Gianni Alemanno era in tv: a litigare con il capo della protezione civile Franco Gabrielli. Dunque il prode Alemanno si è collegato con «Mezz'ora» di Lucia Annunziata (Raitre, domenica, ore 14.30) per scaricare tutte le colpe del caos della Capitale sulla Protezione civile: «In termini di allerta e di capacità di intervento, la Protezione civile purtroppo in Italia non c'è più. È una realtà purtroppo burocratica... fortemente indebolita, non è più in grado di gestire direttamente le emergenze come faceva prima con Bertolaso. Scarica sulle spalle dei sindaci l'intero peso degli interventi. La Protezione civile si limita a passare quali sono gli allerta e spesso lo fa male, come nel nostro caso». Poi a SkyTg24 ha ribadito il concetto: «La Protezione Civile giovedì parlava di modesti accumuli di neve e nessuno ci ha detto che c'era un allarme e loro ce lo dovevano dire. C'è stata mancanza di allarme».
Poi a «In Onda», ospite di Luca Telese e Nicola Porro, in tuta da sci ha affilato le armi: «Gabrielli ci ha fatto perdere un giorno per la previsione fasulla... Se fossi al suo posto mi dimetterei e non rimarrei a guidare un ente inutile» (La 7, domenica, ore 20.30).
Sì, visto in tv, è proprio un sindaco piccino piccino. Si è messo a discutere di millimetri di neve, quando da giorni tutti i media parlavano di freddo siberiano, quando tutti i meteo, consultabili da un bambino, parlavano di nevicate su Roma. Si è messo a scaricare e a insultare la Protezione civile quando, dopo la disinvolta gestione Bertolaso, è stato proprio il suo partito a depotenziare la struttura. Si è messo a girovagare per le tv, quando forse avrebbe fatto meglio a occuparsi del coordinamento dell'emergenza. Ma tutto questo è successo in tv, forse nella realtà le cose non sono andate così. Vero?
7-02-2012
Complotti a Nord
Dietro lo spazio eccessivo che i giornali hanno dedicato alla nevicata romana c’è un complotto del Nord, ha rivelato Gianni Sciolina Alemanno. Credevo che dietro ci fosse soprattutto lui, un sindaco forse peggiore di altri, ma sicuramente molto più collerico e chiacchierone, disegnato apposta per indossare i panni del capro espiatorio. La sua ultima denuncia però mi ha convinto. Esiste un complotto vichingo per mettere Roma in cattiva luce e ne facciamo parte un po’ tutti: giornali del Nord, giornali romani diretti da giornalisti del Nord e telegiornali fatti a Roma da leghisti e comunisti del Nord (i comunisti sono per definizione del Nord, basta vedere la Corea). Siamo stati noi - con il sostegno occulto delle multinazionali del ghiacciolo, della Loggia del Leopardo e di un cugino friulano di Dan Brown - a nascondere le pale nelle catacombe e a rovesciare migliaia di sacchi di sale nell’insalata del Trota pur di sottrarli alla furia bonificatrice di Alemanno. Sempre noi, dopo averlo ipnotizzato, abbiamo costretto il sindaco alpinista a proclamare il coprifuoco al Tg1, a chiedere una commissione d’inchiesta sulle previsioni del tempo (che chicca degna di Totò!) e a mostrare la compattezza delle istituzioni litigando a reti unificate col capo della Protezione civile.
E perché mai avremmo fatto tutto questo? Ma per il più meschino degli impulsi. L’invidia. Non vogliamo che Roma ottenga le Olimpiadi del 2020 e ci siamo già accordati segretamente con la Loggia del Leopardo per portarle a Brescia. O ad Asti ovest, si vedrà. (La decisione finale spetta al cugino di Dan Brown).
Massimo Gramellini
8/2/2012
Sindaci Flop anzi Lot
Nadia Redoglia
E’ una botta d’inverno tostissima. Non è la prima volta che ciò avviene nel Belpaese. Chi non è più di primo pelo l’ha già sperimentata e, seppur con difficoltà e disagi, se n’è tirato fuori. Oggi il servizio meteo è pressoché infallibile, concedendoci tempo sufficiente per correre ai ripari almeno per le principali esigenze. Dei circa 180mila senza energia elettrica da tre giorni, ne contiamo ancora 20mila. Le prime pagine titolavano “sono al buio”. Agli autori, poco intuitivi e assai pressappochisti, non era neppure venuto in mente che senza luce si è prima di tutto senza riscaldamento… Come fanno tutte quelle migliaia di disgraziati che da giorni stanno tra i -20 e -10 a riscaldarsi? Non ce lo dicono, sappiamo solo che finora contiamo oltre 20 morti più o meno assiderati e infartuati, perché bloccati da qualche parte o uccisi dalle spalate in proprio. Possiamo solo augurarci che sindaci più intuitivi degli articolisti abbiano velocemente provveduto tra generatori ed evacuazioni. Alla fine del disgelo conteremo i sopravvissuti e i sindaci “intuitivi”. Sarebbe cosa buona e giusta se quelli che non lo sono si trasformassero in statue di sale: alla prossima ondata di gelo almeno servirebbero a qualcosa.
6/2/2012
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