venerdì 3 gennaio 2020

I post più popolari del 2019

I post più popolari del 2019

di Fany-Blog

Amici cari grazie di avermi seguita per tutto il 2019!
ed un grazie particolare a Francisco Punàl Suarez per l'aiuto speciale.

Totale post editi 133.



Primo in classifica


Il New York Time contro i cartoonist

anteprima di Listes
Secondo
Greta Thunberg
anteprima di GIO
Terzo


Italia presente alla XXVI Esposizione Internazionale di Humor Arts, Alcalá de Henares, Spagna
Di Francisco Punal Suarez - Speciale per Fany Blog
anteprima di Marilena Nardi

Quarto

Intervista a Sepideh Faramarzi
di Francisco Punal Suarez

Quinto


Andrea Arroyo "EmPOWER! Immagini per la giustizia sociale"


Sesto


INTERVISTA A GIO SUL SUO PREMIO NEL 8º Concurso de Humor Gráfico GIN


Settimo


Uccisa Hevrin Khalaf, attivista per i diritti umani e delle donne.
anteprima di GIO

Ottavo

Izabela Kowalska-Wieczorek e la sua visione del mondo
Intervista in inglese di Francisco Punal Suarez
Esclusiva per Fany Blog



Tra i Concorsi
il più gettonato...
THE WORLD HUMOR AWARDS 2019: the winners!

I Tweet più popolari


***
anteprima di Paolo Lombardi
***
anteprima Mauro Biani
***


Tra i purtroppo...  Tanti Ciao

Guillermo Mordillo (1932-2019)

e l'omaggio dei suoi amici artisti
L'omaggio dei cartoonist a Mordillo

anteprima di Dalcio




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I post più popolari del 2018




cronologia fine 2019
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mercoledì 1 gennaio 2020

Happy 2020!


©Marilena Nardi
©Marco De Angelis


©Romaniello

©Ismail Kizil Doğan

©Palex


©Durando

©Ugo Sajini

©Mario Airaghi

©Farzane Vaziri Tabar

©Gianlo

©Franco Donarelli


©Firuz Kutal


©Moise


©Lido Contemori



©Gianfranco Uber


©Niels Bo Boyesen

sabato 28 dicembre 2019

Che il 2020 sia migliore! di Francisco Punal Suárez

Dalcio Machado - Brasil

Che il 2020 sia migliore!
di Francisco Punal Suárez
Speciale per Fany Blog

L'umorismo, essendo rischioso e non avendo confini nella terra dell'immaginazione, è
capace di affrontare in modo creativo, con le sue armi desacralizzanti, qualsiasi argomento della vita sociale.

Non esistono valori "sacri" che non possano essere esaminati attraverso il prisma dell'umorismo.

Ora, per i festeggiamenti di Capodanno, i disegnatori satirici offrono una visione.
Questo evento dovrebbe provocare una riflessione in mezzo al caos, l'inquinamento, 'egoismo, l'ambizione, la mancanza di solidarietà e le guerre, che caratterizzano il pianeta su cui viviamo.

Una data come questa, è per molti artisti, un mero pretesto per riferirsi a soggetti
della natura umana, o temi scottanti, che colpiscono milioni di persone in questo mondo tormentato, sempre attraverso il prisma dell'umorismo o della satira.

Tutto ciò che resta da dire è che l'umorismo non sia
mancante nel 2020!

Buone Feste di Sergio Tessarolo

Buone Feste
Sergio Tessarolo

sabato 21 dicembre 2019

International Cartoon Contest Earthquake Albania


International cartoon Exhibition Earthquake in The Plaza Albania
❤️❤️12.12.2019
Thanks again for your fantastic participation
Agim Sulaj


Grandissima è stata la partecipazione all'International Cartoon Contest Earthquake Albania.
In pochissimi giorni hanno risposto all'appello di Agim Sulaj, artista di fama internazionale, i colleghi da 45 paesi del mondo in sostegno del popolo albanese colpito da un gravissimo sisma.
La mostra è stata allestita in The Plaza a Tirana.
Qui sotto alcune delle opere provenienti dall'Italia e il video della mostra.


mercoledì 11 dicembre 2019

PIAZZA FONTANA, 50 anni.



PIAZZA FONTANA 50 anni dopo.
Disegno per la mostra nel convegno "Noi non dimentichiamo" alle Oblate a Firenze sabato 7 dicembre. La mostra è a cura dei Vignettisti per la Costituzione Qui tutte le info sul convegno:
http://www.libertaegiustizia.it/event/firenze-piazza-fontana-50-anni-dopo-noi-non-dimentichiamo/
Sabato 7 dicembre ore 10 in sala conferenze della Biblioteca delle Oblate si è tenuto il convegno per ricordare la strage di Piazza Fontana che avvenne a Milano il 12 dicembre 1969.
A 50 anni dall'attentato terroristico, che segnò l’inizio della strategia della tensione, Firenze vuole mantenere viva la memoria dell’evento attraverso le testimonianze e gli approfondimenti di chi partecipò alle indagini e di coloro che hanno approfondito le vicende storiche e politiche.
L'evento è a cura di Comune di Firenze (Città di Firenze), ANPI Firenze, Associazione Libertà e Giustizia, ARCI, CgilToscana, Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea, Libera, ANPC.
Lido Contemori







Cuore resistente
Gio


Piazza Fontana 50 anni dopo
Lorenzo Vannini




Paolo Lombardi




#PiazzaFontana strage #fascista #ordinenuovo #stragedistato
Oggi per
@repubblica
Mauro Biani





La Grande Bugia - Mezzo secolo da piazza Fontana
Videointervista di Sandra a Guido Lorenzon
In del 50° anniversario della strage di piazza Fontana a Milano, Sandra Bonsanti ha realizzato una lunga e approfondita intervista a Guido Lorenzon, primo e fondamentale testimone della responsabilità fascista della strage alla Banca dell’Agricoltura, che si trova in versione integrale sul sito di Lega.



PIAZZA FONTANA, L’IMPORTANZA DI RICORDARE
POLITICA | 6 DICEMBRE 2019 | 0 | DI SANDRA BONSANTI

“Sono stati i fascisti” annunciò il direttore dopo averci convocato tutti nel suo ufficio. Era il tardo pomeriggio del 12 dicembre 1969. La piccola redazione de “Il Mondo” di Arrigo Benedetti si affacciava sull’Arno e sul Ponte Vecchio. Poche le luci sul fiume, pareva già notte.
Il direttore non era uno sprovveduto. Nella sua vita di grande giornalista aveva già inventato “Oggi” e “L’ Europeo” e “L’ Espresso”. Ora cercava di far vivere a Firenze la sua ultima creatura, (ma fummo presto trasferiti tutti a Milano, come decise l’editore). Ci trovammo così da subito, a poche ore dalla strage, con quella certezza che nessuna versione ufficiale avrebbe scalfito. Quello che diceva Benedetti per me era vangelo: quante cose sapeva! Ed ebbe inizio un viaggio nei Poteri Occulti durato una vita. A Firenze, il 12 dicembre del 1969. A Firenze, mezzo secolo fa.
Sono molti gli italiani che oggi, ripensando a quella strage che fu la prima di una lunga stagione di bombe, di morti e feriti, ricordano dove erano e con chi quando seppero. Succede con gli avvenimenti importanti della vita. E la memoria trasforma una storia di tutti in una storia personale, che ci accompagna negli anni e ci aiuta a raccontarla agli altri, di nonno in nipote, di amico in amico. E oggi, dal ricordo della strage di Piazza Fontana, quanto possiamo imparare? Prima di tutto, anche se può sembrare ovvio, a non credere mai alle spiegazioni ufficiali senza averle verificate anche se siamo soli a dubitare, anche se qualcuno irride. Subito dopo la strage che, oggi si sa, fu pensata e organizzata con la collaborazione attiva di strutture dello Stato, si mosse una rete segreta che doveva ufficializzare la “pista rossa”: incolpare gli anarchici innocenti Pinelli e Valpreda, creare nel Paese una drammatica situazione di emergenza contro il pericolo rosso, instaurare un regime di controllo, ridurre l’autonomia della classe operaia, delle forze politiche non asservite.
Volevano instaurare una repubblica presidenziale, dove pochi avrebbero comandato e riscritto la Costituzione. Tutto era pronto. Tutto era stato preparato così bene che la giustizia non è mai riuscita a far giustizia sul serio. Solo la Storia oggi ci testimonia che ci furono i fascisti di Ordine Nuovo, Giovanni Ventura e Franco Freda, fra gli organizzatori della strage. Ma la Storia ci ricorda anche che oltre agli anarchici che gridavano la loro innocenza, da subito ci fu un eroe civile, Guido Lorenzon, un insegnante di Treviso, che denunciò i veri responsabili.
Lorenzon ha passato la sua vita a testimoniare nei tribunali di Treviso, Roma, Catanzaro, Milano. E oggi parla ancora agli studenti, racconta la storia della “grande bugia” organizzata dai fascisti, spiega quanto sia preziosa la Repubblica democratica. Racconta che ci furono dei magistrati che gli credettero e indagarono e altri invece che scelsero di insabbiare. Lorenzon dice: “Avevo tutta l’ Italia contro”.
Dunque ricordare quella strage dovrebbe servire alle Istituzioni a dire finalmente parole di verità. È giusto chiedere che 50 anni dopo le responsabilità non siano offuscate da preoccupazioni politiche e menzogne. Solo così rispetteremo il valore della memoria, e la memoria dei tanti cittadini italiani che, dal 12 dicembre 1969 in poi, a causa dei silenzi e delle complicità hanno perso la vita: sui treni o alle stazioni, nelle strade dove esplodevano le bombe. I mandanti e gli esecutori, protetti dal cuore oscuro del nostro Stato, non hanno mai pagato la loro colpa. Alla fine di tutti i processi, un tribunale chiese alle famiglie delle vittime di Piazza Fontana di pagare tutte le spese processuali.
La Repubblica, 5 dicembre 2019



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Piazza Fontana nei fumetti

lunedì 9 dicembre 2019

La banana di Maurizio Cattelan e le vignette


SCOTCH BANANE E OPERE D'ARTE
La banana appiccicata al muro di Cattelan sta ispirando mezzo mondo, la migliore performance per ora è di quell'artista che se l'è mangiata incurante del valore attribuito all'opera (120mila dollari) ma che probabilmente  aumenterà grazie alla maggiore pubblicità.
Obbiettivo un'altra volta raggiunto dall'artista padovano che ha capito da tempo  che più le proprie opere sono discutibili più raggiungono il vero obbiettivo di far discutere.
Gianfranco Uber


Ramón y sus dilemas artísticos.
Ramses


Banana Art, really??!!
The most expensive banana in history is 120 thousand dollars!!!?!.
https://demotix.com/this-is-the-most-expensive-banana-in-history/

Illustration by FadiToOn 019



Bananartists...    Amorim
.
10 Dec 2019


Fogliazza




Banana Art & René Magritte    Shahrokh Heidari
An artwork that sold last week for $120,000 and was hailed as “a symbol of global trade” has been eaten, in what might seem a fitting end for something that was an ever-ripening banana duct-taped to a wall.
The piece, titled Comedian, by Italian artist Maurizio Cattelan was on show at the international gallery Perrotin at Art Basel in Miami when New York performance artist David Datuna ate it, saying he was hungr
10 Dec 2019



IMPARA L'ARTE E BASTA
Banane attaccate al muro, sacchi di tela tagliati, scarabocchi su una tela.
La truffa è servita.
Ti inventi una scemenza, la pubblichi online,
la fai commentare da un "critico"
e sei un artista diplomato.
Un insulto a Michelangelo, Leonardo, Caravaggio
e tanta gente di talento,
cresciuta in una bottega imparando i segreti
della pittura e della scultura.
L'arte vera,
non quella dei cialtroni incapaci.
Roberto Mangosi


Pur non essendo appassionato di arte contemporanea, al Nostro non è certo sfuggita la banana di Cattelan presentata all’Art Basel di Miami e successivamente mangiata da un altro artista-performer.
E’ anche l’occasione per rimettere il suo amato-odiato Renzi al centro della scena: notate come questa volta la somiglianza con Mister Bean sia ancora più precisa. O forse il Maestro allude al Sordi di “Polvere di Stelle” che canta “Ma ’n do’ Hawaii, se la banana non ce l’hai”. Comunque sia, il concetto è quello della politica come performance artistica, più comica che altro; non è certo un caso che l’opera di Cattelan si intitolasse “Comedian”. [MenteCattelan]
By Capire Giannelli



COMEDIAN
La BANALITÀ del male di Salvini riguarda tutti noi.
Dall'opera di Cattelan le banane sono un simbolo del commercio globale e fonte di umorismo".
Durando


 "Ecco il mio salame con lo scotch per Parma 2020". Opera dell'artista e graphic designer parmigiano Luca Soncini: "Unite le due comunicazioni attuali più discusse ed otterrete la miglior creatività di Parma 2020. Questo è il mio omaggio e lo rivendico!", scrive su facebook.

"Posso dire che trovo quest'opera di Luca Soncini davvero riuscitissima? Perché, come dev'essere, man mano che la decodifichi la sua complessità cresce, dal globale al locale e ritorno. Forse la cosa più profondamente satirica che ho visto finora su #parma2020. Bravo!", è il commento dell'assessore alla cultura Michele Guerra.
Luca Soncini



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La notizia:

La banana di Maurizio Cattelan “staccata e mangiata”. Colpo di genio di David Datuna: l’artista americano, noto per la serie Viewpoint of Millions, ha divorato la banana da 120 mila dollari esposta all’Art Basel di Miami. L’opera dell’irriverente Maurizio Cattelan, dal titolo “Comedian”, consisteva in una banana vera e propria, in buccia e polpa attaccata al muro con una striscia di nastro adesivo argento. Il significato? La banana è simbolo del commercio globale e al tempo stesso uno strumento umoristico. E Datuna ha risposto a suo modo: è entrato nel museo, l’ha staccata dal muro e l’ha mangiata sotto gli occhi divertiti e stupefatti dei presenti. “Si tratta di performance artistica – ha detto Datuna – la banana era proprio buona. Sono un artista affamato”. L’artista newyorkese è stato cacciato, mentre il direttore della galleria di Miami, Herald Lucien Terras, ha rassicurato gli acquirenti: “Datuna non ha distrutto l’opera d’arte. Ci sono altri due esemplari”. Il valore dell’opera è dato dal certificato di autenticità, non dalla banana che i proprietari possono sostituire. Tuttavia, per evitare altre alzate d'ingegno o gesti di emulatori, il museo ha messo delle guardie a vegliare sul nuovo frutto in esposizione.