COPERTINA DI DANILO PAPARELLI
UN MOVIMENTO, NON TELLURICO, NON MALPANCISTICO
Buduàr è un prodotto di nicchia, questo lo sappiamo sin
dall’inizio, però è in grado di captare e intercettare grandi energie e
talenti di collaboratori che definiamo il meglio di quanto possa
rappresentare il genere legato alla grafica umoristica.
Non seguiamo la moda non avendo l’obiettivo di vendere a
tutti i costi e perseguiamo un nostro percorso che vogliamo condividere,
sempre più, con tutti gli amanti di questo genere, che ripetiamo essere
di nicchia.
E le collaborazioni che continuano ad arrivare, anche più
numerose del previsto, ci rincuorano e ci esortano a proseguire nel
nostro cammino, ad ogni numero meno solitario.
Con l’antenna recettiva, non certo per merito
personalistico, cerchiamo di captare le onde che muovono intorno al
genere, allargando spesso l’orizzonte anche a campi limitrofi e affini
che ben si sposano con la filosofia del progetto editoriale.
Una commistione di generi che non crea tendenza ma
aggregazione, figlia forse dei movimenti artistici che hanno
attraversato il continente nel Novecento attraverso flussi artistici che
hanno saputo poi trovare la loro via. E l’umorismo e la satira erano
ben presenti anche in quegli anni, con artisti che hanno saputo
esprimere le loro capacità utilizzando sistemi di comunicazione affini e
mai distanti. Viene in mente il caso di Aroldo Bonzagni, splendido
pittore ma anche illustratore e vignettista, uno dei primi cinque
fondatori del movimento futurista con Marinetti, poi sostituito da altri
che diventeranno più famosi di lui. Ma Bonzagni è esistito ed è stato
un esponente della primissima ora, con il suo talento e il suo senso
dell’umorismo che ha manifestato attraverso caricature e disegni
pubblicati sui giornali.
Non stupisce infatti i nostri lettori che talvolta ci
siano articoli dedicati a figure artistiche legate all’ironia o che vi
siano reportage che raccontano di mostre di pittura o la Biennale di
Venezia. Tutto questo è contiguo alla ricerca dell’arte leggera che si
manifesta in campi che spaziano in tipologie differenti.
E siamo fieri che grandi artisti come Lovergine,
Contemori, Cavallerin, Marcenaro (e davvero l’elenco dovrebbe
comprendere tutti gli artisti che si alternano sulle pagine del nostro
giornale perché scegliamo con cura e amore ogni pezzo). I collegamenti
internazionali, le pagine dedicate al sorriso anche attraverso lo
scritto o le immagini, di qualsiasi forma, soddisfano la nostra
curiosità. Per questo piace paragonare Buduàr ad un movimento, spinto
dalla curiosità del conoscere. Un movimento che non ha esigenze legate
al mercato ma all’idem sentire, termine latino forse talvolta abusato
dalla politica, ma che ha radici profonde nella cultura.
E come sempre sono molte le novità che si susseguono ad
ogni numero, cercando sempre una legame stretto tra il nuovo e il
classico, con artisti (perché questo davvero sono i collaboratori del
giornale, a dispetto di chi li vorrebbe semplici esecutori) che superano
il concettuale e trovano pace in qualcosa di più grande, quella forma
di comunicazione che per natura stessa anticipa o vede oltre, talvolta
di lato, restando perfettamente calata nel suo tempo, un tempo che non
ha confini e che deborda ogni volta non per stupire i borghesi (termine
caro ai dadaisti di cui per certi aspetti siamo figli) ma per
accoglierli. Del resto il concetto stesso di borghesia è cambiato nel
corso dei decenni ed oggi non è più possibile stupire, tali e tante cose
si sono manifestate ai nostri occhi. Lo stupore vero è nel sorriso, di
questo siamo convinti.
E l’amico Franco Bruna ci ha fatto sorridere per anni. Ci ha lasciato, come Franco Origone un mese prima, all’improvviso.
Ma resteranno con noi, nel cuore e sulle pagine di Buduàr.
(Dino Aloi, dall'editoriale del numero 13)
In questo numero:
Dino Aloi, Mirko Amadeo, Pietro
Ardito, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Carlo Baffi, Antonio Botter,
Franco Bruna, Monica Bruna, Battì, Gian Paolo Caprettini, Luciano
Caratto, Athos Careghi, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavallo, Gianni
Chiostri, Lido Contemori, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis,
Umberto Domina, Franco Donarelli, Maurizio Fei, Chiara Gatti, Guido
Giordano, Emilio Isca, Gianlorenzo Ingrami, Benito Jacovitti, Cesare
Lomonaco, Mario Lovergine, Boris Makaresko, Ro Marcenaro, Ruggero Maggi,
Fabio Magnasciutti, Melanton, Claudio Mellana, Aldo Mola, Paolo
Moretti, Gaspare Morgione, Marilena Nardi, Angelo Olivieri, Franco e
Agostino Origone, Andrea Pecchia, Omar Perez, Franco Oneta, Danilo
Paparelli, Passepartout, Umberto Romaniello, Robert Rousso, Giuliano
Rossetti, Marta Saijni, Ugo Saijni, Placido Antonio Sangiorgio, Francois
San Millan, Doriano Solinas, Carlo Squillante, Sergio Staino, Achille
Superbi, Assunta Toti Buratti, Lucio Trojano, Pietro Vanessi, Firuz
Kutal, Fabrizio Zubani.
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