NOI CUGI
Come eravamo a Livorno negli anni Ottanta
ZONA 2014 - pp. 166 - ISBN 978 88 6438 474 0 - Collana ZONA Contemporanea - www.editricezona.it - caricatura di copertina di Roberta Piredda
"Perché guardate me con fronte aggricciata, o Catoni, / e censurate un'opera di inedita schiettezza? / Qui ride la grazia ilare d'un parlar puro, / e la lingua verace riporta quello che fa il popolo" (Petronio, "Satyricon").
A Roma ci sono i coàtti. A Milano ci sono i tamàrri. In Afghanistan ci sono i talebàni. A Livorno ci sono i “cugi”. Anzi, per meglio dire, c'erano i cugi, quei giovani livornesi che negli anni Ottanta indossavano il bomber jacket di nylon, calzavano Camperos Valleverde, impennavano col Bravo Piaggio (elaborato col kit Polini) e andavano in discoteca alla domenica pomeriggio per ballare Billie Jean di Michael Jackson. Morelli e Cirinei - tra i più gloriosi e leggendari cugi livornesi - descrivono con ironia al napalm la sottocultura e mitologia del cugi che permeavano l’esuberante Livorno adolescenziale di trent'anni fa, e qui dimostrano che un libro può davvero farvi ridere a crepapelle. Questa sorta di monografia satirico-umoristica, politicamente scorretta, a metà tra un saggio semiserio di storia e una digressione demenziale - le cui disamine sono liberamente tratte da una rubrica apparsa a puntate su Il Vernacoliere nel secolo scorso - risucchierà malinconicamente indietro nel tempo non solo tutti quei cugi livornesi che oggi sono magari sposati e con figli: ma farà struggere di nostalgia i vari quarantenni “coàtti”, “tamàrri”, “zarri”, “marànza”, “foggiàni” e “zalli” di tutto lo stivale. Perché, nonostante il carattere tipicamente labronico dell’analisi, grazie alle centinaia di note esemplificative a piè di pagina, tutti potranno godere appieno di qualsiasi sfumatura testuale, anche i lettori di ogni altra parte d’Italia (http://www.zonacontemporanea.it/noicugi.htm).
Gli autori
Paolo Morelli - Laureato in storia contemporanea all’Università di Pisa, scrittore e giornalista, ha collaborato a "Il nuovo Male" e per oltre quindici anni a "Il Vernacoliere". Pubblica su "Il Tirreno", "La Nazione" e"Urban Post". Nel 2000 ha vinto il premio speciale "La bugia informatica" al 24° Campionato Italiano della Bugia de Le Piastre (Pistoia). Come pubblicitario ha collaborato tra il 2004 e il 2005 a "Editoriale Secondamano" e nel 2006 con Giorgio Marchetti al volume satirico-linguistico "Il quarto Borzacchini Universale". Ha pubblicato nel 2008 la raccolta di racconti "Se fossi Nick Mano Fredda". Tra il 2012 e il 2013 è stato direttore responsabile e autore della rivista di satira "L’antitempo", che ha vinto il 41° Premio Internazionale di Satira Politica di Forte dei Marmi.
Alessandro Cirinei - Laureato in business economics con un master in strategie d’impresa presso l’Università di Reading in Gran Bretagna, Alessandro Cirinei ha poi conseguito un’altra laurea in economia aziendale presso l’Università di Pisa. Vivendo per quindici anni tra Milano, Londra e Parigi, ha ricoperto vari ruoli in multinazionali del settore della consulenza strategica, dell’editoria e del web, con responsabilità crescenti. Nel 2004 è stato direttore marketing della canadese "Trader Classifieds Media", nota in Italia col marchio "Secondamano". Nel 2007 è tornato a Livorno e ha creato "Xool", un acceleratore di imprese web, e varie start-up tecnologiche come "Tonic", "Wickedin", "Cityfan" e "Digiville".
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