Prima parte
Turkey : cartoons for ISTANBUL PROTESTS
vignette dalla Turchia:
Ben yanmasam, Se io non brucio,
sen yanmasan, Se tu non bruci,
biz yanmasak, se noi non bruciamo,
nasıl çıkar karanlıklar aydınlığa.. Come nascerà la luce dal buio?..
... ...
bir ağaç gibi tek ve hür... Vivere solo e libero come un albero ...
bir orman gibi kardeşçesine.. e in fratellanza come una foresta ..
Nazım Hikmet Nazim Hikmet
grafik: by Karayel grafica: by Karayel
donquichotte /Erdogan Karayel
donquichotte /Erdogan Karayel
SILENT PROTEST for TREES in TAKSIM SQUARE: Police forces attacked Taksim Gezi Park protesters in Istanbul at dawn with tear gas and violence for a second consecutive day this morning...
Taksim'deki agaçları yıkmayın, beyler!Firuz Kutal
THE PEOPLE/ Halk... 01/06/2013Firuz Kutal
art by Firuz©Kutal / In case of clashes with police forces in Taksim og in other places who support Taksim protests, young people had prepared themselves to everything by writing "my blood type is ..." on their arms.
/ Her olasiliga hazırlıklı Taksim'deki ve onlari baska kentlerde destekleyen gençlerin kollarında kan gruplarını görmek mümkün...
Firuz Kutal
Resistance 1
Menekse Cam
Freedom, democracy and the republic are under a great threat for 10 years in Turkey. The Republic of Turkey was destroying by the government. Especially in recent years the prime minister became a real dictator with his decisions. Turkish People resists for the government to resign in very hard conditions for 6 days. 03 Jun 2013
Resistance 2
Menekse Cam
Freedom, democracy and a republic are under a great threat for 10 years in Turkey. The Republic of Turkey was destroying by the government. Especially in recent years the prime minister became a real dictator with his decisions. Turkish People resists for the government to resign in very hard conditions for 6 days. 03 Jun 2013
The Power of The Public
Menekse Cam
Resistance for the freedom. 04 Jun 2013
Menekse Çam - Hand in hand against fascism
Twit resistance
by Ercan Baysal
Bülent ORANGE Gas Grenades
by Hilmi
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Qualche foto:
Link:
Turchia: la lotta creativa delle vignette di Gubitosa
(Grazie al potente linguaggio della satira e dell'illustrazione (che si muove anche sul piano simbolico, grafico e "non verbale" superando le barriere linguistiche) possiamo entrare in contatto piu' facilmente con il "cuore" di una protesta e con lo spirito che anima i suoi sostenitori. Rassegna (parziale e non esaustiva) delle tante iniziative di "sostegno creativo" realizzate dai vignettisti solidali con la protesta di Istanbul, tra cui anche autori italiani. )
Fotogalleria-L'Espresso
Turkish Cartoonists Siding with Protesters
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di Fany-Blog ti può interessare anche:
Prima Parte.
Turkey : cartoons for
Seconda Parte
venerdì 7 giugno 2013
mercoledì 5 giugno 2013
Stefano Cucchi, senza giustizia.
di Marilena Nardi |
Processo Cucchi: agenti assolti, pene sospese per i medici. Rivolta in aula
Sei le condanne su 12 imputati per la morte del giovane arrestato e morto in custodia nel 2009. Due anni ai camici bianchi per omicidio colposo e, in un caso, otto mesi per falso ideologico. Grida alla lettura della sentenza: "Vergogna, assassini". La sorella in lacrime: "Giustizia ingiusta". Giovanardi: "Giustizia dopo linciaggio mediatico". Il legale degli agenti: "La stampa segua il processo, non Ilaria Cucchi". Il pm Barba: "Insoddisfatti"
Cucchi
Mauro Biani
Roberto Saviano:
Sentenza Cucchi. Stringo i pugni dalla rabbia. Stefano non è "caduto" e non è morto "per mancanza di cibo". È stato ucciso.
Morto da solo
Gava
I medici
Natangelo
Cucchi
Natangelo
Paride Puglia
Italia politica
fabiomagnasciutti
sentenza
CeciGian
Il salto
Tiziano Riverso
Sul caso Cucchi e su tante altre "Verità Alternative" che in Italia, "qualcuno" ci propina per interesse, per proteggere, per omertà, per complicità, per comodo o per vigliaccheria.........
Pietro Vanessi
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Brutte storie (31 ottobre 2009)
Finanziamento ai partiti, si cambia.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che introduce un nuovo sistema di finanziamento della politica basato sulle contribuzioni volontarie.
Alla conclusione della riunione, il premier Enrico Letta comunica la sua soddisfazione via Twitter: "Il Cdm ha appena approvato il ddl di abrogazione del finanziamento pubblico partiti e passaggio a incentivazione fiscale contributi cittadini".
sabato 1 giugno 2013
SUPER EROI
Con un annuncio roboante Letta dichiara, forse un po' troppo in anticipo, la morte del finanziamento pubblico dei partiti. A leggere bene il DDL si fa fatica a capire se in realtà a regime concluso spenderemo (e spenderanno !) di meno o se in effetti la torta risulterà ancor più abbondante di oggi.
Gianfranco Uber
UNIONI GAIE
Risolta con una promessa di risolvere la questione del finanziamento pubblico dei partiti ora la non usuale coppia è attesa alla prova della convivenza sui problemi più scottanti.
Gianfranco Uber
IL PALLIDO PRENCE
Oggi il Governo dovrebbe approvare l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
Gianfranco Uber
http://archiviostorico.corriere.it/2013/maggio/31/ira_Sposetti_esecutivo_sbaglia_co_0_20130531_2f3a022e-c9b8-11e2-821b-e02dbebf3a7c.shtml
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Le Figu, Ugo Sposetti
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: cassa integrazione, dipendenti PD, finanziamento pubblico partiti, Realitisciò
occhio non vede
fabiomagnasciutti
sarà una riscacca che vi seppellirà
(riformine)
fabiomagnasciutti
Diamo un segnale
Mhhh.
Mauro Biani
Tiziano Riverso
L'Editoriale a Fumetti di oggi si riferisce a questa notizia:
http://www.unita.it/ economia/ bonus-casa-governo-lavora-a lla-proroga-1.502136
La vignetta si trova anche sul mio spazio Flickr QUA:
http://www.flickr.com/ photos/moisevivi/ 8814124903/
...e su afNews QUA:
http://www.afnews.info/ wordpress/2013/05/ res-publica-o-res-privata/
Moise
SERGIO STAINO
Giorgio Forattini
Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it
Giannelli - Corriere della sera
Giannelli - Corriere della sera
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Link:
Partiti, stop al finanziamento pubblico.
Fine rimborsi, incentivi e contributi dal 730
Alla conclusione della riunione, il premier Enrico Letta comunica la sua soddisfazione via Twitter: "Il Cdm ha appena approvato il ddl di abrogazione del finanziamento pubblico partiti e passaggio a incentivazione fiscale contributi cittadini".
sabato 1 giugno 2013
SUPER EROI
Con un annuncio roboante Letta dichiara, forse un po' troppo in anticipo, la morte del finanziamento pubblico dei partiti. A leggere bene il DDL si fa fatica a capire se in realtà a regime concluso spenderemo (e spenderanno !) di meno o se in effetti la torta risulterà ancor più abbondante di oggi.
Gianfranco Uber
UNIONI GAIE
Risolta con una promessa di risolvere la questione del finanziamento pubblico dei partiti ora la non usuale coppia è attesa alla prova della convivenza sui problemi più scottanti.
Gianfranco Uber
IL PALLIDO PRENCE
Oggi il Governo dovrebbe approvare l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.
Gianfranco Uber
http://archiviostorico.corriere.it/2013/maggio/31/ira_Sposetti_esecutivo_sbaglia_co_0_20130531_2f3a022e-c9b8-11e2-821b-e02dbebf3a7c.shtml
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Le Figu, Ugo Sposetti
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: cassa integrazione, dipendenti PD, finanziamento pubblico partiti, Realitisciò
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sarà una riscacca che vi seppellirà
(riformine)
fabiomagnasciutti
Diamo un segnale
Mhhh.
Mauro Biani
Tiziano Riverso
L'Editoriale a Fumetti di oggi si riferisce a questa notizia:
http://www.unita.it/
La vignetta si trova anche sul mio spazio Flickr QUA:
http://www.flickr.com/
...e su afNews QUA:
http://www.afnews.info/
Moise
SERGIO STAINO
Giorgio Forattini
Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it
Giannelli - Corriere della sera
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Link:
Partiti, stop al finanziamento pubblico.
Fine rimborsi, incentivi e contributi dal 730
martedì 4 giugno 2013
Festa della Sibilla 2013
Il "Sergente York" alla festa della Sibilla 2013 indossa la maglia disegnata da Laura Neri Foto di Enrico Parodi |
Edizione speciale quella del 2013 la numero 20 della Festa della Sibilla, a Marina di Massa
I primi commenti della festa dai social:
Daren scrive :
"Ieri grande festa della Sibilla (rivista di enigmistica per soli abbonati) a Marina di Massa. Con noi c'era Roberto Vecchioni, enigmista con lo pseudonimo di Sergente York, affezionato amico di tutti noi "sibillini". Ci ha regalato la sua compagnia piacevolissima e alla fine del pranzo oltre un'ora di stupende canzoni/poesie. Una giornata bellissima!"Ele scrive:
Ragazzi! ho quasi 32 anni e finora - anche se tutti dicevano il contrario - credevo fosse uno svantaggio, perché a causa della mia età non ho potuto conoscere Fan, Leandro, Zanzibar e tanti altri (cui avrei attaccato dei pipponi che lévati). Oggi ho ringraziato di essere nato quando sono nato perché ho potuto vivere questa festa della Sibilla, perfetta e meravigliosa: il ricordo durerà per ANNI! Lodi a tutti gli organizzatori e a tutti i partecipanti!
PS: sono sicuro che quei tre che ho nominato prima da qualche parte c'erano pure loro
Enrico Parodi :
la festa della sibilla si è tenuta, come ogni anno, a Edipolandia
Guido Iazzetta:
sulla maglietta disegno stupendo di Laura Neri.
Laura Neri:
Un sogno...ancora non ci credo!
La Sibilla disegno di Laura Neri |
La redazione è attualmente composta da: Edgardo Bellini (Edgar), Alessandro Cassani (L'Incas), Rosanna Gastaldi (Pratolina), Maria Maraviglia (Malia), Giuseppe Sangalli (Pipino il Breve).
Si avvale dell'apporto di vari disegnatori, tra cui Alfredo Baroni, Laura Neri, Roberto Mangosi, Sandro Mosca, Enrico Viceconte.
Il nome si ispira alla celebre Sibilla Cumana, donna leggendaria dotata di poteri divinatori, che la tradizione vuole sia vissuta in una grotta nei pressi di Cuma. La Sibilla Cumana era solita esprimere i suoi vaticini in forma particolarmente criptica, ragion per cui è sempre stata associata al concetto di enigma.
Mensile dal 1975 al 1978, poi bimestrale, la rivista ha pubblicato finora trentadue supplementi (Quaderni della Sibilla), ed è una delle più longeve pubblicazioni enigmistiche di ogni tempo.
La Sibilla ospita testi poetici ed epigrammatici: si tratta in realtà di enigmi a che alludono a un diverso soggetto, da trovare, al di là di quello apparente (vedi indovinello). Ospita inoltre crittografie, rebus e articoli tecnici concernenti l'enigmistica e la ludolinguistica. La rivista è seguita e pubblica giochi di famosi enigmisti e personalità come Stefano Bartezzaghi, Umberto Eco, Nicola Piovani, Roberto Vecchioni e Paolo Conte.
Gli abbonati de La Sibilla, gli altri specialisti del settore e i simpatizzanti partecipano annualmente a un convegno (Festa della Sibilla) che si svolge a Marina di Massa in giugno.
Sito web http://lasibilla.mobi
Facebook Quelli che...la Sibilla!
PS: la festa del 2012
Festa della Sibilla 2011
Festa della Sibilla 2007
video di Letizia Balestrini
Marina di Massa 2/6/2013
sabato 1 giugno 2013
5m80 cortometraggio di Nicolas Deveaux
5M80 è il nuovo cortometraggio di Nicolas Deveaux
Una mandria di giraffe sale in fila indiana, lungo una spirale crescente per arrivare in posizione, sulla piattaforma di una splendida piscina olimpionica. Il primo animale decolla, il tuffo viene eseguito su un trampolino di lancio. Due giraffe appese a testa in giù dal soffitto, forniscono aiuto e scagliano le giraffe in aria. Una ad una, le giraffe saltano in un ritmo regolare, tuffi uno diverso dall'altro con diverse difficoltà come fanno i tuffatori professionisti, per poi risalire e nuotare al bordo dell'acqua. Poi tutte insieme ritornano in fila per eseguire un secondo salto ... l'eleganza, l'agilità... stupendi animali... ma sovviene una domanda ... avete incontrato giraffe in piscina?
consiglio la visione a tutto schermo
5m80 - Le nouveau court-métrage de Nicolas Deveaux.
Produit par Cube Creative Productions & Orange,
Avec la participation d'Arte, le soutien de la Ville de Paris & le partenariat du CNC.
Nicolas Deveaux è uno sceneggiatore e regista di film d'animazione. Ha studiato presso la Scuola Francese di computer grafica Supinfocom, dove ha presentato il suo 2002 film d'animazione tesi "7tonnes3".
Questo film d'animazione sugli elefanti che rimbalzano su un trampolino ha avuto un enorme successo e gli ha permesso di realizzare ulteriori progetti.
giovedì 30 maggio 2013
Franca Rame
"Te l'avevo detto che non stavo tanto bene", era la sua frase, quella con cui salutava gli amici e le persone che conosceva. Non era nemmeno un lamento, così, era un ritornello. Il ritornello di una donna infaticabile. Una che dalla mattina alla sera correggeva le bozze dei testi del marito, teneva l'economia della compagnia, rispondeva ai giornalisti, si divideva tra i tanti conoscenti che venivano a chiederle aiuto.
Franca Rame
Pessimo anno, questo 2013...
Marilena Nardi
Ieri la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, la violenza domestica e il femminicidio. Ora il testo passa al Senato per l’approvazione definitiva, ma anche allora la Convenzione non sarà esecutiva fin quando non verrà ratificata da almeno dieci Stati, otto componenti del Consiglio d’Europa (ad oggi sono cinque, Italia compresa, insieme a Montenegro, Albania, Turchia e Portogallo).
La Convenzione intende contrastare ogni forma di violenza, sia essa fisica o psicologica, sulle donne. Le forme di violenza contemplate dal testo sono svariate: dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali. La Convenzione prevede l’impegno degli Stati firmatari sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo “la concreta parità tra i sessi, rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne”.
Ieri proprio ieri, 29 maggio 2013, se n'è andata Franca Rame, che per tutta la vita ha portato avanti la battaglia contro la violenza alle donne, violenza che purtroppo nella sua vita ha dovuto subire personalmente, e che coraggiosamente ha saputo portare a distanza se pur di anni sul palcoscenico.
Franca Rame
di InkyJohn
Dario Fo ogni tanto con la mano indica la loro stanza. Franca è là, distesa sul loro letto. Addormentata per sempre, attorno al viso un foulard rosa pallido, il colore di quegli orecchini di corallo, dono di Dario, che indossava sempre. «Il solo conforto è che ero qui. Fosse successo solo un'ora dopo, quando ero già partito, non mi sarei mai dato pace». Neanche lei l'avrebbe permesso. Mai sarebbe potuta andarsene senza un ultimo abbraccio di Dario. «Ci siamo amati tanto, ma non tutto è stato rose e fiori. Ci sono stati momenti difficili...».
Si dice che che: "Vicino ad un grande uomo c'è sempre una grande donna", e questa volta l'affermazione è un po' più vera... non solo una moglie... una compagna...
Franca è stata un'attrice teatrale, drammaturga e politica italiana.
Il teatro e le commedie recitate sono stati la sua vita.
"Mio marito ha vinto il Nobel, ma per metà quel premio è mio", diceva con autoironia. Però era vero. Dario Fo non sarebbe stato Dario Fo senza la determinazione, la meticolosità, la precisione di Franca Rame che metteva a posto i suoi testi, parlava con gli editori, ricorreggeva le bozze. E a proposito del Nobel del 1997, era stata Franca a decidere che il lauto assegno venisse interamente devoluto alle famiglie di handicappati che ne avevano bisogno. Un impegno che le era costato anni di fatiche, stress perché, diceva "in questo paese anche fare la beneficenza è un'impresa".
Franca Rame
di Mario Dimpo
Flavio Oreglio
Bella ciao
Mauro Biani
By Enzo Apicella
VAUROper Franca Rame
Riposa in pace.Franca Rame, più di una semplice, per quanto formidabile attrice, sei stata capace di affrontare le dure battaglie della vita con determinazione, fierezza e grandissima dignità. Una femminista nell'accezione più genuina del termine, al di là della militanza degli anni '70. Grazie Franca, ci hai dato esempi di come deve essere un cittadino, di come deve essere un italiano.
"Oltre al dolore per la sua scomparsa abbiamo assistito inorriditi al modo in cui il servizio pubblico di questo Paese ha presentato la notizia al Tg2 delle 13. Questo messaggio lascia quasi intendere che la bellezza fisica abbia potuto in qualche modo giustificare un atto di violenza come lo stupro, senza nemmeno sentirsi in dovere di specificare che in realtà è stato l'atto ignobile di cinque estremisti di destra, cinque fascisti che hanno usato lo stupro come arma politica per punire una donna per il suo attivismo. È ingiustificabile cadere in errori tanto grossolani che creano un'informazione distorta. Ciò accade giusto oggi quando appena 24 ore fa questo parlamento ratificava la Convezione di Istanbul contro la violenza sulle donne con un grande susseguirsi di interventi, non solo nostri, che denunciavano la responsabilità anche dell'informazione per il degrado dell'immagine femminile e per il poco rispetto della sua dignità. Franca Rame è stata una donna straordinaria, esempio per tante donne e la società tutta, che ha saputo trasformare perfino un episodio di violenza così grave in un'occasione di crescita individuale e collettiva, ha saputo donare parte di sé agli altri nonostante il dolore. A nome di tutto il Movimento 5 Stelle e dei tanti cittadini dichiariamo il nostro amore per Franca Rame".Roberto Fico parlamentare del M5S- Blog Beppe Grillo
Paride Puglia
All'inferno tutti i politici!
Franco Stivali
Nota:
"Fuori dal liceo Mamiani di Roma è apparsa una scritta che diceva grossomodo: “Franca Rame ha goduto a essere stuprata”. Si tratta di un antico insulto alle donne vittime di violenza sessuale. Vuol dire che sei tanto troia che ti piace comunque. Chi ha scritto questa frase evidentemente non ha idea di molte cose. Mia madre fu ustionata con le sigarette accese e tagliata con le lamette. La perizia medica misurò tra l’altro una ferita lunga quasi 30 centimetri. Poi fu violentata dai componenti del commando fascista che l’aveva sequestrata armi alla mano. L’aggressione fu talmente disumana che perfino uno dei membri del commando, disgustato, chiese agli altri di smetterla e ricevette per questo un ceffone che lo riportò all’ordine. Ora io mi chiedo che idea del sesso abbia uno che è convinto che una donna possa godere ad essere violentata. E mi chiedo che piacere sessuale possano trarre le donne che si accoppiano con questo individuo. E mi chiedo di che dimensioni sia il deserto interiore di questo maschio rampante, e quanta paura debba avere di non essere all’altezza di un vero incontro d’amore e di passione. Forse se entrasse nelle scuole una buona educazione al sesso e ai sentimenti questo vuoto esistenziale potrebbe essere colmato nelle generazioni future. La malattia dell’Italia non è solo politica, è morale, filosofica e sentimentale. Molti non sanno neppure cosa siano i sentimenti. Vivono tenendo carcerate le loro emozioni. (…) Io non credo che l’Italia cambierà seguendo chi è bravissimo a denunciare la corruzione e la violenza del capitalismo ma si dimentica di parlare di amore, amicizia, tenerezza, sesso, parto dolce, sentimenti, emozioni, ascolto di sé, educazione non autoritaria, scuola comica, arte, valore della vita, necessità di dare un senso anche alla morte. Il futuro migliore lo si costruisce casa per casa, migliorando i nostri baci e smettendo di consumare energia elettrica prodotta dal petrolio. E scendendo per strada a distribuire abbracci gratis. La mancanza d’amore si cura aumentando l’amore.."
Jacopo Fo
Franca Rame, Luca Casarini e Don Gallo(Genova G8 ) fonte
Bella ciao!
Tiziano Riverso
Dario per Franca
dal blog di Beppe Grillo
di Dario Fo
"Franca ed io abbiamo scritto quasi sempre i testi del nostro teatro insieme. Io mi prendevo l’onere di mettere giù la trama quindi gliela illustravo e lei proponeva le varianti, spesso li recitavamo a soggetto, all’improvvisa, come si dice... Questo era il metodo preferito ma non sempre funzionava. Si discuteva anche ferocemente, si buttava tutto all’aria e si ricominciava da capo. In verità mi trovavo a dover riscrivere di nuovo il testo da solo. Poi lo si discuteva con più calma e si giungeva ad una versione che funzionasse e che andasse bene a tutt’e due.
Anche Franca è stata l’autrice unica di alcuni testi. Ci sono opere, come per esempio “Parliamo di donne”, che furono stese da lei completamente a mia insaputa. Quando mi ha dato da leggere questa commedia già ultimata sono rimasto un po’ perplesso... e seccato! Ma come ti permetti?!? No, scherzavo...
Io ho proposto qualche variante ma di fatto si trattava di un’opera del tutto personale.
Pochi lo sanno ma la gran parte degli spettacoli che trattavano di questioni prettamente femminili è stata Franca ad averli scritti, elaborati e poi li ha recitati al completo spesso anche da sola. E io mi sono trovato a collaborare solo per la messa in scena.
Vi dirò di più: testi quali Mistero Buffo e Morte Accidentale di un Anarchico - che io avevo realizzato come autore unico - hanno avuto grande successo anche all’estero con centinaia di allestimenti dall’America all’Oriente, per non parlare dell’Europa.
Ma dei nostri lavori quello che ha battuto tutti i record di messa in scena è Coppia Aperta, Quasi Spalancata che è stato replicato con diverse regie per più di 700 edizioni nel mondo. Ebbene l’autrice unica di questo testo è Franca. L’ho sempre tenuto nascosto!
C’è in particolare un lavoro o meglio, un monologo, che Franca ha recitato solo qualche volta quest’anno, e di cui bisogna che io vi parli perché è fortemente pertinente alla situazione a dir poco drammatica che io sto in questi giorni vivendo.
Da tempo Franca aveva scoperto l’esistenza di alcuni testi apocrifi dell’Antico Testamento nei quali la Genesi è raccontata in termini e linguaggio molto diversi da quelli cosiddetti canonici.
Attenti, non sto parlando dei Vangeli apocrifi, ma dell’Antico Testamento... Apocrifo!
Ebbene da uno di questi testi Franca ha tratto un racconto che vi voglio far conoscere, quasi in anteprima. Eccovelo!
Siamo nel Paradiso terrestre. Dio ha creato alberi, fiumi, foreste animali e anche l’uomo. O meglio il primo essere umano ad essere forgiato non è Adamo ma Eva, la femmina! Che viene al mondo non tratta dalla costola d’Adamo ma modellata dal Creatore in un’argilla fine e delicata. Un pezzo unico, poi le dà la vita e la parola. Il tutto “prima” di creare Adamo; tant’è che girando qua e là nel paradiso Eva si lamenta che... della sua razza si ritrovi ad essere l’unica, mentre tutti gli altri animali si trovano già accoppiati e addirittura in branco. Ma poi eccola incontrare finalmente il suo “maschio”, Adamo, che la guarda preoccupato e sospettoso. Eva vuol provocarlo e inizia intorno a lui una strana danza fatta di salti, capriole e grida da selvatica... quasi un gioco che Adamo non apprezza, anzi prova timore per come agisce quella creatura... al punto che fugge nella foresta a nascondersi e sparisce; ma viene il momento in cui il Creatore vuole parlare ad entrambe le sue creature, umane. Manda un Arcangelo a cercarli. Quello li trova e poi li accompagna dinnanzi a Dio in persona.
L’Eterno li osserva e poi si compiace: “Mica male! mi siete riusciti... E dire che non ero neanche in giornata... ! Voi non lo sapete perché ancora non ve l’ho detto ma entrambi siete i proprietari assoluti di questo Eden! E sta a voi decidere cosa farne e come viverci. Ecco la chiave. E gliela getta. Vedete, qui ci sono due alberi magnifici (e li indica), uno – quello di sinistra – dà frutti copiosi e dal sapore cangiante. Questi frutti, se li mangiate, faranno di voi due esseri eterni. Sì, mi rendo conto che ho pronunciato una parola che per voi non ha significato: eternità... Significa che avrete la stessa proprietà che hanno gli angeli e gli arcangeli, vivrete per sempre, appunto in eterno! A differenza degli altri animali non avrete prole, perché, essendo eterni, che interesse avreste di riprodurvi e generare uomini e donne come voi, della vostra razza? L’altro albero invece produce semplici mele, nutrienti e di buon sapore. Ma attenti a voi, non vi consiglio di cibarvene! E sapete perché? Perché non creano l’eternità... ma in compenso, devo essere sincero, grazie a loro scoprirete la conoscenza, la sapienza e anche il dubbio.
Ancora vi indurranno a creare a vostra volta strumenti di lavoro e perfino macchine come la ruota e il mulino a vento e ad acqua. No, non ho tempo di spiegarvi come si faccia, arrangiatevi da voi. ... tutto quello che scoprirete; e ancora queste mele, mangiandole, vi produrranno il desiderio di abbracciarvi l’un l’altro e di amarvi... non solo, ma grazie a quell’amplesso, vi riuscirà di far nascere nuove creature come voi e popolare questo mondo. Però attenti, alla fine ognuno di voi morirà e tornerà ad essere polvere e fango. Gli stessi da cui siete nati.
Pensateci con calma, mi darete la risposta fra qualche giorno. Addio.”
“No. Non c’è bisogno di attendere, Padre Nostro! – grida subito Eva – Per quanto mi riguarda io ho già deciso, personalmente scelgo il secondo albero, quello delle mele. S devo essere sincera, Dio non offenderti, a me dell’eternità non interessa più di tanto, invece l’idea di conoscere, sapere, aver dubbi, mi gusta assai! Non parliamo poi del fatto di potermi abbracciare a questo maschio che mi hai regalato. Mi piace!!! Da subito ho sentito il suo richiamo e mi è venuto un gran desiderio di cingermi, oh che bella parola ho scoperto cingermi!, cingermi con lui e farci... come si dice?! Ah, farci l’amore! So già che questo amplesso sarà la fine del mondo! E ti dirò che, appresso, il fatto che mi toccherà morire davanti a tutto quello che ci offri in cambio: la possibilità di scoprire e conoscere vivendo... mi va bene anche quello. Pur di avere conoscenza, coscienza, dubbi e provare amore... ben venga anche la morte!”
Il Padreterno è deluso e irato quindi si rivolge ad Adamo e gli chiede con durezza: “E tu? ...che decisione avresti preso? Parlo con te, Adamo sveglia! Preferisci l’eterno o l’amore col principio e la fine?” E Adamo quasi sottovoce risponde: “ Ho qualche dubbio ma sono molto curioso di scoprire questo mistero dell’amore anche se poi c’è la fine"."
Dario Fo
Franca, amica mia carissima
di Nadia Redoglia
Te ne sei andata prima che mi ricordassi di chiederti (ma giusto per buffa mia curiosità) in tutti questi anni che abbiamo condiviso le passioni comuni, com’è che sempre portavi quegli orecchini a goccia di corallo rosa…Gli è che quel maledetto uranio impoverito che falcidiava (e prosegue a falcidiare) i nostri soldati (altrimenti detti missionari di pace) mandati al macello in mutande e canottiera, a differenza degli alleati americani fin dagli anni ’90 dotati per legge almeno d’indumenti protettivi, ci aveva preso, tu come parlamentare me come giornalista, anima e corpo. E chi aveva tempo e testa, dunque per pensare ad altro? Tu al Senato urlavi quei fatti, fatti già ben documentati nella commissione d’inchiesta di cui facevi parte. E’ grazie a quella che i nostri soldati e i loro familiari sono stati ascoltati (quelle che precedettero si risolsero in qualcosa che possiamo definire solo ridicolo) e in parte hanno ottenuto un po’ di giustizia. Quanto hai lavorato Franca cara e quanti, come me, sanno veramente quanti di tuo hai sacrificato in quei percorsi?
E tutto il resto? Eh sì eh. Mica t’occupavi “solo” dell’uranio impoverito. Anni e anni prima dell’ufficialità istituzionale per odierna crisi, già tu denunciavi lo stato delle famiglie costrette a rovistare a fine mercato, della precarietà dei loro figli, dell’esponenziale forbice tra i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il compenso ricavato da senatrice, detratte le spese che scrupolosamente documentavi (fino all’ultimo scontrino per pochi euro di cancelleria) lo devolvevi in beneficenza. Del resto col miliardo di lire ottenuto per il nobel di Dario, compraste decine di pulmini attrezzati per disabili…
Ah sì, poi c’era anche la tua straordinaria bravura d’attrice di Teatro (doverosa T maiuscola) sulle cui scene sei pure riuscita a portare la scarnificante esperienza che solo donna può comprendere…
Franca amica mia carissima…quanto s’è da te preteso? 30 maggio 2013
Link:
Franca Rame Mistero Buffo
Franca Rame: "lo Stupro"
Franca Rame Wikipedia
Passa il testo contro il femminicidio, stalking, matrimoni forzati e mutilazioni genitali
«Le urlavo di respirare È morta tra le mie braccia»
la fotostoria di La Repubblica
Franca Rame, piazza e palco "Per metà quel Nobel è mio"
Pessimo anno, questo 2013...
Ieri la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, la violenza domestica e il femminicidio. Ora il testo passa al Senato per l’approvazione definitiva, ma anche allora la Convenzione non sarà esecutiva fin quando non verrà ratificata da almeno dieci Stati, otto componenti del Consiglio d’Europa (ad oggi sono cinque, Italia compresa, insieme a Montenegro, Albania, Turchia e Portogallo).
La Convenzione intende contrastare ogni forma di violenza, sia essa fisica o psicologica, sulle donne. Le forme di violenza contemplate dal testo sono svariate: dallo stupro allo stalking, dai matrimoni forzati alle mutilazioni genitali. La Convenzione prevede l’impegno degli Stati firmatari sulla prevenzione, eliminando ogni forma di discriminazione e promuovendo “la concreta parità tra i sessi, rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne”.
Ieri proprio ieri, 29 maggio 2013, se n'è andata Franca Rame, che per tutta la vita ha portato avanti la battaglia contro la violenza alle donne, violenza che purtroppo nella sua vita ha dovuto subire personalmente, e che coraggiosamente ha saputo portare a distanza se pur di anni sul palcoscenico.
Franca Rame
di InkyJohn
Dario Fo ogni tanto con la mano indica la loro stanza. Franca è là, distesa sul loro letto. Addormentata per sempre, attorno al viso un foulard rosa pallido, il colore di quegli orecchini di corallo, dono di Dario, che indossava sempre. «Il solo conforto è che ero qui. Fosse successo solo un'ora dopo, quando ero già partito, non mi sarei mai dato pace». Neanche lei l'avrebbe permesso. Mai sarebbe potuta andarsene senza un ultimo abbraccio di Dario. «Ci siamo amati tanto, ma non tutto è stato rose e fiori. Ci sono stati momenti difficili...».
Si dice che che: "Vicino ad un grande uomo c'è sempre una grande donna", e questa volta l'affermazione è un po' più vera... non solo una moglie... una compagna...
Franca è stata un'attrice teatrale, drammaturga e politica italiana.
Il teatro e le commedie recitate sono stati la sua vita.
"Mio marito ha vinto il Nobel, ma per metà quel premio è mio", diceva con autoironia. Però era vero. Dario Fo non sarebbe stato Dario Fo senza la determinazione, la meticolosità, la precisione di Franca Rame che metteva a posto i suoi testi, parlava con gli editori, ricorreggeva le bozze. E a proposito del Nobel del 1997, era stata Franca a decidere che il lauto assegno venisse interamente devoluto alle famiglie di handicappati che ne avevano bisogno. Un impegno che le era costato anni di fatiche, stress perché, diceva "in questo paese anche fare la beneficenza è un'impresa".
Franca Rame
di Mario Dimpo
Flavio Oreglio
CI HA LASCIATI ANCHE FRANCA RAME - E' un anno terribile. Stiamo perdendo pezzi importanti della nostra storia. Ciao anche a te Franca. Un bacio.
Bella ciao
Mauro Biani
By Enzo Apicella
VAUROper Franca Rame
Riposa in pace.Franca Rame, più di una semplice, per quanto formidabile attrice, sei stata capace di affrontare le dure battaglie della vita con determinazione, fierezza e grandissima dignità. Una femminista nell'accezione più genuina del termine, al di là della militanza degli anni '70. Grazie Franca, ci hai dato esempi di come deve essere un cittadino, di come deve essere un italiano.
"Oltre al dolore per la sua scomparsa abbiamo assistito inorriditi al modo in cui il servizio pubblico di questo Paese ha presentato la notizia al Tg2 delle 13. Questo messaggio lascia quasi intendere che la bellezza fisica abbia potuto in qualche modo giustificare un atto di violenza come lo stupro, senza nemmeno sentirsi in dovere di specificare che in realtà è stato l'atto ignobile di cinque estremisti di destra, cinque fascisti che hanno usato lo stupro come arma politica per punire una donna per il suo attivismo. È ingiustificabile cadere in errori tanto grossolani che creano un'informazione distorta. Ciò accade giusto oggi quando appena 24 ore fa questo parlamento ratificava la Convezione di Istanbul contro la violenza sulle donne con un grande susseguirsi di interventi, non solo nostri, che denunciavano la responsabilità anche dell'informazione per il degrado dell'immagine femminile e per il poco rispetto della sua dignità. Franca Rame è stata una donna straordinaria, esempio per tante donne e la società tutta, che ha saputo trasformare perfino un episodio di violenza così grave in un'occasione di crescita individuale e collettiva, ha saputo donare parte di sé agli altri nonostante il dolore. A nome di tutto il Movimento 5 Stelle e dei tanti cittadini dichiariamo il nostro amore per Franca Rame".Roberto Fico parlamentare del M5S- Blog Beppe Grillo
Paride Puglia
All'inferno tutti i politici!
Franco Stivali
Nota:
Franca Rame ritratto di Dario Fo |
Jacopo Fo
Franca Rame, Luca Casarini e Don Gallo(Genova G8 ) fonte
Bella ciao!
Tiziano Riverso
Dario per Franca
dal blog di Beppe Grillo
di Dario Fo
"Franca ed io abbiamo scritto quasi sempre i testi del nostro teatro insieme. Io mi prendevo l’onere di mettere giù la trama quindi gliela illustravo e lei proponeva le varianti, spesso li recitavamo a soggetto, all’improvvisa, come si dice... Questo era il metodo preferito ma non sempre funzionava. Si discuteva anche ferocemente, si buttava tutto all’aria e si ricominciava da capo. In verità mi trovavo a dover riscrivere di nuovo il testo da solo. Poi lo si discuteva con più calma e si giungeva ad una versione che funzionasse e che andasse bene a tutt’e due.
Anche Franca è stata l’autrice unica di alcuni testi. Ci sono opere, come per esempio “Parliamo di donne”, che furono stese da lei completamente a mia insaputa. Quando mi ha dato da leggere questa commedia già ultimata sono rimasto un po’ perplesso... e seccato! Ma come ti permetti?!? No, scherzavo...
Io ho proposto qualche variante ma di fatto si trattava di un’opera del tutto personale.
Pochi lo sanno ma la gran parte degli spettacoli che trattavano di questioni prettamente femminili è stata Franca ad averli scritti, elaborati e poi li ha recitati al completo spesso anche da sola. E io mi sono trovato a collaborare solo per la messa in scena.
Vi dirò di più: testi quali Mistero Buffo e Morte Accidentale di un Anarchico - che io avevo realizzato come autore unico - hanno avuto grande successo anche all’estero con centinaia di allestimenti dall’America all’Oriente, per non parlare dell’Europa.
Ma dei nostri lavori quello che ha battuto tutti i record di messa in scena è Coppia Aperta, Quasi Spalancata che è stato replicato con diverse regie per più di 700 edizioni nel mondo. Ebbene l’autrice unica di questo testo è Franca. L’ho sempre tenuto nascosto!
C’è in particolare un lavoro o meglio, un monologo, che Franca ha recitato solo qualche volta quest’anno, e di cui bisogna che io vi parli perché è fortemente pertinente alla situazione a dir poco drammatica che io sto in questi giorni vivendo.
Da tempo Franca aveva scoperto l’esistenza di alcuni testi apocrifi dell’Antico Testamento nei quali la Genesi è raccontata in termini e linguaggio molto diversi da quelli cosiddetti canonici.
Attenti, non sto parlando dei Vangeli apocrifi, ma dell’Antico Testamento... Apocrifo!
Ebbene da uno di questi testi Franca ha tratto un racconto che vi voglio far conoscere, quasi in anteprima. Eccovelo!
Siamo nel Paradiso terrestre. Dio ha creato alberi, fiumi, foreste animali e anche l’uomo. O meglio il primo essere umano ad essere forgiato non è Adamo ma Eva, la femmina! Che viene al mondo non tratta dalla costola d’Adamo ma modellata dal Creatore in un’argilla fine e delicata. Un pezzo unico, poi le dà la vita e la parola. Il tutto “prima” di creare Adamo; tant’è che girando qua e là nel paradiso Eva si lamenta che... della sua razza si ritrovi ad essere l’unica, mentre tutti gli altri animali si trovano già accoppiati e addirittura in branco. Ma poi eccola incontrare finalmente il suo “maschio”, Adamo, che la guarda preoccupato e sospettoso. Eva vuol provocarlo e inizia intorno a lui una strana danza fatta di salti, capriole e grida da selvatica... quasi un gioco che Adamo non apprezza, anzi prova timore per come agisce quella creatura... al punto che fugge nella foresta a nascondersi e sparisce; ma viene il momento in cui il Creatore vuole parlare ad entrambe le sue creature, umane. Manda un Arcangelo a cercarli. Quello li trova e poi li accompagna dinnanzi a Dio in persona.
L’Eterno li osserva e poi si compiace: “Mica male! mi siete riusciti... E dire che non ero neanche in giornata... ! Voi non lo sapete perché ancora non ve l’ho detto ma entrambi siete i proprietari assoluti di questo Eden! E sta a voi decidere cosa farne e come viverci. Ecco la chiave. E gliela getta. Vedete, qui ci sono due alberi magnifici (e li indica), uno – quello di sinistra – dà frutti copiosi e dal sapore cangiante. Questi frutti, se li mangiate, faranno di voi due esseri eterni. Sì, mi rendo conto che ho pronunciato una parola che per voi non ha significato: eternità... Significa che avrete la stessa proprietà che hanno gli angeli e gli arcangeli, vivrete per sempre, appunto in eterno! A differenza degli altri animali non avrete prole, perché, essendo eterni, che interesse avreste di riprodurvi e generare uomini e donne come voi, della vostra razza? L’altro albero invece produce semplici mele, nutrienti e di buon sapore. Ma attenti a voi, non vi consiglio di cibarvene! E sapete perché? Perché non creano l’eternità... ma in compenso, devo essere sincero, grazie a loro scoprirete la conoscenza, la sapienza e anche il dubbio.
Ancora vi indurranno a creare a vostra volta strumenti di lavoro e perfino macchine come la ruota e il mulino a vento e ad acqua. No, non ho tempo di spiegarvi come si faccia, arrangiatevi da voi. ... tutto quello che scoprirete; e ancora queste mele, mangiandole, vi produrranno il desiderio di abbracciarvi l’un l’altro e di amarvi... non solo, ma grazie a quell’amplesso, vi riuscirà di far nascere nuove creature come voi e popolare questo mondo. Però attenti, alla fine ognuno di voi morirà e tornerà ad essere polvere e fango. Gli stessi da cui siete nati.
Pensateci con calma, mi darete la risposta fra qualche giorno. Addio.”
“No. Non c’è bisogno di attendere, Padre Nostro! – grida subito Eva – Per quanto mi riguarda io ho già deciso, personalmente scelgo il secondo albero, quello delle mele. S devo essere sincera, Dio non offenderti, a me dell’eternità non interessa più di tanto, invece l’idea di conoscere, sapere, aver dubbi, mi gusta assai! Non parliamo poi del fatto di potermi abbracciare a questo maschio che mi hai regalato. Mi piace!!! Da subito ho sentito il suo richiamo e mi è venuto un gran desiderio di cingermi, oh che bella parola ho scoperto cingermi!, cingermi con lui e farci... come si dice?! Ah, farci l’amore! So già che questo amplesso sarà la fine del mondo! E ti dirò che, appresso, il fatto che mi toccherà morire davanti a tutto quello che ci offri in cambio: la possibilità di scoprire e conoscere vivendo... mi va bene anche quello. Pur di avere conoscenza, coscienza, dubbi e provare amore... ben venga anche la morte!”
Il Padreterno è deluso e irato quindi si rivolge ad Adamo e gli chiede con durezza: “E tu? ...che decisione avresti preso? Parlo con te, Adamo sveglia! Preferisci l’eterno o l’amore col principio e la fine?” E Adamo quasi sottovoce risponde: “ Ho qualche dubbio ma sono molto curioso di scoprire questo mistero dell’amore anche se poi c’è la fine"."
Dario Fo
Franca, amica mia carissima
di Nadia Redoglia
Te ne sei andata prima che mi ricordassi di chiederti (ma giusto per buffa mia curiosità) in tutti questi anni che abbiamo condiviso le passioni comuni, com’è che sempre portavi quegli orecchini a goccia di corallo rosa…Gli è che quel maledetto uranio impoverito che falcidiava (e prosegue a falcidiare) i nostri soldati (altrimenti detti missionari di pace) mandati al macello in mutande e canottiera, a differenza degli alleati americani fin dagli anni ’90 dotati per legge almeno d’indumenti protettivi, ci aveva preso, tu come parlamentare me come giornalista, anima e corpo. E chi aveva tempo e testa, dunque per pensare ad altro? Tu al Senato urlavi quei fatti, fatti già ben documentati nella commissione d’inchiesta di cui facevi parte. E’ grazie a quella che i nostri soldati e i loro familiari sono stati ascoltati (quelle che precedettero si risolsero in qualcosa che possiamo definire solo ridicolo) e in parte hanno ottenuto un po’ di giustizia. Quanto hai lavorato Franca cara e quanti, come me, sanno veramente quanti di tuo hai sacrificato in quei percorsi?
E tutto il resto? Eh sì eh. Mica t’occupavi “solo” dell’uranio impoverito. Anni e anni prima dell’ufficialità istituzionale per odierna crisi, già tu denunciavi lo stato delle famiglie costrette a rovistare a fine mercato, della precarietà dei loro figli, dell’esponenziale forbice tra i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il compenso ricavato da senatrice, detratte le spese che scrupolosamente documentavi (fino all’ultimo scontrino per pochi euro di cancelleria) lo devolvevi in beneficenza. Del resto col miliardo di lire ottenuto per il nobel di Dario, compraste decine di pulmini attrezzati per disabili…
Ah sì, poi c’era anche la tua straordinaria bravura d’attrice di Teatro (doverosa T maiuscola) sulle cui scene sei pure riuscita a portare la scarnificante esperienza che solo donna può comprendere…
Franca amica mia carissima…quanto s’è da te preteso? 30 maggio 2013
Link:
Franca Rame Mistero Buffo
Franca Rame: "lo Stupro"
Franca Rame Wikipedia
Passa il testo contro il femminicidio, stalking, matrimoni forzati e mutilazioni genitali
«Le urlavo di respirare È morta tra le mie braccia»
la fotostoria di La Repubblica
Franca Rame, piazza e palco "Per metà quel Nobel è mio"
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