lunedì 3 settembre 2018

World Humor Awards : premio "Special Guest" 2018 a Guido De Maria

Terza edizione dei World Humor Awards a Salsomaggiore Terme. Hotel Terme Baistrocchi.
Il Premio "Special Guest" è stato assegnato a Guido De Maria


GUIDO DE MARIA
"Special Guest"




Il discorso di De Maria alla premiazione



Da World Humor Awards:

Guido De Maria umorista, pubblicitario, autore e regista televisivo nasce nel 1932 a Lama Mocogno, sugli appennini modenesi. Durante gli studi universitari inizia a dedicarsi al disegno umoristico su settimanali nazionali ed esteri. Passa poi negli anni ‘60 alla regia di Caroselli, tra cui “Salomone, il pirata pacioccone” per Amarena Fabbri ed i “Brutos” e “Franco e Ciccio” per Cera Grey.
Nel 1972 inventa il linguaggio dei fumetti in TV creando, con Bonvi, il detective Nick Carter, protagonista delle trasmissioni RAI “Gulp!” e “SuperGulp!” di cui, fino al 1981, firma la regia ed è autore con Giancarlo Governi. Sempre per “SuperGulp!” crea Giumbolo, un buffo personaggio fatto a pera, che irrompe in scena, cantando una demenziale canzoncina scritta dal nostro Guido con Franco Godi.
Negli anni ’90 De Maria dirige, assieme a Beppe Cottafavi, il settimanale umoristico “Comix” per Franco Cosimo Panini. Con oltre 1200 short realizzati, prosegue l’attività di producer e regista per Diaviva, tra Reggio Emilia e Milano, occupandosi, fra gli altri, dei Nanetti della Loacker. Firma la regia dello spettacolo “Favolopera” del Gruppo Amarcord, che ha debuttato nel 2015 al Teatro San Carlo di Milano nell’ambito dell’EXPO.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il “Premio Nazionale Regia Televisiva”, settore Ragazzi, nel 1978 e il “Premio Tenco” come Operatore Culturale nel 2015.
Eclettico, imprevedibile, ancora oggi impegnato a regalare sorrisi, Guido De Maria ha sempre dedicato ogni sua attività al divertimento del pubblico, tanto da definire il suo “un mestiere da ridere”.






Guido De Maria, il padre di Nick Carter e Giumbolo si racconta

domenica 2 settembre 2018

World Humor Awards: premio Buduàr 2018 a Giuliano Rossetti

Terza edizione dei World Humor Awards a Salsomaggiore Terme. Hotel Terme Baistrocchi.
Il "Premio Buduàr- Maestro dell'Arte Leggera" è stato assegnato a Giuliano Rossetti.

Prize Buduàr to Giuliano Rossetti.

GIULIANO ROSSETTI GIULIANO
 Premio "BUDUÀR"
Maestro dell'arte leggera










Giuliano Rossetti presso Ristorante con Locanda Alle Roncole.



Biografia
Nato a Campi Bisenzio nel 1935, vive e lavora a Firenze.
Ha esordito verso la fine degli anni '50 sulla rivista Il Travaso; da allora i suoi lavori sono stati poi pubblicati sulle più importanti riviste di satira e umorismo: Bertoldo, Help, Ca Balà, Il Male, Satyricon, Tango. Attualmente collabora con i giornali La Repubblica, Guerin Sportivo, Boxer. Ha pubblicato diversi libri di satira, vinto premi in rassegne umoristiche di tutto il mondo e tenuto numerose mostre personali. Ed è tutto o quasi.



Il “Premio Buduàr”,  è una scultura appositamente ideata e realizzata dall’artista Laura Lapis*. L’opera rappresenta un divano, il simbolo di “Buduàr, Almanacco dell’Arte leggera”,
 e la scultrice sanremese lo ha rappresentato con i cuscini piegati in un simpatico sorriso, nello spirito della rivista umoristica,
 Per realizzare la scultura ha scelto l’ardesia, pietra estratta in Liguria e tipica dell’architettura ligure medievale (portali, stemmi, meridiane) e familiare per l’utilizzo nelle scuole nella fabbricazione delle comuni lavagne.

*= Laura Lapis, umbra di adozione ligure, nasce come grafica e diventa illustratrice umoristica. Ha realizzato il biglietto d’auguri più lungo del mondo(5mt x 32mt) che è presente sul Guinness dei Primati. Ha una lunga esperienza nel settore dei gadgets. Ha curato vari eventi di settore tra cui Il Premio Salemi Disegnatori Umoristi Non Professionisti (1991/93), Mondografico (Lingotto, Torino, 1994), weekend degli umoristi (1994/96), Comic Work Shop (Viterbo, 1995), e altre mostre del settore in Fiera di Milano. Inoltre ha seguito il lancio e lo sviluppo per il primo anno della “Strip più lunga del mondo” (1996). Dagli anni 2000 ha iniziato a sperimentare la lavorazione della pietra.

giovedì 30 agosto 2018

Marilena Nardi: "Disegnatori del mondo date un segnale forte"

Marilena Nardi  alza la voce per la parità dei diritti in Iran, ma anche in tutto il mondo.



Se ho questa voce, è per cantare.
Non certo per gridare. 

Io non sono per la distruzione, ma per il cambiamento. 
Questa è la mia battaglia. E la faccio con i miei disegni, che sono la mia voce. Che è una voce libera, come il canto.

Non voglio che siamo uno contro l’altro, ma uno insieme all’altro. 
Non uomini contro donne o donne contro uomini. Ma donne e uomini insieme. 
Pari diritti. Pari dignità. Pari opportunità.

Cari Amici, cari Disegnatori che avete ricevuto un invito a partecipare ad una mostra culturale in Iran. Mi rivolgo a voi. Conosco il vostro lavoro e la vostra buona fede. 
Ora che sapete che la mostra prevede solo una partecipazione maschile, che le donne, le vostre colleghe non sono nella mente di chi organizza questi eventi, se non in apposite sezioni speciali. Date un segnale! La mostra è sulla musica. Ebbene: ci sono molte donne nella musica. Mandate le immagini, le caricature delle donne musiciste, delle cantanti, delle compositrici.
Saremo escluse dalla mostra, ma saremo rappresentate da Voi. 

Così si cambia la mentalità. Con la cultura. Se la mostra vuole essere un evento culturale - e la cultura è la sola cosa che può aprire le menti e operare un cambiamento - date un segnale forte!
Ci sono già molti e molte che chiedono di boicottare la mostra. Ma non ha senso. Voi avete ora l’occasione di cambiarla. Mostrate con l’evidenza della vostra arte che si può. Il mondo può essere diverso, può essere migliore anche lì. Anche in Iran. 
Noi, le vostre colleghe donne, non ci saremo, ma ci sarete Voi a rappresentarci tutte, e con noi anche tutte le altre donne. 

Un ringraziamento sincero a tutti e a tutte per il vostro sostegno.
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If I have this voice, it is to sing.
Certainly not to shout.

I am not for destruction, but for change.
This is my battle. And I do it with my drawings, which are my voice. Which is a free voice, like singing.

I do not want them to be against each other, but together.
Not men against women or women against men. But women and men together.
Equal rights. Equal dignity. Equal opportunities.

Dear Friends, dear Cartoonists who have received an invitation to participate in a cultural exhibition in Iran. I address you. I know your work and your good faith.
Now that you know that the exhibition provides only a male participation, that women, your colleagues are not in the mind of those who organize these events, except in special special sections. Give a signal! The exhibition is about music. Well: there are many women in music. Send images, caricatures of women musicians, singers, composers.
We will be excluded from the exhibition, but we will be represented by you.

Thus the mentality is changed. With culture. If the show wants to be a cultural event - and culture is the only thing that can open minds and make a change - give a strong signal!
There are already many and many who ask to boycott the show. But it makes no sense. You now have the opportunity to change it. Show yourself with the evidence of your art that you can. The world can be different, it can be even better there. Also in Iran.
We, your female colleagues, will not be there, but you will be there to represent us all, and with us also all the other women.

A sincere thanks to everyone and everyone for your support.

Marilena Nardi





Gianlorenzo Ingrami:
Una mostra in Iran annuncia che esporrà "i migliori vignettisti del mondo!". Tra questi nessuna donna. Marilena Nardi lo nota immediatamente, facendolo ironicamente notare all'organizzazione, che risponde "l'evento è di altissima qualità artistica. Le donne sono previste in una apposita sezione speciale". Chiamiamola difficoltà di comunicazione, misunderstanding o espressione di una cultura di quel paese (ma non molto diversa dalla nostra, intendiamoci), ma a quel punto Marilena, giustamente, prende il megafono e annuncia battaglia contro i loro (e i nostri) pregiudizi.


Questo sotto è il manifesto incriminato.

domenica 26 agosto 2018

3rd edition of World Humor Awards: the prizes



DOPO IL PREMIO GUARESCHI PER L'UMORISMO IN LETTERATURA GIÀ ASSEGNATO A ERMANNO CAVAZZONI

ECCO
I PREMI DELLA TERZA EDIZIONE DEL WORLD HUMOR AWARDS

  SABATO 1 SETTEMBRE IN SALSOMAGGIORE TERME ALL' HOTEL TERME BAISTROCCHI ALLE ORE 18 LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE

I DISEGNI SONO IN MOSTRA DAL 29 AGOSTO AL 6 SETTEMBRE

3rd edition of World Humor Awards.
Saturday 1st September award ceremony in Salsomaggiore Terme, Italy. 🥇🥈🥉
THE PRIZES

WHA 2018 SPECIAL GUEST
GUIDO DE MARIA (ITALY)
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CARTOON 2018, THEME “INDIFFERENCE”
1 – OSAMA EID HAJJAJ (JORDAN)
2 – GIANNI CHIOSTRI (ITALY)
3 – ALEXANDER YAKOVLEV (RUSSIA)
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EXCELLENCE PRIZES
OMAR PEREZ (ARGENTINE)
MUSA GUMUS (TURKEY)
ROBERT ROUSSO (FRANCE)
FARZANE VAZIRITABAR (IRAN)
ASSUNTA TOTI BURATTI (ITALY)
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CARICATURE 2018, THEME “SOCCER CHAMPIONS”
1 – BENNY NICOLINI (ITALY)
2 – ADNANE JABIR (MOROCCO)
3 – ERNESTO PRIEGO (SPAIN)
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“RINO MONTANARI” SPECIAL PRIZE
MARZIO MARIANI (ITALY)
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“BUDUAR” SPECIAL PRIZE
GIULIANO ROSSETTI (ITALY)

The JURY:
Lucio Trojano (Chairman)
Gianandrea Bianchi
Marco De Angelis
Olivier Raynaud
Louise Christine Larsen
Emilio Isca
Raffaella Spinazzi
Giorgio Casamatti
Marzio Dall'Acqua


Terminato l’allestimento della mostra della terza edizione dei World Humor Awards.
La mostra rimarrà aperta dal 29 agosto al 6 settembre
Grazie a tutti i vignettisti che hanno risposto al nostro invito e hanno inviato i loro lavori.
Abdelmaksud Emad, Egitto – Abou Hassan Fadi, Norvegia – Al Sumaikh Ali Husain, Bahrain – Aldeguer Joaquin, Spagna – Amorim Carlos, Brasile – Audisio Gianni, Italia – Axinte Doru, Romania –
Badeaux Guy, Canada – Ballouhey Pierre, Francia – Bartolucci Samanta, Italia – Becares Alejandro, Argentina – Bernazzani Cristina, Italia – Bersani Andrea, Italia – Bojesen Niels Bo, Danimarca – Boligãn Angel, Cuba – Bolio Cintia, Messico – Bottone Antonio, Italia – Bouton Bernard, Francia -Bruzzone Emiliano, Italia – Bucci Nicola, Italia – Buch Allan, Danimarca – Buffarello Franco, Italia – Bukala Mirela, Polonia –
Cakmak Huseyin, Cipro – Campaner Angelo, Italia . Cannistra’ Leonardo, Italia – Carrion Cueva Julio, Perù – Careghi Athos, Italia – Carrera Arcangelo, Italia – Chiostri Gianni, Italia – Congiu Mariano, Italia – Constantin Pavel, Romania – Contemori Lido, Italia – Corvi Gabriele, Italia –
D’Agostino Marco, Italia – David Evzen, Rep. Ceca – Demirci Hicabi, Turchia – Derenne Anne, Francia – Dokken Siri, Norvegia – Donarelli Franco, Italia – Donnelly Lisa, U.S.A. – Drljevic Darko, Montenegro – Duayer Elihu, Brasile -Dubovsky Alexander, Ucraina –
Ehrt Rainer, Germania – Einstein Cival, Brasile – Erenburg Boris, Israele – Eshonkulov Makhmudjon, Uzbekistan –
Fabbri Fabrizio, Italia – Finocchioli Fabio, Italia – Fusi Marco, Italia –
Gargalo Vasco, Portogallo – Garner Anthony, Uk – Spagna – Gavagnin Marco, Italia – Gevorgian Arsen, Armenia – Gerencer Miroslav, Croazia – Giallombardo Pietro ,Italia – Gomes Claudio Antonio, Brasile – Grisales Guaico, Colombia – Guerra Marcelo, Argentina – Gumus Musa, Turchia – Gutsol Oleg, Ucraina –
Hajjaj Osama, Giordania – Haro Dominguez Luis, Uruguay –
Iakovlev Alexander, Russia – Ingrami GianLorenzo, Italia – Ionescu Nicoleta, Romania – Jabir Adnane, Marocco – Yulchiboev Muzaffar, Uzbekistan –
Kaminsky Alexander, Moldavia – Katz Grigori, Israele – Katz Ilya, Israele – Kazanchev Konstantin, Ucraina – Kazanevsky Vladimir, Ucraina – Kelemen Istvan, Ungheria – Kosanovic Milenko, Serbia – Kowalska Wieczorek Izabela, Polonia – Krasniqi Nexhat, Kosovo – Kurkova Mariya, Russia – Kustovsky Oleksy, Ucraina – Kutal Firuz,Norvegia-Turchia –
Lauringson Ester, Estonia – Leoni Walter, Italia – Leotta Alfio, Italia – Leurs Pol, Lussemburgo – Longawa Patreycia, Polonia – Lukyanchenko Igor, Ucraina –
Magnatti Mario, Italia – Magnasciutti Fabio, Italia – Malek Oghli Mozhdeh, Iran – Manfruelli Batti, Francia – Mariani Marzio, Italia – Martellini Marco, Italia – Mele Antonio, Italia – Mello Silvano, Brasile – Mihailescu Cristian, Romania – Morales Ramses, Cuba-Svizzera – Morsy Fawzy, Egitto – Mosca Matteo, Italia –
Nicolini Benny, Italia – Nyhus Egil, Norvegia –
Ospina Elena, Colombia – Özarslan Ayten, Turchia – Özatalay Zeynep, Turchia –
Paez Munoz Oscar, Colombia –Parra Mauricio, Colombia -Perez Gerardo, Argentina – Perez Omar, Argentina-Spagna – Petri Erik, Danimarca – Petry & Crisan, Romania – Picasso’ i Piquer Maria, Spagna – Pilipczuk Ana Maria, Argentina – Pitter Klaus, Austria – Pohle Marlene, Argentina – Pol Louis, Australia – Popov Trayko, Bulgaria – Priego Ernesto, Spagna – Pugliese David, Spagna –
Quaranta Mariagrazia, Italia – Quarneti Annalisa, Italia –
Radulovic Spiro, Serbia – Rafeei Sajad, Iran – Rashed Anas, Yemen – Renault Jean Michel, Francia – Rigotti Umberto, Italia – Rollow Werner, Germania – Rousso Robert, Francia – Royaards Tjeerd, Olanda –
Sabaaneh Mohammad, Palestina – Saintpierre Eugenio, Italia – Saito Ayako, Giappone – Sanz Asier, Spagna – Savov Jovcho, Bulgaria – Semendyaev Sergei, Ucraina – Semerenko Vladimir, Russia – Silva Pedro, Portogallo – Solinas Doriano, Italia – Stanila Liviu, Romania – Sterpone Carlo, Italia – Sunnerberg Costantin, Belgio – Superbi Achille, Italia –
Tanti Burlo’ Sebastian, Malta – Tessarolo Sergio, Italia – Thiago Lucas, Brasile – Tomassini Lamberto, Italia – Tonini Maurizio, Italia – Toscano Walter, Perù – Toti Buratti Assunta, Italia – Traxeler Christine, Francia – Tubino Antonio, Italia –
Valladares Hector, Canada-Honduras – Vannini Lorenzo, Italia – Vaziritabar Farzane, Iran – Vernimmen Luc, Belgio – Voigt Sabine, Germania –
Weizman Kfir, Israele – Wenczel Stefan, Austria – Wexler Ed, U.S.A. – Wurster Miriam, Germania – Wyss Hanspeter, Svizzera –
Zaradkiewicz Zygmunt, Polonia – Ziai Laleh, Iran – Zins Mary, U.S.A. – Zlatkovsky Mikhail, Russia – Zordan Daniele, Italia –

venerdì 24 agosto 2018

Charlie Hebdo ha lanciato la stoccata sul ponte Morandi.





Charlie Hebdo ha lanciato la stoccata sul ponte Morandi.
Gli italiani hanno imbracciato la lupara. Per difendere l’onore ferito. E lo spirito europeista va a farsi benedire. Urge istituzione comitato europeo per il controllo della satira politicamente corretta e batteriologicamente pura.

Quel Je suis Charlie fu messo da molti sull'onda delle emozioni suscitate dalla strage parigina. Poi è bastata la punzecchiatura di Charlie Hebdo sulle case terremotate costruite dai mafiosi con le lasagne e si è scatenata la corsa al ritiro della solidarietà. Gli italiani sono così: pasticcioni, emotivi e permalosi. E spesso preferiscono difendere i connazionali mafiosi anziché i critici irrispettosi.

SCIACALLI NON SONO QUELLI DI CHARLIE HEBDO, MA QUELLI CHE SE NE SONO FREGATI DELLA PERICOLOSITà DEL PONTE E CHE ORA STANNO FACENDOSI UN'IGNOBILE GUERRA PER FAZIOSITà POLITICA. E IL POPOLO SI CONFERMA PLEBE PRENDENDOSELA CON I FRANCESI. VI PIACE LA SATIRA A SENSO UNICO, QUANDO FA COMODO, EH? NON SIETE MIGLIORI DEI POLITICI.

Invece che prendercela con la satira francese, dovremmo vergognarci di non avere una rivista satirica italiana.

Ivano Sartori


lunedì 20 agosto 2018

Lettera al popolo di Dio

"La lettera al popolo di Dio" è la lettera di papa Francesco contro gli abusi sessuali compiuti da uomini di chiesa.
È rivolta a tutti i cattolici del mondo ed è stata diffusa pochi giorni dopo il rapporto sugli abusi della Chiesa in Pennsylvania. Più di mille persone sono state vittime di questi orrendi crimini per almeno 70 anni solo in questo stato. E purtroppo non è l'unico, è successo e continua a succedere  purtroppo in ogni parte del mondo.

Prima della lettera alcune delle tante vignette disegnate a commentare e denunciare questi orribili scandali.

Senza parole
GIO / Mariagrazia Quaranta

domenica 19 agosto 2018

E' stato sotto gli occhi di tutti...



Cassandra pressing…
17 agosto 2018
di: NADIA REDOGLIA

Ingegneri, giornalisti d’inchiesta, geologi (tutti quelli seri, ovviamente) da decenni avvertono che il nostro Paese è sull’orlo del baratro dato il fatiscente stato idrogeologico e l’immarcescibile stato di corruttori, corrotti e corruttibili tra costruttori, manutentori, controllori (sicurezza/sanità/prevenzione) sapientemente gestiti dalle impunibili mafie.

mercoledì 15 agosto 2018

Catastrofe a Genova: crolla il ponte Morandi

"Acqua che non si aspetta altro che benedetta, 
 Acqua che porta male sale dalle scale sale senza sale sale, 
 Acqua che spacca il monte che affonda terra e ponte".

(F. De Andrè)




Ponte Morandi a Genova. Solo una questione di tempo.
Marilena Nardi



Ci son passato poche volte, l'ultima, però, non tanto tempo fa, ma è tutto il giorno che non riesco a non pensare che all'orrore che ti avvolge, all'angoscia che ti attanaglia, al vuoto che ti inghiotte, mentre il terreno svanisce da sotto la tua vettura, l'orizzonte scompare all'improvviso e di tutti i tuoi sogni, i tuoi progetti, le tue speranze in una frazione di secondo rimane solo un remoto barlume di possibilità.

(Augusto Rasori)




#Genova #crollo Fino a qui. Per @ilmanifesto
Mauro Biani



Cemento tarmato.
 Le tarme divorano ponti e maglioni. 
I buchi dei primi lasciano voragini di dolore.
 Non rammendabili.

(Ivano Sartori)






Genova, Italy    Paolo Lombardi
.
14 Aug 2018


Antonio Brencich, il docente di Ingegneria dell’università di Genova da anni era critico del ponte Morandi, e che da ieri è estesamente citato da giornali e televisioni, ha dato delle interviste al Corriere della Sera e all’edizione locale genovese di Repubblica. Brencich ha detto che i problemi del ponte sono gli stessi degli altri due costruiti con la stessa struttura negli anni Sessanta, sulla baia di Maracaibo in Venezuela e in Libia. Quello in Venezuela crollò dopo essere stato urtato da una petroliera nel 1964: «Morandi non mise in conto che una nave potesse sbagliare campata. Due anni dopo una petroliera si incastrò sotto la più bassa. Ci furono sette morti. Era un ingegnere di grandi intuizioni ma senza grande pratica di calcolo», ha spiegato Brancich
«Quel tipo di ponte, a cavalletto bilanciato, ha un’estrema vulnerabilità al degrado» ha detto Brencich, spiegando che «Morandi aveva sbagliato il calcolo della “deformazione viscosa”, quello che succede alle strutture in cemento armato nel tempo».
(fonte)




di Pietro Vanessi


Italian Bridge Collapse    Pete Kreiner
At least 35 persons have died because of a bridge collapse in Italy.
15 Aug 2018


MANUTENZIONE
Nei primi concitati resoconti sul crollo del ponte Morandi a Genova, è venuta fuori una parola che, a mio parere, è la chiave di volta dell'immane disastro: manutenzione. Si è parlato di manutenzione tardiva, insufficiente, mancata e via aggettivando. Dal che mi è parso di capire che le opere pubbliche, siano esse grandi, medie o modeste, prima si fanno e poi si abbandonano a se stesse come figli illegittimi. Controllare che siano sicure e stiano in piedi è faccenda che non interessa. Nessuno ci guadagna. Né le amministrazioni delle infrastrutture, né gli enti locali, né i governi, né le imprese costruttrici.
La manutenzione non fa girare dei bei pacchi di denaro, non crea appalti e subappalti, non fa pubblicità ai politici che possono vantarsene. È solo atto dovuto, sterile dovere istituzionale che non produce visibilità. Quando un ponte collassa o un paese smotta senza neanche l’alibi di un terremoto è solo una grana. Che i responsabili cercano di scrollarsi di dosso dando la colpa al passato, a chi non c’è più, bene che vada a chi ha preso i soldi ed è scappato con il malloppo. È sempre stato così, in Italia. Sarà sempre così. Sepolto un disastro se ne farà un altro. Perché costruzioni e ricostruzioni rendono, mentre la manutenzione è solo un noioso e poco redditizio intermezzo.
(Ivano Sartori)




Giannelli



Favoletta
No, non sono di sinistra, sono solo un vignettaro che ha la sensazione di ritrovarsi nella "terra di mezzo"; e nella società dei consumi, è disdicevole se non peggio, sic! Mentre facevo la vigna, senza sapere nulla o quasi dei risvolti tecnici e politici della cosa, mi chiedevo...perché? Che significa? E' giusto fare la somma dei morti? Quanti sono. due, tre, undici, cento? Una "favoletta", cosa??? [...]
Paride Puglia



Lo stellone
E' chiaro che la tragedia del Ponte Morandi non è una fatalità.
Era un evento che si cercava di allontanare con interventi di manutenzione evidentemente meno costosi di quanto si sarebbe dovuto fare da tempo e cioè la sua demolizione. Costi che ora si dovrà sostenere ugualmente aggravati dalla grave perdita di vite umane.
Un pericolo reale che per la somma di irresponsabilità, superficialità, connivenze, ahimè tipicamente italiana, si è "sperato" di esorcizzare confidando nella fortuna.
Gianfranco Uber



Riccardo Mannelli


Chiedete a Brooklyn
 Dello scarno comunicato che Autostrade per l’Italia ha ritenuto di dedicare al viadotticidio di Genova colpisce anzitutto l’assenza di umanità. Neanche un pensiero per le vittime, una frasetta raccattabile dal prontuario delle condoglianze. Viviamo tempi truci, dove ogni manifestazione di gentilezza è considerata sintomo di ipocrisia o, peggio, di cultura. Ma si pensava che i morti godessero ancora di un regime di extraterritorialità, tale da non rendere l’omaggio nei loro confronti un’ammissione di debolezza. Ebbene, si pensava male.
Quanto al linguaggio scelto dall’anonimo estensore, il quale non ha altre colpe se non quella di avere seguito un copione prefissato dai superiori, appare irto di «solette», «carri-ponte» ed espressioni decodificabili solo dagli addetti ai lavori.

  Come se una tragedia di queste proporzioni fosse da derubricare a disputa tra ingegneri e non riguardasse i milioni di utenti che ogni giorno versano un obolo ai caselli di Autostrade per solcare arcobaleni di calcestruzzo affacciati sul vuoto. Ma l’aspetto più triste rimane il rifiuto preventivo di qualsiasi responsabilità, che nella patria dei paraculi è una specie di riflesso spontaneo. Ci viene fatto sapere che il viadotto era «sottoposto a costante attività di vigilanza» (e meno male), però anche che la sua costruzione «risaliva agli anni 60». Come se un bollettino medico sollevasse il chirurgo dall’errore adducendo l’età del paziente. Tanto più che il ponte di Brooklyn di anni ne ha 135 e resta al suo posto senza bisogno di troppi comunicati.
Massimo Gramellini



Genova
Fulvio Fontana



Italia: la tragedia del viadotto di Genova.
Plantu


talking without speaking
hearing without listening
Magnasciutti



Un grande abbraccio a Genova ed una preghiera alle vittime ed ai feriti.

Fany

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Genova risolve il problema del traffico
copertina della Domenica del Corriere 1 marzo 1964

lunedì 13 agosto 2018

Ritratto di Ennio Morricone

ENNIO MORRICONE
su La Repubblica di Riccardo Mannelli

Nel numero di domenica 12 agosto dei Robinson una lunga intervista dello Straparlando è dedicato a un grandissimo maestro, famoso e celebrato in tutto il mondo, Ennio Morricone. Dall'esordio con la prima colonna sonora commissionata da Sergio Leone (Per un pugno di dollari, 1964) all'Oscar per la carriera nel 2007, è anche un'occasione per fare un omaggio al compositore che compirà 90 anni a novembre.



sabato 11 agosto 2018

L'umorismo grafico di Diego Herrera, "Yayo" (seconda parte - i premi).

El humor gráfico de Diego Herrera, “Yayo”.
Especial para Fany Blog
Por Francisco Punal Suarez
segunda parte - los premios

XVI PortoCartoon -GrandPrize_Canada_Diego Herrera

Reconocimiento en Canadá

Uno de los momentos más importantes en la vida de Diego Herrera, tras sus años de residencia en Canadá, donde se unió a su esposa Talleen Hacikyan, artista plástica especializada en grabado, con quien tiene un hijo adolescente, fue cuando le otorgaron, en el 2011, el Premio Charles Biddle, que destaca la contribución excepcional de un artista que haya emigrado a Quebec, y cuyo compromiso personal y profesional contribuye al desarrollo cultural de esa provincia, en la escena nacional e internacional. El premio le fue entregado por la ministra de Cultura de Quebec, Christine St-Pierre, y Kathleen Weil, ministra de Inmigración y de Comunidades Culturales.

“Fue un gran honor –dice Yayo - y un inmenso reconocimiento a mi obra, a mi carrera, y también a la contribución que hacen los inmigrantes a este extraordinario país. Esta distinción aplaude los esfuerzos y los aportes de una persona, que por sus logros es un modelo a seguir, no solamente en el campo de la cultura, sino para la sociedad de Quebec en general”.

Diego Herrera, Yayo, riceve il premio Charles Biddle, in Canada, nel 2011


XVI  y XVII PortoCartoon, Portugal

Para Yayo un instante culminante en su carrera artística fue la obtención, en el 2014, del Gran Premio en el XVI PortoCartoon, uno de los más importantes certámenes de humor gráfico a nivel mundial, que se realiza en la ciudad portuguesa de Oporto, organizado por el Museu Nacional da Imprensa.

El dibujo nos presenta a un marinero en un bote, que lleva una pequeña pecera, con un pez pequeño, y que trata de remar en un mar de botellas de plástico. La obra, además del galardón del jurado, también ganó el premio del público. Es una manera de constatar que el arte puede actuar para mejorar el mundo.

“Esa obra –manifiesta Yayo - nos recuerda que la codicia humana es insaciable, hasta el punto de convertir el agua, fuente primaria de la vida, en un objeto mercantil, vendida en botellas de plástico, un material que nunca termina de descomponerse y capaz de crear, entre otras cosas, en el Océano Pacífico, una isla de basura plástica, más grande que la superficie conjunta de Portugal, España y Francia. Irónicamente, en un mundo donde la información es más accesible que nunca, por pereza o por conformismo, preferimos mirar hacia otro lado. Frente a esto, el humor con su poesía y su creatividad, es una alternativa a la desesperación. Esperemos que una sonrisa pueda inspirar acciones concretas, grandes y pequeñas, que se multipliquen, como granos de arena, en defensa de un agua más limpia y más justamente distribuida”.

Al año siguiente, 2015, y en el XVII PortoCartoon, Yayo y su esposa Tallen fueron invitados a inaugurar y disfrutar de la Casa del Caricaturista “Georges Wolinski”, dibujante francés asesinado en el atentado a la revista Charlie Hebdo, y durante dos semanas realizaron talleres en el Museu da Imprensa, para niños y jóvenes. Fue en aquella ocasión donde conocimos personalmente a Yayo y su esposa.

En esa edición, fue inaugurada una exposición con decenas de dibujos de Yayo en el centro comercial Dolce Vita, de Oporto, y en sus palabras de presentación, Luis Humberto Marcos, director del PortoCartoon, señaló lo siguiente: “Los dibujos de Yayo aquí presentes, manifiestan la calidad de un pensamiento que sale a la luz deconstruyendo cosas, figuras y situaciones. Yayo nos ayuda a pensar mejor sobre el mundo. Sus causas son las que protegen el medio ambiente, la igualdad de derechos, contra la contaminación, contra el tabaco y otros temas. El juego de la antinomia está muy presente en la obra de Diego. Las contradicciones desconcertantes e inesperadas nos llevan a pensar más profundamente sobre las cosas. Las actitudes sociales cotidianas más rutinarias se giran al revés”.

Encuentro en Galicia
En octubre de 2016, tuvimos oportunidad de encontrarnos nuevamente con Yayo y Tallin, quienes habían realizado el Camino de Santiago, y estaban muy contentos de ese perigranaje por tierras gallegas.
Festejamos este encuentro en un restaurante de Santiago de Compostela, Galicia, y fue una nueva ocasión de valorar su humanismo y humor
De aquel día, no olvido sus palabras: “Los artistas canalizan las emociones y los sentimientos de una sociedad. El arte nos hace más humanos, más sensibles y por lo tanto más propensos a sufrir, pero también puede hacernos más felices y libres”.
Yayo e sua moglie Tallen, a Santiago de Compostela - Francisco Punal.

Planes futuros
Yayo trabaja actualmente en las ilustraciones de un álbum para niños, en inglés. Su título es “La dama de las piedras”. Va a ser publicado el año entrante. El autor del texto es un escritor cubano, Enrique Pérez Díaz. El editor es Tradewind Books, de la ciudad de Vancouver. El tema es una leyenda que sucede junto al mar, en una playa.

En enero y febrero de 2019, Yayo va a hacer una residencia de autor, durante 2 meses, en la ciudad de Québec, en la Maison de la littérature. Durante ese tiempo realizará un proyecto personal de escritura y dibujo, sobre el tema de la Libertad de Expresión. Esta residencia esta organizada por PEN. Este es un organismo internacional que trabaja por la defensa de la libertad de expresión de los escritores y periodistas alrededor del mundo.

“Y noticia importante: en el mes de septiembre del 2018 – dice Yayo - Talleen y yo vamos a hacer otro Camino de Compostela. Esta vez será el Camino Portugues, a partir de Porto. Comenzaremos a caminar el 13 de septiembre, para terminar en Santiago hacia el 10 de octubre. Será una nueva aventura”- finaliza.









L'umorismo grafico di Diego Herrera, "Yayo" (seconda parte - i premi).

Riconoscimento in Canada

Uno dei momenti più importanti della vita di Diego Herrera, dopo i suoi anni di residenza in Canada, con la moglie Talleen Hacikyan, artista specializzato in incisione, con la quale ha un figlio adolescente,  è stato quando gli è stato conferito nel 2011, il Premio Charles Biddle.
Il Charles Biddle Award sottolinea l'eccezionale contributo di un individuo emigrato in Quebec e il cui impegno personale o professionale contribuisce allo sviluppo culturale e artistico del Quebec sulla scena nazionale o internazionale. Riconosce gli sforzi e il contributo di un individuo che, attraverso i suoi risultati, è un modello di successo non solo nel proprio campo ma per la società del Quebec nel suo insieme.
Il premio gli è stato conferito dal Ministro della Cultura del Quebec, Christine St-Pierre, e Kathleen Weil, Ministro dell'immigrazione e Comunità culturali.

"E 'stato un grande onore, dice Yayo - e un enorme riconoscimento del mio lavoro, della mia carriera, e anche il contributo che gli immigrati fanno in questo paese straordinario. Questa distinzione applaude gli sforzi e i contributi di una persona, che per i suoi risultati è un modello, non solo nel campo della cultura, ma per la società del Quebec in generale ".

XVI e XVII PortoCartoon, Portogallo

Per Yayo un momento culminante della sua carriera è stato vincere, nel 2014, il Gran Premio al XVI PortoCartoon, uno dei più importanti eventi di umorismo di tutto il mondo, che si tiene nella città portoghese di Oporto, organizzato dal il Museo Nazionale di Impresa.

Il disegno ci presenta un marinaio in una barca, che trasporta un piccolo acquario, con un piccolo pesce, e che cerca di remare in un mare di bottiglie di plastica. Il lavoro, oltre al premio della giuria, ha anche vinto il premio del pubblico. È un modo per confermare che l'arte può agire per migliorare il mondo.

"Questo lavoro - dice Yayo - ci ricorda che l'avidità umana è insaziabile, fino al punto di trasformare l'acqua, fonte primaria di vita, in una forma commerciale venduto in bottiglie di plastica, un materiale che non finisce mai e in grado di decomposizione creare, tra le altre cose, nell'Oceano Pacifico, un'isola di rifiuti di plastica, più grande della superficie comune di Portogallo, Spagna e Francia. Ironia della sorte, in un mondo in cui l'informazione è più accessibile che mai, attraverso la pigrizia o il conformismo, preferiamo guardare dall'altra parte. Di fronte a questo, l'umorismo con la sua poesia e la sua creatività, è un'alternativa alla disperazione. Speriamo che un sorriso possa ispirare azioni concrete, grandi e piccole, che si moltiplicano, come granelli di sabbia, in difesa di un'acqua più pulita e più giustamente distribuita ".

L'anno successivo, il 2015, e nel XVII PortoCartoon, Yayo e sua moglie Tallen sono stati invitati ad inaugurare e godere della Casa del Cartoonist "Georges Wolinski," fumettista francese ucciso nel bombardamento della rivista Charlie Hebdo, e per due settimane ha fatto laboratori presso il Museu da Imprensa, per bambini e giovani. Fu in quella occasione che ho incontrato personalmente Yayo e sua moglie.

E' stata fatta anche  una mostra con decine di disegni di Yayo nel centro commerciale Dolce Vita, Porto, e nelle sue osservazioni introduttive, Luis Humberto Marcos, direttore del PortoCartoon, ha dichiarato: "I disegni Yayo qui presenti , manifestano la qualità di un pensiero che viene alla luce decostruendo cose, figure e situazioni. Yayo ci aiuta a pensare meglio al mondo. Le sue battaglie sono per proteggere l'ambiente, la parità dei diritti, contro l'inquinamento, contro il tabacco e altre questioni. Il gioco della contraddizione  è molto presente nel lavoro di Diego. Sconcertanti e inaspettate contraddizioni ci portano a pensare più profondamente alle cose. Gli atteggiamenti sociali quotidiani  vengono capovolti ".

Incontro in Galizia

Nel mese di ottobre 2016, ho avuto l'opportunità di incontrare di nuovo Yayo e Tallinn, dopo che aveva fatto il Camino de Santiago, ed erano molto contenti del pellegrinaggio per la Galizia.
Abbiamo celebrato questo incontro in un ristorante a Santiago de Compostela, in Galizia, ed è stata una nuova opportunità per valorizzare il suo umanesimo e il suo umorismo
Da quel giorno, non dimentico le sue parole: "Gli artisti incanalano le emozioni e i sentimenti di una società. L'arte ci rende più umani, più sensibili e quindi più inclini a soffrire, ma può anche renderci più felici e liberi. "

Piani per il futuro

Yayo sta attualmente lavorando alle illustrazioni di un album per bambini, in inglese. Il suo titolo è "La signora delle pietre". Sarà pubblicato l'anno prossimo. L'autore del testo è uno scrittore cubano, Enrique Pérez Díaz. L'editor è Tradewind Books, dalla città di Vancouver. Il tema è una leggenda che accade vicino al mare, su una spiaggia.

In gennaio e febbraio 2019, Yayo farà una residenza d'autore per 2 mesi a Quebec City, presso la Maison de la littérature. Durante questo periodo realizzerà un progetto personale di scrittura e disegno, sul tema della libertà di espressione. Questo residence è organizzato da PEN. Questa è un'organizzazione internazionale che lavora per difendere la libertà di espressione di scrittori e giornalisti in tutto il mondo.

 "E importanti novità: nel settembre 2018 - dice Yayo - Talleen e io faremo un altro Camino de Compostela. Questa volta sarà la via portoghese, da Porto. Cominceremo a camminare il 13 settembre, terminando a Santiago il 10 ottobre. Sarà una nuova avventura "- conclude.









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venerdì 10 agosto 2018

L'umorismo grafico di Diego Herrera, "Yayo". (prima parte)





El humor gráfico de Diego Herrera, “Yayo”.
Especial para Fany Blog
Por Francisco Punal Suarez

El 2018 está siendo un año muy estimulante para el ilustrador de libros infantiles y humorista gráfico Diego Herrera, “Yayo”, un artista universal, un poeta de la imagen, nacido en Colombia en 1961, que reside en Montreal, Canadá, desde 1987, y a quien he tenido la oportunidad de conocer personalmente junto a su esposa Talleen Hacikyan, artista plástica.

Yayo ha ilustrado más de treinta libros de literatura infantil y juvenil y es autor de cinco libros de humor gráfico. Trabaja para editoriales y publicaciones en Canadá, Francia, Estados Unidos y Colombia. Sus obras han sido premiadas en Canadá, Japón, Colombia y Europa.

Entre otros galardones podemos mencionar el Gran Premio Golden Smile en Belgrado en 1997; Mención Especial, 11 Festival Internazionale di Humor Grafico Fuori Gioco. Rome, Italia, 2008; Mención Especial, Biennale Internazionale di Humor Grafico Vino, Humour e Fantasia, Rome, Italia, 2009; Premio Charles Biddle, Montreal, Canadá, 2011; Mención de Honor, World Press Cartoon, Sintra, Portugal. 2013; Gran Premio en el XVI PortoCartoon en Portugal, y el Premio de Excelencia, Concurso Internacional de la Libertad de Prensa, Ottawa, Canadá, en 2014.


“Para mi –dice Yayo- dibujar es como soñar y jugar. Tiene algo de mágico y de misterioso. Dibujar es tal vez la manera más elemental, más simple y económica de reinventar el mundo y de interpretarlo. Y es mi forma favorita de expresar lo que imagino”.

“Defino el humor gráfico –expresa - como una manera de desvelar el lado pretencioso y grave de la realidad. En mis dibujos hago uso del absurdo, de la sátira y de una cierta dosis de poesía. El humor gráfico y la poesía, no solo son compatibles sino indisociables. Y la poesia es como el agua, absolutamente necesaria a la supervivencia humana”.

En abril de este año, Yayo realizó una muestra antológica de sus ilustraciones, en la Casa de la Cultura de Mercier, Montreal, que nos ofrecía un viaje pictórico y narrativo; una invitación a descubrir el arte de la ilustración a través de imágenes de un universo infantil que hace soñar.


Dichas ilustraciones, para libros infantiles, plenas de colores festivos, fueron realizadas en diversas técnicas: acrílicos, lápices de colores, acuarelas, tintas, collages y técnicas numéricas.
Las obras expuestas provenían de los siguientes libros: Piqik, Night Sky Wheel Ride, I Am the Book, Keeper of Soles y The King Who Barked. que fueron publicados originalmente en Canadá y Estados Unidos.

Esta exposición fue muy bien acogida por niños y adultos que apreciaron un hecho cultural de gran significado, y ha sido trasladada al Centro Culturel Notre Dame de Grace, de Montreal hasta el 2 de septiembre 2018.
Durante el mes de julio, y con el título es L’Oeil espiègle ( El ojo Travieso ), Yayo ha realizado una muestra de 27 obras originales en L’Ile-des-Soeurs, (La Isla de las Monjas), una de las islas que forman parte de Montreal, en el Centre Elgar, el cual forma parte de la red de las casas de la cultura de su ciudad.

“En esta ocasión he mostrado una selección – expresa- de mis dibujos de humor gráfico, con temas diversos; el calentamiento global, la libertad de expresión, la salud, el vino, la música, el deporte, los animales, etc. Todos los dibujos, salvo uno, han sido previamente publicados en la revista L´actualité”.

“Fue una nueva oportunidad -añade - de compartir mis obras de manera más personal, con un público de grandes y chicos, sin pasar por el intermediario de una publicación. Cuando un espectador se ve cara a cara con el original de un dibujo, se establece una relación más intima, un encuentro único”.

La obra pictórica de Yayo se carac­teriza por un gran despliegue imaginativo, de notables va­lores  humorísticos y filosóficos, donde predominan el surrealismo y el absurdo. Ya­yo ha creado un universo muy particular que nos presenta su mirada ingeniosa. "El humor gráfico -expresa Yayo- como lo conocemos ahora, le debe mucho al su­rrealismo, por no decir que es un derivado de él, espe­cialmente cuando el lector puede interpretar libremente una imagen. El humor le ha­ce contrapeso al racionalismo disfrazado de buenas razones. Es una forma de confrontar la realidad, incluyendo la política", recalca.






L'umorismo grafico di Diego Herrera, "Yayo".
Speciale per Fany Blog
Di Francisco Punal Suarez

Il 2018 è  un anno molto impegnativo per l' illustratore e cartoonist,  Diego Herrera, "Yayo", un artista universale, un poeta dell'immagine, nato in Colombia nel 1961, che vive a Montreal, in Canada, dal 1987, e che ho avuto l'opportunità di incontrare personalmente.

Yayo ha illustrato oltre trenta libri di letteratura per bambini e giovani ed è autore di cinque libri di umorismo grafico. Lavora per editori e fa pubblicazioni in Canada, Francia, Stati Uniti e Colombia. Le sue opere sono state premiate in Canada, Giappone, Colombia ed Europa.

Tra i tanti premi possiamo citare il Gran Premio del Sorriso d'oro a Belgrado nel 1997; Menzione speciale, 11 Festival Internazionale di Humor Grafico Fuori Gioco. Roma, Italia, 2008; Menzione speciale, Biennale Internazionale di Humor Grafico Vino, Humor e Fantasia, Roma, Italia, 2009; Charles Biddle Prize, Montreal, Canada, 2011; Menzione d'onore, World Press Cartoon, Sintra, Portogallo. 2013; Gran Premio al XVI PortoCartoon in Portogallo e il Premio di eccellenza, Concorso internazionale di libertà di stampa, Ottawa, Canada, nel 2014.


"Per me", dice Yayo, "disegnare è come sognare e suonare. Ha qualcosa di magico e misterioso. Disegnare è forse il modo più elementare, più semplice ed economico per reinventare il mondo e interpretarlo. Ed è il mio modo preferito per esprimere ciò che immagino. "

"Definisco l'umorismo grafico - dice - come un modo per svelare il lato pretenzioso e serio della realtà. Nei miei disegni uso assurdità, satira e una certa dose di poesia. Umorismo grafico e poesia non sono solo compatibili ma inseparabili. E la poesia è come l'acqua, assolutamente necessaria per la sopravvivenza umana. "

Nel mese di aprile di quest'anno, Yayo ha condotto una retrospettiva dei suoi disegni nella Casa della Cultura di Mercier, Montreal, abbiamo ci ha offerto un percorso pittorico e narrativo; un invito a scoprire l'arte dell'illustrazione attraverso le immagini di un universo infantile che ti fa sognare.

Queste illustrazioni, per libri per bambini, piene di colori festivi, sono state realizzate con varie tecniche: acrilici, matite colorate, acquerelli, inchiostri, collage e tecniche numeriche.

Le opere esposte provengono dai seguenti libri: Piqik, Night Sky Wheel Ride, I Am the Book, Keeper of Suns e The King Who Barked. che sono stati originariamente pubblicati in Canada e negli Stati Uniti.

Questa mostra è stata molto apprezzata dai bambini e adulti e così  è stato portata anche al Centre Culturel Notre Dame de Grace, Montreal fino 2 Settembre 2018.

Durante il mese di luglio, con il titolo è L'Oeil Espiègle (El Travieso occhio), Yayo ha esposto 27 opere originali nell' Isola L'Monache (L'Isla de las Monjas), una dei isole che fanno parte di Montreal, nel Centro Elgar.

"In questa occasione ho mostrato una selezione - dice - dei miei disegni di umorismo grafico, con temi diversi; riscaldamento globale, libertà di espressione, salute, vino, musica, sport, animali, ecc. Tutti i disegni, tranne uno, sono stati precedentemente pubblicati sulla rivista L'actualité ".

"È stata una nuova opportunità - aggiunge - condividere le mie opere in un modo più personale, con un pubblico di adulti e bambini, senza passare attraverso una pubblicazione. Quando uno spettatore si trova faccia a faccia con l'originale di un disegno, viene stabilita una relazione più intima, un incontro unico ".

Il lavoro pittorico di Yayo è caratterizzato da una grande esposizione fantasiosa, da valori umoristici e filosofici notevoli, in cui predominano il surrealismo e l'assurdo. Yayo ha creato un universo molto particolare e ci presenta il suo aspetto geniale. "L'umorismo -dice Yayo- come lo conosciamo oggi, deve molto al surrealismo, per non dire che è un suo derivato, e specialmente quando il lettore è libero di interpretare un'immagine. L'umore fa da contrappeso al razionalismo mascherato da buone ragioni, è un modo di affrontare la realtà, compresa la politica ", sottolinea.