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lunedì 27 febbraio 2023

MUTO COME UNA VIGNETTA di Claudio Mellana


 


Claudio Mellana


MUTO COME UNA VIGNETTA

ELOGIO DEL DISEGNO UMORISTICO SENZA PAROLE

2022, cm 21 x 30, pp. 304, colore


Il libro è una grande antologia di disegni umoristici senza parole raccolti in tutto il mondo e suddivisi per argomenti. Oltre 600 disegni e 332 autori arricchiscono le pagine di questo volume, davvero unico nel suo genere. Le tematiche spaziano su temi che vanno dal sesso alla religione, dai militari alla musica per arrivare all’amore e all’arte. Le pagine introduttive sono un corposo saggio dell’autore sul disegno senza parole.


Codice Prodotto: P63F92B73D17F7

EDIZIONI  IL PENNINO

https://www.ilpenninodinoaloi.it/index.php?



L'AUTORE

Nato a Torino nel 1948. Con l'amicoDario Mairano ha fondato, nel 1970 la rivista underground "Pelo & Contropelo".

Dal 1972 ha collaborato con "Ca Bala", "La Stampa", "Paese Sera", "ABC" e "Planete". Con Dino Aloi ha pubblicato per Feltrinelli "Un lavoro da ridere" e per Il Pennino "Umoristi in Piemonte" e "Casimiro Teja, sulla vetta dell'umorismo".

Attualmente collabora con "Buduàr" e "Vicenzapiù".

mercoledì 14 dicembre 2022

Tugèin di Gregory Panaccione e Bruno Bozzetto

 


Tugèin

Gregory Panaccione, Bruno Bozzetto

96 pagine

b/n - 19,5x26 cm - cartonato

ISBN 978-88-6567-265-5

https://www.renoircomics.it/catalogo-online/tug%C3%A8in-detail


Dopo il successo della graphic novel, “Minivip & Supervip - Il Mistero del ViaVai”, arriva

TUGE'IN, nuovo frutto della collaborazione tra Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione, che racconta la stravagante e surreale storia d’amore tra un microbo e una stella del cinema.


Descrizione

Il nuovo fumetto di Bruno Bozzetto e Grègory Panaccione, una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano.

In una giungla microscopica, un microbo dalle fattezze umane si appassiona ai film di Tarzan e inizia a comportarsi come un signore delle scimmie in miniatura. Nel suo urlo si nasconde la speranza per l’umanità di salvarsi da un male incurabile, ma a lui interessa soltanto trovare l’amore della sua vita…

Una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano, raccontata da Bruno Bozzetto, regista di capolavori d’animazione come Allegro non troppo, Vip mio fratello superuomo e West & Soda, e dal talento di Grégory Panaccione, maestro del fumetto muto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma e Il mio amico Toby.

https://issuu.com/renoircomics/docs/tugein


Scrive Thomas Villa su Artribune

SI INTITOLA “TUGÈIN” L’ULTIMO CAPITOLO A FUMETTI DELLA STERMINATA PRODUZIONE DI UNO DEGLI AUTORI ITALIANI PIÙ PROLIFICI: IL REGISTA, CARTOONIST, DISEGNATORE E SCENEGGIATORE BRUNO BOZZETTO

Ottantaquattro anni e ancora una gran voglia di affascinare il pubblico con una nuova, roboante avventura che ammalia per il suo sapore naïf e per l’intreccio che non sfigurerebbe tra le Cosmicomiche di Italo Calvino: Bruno Bozzetto è ancora un inesauribile vulcano di creatività. Durante l’ultimo Lucca Comics & Games la casa editrice ReNoir Comics ha infatti presentato lo splendido volume cartonato frutto della collaborazione tra il francese Grègory Panaccione e il veterano della sceneggiatura e dell’animazione.

IL NUOVO FUMETTO DI BOZZETTO E PANACCIONE

La collaborazione sembra il risultato di un’amicizia lunga decenni, e in effetti non è la prima volta che i due si trovano a condividere un progetto editoriale: nel 2018 era uscito per Bao Publishing il fumetto Minivip e Supervip – Il mistero del Via Vai, continuazione del film d’animazione di cinquant’anni prima di Bozzetto, Vip – Mio fratello superuomo.

Lo stile morbido e cinematografico di Panaccione, reduce dal successo ottenuto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma, Il mio amico Toby (tutti editi da ReNoir Comics) e Chronosquad (Panini Comics), accompagna la divertente vicenda dai toni surreali, narrata in pagine che stillano di neoavanguardia e Realismo magico. La vicenda prende spunto da un “binomio fantastico”, come lo avrebbe definito Gianni Rodari: l’improbabile incontro tra un essere umano microscopico e Tarzan.

LA TRAMA DEL FUMETTO

La dinamica della storia raccontata nel volume Tugèin, 94 pagine di puro spasso surreale, prende il via quando, all’interno di una giungla di dimensioni infinitesime, un microbo antropomorfo si innamora dei film d’epoca di Tarzan e ne imita il comportamento eroico. L’urlo scimmiesco di questo microscopico batterio, che probabilmente Italo Calvino avrebbe chiamato Qfwfq, ha proprietà che nulla hanno da invidiare al Pifferaio di Hamelin dei Fratelli Grimm: il suo taumaturgico latrato cura gli esseri umani da una fastidiosa malattia assai bizzarra: tanto più si è malati, tanto meno si vedono gli effetti.

Bozzetto è allo stato puro e fa piacere vederlo così in forma a ottant’anni: la lettura scorre in maniera assai piacevole e, una volta terminata, si deposita in un angolo speciale della memoria dove vengono conservate le storie fonte di diletto intellettuale, prima ancora che divertissement fine a sé stesso.

Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione




LA STORIA DI BRUNO BOZZETTO

Grègory Panaccione, il francese più italiano che si possa conoscere, vive e insegna a Milano alla Scuola Internazionale di Comics, e ha passato vent’anni nel mondo dell’animazione come storyboard artist, designer di personaggi, scenografo e regista di serie TV, per poi sbarcare nel mondo del fumetto nel 2011.



Bruno Bozzetto disegna il Signor Rossi
Bruno Bozzetto, invece, è un autore mitico dell’animazione italiana: classe 1938, fin da giovanissimo produce da autodidatta deliziosi cortometraggi d’animazione, mentre il suo primo vero cartoon è l’originalissimo Tapum! La storia delle armi del 1958, che venne proiettato anche al Festival di Cannes riscuotendo interesse per l’originalissima creazione di un disegnatore che allora era soltanto ventenne. A ventidue anni, nel 1960, dà vita a quella che sarà di gran lunga la sua creazione più celebre: il Signor Rossi, di cui narrerà le divertenti vicissitudini in tre film (tra cui Il Signor Rossi cerca la felicità) e sette cortometraggi, nonché una serie per il programma Gulp! e un’altra mai distribuita commercialmente. Risalgono a quegli anni anche i lungometraggi West and Soda del 1965, il già citato Vip – Il mio fratello superuomo del 1968, e nel 1976 la sua personalissima risposta a Fantasia della Disney: il surreale Allegro ma non troppo con il leggendario Maurizio Nichetti come protagonista delle parti girate dal vero.



Il successo internazionale gli arride nel 1990, quando vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino per il cortometraggio Mister Tao, mentre nel 1991 è addirittura candidato al Premio Oscar nella categoria Miglior cortometraggio d’animazione con il cartoon Cavallette. Memorabile, inoltre, la collaborazione con il programma Quark di Piero Angela tra il 1981 e il 1988, per il quale realizza veri e propri piccoli capolavori dell’animazione, come i cortometraggi Scienza e Metodo, Impariamo a immaginare, Gli atleti della mente, La vasca di Archimede e Il linguaggio.






venerdì 25 novembre 2022

Libro: "La ballata dei senzatetto" di Monica Manganelli

 

 «La ballata dei senzatetto»

di Monica Manganelli

ISBN 979-888796125-5, 

58 pagine, illustrate a colori, formato 21,5x31cm


Esce dallo schermo e diventa un libro «La ballata dei senzatetto». 

Tratto dall’omonimo film di animazione del 2015, che racconta il dramma del terremoto del 2012 in Emilia attraverso gli occhi di un bambino, diretto dalla regista nocetana Monica Manganelli e realizzato con il contributo della Emilia Romagna Film Commission, il libro è illustrato proprio con le immagini del film.

Presentato in anteprima, insieme al corto, in un laboratorio al Future Film Festival alla Cineteca di Bologna, il libro è uscito ufficialmente il 10 ottobre. Esce con una finalità benefica: parte del ricavato verrà infatti devoluto ad Onlus che si occupano di bambini in difficoltà.

«Quest’anno ricorrono già dieci anni dai tragici eventi del terremoto del 2012 - spiega la regista Monica Manganelli -. Abbiamo quindi pensato di realizzare un libro, illustrato con le immagini tratte dal film, e con il patrocinio della regione Emilia Romagna, all’interno delle manifestazioni per il decennale del terremoto». 

Il volume è stato stampato dalla cooperativa sociale Cabiria, ed è edito dall’associazione Independent R-Evolution: la casa di produzione che ha realizzato il film, che ha riscosso successo in giro per il mondo in sessanta festival vincendo numerosi premi tra cui un Nastro d’Argento, il Los Angeles Film Fest e arrivando alle selezioni per gli Oscar 2016 e alla candidatura per il David di Donatello. E che ora è in distribuzione su broadcast in quattro continenti con ShortSTV.

Il libro è «sia un modo per avvicinare i bambini all’amore per il cinema, sia, attraverso l’arte e l’animazione, per insegnare come affrontare le piccole e grandi sfide della vita - prosegue la Manganelli -. Il piccolo Tommy, il protagonista, e la sua amica lumaca affrontano, infatti, un viaggio simbolico e surreale che grazie all’immaginazione può rendere gli ostacoli un’opportunità di crescita».

Come scrive la stessa Manganelli nell’introduzione, «ho immaginato questo libro come un taccuino di viaggio attraverso le terre danneggiate dal sisma. Gli occhi sono quelli di un bambino e di una lumaca, sua compagna di viaggio e simbolo della tenacia degli emiliani. Se in un primo momento incontra solo paesaggi desolati e paesi distrutti, proseguendo fra le macerie Tommy scoprirà invece che nella popolazione, con l’aiuto della solidarietà, è tornata la voglia di ricominciare».

Iibro sarà disponibile a Noceto in due punti vendita, e poi on line. In programma anche alcune presentazioni con laboratori per bambini.

Il costo è di euro € 20, ISBN 979-888796125-5, 58 pagine, illustrate a colori, formato 21,5x31cm.

A Noceto/PARMA lo trovate presso l'Associazione LA TROTTOLA, via Gramsci 44, e presso LA SCUOLA di Giò/edicola in Piazza della Repubblica 29.

Per richiederlo on line e farvelo spedire invece potete scrivere a Monica o a independentrevolution.art@gmail.com

Il libro è stato presentato e promosso al Future Film Festival di Bologna, insieme alla proiezione del film e a dei laboratori creativi per bambini, ed in futuro in differenti date e luoghi da destinarsi (14 novembre-Forlì, 13 dicembre-Parma).

Nella speranza che apprezziate l'iniziativa e vogliate fare un regalo solidale con finalità benefiche, anche in vista del Natale. cordiali saluti, Monica Manganelli https://monicamanganelli.net/ https://monicamanganelli.net/biography/
















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THE BALLAD OF THE HOMELESS (La ballata dei senzatetto) vince al LOS ANGELES SHORT FILM FESTIVAL


giovedì 19 maggio 2022

"Art As Solidarity" di Andrea Arroyo, 3 mostre ed un libro a Manhattan

Antirazzismo, Arte come solidarietà - Andrea Arroyo.


A Manhattan vengono inaugurate tre mostre dell'artista plastico messicano-americana Andrea Arroyo e presentato il suo libro "ImagiNACIONES: El Arte Como Solidaridad" 

Di Francisco Punal Suarez

Speciale per FanyBlog


 In una storica collaborazione organizzata dalla Northern Manhattan Arts Alliance, The Hispanic Society Museum & Library (Outdoors, 1 maggio-31 luglio 2022), The United Palace (Outdoors, 14 maggio-31 luglio 2022, aperto tutti i giorni.) e Il Morris-Jumel Mansion Museum (1 maggio-12 giugno 2022, aperto venerdì-domenica 12-16:30.) è lieto di presentare "Art As Solidarity" di Andrea Arroyo in tre mostre all'aperto gratuite e al chiuso, con oltre cinquanta opere d'arte realizzate in risposta a problematiche che ci affliggono ogni giorno, come l'immigrazione, i diritti civili e di genere, lo sfollamento, la violenza armata, i conflitti internazionali e la crisi ambientale I campioni hanno ingresso gratuito.

lunedì 28 marzo 2022

"La Città delle Donne a Vignette"

 

Teresa Noce (di Fabrizio Azzali)
Elsa Morante (di Monica Lasagni)
Katherine Mansfield (di Giulia Zatti)
Madame Wu (di Alessia e Bruno)
Lina "Gabriella" Polizzi (di Sophie Lamoretti Donoso)
sono le protagoniste in copertina della "Città delle Donne a Vignette"



"La Città delle Donne a Vignette", rappresenta il quarto capitolo della serie degli “Stradari Parmigiani” prodotti dalla Fondazione Matteo Bagnaresi Onlus. Si tratta di albi a fumetti nei quali i protagonisti della toponomastica cittadina vengono presentati attraverso piccoli ritratti e caricature accompagnate da un breve approfondimento biografico. E’ una operazione senza fini di lucro: il ricavato dell’iniziativa è reinvestito nelle attività didattiche della Fondazione.

Per il quarto volume la Fondazione ha pensato di iniziare un nuovo percorso: non più stradari “generici” ma dedicati volta per volta a un tema specifico. Su suggerimento di Cristina Bagnaresi, l’idea è stata quella di dedicarsi alle figure femminili della toponomastica cittadina. “La Città delle Donne a Vignette” vuole essere un volume che, col sorriso, racconta vite di donne diverse tra loro nel tempo e nelle vicende, ma spesso accomunate dalla capacità di resistenza e reazione a contesti che per lungo tempo le hanno volute subalterne agli uomini. E purtroppo le mappature della toponomastica ancora oggi spesso sono lì a dimostrarlo data, ad esempio, la difficoltà di trovare personaggi femminili nelle vie del centro storico.

Come ogni anno, il progetto ha potuto contare sulla collaborazione di Cubo – Contenitore Creativo che, da sempre, si occupa di diffondere gli stradari parmigiani nei circuiti digitali.

Altre realtà coinvolte sono la Casa delle Donne di Parma alla quale destineremo parte del ricavato della vendita dei volumi. Hanno supportato il progetto anche l’associazione Toponomastica femminile (che cura l’appendice del volume), il gruppo di artiste parmigiane “La meraviglia di Artemisia” già autrici della guida illustrata “Parma l'é béla bombén” uscita l’anno scorso, il Centro Studi Movimenti di Parma e l’Assessorato alle Pari Opportunità che ha fornito il Patrocinio.

Al volume hanno partecipato circa 70 artisti di Parma e provincia: professionisti, amatori, studenti del liceo Toschi, volontari della Fondazione Bagnaresi.

I testi sono a cura di Michele Belmessieri e Giulia Carenzi, con contributi del Centro Studi Movimenti. Il titolo “La Città delle Donne”, in effetti, vuole omaggiare anche una loro iniziativa omonima del 2018 quando diffusero 10 paline per la città, ciascuna delle quali legata a un luogo e a un momento storico di riscatto da parte delle donne di Parma. A sua volta nel titolo riecheggia anche il famoso film di Fellini e, soprattutto, il testo quattrocentesco Le livre de la Cité des Dames di Christine de Pizan.

“La Città delle Donne a Vignette” presenta più di 120 personaggi legati alla toponomastica parmigiana e della provincia, fornendo una inedita mappatura che contribuisce a raccontare non solo biografie di grandi donne, ma assieme passaggi importanti della storia della nostra città.


Lo trovate da Libraccio, Mondadori Ghiaia, Libri e Formiche, Fiaccadori, Mondadori EuroTorri, a Parma e in  Libreria 80 a San Secondo.


Adele Zucchi 
© Alice Bonelli


PARMA. LA CITTÀ DELLE DONNE A VIGNETTE 

articolo di Danila Baldo (vicepresidente di Toponomastica Femminile)

https://vitaminevaganti.com/2021/10/02/parma-la-citta-delle-donne-a-vignette/

Siamo state coinvolte, come associazione Toponomastica femminile, in un’impresa editoriale che ci è apparsa subito molto interessante e importante per far conoscere le donne che hanno contribuito alla crescita della civiltà. 

Poniamo alcune domande a Michele Belmessieri, che ci ha contattate su suggerimento della dr.a Fabrizia Dalcò, esperta in politiche di parità e appassionata di storia delle donne, autrice del blog In genere: dedicato a donne e uomini, pubblicato dalla Gazzetta di Parma. 


Michele, ci piacerebbe leggere una tua piccola presentazione. Di che cosa ti occupi? 

Sono uno storico dell’arte, operatore culturale e insegnante. Professionalmente ho sempre lavorato in contesti museali con incarichi che sono andati dalla curatela di mostre, l’organizzazione e la conduzione di visite guidate a responsabilità legate a progetti editoriali. Oltre a queste attività, faccio parte di una associazione che si occupa di diffusione della cultura cinematografica con la quale organizziamo progetti scolastici e programmazioni in sale d’essai. 


Come è nato questo progetto? 

La Città delle Donne a Vignette è un progetto dedicato alla toponomastica femminile di Parma, promosso dalla Fondazione Bagnaresi Onlus, e che rientra all’interno di un percorso intrapreso già quattro anni fa con il primo volume della serie Stradari Parmigiani. La serie, di cui la Città delle Donne rappresenta il nuovo capitolo, nasce da un paradosso: dello spazio urbano in cui viviamo, per le nostre consuetudini, abbiamo familiarità con i nomi, talvolta con i volti, ma il livello di conoscenza è spesso parziale e la lacuna più dolorosa è la mancanza di consapevolezza dei valori che questi personaggi incarnano. Pur non essendo un disegnatore professionista, direi più un semplice scarabocchiatore, ho deciso di provare a realizzare dei volumi a vignette che raccontassero non senza ironia le storie di questi personaggi, suddividendo la città in quartieri e accompagnando i disegni con testi biografici. Per ora sono usciti tre volumi, ciascuno dei quali mi ha tenuto impegnato per circa un anno, per un totale di ben 365 volti della toponomastica parmigiana. I primi due libri sono stati interamente illustrati da me, e quindi risultano un pochino naif, dal terzo in poi abbiamo scelto di realizzare una sorta di call aperta a chiunque decidesse di contribuire con un disegno. Anche per la Città delle Donne a Vignette è avvenuta la stessa cosa. Settanta autori e autrici diverse ci hanno permesso di raggruppare, grazie al tempo che ci hanno regalato, e al loro talento, circa centoventi personaggi realizzati da: illustratrici e illustratori professionisti, studenti, volontari/e della Fondazione e anche matite dilettanti, ma piene di entusiasmo. 

Maria Luigia D'Asburgo Lorena duchessa di Parma
© Leo Ortolani


Il fatto che sia a vignette vuole anche coinvolgere in modo privilegiato l’universo giovanile? 

Non necessariamente. Senz’altro la forma del fumetto, data la frequente familiarità con il mezzo, può essere considerata più accessibile a un pubblico di ragazzi/e rispetto a un semplice articolo di giornale, per non parlare di un vero e proprio saggio. Tuttavia riteniamo che il meccanismo di sintesi che il disegno produce e il suo carattere leggero incuriosiscano anche le persone adulte. Dirò di più, spesso in alcune illustrazioni particolarmente riuscite i ragazzi e le ragazze notano alcuni aspetti, mentre gli adulti/e qualche altro dettaglio, ciascuna/o dal proprio punto di vista. L’obiettivo dei nostri volumi in parte è proprio questo: offrire a ciascuna categoria di lettori/lettrici chiavi diverse per interpretare il nostro lavoro e le lezioni dei personaggi che fanno capolino. La presenza di tanti artisti/e diverse, ciascuna/o con il proprio stile e approccio al personaggio, aiuta questa molteplicità di lettura. 


Avete dei contatti col mondo della scuola? 

Numerosi, sia diretti che indiretti. La principale attività della Fondazione Bagnaresi consiste in un doposcuola gratuito per le classi medie e superiori della città. Questo perché la signora Cristina Bagnaresi è una insegnante in pensione e all’apertura della Fondazione ha coinvolto tanti dei suoi vecchi colleghi nel progetto. Il nostro corpo docenti è quindi composto da volontari/e dotate non solo di sensibilità, ma anche di grande esperienza. Diverse/i di loro hanno partecipato con un disegno al terzo volume dello Stradario e parteciperanno alla Città delle Donne. In questo modo, per amicizie con direttori scolastici o insegnanti ancora a lavoro, del volume si è parlato nelle scuole e qualche alunno/a del nostro liceo artistico ha anche partecipato con illustrazioni sorprendenti. Ma, soprattutto, il Comune di Parma, per iniziativa dell’Assessorato alla Cultura, ha sempre acquistato un numero consistente di Stradari, diffondendoli nelle scuole e nelle biblioteche. Con ogni probabilità anche per il prossimo progetto avverrà lo stesso meccanismo, benché il nostro interlocutore (di comune accordo) sia diventato per l’occasione l’Assessorato alle Pari Opportunità. 


Ilaria Alpi
© Mina Tedesco


Quali sono le risorse economiche che ne consentono la stampa? 

Le risorse per la stampa sono provenute da una campagna di crowdfunding, sponsorizzazioni e attraverso il sostegno del Comune di Parma che ha sin da subito patrocinato l’iniziativa. Tutto il ricavato ottenuto della vendita e dalle offerte dei libri è stato destinato alla Fondazione Bagnaresi. Visto l’interesse che Parma ha riservato agli Stradari abbiamo deciso di proseguire, ma con una sostanziale variazione: non più suddividendo semplicemente la città in quartieri ma affrontando, ogni anno, un tema diverso. Osservare le nostre strade e le nostre piazze partendo da un punto di vista, anziché raggruppando genericamente nomi sempre nuovi.  


Come è stato scelto il tema di quest’anno? 

L’idea di indirizzarci verso il tema della toponomastica femminile è partita da Cristina Bagnaresi. Inizialmente si pensava di realizzare uno Stradario dedicato alla memoria partigiana della nostra città, ma abbiamo deciso di spostarlo all’anno prossimo per inquadrarlo nelle celebrazioni del centenario delle Barricate antifasciste di Parma. Tuttavia l’intuizione di Cristina mi è piaciuta subito e immediatamente ho pensato sia alle amiche della Casa delle Donne, di cui seguivo lo sviluppo associativo, che a Toponomastica femminile, la cui mappatura di Parma e provincia mi è stata utile in fase di realizzazione degli scorsi Stradari. A pensarci bene forse avrei dovuto ringraziarvi. Lo faccio ora. 


Alcuni esempi? 

Come sempre, almeno per quello che mi riguarda, quando ci si avventura nella toponomastica sono spesso i personaggi meno conosciuti a custodire storie straordinarie. Naturalmente male non farà a chi legge una rinfrescata in merito alle vite di Giuditta Sidoli, Grazia Deledda o Maria Montessori, ma dal mio punto di vista preferisco ricordare la partigiana Laura “Mirka” Polizzi, un mito per molti di noi, l’ostetrica Maria Godi (“Mamma Cicogna”, che fece nascere migliaia di parmigiani), oppure la badessa Caracosa De Adam, sorella quasi sconosciuta dell’invece pluricelebrato Fra’ Salimbene. 


Alda Lagazzi (tra le fondatrici dello scoutismo a Parma)
© Letizia Farisato


Quali le collaborazioni? 

Seguendo alcuni dei princìpi dello statuto della Fondazione, abbiamo deciso di proporre un’alleanza con la nascente Casa delle Donne di Parma cui ci lega l’impianto valoriale. Per supportarle nella loro fase organizzativa, infatti, sarà destinato a loro il ricavato dell’iniziativa. Altre collaborazioni importanti sono con il gruppo di illustratrici parmigiane La Meraviglia di Artemisia, disegnatrici di età e stili diversi ma accomunate dal talento e dalla voglia di mettersi al servizio nella riscoperta della propria città. L’anno scorso Susanna Binacchi, Roberta Ferretti, Paola Gennari, Katia Guglielmi, Anna Mezzadri e Giulia Zatti hanno realizzato una guida illustrata di Parma (Parma l’é béla bombén, traducibile con Parma è proprio bella) che di fatto si è affiancata allo scorso stradario nelle biblioteche cittadine. Abbiamo quindi deciso di unire le forze per la Città delle Donne a Vignette. 

Senza dimenticare Toponomastica femminile, un’ultima collaborazione per noi essenziale è quella con l’Assessorato alle Pari Opportunità presieduto dalla Assessora Nicoletta Paci, da subito vicina al progetto con grande partecipazione. 


Bianca Pellegrini, per lei Per Maria Rossi ha costruito il castello di Torrechiara
©Michele Belmessieri

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https://www.toponomasticafemminile.com/sito/

https://www.facebook.com/groups/292710960778847

sabato 18 dicembre 2021

Athos Careghi: "Un amore di sorelle"

 




Sabato 18 dicembre

ore 16

presso Wow Spazio Fumetto

viale Campania 12

ATHOS CAREGHI

presenta il suo nuovo libro

edito da QUATTRO

Un amore di sorelle

Viaggio umoristico fra le suore d'Italia



Intervengono

Stefania Aleni, direttore di QUATTRO

Luigi Bona, direttore di Wow Spazio Fumetto

Vanda Aleni, critica letteraria

Giovanni Chiara, scrittore



Com'è la vita in un convento di suore?

Davanti a un alto muro che per loro è "soltanto un limite per tutte le persone che vi sono rinchiuse

dall'altra parte", le suore si muovono e parlano tra loro della vita, della scelta fatta non

nascondono i loro stati d'animo, gli umori, le simpatie e le antipatie.

Nelle centodieci tavole di questo libro, Athos vuole esprimere la sua riconoscenza e testimoniare

l'importante ruolo svolto dalle suore negli ospedali e nelle scuole, vuole parlare di loro perché

ancora oggi non sono socialmente riconosciute, sono ignorate dall'universo dei media e social

media, e passano sotto silenzio all'ombra della gerarchia ecclesiastica.

Athos offre i suoi personaggi con una leggerezza e una delicatezza invidiabile. Un lavoro in cui

riesce nel difficile compito di far divertire e riflettere nello stesso tempo. Le suorine di Athos non

sono eteree o disincarnate, anzi. Sono leggere e simpatiche, perfettamente calate nella

contemporaneità con uno sguardo non ingenuo sul mondo.

Le tavole di Athos si leggono d'un fiato ma si ha la necessita di riprenderle, di rileggere con calma

di fermarsi a riflettere, perché Athos non smette mai con il suo lavoro di far pensare, seppur con il

sorriso.



mercoledì 8 dicembre 2021

HumorChef di Emilio Isca

 



HumorChef di Emilio Isca

"Non saprei cosa consigliarvi 

io il cibo me lo porto da casa..."
Emilio Isca











Emilio Isca, ragazzo del 37, nasce a Torino tra l'indifferenza generale.

Negli anni 50 inonda con i suoi scarabocchi quasi tutte le testate umoristiche dell'epoca. 

Non domo realizza e dirige Il Giocondo e OKAI. Nel 1976 realizza e dirige il suo piccolo capolavoro: HELP!, un trenta giorni di satira, umorismo, (mal) costume, fumetti e cazzate varie che, tra le altre cose ha il pregio di scoprire due talenti che rispondono ai nomi di Vauro e Mannelli.  Vi collaborarono umoristi del calibro di Cavallo, Contemori, Giuliano, De Angelis, Gec, Melanton, Sajini, Troiano e tantissimi altri valenti cartoonist.

 Ha scritto per il teatro di rivista e Il Cabaret, collaborando anche ai testi del televisivo Drive In.

Pubblica PROFESSIONE UMORISTA con Gec, STRIP, STRIP, Hurrà, POCHE IDEE MA CONFUSE,BLA ,BLA, BLA con Giuliano, TILTSe è vero che anche le formiche nel loro piccolo si incazzano, Figuratevi gli elefanti ... Tutta un'altra musica, Camici Bianchi, L'UMORISCA, Humoralia, BLACKOUT, RISATELLUM, C'era una volta... HELP! , Saldi di stagione, SorrYdendo, e Bene, Bravi, Bis!  una carrellata su Avanspettacolo, Rivista ed il Cabaret con caricature di Franco Bruna. Ha ideato e diretto HUMORFESTIVAL, UMORISTI DOC  e SPORTHUMOR importanti rassegne di Grafica Umoristica internazionali.

Per 10 anni è stato Presidente per l'Italia della FECO, la federazione mondiale di cartoonist. UmorISCA  sin dalla nascita ha ricevuto premi e pacche sulle spalle un po' ovunque. Coppe, targhe e medaglie per complessivi 72,25 kg. Premio Publio Elvio Pertinace 2005, premio Galantara "Professione umorista" nel 2012, Premio Speciale World humor Awards 2017.

Una figlia, un genero, una splendida nipotina e tracce di inchiostro di china nelle urine.

E' tutto, ma potrebbe essere molto di più.  Tutto il resto è vita.





HumorChef

Edizioni HUMORBOOK

martedì 5 ottobre 2021

Libro Storia d’Italia e dintorni in 100 e più vignette con l’aggiunta di qualche rima



La storia d’Italia raccontata con umorismo

Si intitola “Storia d’Italia e dintorni in 100 e più vignette con l’aggiunta di qualche rima” il nuovo libro di Marco Fusi, Giorgio Giunta e Francesca Targa.

Non c’è che dire, un titolo importante e anche oltremodo ambizioso per un libro umoristico: raccontare la storia d’Italia attraverso una serie di vignette, tutte corredate da un breve testo di accompagnamento, aggiungendo qua e là, per introdurre le varie epoche, alcune rime.

È possibile riscrivere la storia a proprio uso e consumo? Certo, i potenti lo fanno da sempre. Ebbene con questo libro gli autori, che ahi loro potenti non sono, hanno voluto prendersi la rivincita e dare un senso alla nota frase di Karl Marx: «La storia si ripete due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa».

In effetti per gli studenti imparare la storia è spesso una tragedia, un ammasso inestricabile di date difficilissime da ricordare e senza neppure poter esibire a propria discolpa l’attenuante dell’arteriosclerosi, quindi la seconda volta, ovvero con questo libro, la storia diventa farsa, parodia, umorismo, uno specchio deformante che però a suo modo riflette e che consente di ridere e rifarsi delle scene mute durante le interrogazioni.

In effetti, a pensarci bene, la storia d’Italia (e dintorni) in fondo è come un libro di favole, zeppo di re nudi, principi azzurri come il Valentino, streghe e principesse avvelenatrici di Borgia memoria, rospi che baciati diventano principi come Cola Di Rienzo, maghi come Cagliostro… mancano i Draghi, ma nei tempi andati ancora non servivano per salvare l’Italia dalle crisi di governo.

Insomma, questo libro serve a indorare l’amara pillola della storia nozionistica e se qualche prof dovesse arricciare il naso… beh, non faccia tante storie, è solo humor…



A titolo di esempio ecco come le rime di Francesca Targa aprono il capitolo dedicato alla storia romana.


Roma Antica


C’era na vorta, tanto tempo fa

un posto ndo nasceva a civirtà.

Je misero nome “Roma” e fu un portento.


Er popolo romano era contento

perché chiunque annava a rimirallo

poi faceva de tutto pè imitallo.


Romolo della città fu er re fondatore

a lui vanno sempre gloria ed onore.

L’urtimo Tarquinio, detto “er superbo”

fece no scempio senza riserbo

così fu cacciato via dai Romani

che dopo non vollero avè più sovrani.


Vennero allora l’Imperatori

che pe sta città furono gioia e dolori,

puro quarche donna je diede bei cacchi

Cleopatra e Cornelia, la madre dei Gracchi.

Se fece la storia tra pane e circensi,

guere, invasioni, ratti e dissensi…


Poi Attila Unno coi barbari in frotte

distrusse l’Impero e se fece notte.


Francesca Targa


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GLI AUTORI


MARCO FUSI

Nato milanese e poi acquisito obtorto collo come brianzolo senza mai essersi spostato, si dedica all’umorismo con passione e come salvavita contro la depressione.

Realizza vignette dal 1986, collaborando a molte testate nazionali che conta la sera per addormentarsi. Col passare degli anni si è evoluto dandosi anche alla scrittura e pubblicando dieci libri, tra cui “Il vangelo secondo Silvio” e “Il calcio versione 2.0”. È ora al suo undicesimo libro in quanto desideroso di metter su una squadra di calcio. Da anni è anche responsabile della rassegna umoristica Chianina Comics e della sezione grafica del Campionato italiano della bugia (per cui prendete questo curriculum con le pinze).


GIORGIO GIUNTA

Nome d’arte Gigo, ha iniziato a disegnare prestissimo per poi approdare alla Scuola del fumetto di Milano, ove si è diplomato per il rotto della cuffia sotto la sapiente guida di Ferdinando Tacconi. Dopo un paio di pubblicazioni malpagate per bambini canadesi ha abbandonato matite e chine per dedicarsi a un più remunerativo lavoro in campo televisivo, prima come programmatore informatico e poi come grafico.

Nei primi anni 2000 incappa in Marco Fusi e, grazie alla sua raccomandazione, inizia a collaborare come vignettista e illustratore con praticamente tutte le riviste enigmistiche dello stivale italico. Nel tempo libero dipinge, corre e spacca i

timpani ai vicini soffiando dentro la sua amata cornetta.


FRANCESCA TARGA

Attrice, autrice e improvvisatrice romana, ha iniziato il suo percorso teatrale giovanissima frequentando i corsi di recitazione della Compagnia I Verso Zaum diretta da Gianfranco Evangelista. Ha frequentato poi diversi stage con grandi maestri del teatro contemporaneo: Jerz y Growtoskij, Eugenio Barba, Pino del Buono e Gianfranco Evangelista. Una laurea con lode in Lettere e Filosofia, un gatto roscio che dorme sempre e un amore viscerale per Roma, la romanità e la poesia. Dal 2002 lavora a Rai Tre.

Affetta da scrivarella acuta partecipa a diversi concorsi letterari vincendone sovente qualcuno. Ha pubblicato due libri, l’ultimo è la raccolta di poesie romanesche “A chi tocca nun se ngrugna” (Festina Lente Edizioni).


IL LIBRO

Autori: Marco Fusi, Giorgio Giunta, Francesca Targa

Titolo: Storia d’Italia e dintorni in 100 e più vignette con l’aggiunta di qualche rima

Formato: 14 x 20,5 cm

Pagine: 280

Editore: Festina Lente Edizioni


sabato 3 luglio 2021

Libro: "Io sono foglia"


3 mani, ma sarebbero molte di più. 9 foglie, ma grazie a voi abbiamo perso il conto. È successa una cosa grande e io devo ancora rispondere alla pioggia di messaggi che sta arrivando. “Un giorno sono gioia” e il giorno è oggi, ma anche...

...quando Livio Sossi e la giuria di Concorso Lucca Junior hanno dato il primo soffio di fiducia al ballo delle foglie gialle.
...quando Simone Sbarbati ha scritto per me le parole più belle del mondo.
...quando Davide Cali delle mie foglie sì è preso cura e le ha portate su un certo albero (Book on a Tree).
...quando è arrivato Angelo Mozzillo e ha fatto una magia col suo immenso talento.
...quando Angela Catrani mi ha professionalmente abbracciata ancora una volta e Bacchilega Junior ha concretizzato il libro.
E tutti i giorni in cui siete stati foglia con noi, perché senza di voi tutta questa gioia non serve a niente.

Grazie ANDERSEN la rivista e il premio dei libri per ragazzi per aver aggiunto un ulteriore importantissimo giorno di gioia tra le pagine del nostro libro 🧡🍁
Marianna Balducci


Condivido la gioia di Marianna Balducci
e cari amici del blog vi presento  "Io sono foglia" Premio Andersen 2021: Miglior libro 0/6 anni ed anche Superpremio Andersen - Gualtiero Schiaffino!
Si 182 esperti da tutta Italia hanno votato il loro libro preferito tra tutti i vincitori del #PremioAndersen2021, decretando così il vincitore del SuperPremio Andersen, in memoria di Gualtiero Schiaffino, che va quest'anno a..... 
IO SONO FOGLIA di Angelo Mozzillo e Marianna Balducci illustrator - Bacchilega Junior

Descrizione
Ogni giorno siamo in molti modi diversi: siamo luce e ombra, solleone e acquazzone, felici e tristi. Siamo foglie che volteggiano e giocano, cadono e si rialzano. In questa girandola emotiva tutti abbiamo però bisogno di un ramo, di un posto, cioè, in cui essere accolti e amati. Un progetto nato da una idea visiva di Marianna Balducci (il celebre “Il ballo delle foglie” che ha vinto diversi premi) e tradotto in rima da Angelo Mozzillo.










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La recensione di Daniela Carucci su Andersen n.376 (ottobre 2020):
La prima foglia è stata in un bosco d’autunno o, forse, erano tante. Un gioco che mi è sempre piaciuto: raccogliere foglie con colori diversi, sgargianti o spenti, e ammirarne le forme. Finivano spesso tra le pagine, come in questo libro, solo che qui, vicino a ogni foglia d’acero o di castagno o di faggio, c’è anche un bambino dai capelli cespuglio e una maglia arancione che balla, gioca, dice di sé. L’albo nasce dall’intuizione visiva e poetica dell’illustratrice Marianna Balducci che in un primo tempo è stata raccolta nel progetto Il ballo delle foglie vincitore di diversi premi: tavole che accolgono fotografie e disegni a matita grassa. Una tecnica in cui l’autrice ricerca ed eccelle, il suo primo albo foto-illustrato Il viaggio di piedino (Bacchilega Junior, 2018), scritto da Elisa Mazzoli, ha vinto il premio Nati per leggere nella sezione Nascere con i libri. Le parole di Angelo Mozzillo, scrittore e sceneggiatore, sono arrivate dopo: mai scontate, composte in rima, riescono a dare voce al gioco che vede al centro il corpo di una foglia e quello di un bambino. Due che si incontrano e che con il mutare di forma e posizione raccontano pensieri, emozioni, stati d’animo di chi è sempre diverso nello scorrere naturale del tempo. Il bambino assomiglia a ogni foglia, la imita, la trasforma: lui che può farsi altro da sé, lui che si scopre. Un albo che ha ampie potenzialità: a partire dalle sue pagine si possono proporre momenti di corpo in movimento, di osservazione, di ipotesi fantastiche, di esperimenti fotografici, di esplorazioni emotive. Un albo da tenere nello zaino, da portarsi dietro nel bosco, da usare per metterci dentro i le foglie più belle che troviamo, e in cui raccogliere parole per raccontarci: foglia caduta, accartocciata, in attesa, in volo, foglia che si accoccola su un ramo. 
https://www.andersen.it/miglior-libro-0-6-anni-vincitore21/

giovedì 10 giugno 2021

World Humor Awards: Premio Guareschi 2021 a Roberto Barbolini

 By WHA


Domenica 13 giugno ore 10.30 a Roncole Verdi al Museo Guareschi, con la conduzione di Guido Conti in collaborazione con il Club dei Ventitré, una mattinata dedicata a Guareschi, con l’assegnazione del premio per l’umorismo in letteratura che apre l’edizione 2021 dei World Humor Awards.

Quest’anno il Premio Giovannino Guareschi  va allo scrittore, giornalista e saggista modenese Roberto Barbolini e al suo libro di racconti  “Il maiale e lo sciamano”, edito da La nave di Teseo.

Barbolini ha lavorato con Arpino e Montanelli a “Il Giornale” e, per anni, in veste di critico alle pagine culturali, seguendo anche il teatro per il settimanale “Panorama”. 

Barbolini è uno dei nostri più autorevoli scrittori. Con uno stile funambolico e maccheronico, mescola i linguaggi, usa diversi registri di scrittura, ricorre alla parodia, lavora sulle forme, intrecciando trame, in cui i protagonisti sfidano il tempo, e creando dei veri e propri cortocircuiti al limite del paradossale. “Un tragicomico intreccio tra le ‘base voglie’ del corpo e il richiamo insopprimibile del sacro nell’epoca della sua impossibilità”, un modo per ripensare il ruolo della letteratura e ridare alla scrittura i suoi fondamenti formali, in un momento in cui imperversa la medietà sconfortante dello storytelling, teso a soddisfare solo alcune strategie del mercato editoriale.

La tradizione dei poemi dell’Ariosto e del Folengo, che hanno saputo creare il terreno fertile per la nascita del romanzo moderno, con Barbolini riprende vita ed energia in maniera originale, dimostrando ancora una volta che i tempi della letteratura sono altri rispetto a quelli delle classifiche o delle mode, capaci di durare meno di una stagione.

Con coerenza poetica, Barbolini ha saputo ridisegnare le geografie letterarie tra il Po e la via Emilia, quelle del mondo “piccolo” (in realtà di ben più ampio orizzonte) di Guareschi: e con un occhio sempre attento alle tradizioni europee e alla migliore narrativa americana e inglese. 

Per questo, Barbolini merita un posto d’eccezione nella narrativa di oggi, e il Premio Giovannino Guareschi 2021 vuole sancire la dimensione alta della sua letteratura umoristica, giocata tra locale e nazionale, tra la “provincia” (nel senso etimologico di governo di un luogo) e l’Europa, in una dialettica sulfurea ed esilarante, in una rara padronanza dello stile.





http://www.lanavediteseo.eu/item/il-maiale-e-lo-sciamano/



Dopo la premiazione di Barbolini il Club dei Ventitré terrà un Caffè letterario nel corso del quale verranno presentati: La favola in Enrico Pea e Giovannino Guareschi di Daniela Marcheschi e Chiara Tommasi, Pensare con la matita di Gloria Mariotti e La banda, volume n. 20 della serie “Don Camillo a fumetti”.



Parma ha il suo premio letterario, il Giovannino Guareschi. Ieri a Roncole Verdi abbiamo festeggiato Roberto Barbolini che ha vinto quest'anno con il libro di racconti "Il maiale e lo sciamano" edito da La Nave di Teseo. Sotto il bersò c'erano più di 100 persone e giovani e amici che sono arrivati da Torino, Viareggio, Seravezza, Lodi, Cremona, Milano, Modena, e dopo aver festeggiato Barbolini abbiamo presentato tre libri che dimostrano come l'Archivio Guareschi è un luogo di cultura vivo con oltre 140 tesi di laurea. Una mattina di studi e ricerche che ha trovato un momento conviviale al ristorante da Carduccio a Roncole. Il pranzo è stato un teatro nel teatro con Guido De Maria, inventore e disegnatore di Giumbolo, https://www.youtube.com/watch?v=66bQOWYmtC4 e autore di Nick Carter disegnato da Bonvi, https://www.youtube.com/watch?v=4LW4VXbwLuE&t=29s venuto da Modena che  ha cantato alla bellezza di novant'anni Alla fiera di San Lazzaro dalla tradizione bolognese https://www.youtube.com/watch?v=ZpVFZYBlDiodiventata divweentata famosa grazie a Opera Buffa di Guccini. Devo dire che il premio Guareschi sta diventando il premio più bello e divertente di tutto il panorama letterario. Grazie di cuore ad Gianandrea Bianchi e al suo http://www.worldhumorawards.org/ 

Leggete Barbolini e leggere Guareschi. Una giornata indimenticabile di teatro nel teatro, di convivialità, amicizia, letteratura, bellezza e gioia.

Guido Conti

martedì 1 giugno 2021

The MINNOW di Andrea Bersani



The MINNOW
di Andrea Bersani
FESTINA LENTE EDIZIONI
€ 16,00
nelle migliori pescherie
https://www.festinalenteedizioni.it/prodotto/the-minnow/


La pesca raccontata dal punto di vista di un pesce chiacchierone
Prefazione di Marco De Angelis
Tra pescatori si parla, si racconta, ci si scambia esperienze, si inventa, ma tra i pesci? Qualcuno ha mai pensato a come si vive l’esperienza della pesca dall’altra parte della superficie liquida in cui immergiamo il nostro amo e in cui ci specchiamo speranzosi di una preda? Qui il protagonista non è il solito e ormai tradizionale pescatore, soggetto più che sfruttato da schiere di umoristi: il protagonista è un pesce, simpatico e arguto, che cerca di sopravvivere interagendo con i propri simili, ma anche zigzagando tra ami ed esche. Oppure sfuggendo a pesci più grandi di lui e di cui potrebbe essere il prossimo pasto, se questi non preferissero talvolta qualche bel verme appeso ad un amo. Dunque il nostro pesce (tutt’altro che muto e invece piuttosto loquace), non si limita a sopravvivere, ma ci spiega confidenzialmente come sia difficile destreggiarsi sott’acqua, analizzando ogni aspetto psicologico della vita subacquea e spigolando tra spruzzi di considerazioni filosofiche e messaggi ecologisti. 


 Andrea Bersani è nato a Bologna nel 1955, città dove tuttora vive e lavora. Diplomatosi in Decorazione Pittorica, dal 1975 si occupa di comunicazione visiva come graphic designer, pubblicitario, illustratore (sue le campagne illustrate per Mandarina Duck e il marchio dei Cantieri Nautici Ferretti), autore satirico e artista visuale. Ha vinto vari concorsi di arte grafica e partecipato a numerose rassegne umoristiche in Italia e all’estero.



Avete mai pensato a come possa essere avventurosa la vita un pesciolino in un fiume?
In anteprima per FanyBlog tre tavole 😉







giovedì 11 marzo 2021

Radiotorrigliasound: Acidus Scorie 16




Se vi siete persi la sedicesima puntata di satira acida alla radio niente paura cliccate:

ACIDUS SCORIE

ECCO IL PODCAST!!!👇👇👇
https://www.radiotorrigliasound.it/acidus-scorie...

Noi di Acidus Scorie siamo un po' delle groupie di quel genio zozzone di Frank Zappa. E lo palesiamo senza filtri in questa sedicesima puntata che non solo fa l'autopsia al bel libro "Gli approdi sinfonici di Frank Zappa" e al suo autore, il grande Pietro Scuderi, ma cerca anche di fare luce sul grande mistero dei vaccini che presto ci permetteranno di tornare a poter godere a pieno di tutti i concerti delle cover band 'zappiane'!
E chi non ci ascolta è un vaccino non approvato dall'EMA !!!
COPERTINA🔥🔥🔥 @Pietro Scuderi


PIETRO SCUDERI
Laureato in Lettere Moderne con tesi su Frank Zappa, è insegnante di Lettere e fumettista. Ha realizzato una personale di vignette dal titolo Il pelo dell’uovo e svolto lezioni sulla satira all’Università? di Palermo e un seminario su Zappa all’Università? di Catania. Pubblica regolarmente i suoi lavori su alcune pagine di satira on line e realizza una strip satirica su Facebook dal titolo BarCollo. Collabora inoltre con la rivista musicale «Prog Italia».