mercoledì 11 novembre 2020

Taty Buitrago Posada, disegnatrice autodidatta colombiana


 INTERVISTA CON UNA DISEGNATRICE AUTODIDATTA COLOMBIANA

di Francisco Punal Suarez


L'arte che si nutre di radici popolari è autentica e sincera.

La facilità del disegno è qualcosa di innato in Taty Buitrago Posada, che ha mostrato un grande interesse per quest'arte fin da bambina, e in modo autodidatta ha forgiato la sua carriera, per dare luce, colore, armonia e bellezza...  Ella ama vedere le sue pennellate nelle diverse realtà e istituzioni in cui sono state catturate le sue opere autentiche e sincere.

La condizione umana di Taty, nata a Puerto López, nel dipartimento di Meta, Colombia, suscita ammirazione quando vedi come una donna separata, con figli, affronta la vita, avendo l'arte come bandiera, la pittura come sua più grande soddisfazione, e festeggia con la sua famiglia.

Lei, che prima risiedeva nella bella città di Bucaramanga, ora vive a Bogotà. 

 "La mia forza è la pennellata", esprime Taty, "e faccio anche paesaggi, ritratti a matita, dipinti murali, disegni su vetro con acrilico, su tela, su scarpe, su cappelli, su chitarre, su uova di struzzo; su tutte le cose che si possono dipingere. Diffondo la mia arte sui social network e così mi vengono richieste nuove opere plastiche". 



La mia sfida più grande", dice, "è lavorare sui ritratti a matita. 

 Mi ci è voluto molto tempo per arrivare al punto in cui sono, sto ancora cercando di migliorarli, questo è un apprendimento continuo. Sono molto esigente con me stessa, dopo aver finito ogni ritratto sento che avrei potuto fare di meglio, quindi provo cento volte di più in quello successivo. Ciò che mi riempie di soddisfazione è la buona risposta delle persone che ho ritratto, compresi personaggi famosi della Colombia e del mondo. La chiave per essere umani è imparare ogni giorno. Questo costante apprendimento e insegnamento ci ha portato ad essere ciò che siamo. L'arte è, senza dubbio, una delle cose che, negli anni, come un buon vino, migliora grazie all'insegnamento".  

"La pandemia del corona virus", riconosce, "ha influenzato la mia routine di attività fisica, ma la mia arte è molto di casa.. ho dovuto smettere i murales, ma per fortuna ora li sto riprendendo".



"Ovunque c'è machismo", spiega, "non è un problema solo in Colombia. Essere separati non mi ha chiuso nessuna porta, anzi, ne ha aperte molte e mi ha dato più libertà di esprimermi attraverso la pittura, e di mostrare la mia arte. Avere un partner non è un requisito per avere successo.

"Voglio uguaglianza per il mio Paese, voglio che i corrotti al potere se ne vadano, voglio cibo e istruzione per i bambini. La Colombia è uno dei paesi più ricchi di fauna, flora e cultura, voglio che il mondo lo veda, siamo molto di più di quello che si vede nelle notizie. Voglio che l'arte sia la via per unire tutti e per mostrare la cultura" - dice.

"Porto nell'anima gli insegnamenti dei miei genitori, che ho trasmesso ai miei tre figli insieme alle mie esperienze. Ora, per 6 anni ho avuto un ruolo meraviglioso, sono la nonna di una bella ragazza che porta anche, come me, l'arte nelle sue vene. Ed è stato allora che ho capito quanto è bello, non solo trasmettere le mie esperienze, ma la mia passione a qualcuno che amo con tutto il cuore. La mia piccola Samantha mi ricorda me stessa, come da bambina scoprivo il mondo tra matite e colori, riempiendo il mio cuore di arte. Nel suo faccino vedo ritratto il mio desiderio, la mia illusione e l'innocenza tipica dell'età. È l'opera d'arte che mi ha regalato mia figlia, che è allo stesso tempo la mia opera d'arte" - conclude. 




ENTREVISTA A UNA DIBUJANTE COLOMBIANA AUTODIDACTA

Por Francisco Punal Suarez

El arte que se alimenta de raíces populares es auténtico y sincero.

La facilidad de dibujar es algo innato en Taty Buitrago Posada, quien desde pequeña mostró un gran interés por este arte, y  de forma autodidacta ha ido forjando su carrera, para regalar  luz, color, armonía y belleza.. Ella  ama ver sus pinceladas en los diferentes hogares e instituciones  donde han quedado plasmadas sus obras auténticas y sinceras.



La condición humana  de Taty, nacida en Puerto López, en el departamento de Meta, Colombia, despierta admiración al  ver cómo una mujer separada, con hijos mayores, se enfrenta a la vida, teniendo al arte como bandera, a la pintura como su mayor satisfacción, y a celebrar con su familia.

Ella, que residió anteriormente en la hermosa ciudad de Bucaramanga,  vive  en la actualidad en  Bogotá. 

 “Mi fuerte son las pinceladas,  -expresa Taty – y  además realizo arte country, retratos  a lápiz, pinto  murales, dibujo en vidrio con acrílico, en tela, en zapatos, en sombreros, en guitarras, en huevos de avestruz; en todas las cosas que se puedan pintar. Mi arte lo difundo en las redes sociales y así me solicitan nuevos trabajos plásticos”.


 



“Mi mayor desafío –subraya-  es  trabajar los retratos a lápiz. 

  Lo que más me llena de satisfacción es la buena respuesta de las personas a las que he retratado, incluyendo personajes famosos de Colombia y el mundo. La clave del ser humano es aprender cada día. Este aprendizaje y enseñanza constante nos ha llevado a ser lo que somos. El arte es, sin lugar a dudas, una de las cosas que, con los años, como un buen vino, mejora gracias a  la enseñanza”.  

“La pandemia del corona virus –reconoce- ha influido en  mi rutina de actividad física, pero mi arte es muy de casa...los murales tuvieron que parar, pero ya los estoy retomando afortunadamente”.

“En todos lados hay machismo, -explica- no es un problema solo de Colombia. Estar separada no me cerro ninguna puerta, por el contrario, me abrió muchas y me dió más libertad para expresarme con la pintura, y  mostrar mi arte. Tener pareja no es requisito para ser exitoso”.

“Quiero para mi país igualdad, quiero que se vayan los corruptos del poder, quiero comida y educación para los niños. Colombia es uno de países más ricos en fauna, flora y cultura, quiero que el mundo vea eso, somos mucho más de lo que se ve en las noticias. Quiero que el arte sea la forma de unir a todos y de mostrar cultura” –manifiesta.

“Llevo en el alma las enseñanzas de mis padres, mismas que transmití a mis tres hijos junto con mis propias experiencias. Ahora, desde hace 6 años cumplo con un rol maravilloso, soy abuela de una hermosa niña que lleva también, como yo, el arte en las venas. Y es allí cuando comprendí lo hermoso que es, no solo transmitir mis experiencias sino mi pasión con alguien que amo con todo mi corazón. Mi pequeña Samantha me recuerda a mi, cuando niña descubriendo el mundo entre lápices y colores, llenando de arte mi corazón. En su pequeño rostro veo retratado mis ganas, mi ilusión y la inocencia propia de la edad. Ella es la obra de arte que me entregó mi hija, que es a su vez mi propia obra de arte” -finaliza. 

 



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