venerdì 27 gennaio 2017

Giorno della Memoria




Giorno della Memoria, una data da non dimenticare in risposta ai negazionisti.
Marco DeAngelis




Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Primo Levi




Il tempo e la Storia - Ravensbruck il lager delle donne del 27/01/2017

Rai Cultura Il tempo e la Storia . Ravensbruck il lager delle donne. Con la prof.ssa Anna Foa


Tiziano Riverso

GIORNO DELLA MEMORIA ... corta

27/1/2017 - Dovrebbe sembrare incredibile, ma oggi a 72 anni dalla giornata che avrebbe dovuto mettere la parola fine agli oltraggi dell'uomo sull'uomo, ancora prosperano i muri, i fili spinati e le segregazioni in dispregio alla dignità delle persone.Indipendentemente dalle cause che le spingono a cercare cibo, riparo o salvezza, questi mezzi intollerabili soprattutto da parte del mondo "civilizzato".
Uber


Giornata della Memoria
Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa sovietica liberarono il campo di concentramento tedesco di Auschwitz, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia. Mentre si avvicinavano, le SS iniziarono l’evacuazione. Circa 60 mila prigionieri furono costretti a marciare verso ovest, la maggior parte, per lo più ebrei, verso la città di Wodzislaw nella parte occidentale dell’Alta Slesia. Migliaia di persone furono uccise in fretta nei giorni precedenti, il più possibile. Durante la marcia della morte le SS spararono a quelli che, stremati, non potevano continuare a camminare. per il gelo e la fame. Morirono in più di 15 mila. Quando entrò, settant’anni fa, l’esercito sovietico trovò e liberò oltre 7 mila sopravvissuti, malati e moribondi. Si stima che circa 1,3 milioni di persone siano state deportate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945. Di queste, almeno 1,1 milioni sono state assassinate. Sono cose che tutti dovrebbero sapere… ma le ho riscritte qui, ora. Per l’ennesima volta. Per non dimenticarlo mai.
Pietro Vanessi

di Mario Airaghi


#giornodellamemoria – Der Untermensch
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, celebrazione internazionale che onora le vittime dell’Olocausto: il massacro genocidio di 12/17 milioni di umani dei quali circa 6 milioni appartenenti al popolo ebreo: Shoah. Per arrivare a raggiungere  12, o peggio 17 milioni, dobbiamo elencarne altrettanti, o peggio di più, tra disabili, dissidenti politici, massoni, omosessuali, pentecostali, polacchi non ebrei, rom e sinti  (il loro olocausto si chiama Porajmos) slavi, testimoni di Geova
La Germania nazista ben coadiuvata dai suoi seguaci li archiviava solo in un nome: Der Untermensch, i sub-umani
Il giorno della Memoria è (dovrebbe essere) genuflessione, ascoltando echi assordanti di donne uomini e bambini che abbiamo marchiato subumani fino alla morte. Non li abbiamo riscattati, perciò quegli echi potranno mai più spegnersi. E’ vitale dunque per noi ricordarli tutti, proprio tutti, perché se non lo facciamo corriamo poi il rischio di innalzare barriere per diversificare gli uni dagli altri…




Makkox

Quale memoria? #giornatadellamemoria
Mondo Cana
La Storia

Fare memoria



Ricordiamoci
di CeciGian

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