Marta Marzotto (1931-2016)
L'infanzia povera, il lavoro da mondina, il matrimonio da fiaba. E poi l'amore per Guttuso e Lucio Magri. La mondanità, i salotti, la moda e i gioielli. Craxi, Pertini, il Pci...
... ma nel mio blog la voglio ricordare come musa.
Marta Marzotto ritratta da Renato Guttuso
Melancholia Nova (1980)
"Renato diceva che io incarnavo in assoluto il suo ideale estetico, che ero l'immagine vivente del suo eterno feminino. " da " Una finestra su Piazza di Spagna" Quadro: "Malinconia nova".
NELLA STANZA LE DONNE VANNO E VENGONO, 1986
SPES CONTRA SPEM, 1982
Dalla Serie Le MARTINEIDI GUTTUSIANE.
IL FUOCO CHE SCALDA TROPPO PUO' ANCHE BRUCIARTI...
All’inaugurazione della mostra «La musa inquieta: vita arte e miracoli di Marta Marzotto». Dietro un quadro di Guttuso (Foto Olycom)
Renato Guttuso (Bagheria, 26 dicembre 1911 – Roma, 18 gennaio 1987), fu pittore sociale, impegnato con il partito comunista. I suoi dipinti trasudano sangue, vene, corpi distesi. Vivono di un “colore morale”, di vento di poppa, di calore di Sicilia. Spade volte al cielo. Crocifissioni di tagli profondi, fucilazioni e racconti di dittature, imprecazioni dolorose. Punti di vista arditi e scoscesi. Visioni popolari, politiche, oltraggiose, coraggiose.
Renato Guttuso fu per un periodo amante di Marta Marzotto. Lei era sposata, lui pure. Ma il loro amore fu un incontro di parole, carne e arte. Una musa affascinante, reale. Una musa quotidiana, vicina, di un’intelligenza e ironia fuori dal comune.
La ritrasse in molte opere.
Marta ritratta da Helmut Newton. 1986
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Marta Marzotto
di PierPaolo Perazzolli
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