WAITING FOR GODOT Gianfranco Uber
(thanks to Samuel Beckett)
23 Jun 2016
(una grazie doveroso a Samuel Beckett).
aspettando i risultati da Londra
— Christian Adams (@Adamstoon1) 22 giugno 2016
— mortenmorland (@mortenmorland) 15 giugno 2016
Possibili scenari
Portos 15 giugno 2016
Dessin de jeudi: référendum en Grande-Bretagne sur l’adhésion à l’Union européenne. #UE #ledroit pic.twitter.com/cXMDaclcWd— Guy Badeaux (@guybadeaux) 16 giugno 2016
Riber 18/06/2016
EURO2016
Franco Stivali
Alle 23 ora di chiusura delle urne secondo gli ultimi sondaggi, il campo in favore del Remain avrebbe un leggero vantaggio.
Alla fine degli scrutini il risultato è ribaltato
vince il Leave 51.9 % contro il Remain 48.1 %
My cartoon Friday @TheTimes Don't worry, Dave will 'steady the ship' before leaving. #EUref #CameronResigns pic.twitter.com/032vYV40gf— Peter Brookes (@BrookesTimes) 24 giugno 2016
THE CRYSTAL BALLPiù che clamoroso il fallimento degli exit-poll elettorale sul referendum britannico dovremmo iniziare a considerarlo normale. Come forse qualcuno fa da tempo.
UBER
Ancora una volta smentiti i sondaggi, che preannunciavano una vittoria del 'Remain' nel referendum su Brexit. Il fronte favorevole alla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea è stato sconfitto alle urne, nonostante i primi exit poll dessero in svantaggio gli euroscettici guidati da Nigel Farage, leader del partito per l'indipendenza britannico. Una notte tesa per i due schieramenti, dopo un lungo testa a testa che ha riservato un'amara delusione agli europeisti. L'iniziale scrutinio, infatti, li dava favoriti, al punto che Farage aveva rilasciato alcune dichiarazioni disfattiste durante lo spoglio: "Sembra che il Remain ce la farà", aveva detto a Sky news pochi minuti dopo la chiusura dei seggi. Una competizione combattuta, che ha visto un'alta affluenza: nonostante le forti piogge e l'allerta inondazioni, i britannici si sono recati alle urne per esprimere il loro voto. Poi la batosta per il fronte europeista. Cambiano le prime pagine dei giornali: Farage trionfa e proclama il 23 giugno giorno dell'indipendenza britannica. E il premier David Cameron annuncia le sue dimissioni
(continua)
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