I leader mondiali, dal presidente statunitense Barack Obama al leader cubano Raul Castro, si sono uniti a migliaia di sudafricani per rendere omaggio a Nelson Mandela, scomparso giovedì scorso all’età di 95 anni, e alla sua capacità di costruire un ponte tra nemici superando le differenze politiche e razziali
Circa 100 i leader stranieri presenti alla commemorazione. Nelle tribune hanno preso posto le decine di capi di Stato e personalità che hanno voluto dare l’addio personalmente al primo presidente nero del Sudafrica. Tra le 80mila persone presenti, tante personalità: da Ban Ki-moon e Kofi Annan, al primo ministro canadese Stephen Harper, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso; Gianni Pittella, vice presidente vicario del Parlamento europeo, il presidente francese, François Hollande; il primo ministro del Regno Unito David Cameron, i governanti di Danimarca, Norvegia, Svezia, Olanda, Belgio. Assente il Dalai Lama.
Storica stretta di mano ai funerali di Nelson Mandela tra Obama e Castro
Obama Castro e lo spirito di Mandela
By Antonio Neri Licón, El Economista, Mexico - 12/10/2013
El apretón de manos
By Dario Castillejos, El Imparcial de México - 12/10/2013
Selfie di Obama e Cameron
Remembrance to the funeral
By Martin Sutovec, Slovakia - 12/11/2013
http://www.theguardian.com/world/shortcuts/2013/dec/11/obama-cameron-selfie-mandela-memorial
Steve Bell on world leaders at Mandela national memorial
The Guardian
I discorsi
Dave Brown -The Indipendent
Quando il presidente degli Stati Uniti ha preso la parola, definendo Mandela «un gigante della storia» e «l’ultimo grande liberatore del Ventesimo secolo», le sue parole sono state salutate con un boato. Obama ha ringraziato il popolo sudafricano «per avere condiviso con noi Nelson Mandela. La vostra lotta è la nostra lotta»: «È un onore essere qui con voi - ha detto - per celebrare una vita come nessun’altra». Ha parlato dell’influenza di Mandela sul Sudafrica e sulla sua stessa vita e ha invitato a considerare l’ex presidente «non un’icona», ma «un uomo in carne ed ossa», che ammetteva le sue imperfezioni. Ed è per questo che «lo amavamo così tanto», ha proseguito nel suo addio al padre della lotta all’apartheid.
Il falso interprete
L'interprete fasullo
by Peter Brookes for The Times
C'era un falso interprete della lingua dei segni ieri sul palco della cerimonia in onore di Nelson Mandela allo stadio di Johannesburg. "Stava muovendo le mani, ma non c'era nessun significato" in quello che stava mostrando. La denuncia arriva dal direttore della Federazione dei sordi del Sudafrica, Bruno Druchen. Una deputata dell'African National Congress, Wilma Newhoudt, anche lei sorda, ha confermato
La via ed il ponte ... l'insegnamento
Nelson Mandela?s Legacy
Chappatte
NELSON
By Bill Day, Cagle Cartoons
#Mandela
Doaa Eladl
............. 11 Dec 2013
Jean-Michel Gruet (France)
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