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Partito Dermocratico
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CHI LA FA...
D'Alema tira un sospiro di sollievo. Con la vittoria di Bersani per lui si allontana il pericolo di rottamazione.
Renzi, dice, può comunque essere una risorsa. Cosa avrà voluto dire?
Gianfranco Uber
Giannelli - Corriere della sera
SERGIO STAINO
"Noi abbiamo persoCertamente Matteo Renzi non ha saputo vincere. Ma con il discorso che ha pronunciato ieri sera dopo i risultati, ha dimostrato di saper perdere.
...
ne valeva la pena
...
ne è valsa la pena"
Matteo Renzi
«Se fanno festa anche gli sconfitti», titolava Repubblica stamattina, pubblicando un articolo in cui Michele Serra definisce il discorso del sindaco «un elogio della politica di grande livello retorico, decisamente emozionante».
Il “concession speech” (il discorso fatto da un politico quando è chiaro che ha perso le elezioni) di Matteo Renzi, ieri sera, ha infiammato i media, che lo hanno celebrato a giorni alterni in questi due lunghi mesi di campagna elettorale. Una campagna cui ha partecipato tutta l’Italia, compresa quella che da sempre aveva snobbato le primarie, con un tifo che dire da stadio è dire poco. Un bel successo, alla faccia di chi su rete, lotta alla casta e antipolitica sta costruendo la propria fortuna elettorale.(continua L'Unità)
Fioretti
Il giorno dopo
Matteo Bertelli
Umberto Romaniello
Bertolotti e De Pirro
Natangelo
Tiziano Riverso
Tiziano Riverso
FEI
Luca De Santis IFIORIBLU
Dopo di me l’effluvio
di Nadia Redoglia“Ha vinto Bersani. Avevo ragione io: i comunisti non cambieranno mai! Si rende pertanto necessaria la mia (ri)discesa in campo per lo stesso motivo che mi costrinse a scendere nel ’94.
Ghe pensi mi”
Ma anche.
“Ha vinto Renzi. Avevo ragione io: i comunisti, grazie alla ventata del nuovo da me fornita fin dal ’94, hanno finalmente capito che dovevano darsi un drizzone (cit.). Adesso sì che posso (ri)discendere in campo, rasserenato dal fatto che insieme a lui questa volta il miracolo italiano promesso allora si compirà.
Ghe pensi mi.
Ci fu un tempo in cui ogni “ghepensimi” procurava, già ai neonati innocenti, malvagi aumenti del debito pubblico, tanto s’impennava lo spread! ‘Sto erode qui oggi non fa più paura, nonostante le quotidiane minacce di ripresentarsi adducendo motivi già scalettati a seconda dell’uso che ne deve fare. L’uomo non demorde e prosegue nella sua convinzione che saranno ancora in molti a rendergli dichiarazione di fede. Per il momento moltissimi ne hanno una sottomano da riciclare: “non è bellezza, a tratti è sgradevole e poi non ha un buon odore…”
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