martedì 29 ottobre 2019

Firenze: "Matite per Artemisia" in mostra dal 4 al 30 novembre


CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
VIGNETTISTI ITALIANI IN MOSTRA ALLA CGIL DI FIRENZE

Purtroppo tutte e tutti noi siamo ben consapevoli che la violenza sulle donne non si è assolutamente fermata ed il lavoro svolto dai Centri Antiviolenza va costantemente supportato.
Il Coordinamento donne FISAC CGIL FIRENZE, in occasione del mese di novembre in cui cade la giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, sull’onda di quanto organizzato negli ultimi anni, ha organizzato una serata per il 4 novembre dalle ore 18.00 dal titolo

LA SCIA NERA

LA SCIA NERA è una antologia di 30 racconti a cura di Marco Vichi dove 30 scrittrici e scrittori italiani e 2 illustratori raccontano la violenza contro le donne. I proventi degli autori sono devoluti ad Artemisia.
In occasione della serata potranno essere acquistate copie del libro per Euro 10,00 (il prezzo di copertina è
di Euro 15,00) che verranno devolute ad Artemisia. Daniela Morozzi leggerà alcuni brani tratti dal libro. Interverrà Ilaria Bagnoli psicologa del Centro Artemisia che ci racconterà la sua esperienza dall’interno di Artemisia.
La serata terminerà con un aperitivo offerto dalla FISAC.
Nell’occasione verrà inaugurata una mostra di vignette satiriche dedicate alla violenza di genere e alla condizione femminile nella società dal titolo

MATITE PER ARTEMISIA

La mostra sarà aperta dal 4 al 30 novembre, visitabile con apertura 9.00-18.00 dal lunedi al venerdì, nel trecentesco cortile interno della Camera del Lavoro CGIL di Firenze, in Borgo dei Greci, 3 e presenta più di 80 lavori di ben 29 autori da tutto il paese.

Tutti i vignettisti che hanno partecipato inviando una o più delle loro opere fanno parte del collettivo “Vignettisti per la Costituzione”, attivo sul web e sui principali social, che riunisce una larga parte del panorama autorale del settore attorno ai valori fondanti della Costituzione Italiana coordinato da Luisa Marchini (www.vignettistiperlacostituzione.com).

La mostra è a cura di Alessio Atrei, dirigente sindacale FISAC CGIL FIRENZE e noto vignettista, conosciuto dagli esordi sul Vernacoliere fino alla collaborazione pluriennale col settimanale ToscanaOggi, già in mostra a Firenze ad aprile con la sua “Benedetti Toscani” allo Studio Rosai (www.alessioatrei.it).

Il CENTRO ANTIVIOLENZA ARTEMISIA è un’associazione di Promozione Sociale – Onlus che ha sede a Firenze e garantisce assistenza a donne, bambine e bambini che subiscono violenza e ad adulti/e che hanno subito violenza nell’infanzia. Nata ne 1991, prende il nome dalla prima donna che denunciò di avere subito una violenza e affrontò un processo per stupro, Artemisia Gentileschi, pittrice del ‘600.
Svolge iniziative su tutto il territorio nazionale per informare sulle tematiche della violenza, sensibilizzare i più giovani a combatterla e formare figure professionali nell’ambito della protezione dei diritti delle donne e dei minori (www.artemisiacentroantiviolenza.it).

La FISAC CGIL FIRENZE è la categoria che riunisce e rappresenta i lavoratori del settore bancario e assicurativo della provincia di Firenze (www.fisac-cgil.it/firenze).



L'evento è anche su FaceBook: https://www.facebook.com/events/1409181305913785/

domenica 27 ottobre 2019

Solidarietà a Liliana Segre

Modificato 30 ottobre 2019

Insulti razzisti a Liliana Segre, 200 post  al giorno sui social



Liliana
Gianlorenzo Ingrami





Odiatori anonimi
Liliana Segre ha rivelato di ricevere più di 200 insulti via "social" istiganti all'odio razziale.
Quanti di questi siano immessi da "persone" reali, ancorchè un po' disturbate, e quanti invece prodotti automaticamente da generatori software creati per deprecabili interessi politici non è dato di sapere.
Resta il fatto che l'anonimato protegge questi fini e non certo la libera informazione che dovrebbe essere il vero obbiettivo del WEB.
E' vero che ogni provider di Internet (sia per il cellulare che per l'ADSL casalingo) deve, per la legge italiana, identificare e registrare i richiedenti e renderli visibili eventualmente alla Polizia Postale, ma
le successive aperture di Accounts possono essere fatte con pseudonimi o nick name in numero illimitato presso siti ubicati nel mondo che rendono difficile se non impossibile risalire alla persona fisica.
E' per questo che, probabilmente in contrasto con molti, appoggio il tentativo della Senatrice Monica Cirinnà (a sua volta vittima di messaggi allucinanti) di portare alla discussione del Parlamento il disegno di Legge sull'anonimato in rete.
Gianfranco Uber


C'è un brutto clima di odio, sono arrivati a offendere pesantemente Liliana Segre
Paolo Lombardi


OH, LA PAURA CHE FANNO LE GRANDI DONNE AGLI UOMINI PICCOLI...
KUTOSHI KIMIMO




dedicato a quelli che in parlamento stanno seduti e non applaudono Liliana Segre: ringraziate di non poter capire quello che ha passato.

Gianlo
https://gianloingrami.blogspot.com/2019/10/paura_31.html
#nazifascimo #lilianasegre #auschwitz #halloween


Liliana Segre ha 89 anni e il numero 75190 tatuato sull’avambraccio. È sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, dove invece è morto suo padre, lei solo bambina.

 Un anno fa, dopo essere stata nominata senatrice a vita dal presidente Mattarella, Segre ha presentato una proposta per istituire una “Commissione parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo e antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza”.
Sui suoi profili social riceve una media di 200 messaggi pieni di tutto questo – intolleranza, razzismo, antisemitismo, odio e violenza - ogni giorno. Oggi il Senato ha detto sì alla nascita della “sua” commissione, ma senza i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. 151 sono stati i senatori a favore, nessuno contrario, 98 gli astenuti. La vicepresidente della Camera Mara Carfagna, forzista, ha twittato: “La mia Forza Italia, la mia casa, non si sarebbe mai astenuta in un voto sull’antisemitismo. Stiamo tradendo i nostri valori e cambiando pelle”. Matteo Salvini, presente in Aula, ha dichiarato: “Siamo contro il razzismo ma non vogliamo il bavaglio”. Giorgia Meloni ha parlato di rischio regime.

La signora Segre, dopo l’applauso di Palazzo Madama, ha scelto parole delicate.
 “Ai più rabbiosi naviganti delle Rete suggerirei di convertire i loro aggressivi percorsi in navigazioni della bellezza. La vita è brevissima, abbiamo poco tempo davanti e mille cose interessanti a cui pensare. Usare anche un solo momento del proprio preziosissimo tempo per insultare il prossimo è un inutile spreco di energia vitale”.

giovedì 24 ottobre 2019

Proteste in Cile

Je Suis Chilien
Michael Kountouris

 La scrittrice Isabel Allende, che fu costretta all'esilio dopo il golpe di Pinochet nel 1973, ha affermato che "i militari sono in strada come avvenne 40 anni fa". "Molti ricordano quei giorni ma i giovani no e - spiega l'autrice, in Italia per presentare il suo ultimo libro 'Lungo petalo di mare' - non hanno gli anticorpi per sapere che qualsiasi cosa è preferibile alla dittatura".

Da quando i disordini sono scoppiati il ​​19 ottobre, le forze di polizia militari e dei Carabineros hanno fatto 2.410 arresti in tutto il paese - 200 dei quali minori - e 535 persone sono state ferite, secondo la commissione per i diritti umani del Cile, INDH.
Almeno 18 persone sono morte a causa della violenza.
Il presidente del centro destra del Cile, Sebastián Piñera, è stato oggetto di intense critiche per la sua risposta ai disordini, dopo essere apparso in televisione - affiancato da comandanti militari - e annunciato che il Cile era "in guerra con un nemico violento".

Piñera dichiarò lo stato di emergenza in gran parte del paese, dichiarando il coprifuoco notturno e schierando carri armati e truppe per reprimere i peggiori disordini che il Cile ha affrontato dalla fine della dittatura di Augusto Pinochet .
In seguito il presidente ha cambiato rotta, eliminando gli aumenti della metropolitana e posticipando un aumento del 9,2% delle tariffe elettriche. Ma le mosse non sono riuscite a placare i manifestanti, che hanno continuato a riversarsi nelle strade chiedendo un profondo cambiamento nel modo in cui il paese funziona e viene governato.


Cile libero!!!
GIO/ Mariagrazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it


Protests in Chile    OSVAL
State of emergency declared in Chile as widespread protests continue.
24 Oct 2019



Cile, l'Esercito proclama coprifuoco totale: "Sospese le libertà". È la prima volta dai tempi di Pinochet
Durando


Sebastian Piñera's curfew
Paolo Lombardi


Alberto Montt - Cile

mercoledì 23 ottobre 2019

Cartoon Movement bloccato in Cina, Iran Russia e Turchia.


Cartoon Movement blocked in China, Iran, Russia and Turkey

If you can read this post, you are part of the diminishing group that enjoys free access to the Internet (or using a VPN). An old saying about cartoonists states that a good cartoon always needs to piss off someone.

We tend to agree, and it seems we are doing a good job pissing off those in power, especially those despots who fear a few lines will make them lose their power. How do we know this? Cartoon Movement is currently blocked in China, Iran, Russia and Turkey

Cartoon Movement bloccato in Cina, Iran, Russia e Turchia

Se puoi leggere questo post, fai parte del gruppo sempre più piccolo che gode di un accesso gratuito a Internet (o utilizzando una VPN). Un vecchio detto sui disegnatori satirici afferma che una buona vignetta deve sempre far incazzare qualcuno.
Tendiamo ad essere d'accordo, e sembra che stiamo facendo un buon lavoro per far incazzare chi è al potere, specialmente quei despoti che temono che alcune linee li faranno perdere il loro potere. Come facciamo a saperlo? Cartoon Movement è attualmente bloccato in Cina, Iran Russia e Turchia.


Gravissima la denuncia di Tjeerd Royaards.
Condivido l'articolo di denuncia dal loro blog mettendo la traduzione in italiano.
Cartoon Movement per chi ancora non lo conoscesse è direi la più importante piattaforma europea di vignette politiche.
Qui il loro sito : https://www.cartoonmovement.com/


Cartoon Movement è un'azienda che offre una piattaforma online globale per cartoons e fumetti politici.  Con sede a L'Aia, nei Paesi Bassi, Cartoon Movement riceve tra le 60 e le 100 vignette ogni giorno da oltre 220 fumettisti freelance in oltre 80 paesi. Wikipedia (inglese)
Cartoon Movement è iniziato nel 2010 quando i fondatori del movimento VJ Thomas Loudon e Arend Jan van den Beld hanno iniziato a lavorare con il fumettista editoriale Tjeerd Royaards per promuovere il cartoon politico come stile fondamentale del giornalismo e per sostenere la libertà di stampa e i diritti dei fumettisti editoriali.
Uno dei progetti iniziali di Cartoon Movement è stato una serie di cartoon di Royaards, Matt Bors e altri sulle condizioni ad Haiti dopo il terremoto di Haiti del 2010 . Il lavoro è stato sottoscritto da una sovvenzione del governo olandese.
Il movimento Occupy fu un altro progetto iniziale e Cartoon Movement ricevette vignette editoriali da fonti Occupy in tutto il mondo.
Cartoon Movement supporta Cartoonists Rights Network, l' educazione internazionale e sui diritti umani nelle scuole.

venerdì 18 ottobre 2019

Bologna mostra: World Humor Awards "50 ANNI DI LUNA 1969-2019" E CARICATURE

World Humor Awards “dal Mondo piccolo al Mondo grande”
“50 anni di luna 1969 – 2019”

4 a edizione del Concorso internazionale di disegno umoristico che quest’anno è dedicato allo sbarco sulla luna

dal 5 al 26 ottobre
presso il Quadriportico Sant’Isaia (ex Roncati)- BOLOGNA

ingresso libero

ulteriori informazioni sul sito www.worldhumorawards.org


Sabato 26 ore 16:00
CHIUSURA DELLA RASSEGNA 
con la partecipazione di 
Guido de Maria, Ro Marcenaro ed altri autori


lunedì 14 ottobre 2019

Uccisa Hevrin Khalaf, attivista per i diritti umani e delle donne.



In memoria di Hevrin Khalaf
Gio / MariaGrazia Quaranta

Attivista per i diritti umani e delle donne, Hevrin Khalaf si batteva per la convivenza pacifica tra i popoli presenti in Siria: curdi, cristiano-siriaci e arabi.



http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Siria-trucidata-in-un-agguato-attivista-Hevrin-Khalaf-Si-batteva-per-i-diritti-delle-donne-e55a868e-cb9e-4b37-9c63-a0d075146ce9.html#foto-1

Gianlo


TAYYIP + ISIS = LOVE
John Antono


#Hevrin #HevrinKhalaf #diplomazia #Erdogan #guerra #Kobane #Siria #Rojava #Kurdistan #vignette #satira #satiraneurodeficiente #IChinson
Mario Airaghi



Tiziano Riverso




L’attivista Hevrin Khalaf prima del brutale assassinio: “La Turchia non teme l’Isis ma ha paura dei curdi”

La segretaria del Partito Futuro della Siria è stata uccisa l'11 ottobre sulla strada tra Manbij e Qamishlo, in Siria, da un gruppo di uomini armati

L’attivista per i diritti delle donne Hevrin Khalaf, segretaria del Partito Futuro della Siria, è stata uccisa l’11 ottobre sulla strada tra Manbij e Qamishlo, probabilmente dal gruppo jihadista Ahrar al-Sharqiya, alleato della Turchia e responsabile di altre esecuzioni sommarie.

Attivista per i diritti umani e delle donne, Hevrin Khalaf si batteva per la convivenza pacifica tra i popoli presenti in Siria: curdi, cristiano-siriaci e arabi.

Pochi giorni prima della sua brutale uccisione, l’attivista stava partecipando a un convegno del Centre of Diplomatic Studies and consultation. Era il 5 ottobre, e a margine del convegno Hevrin Khalaf aveva rilasciato alcune dichiarazioni, pubblicate online dal Rojava Information Center.

Con parole molto dure, aveva previsto e condannato l’offensiva dell’esercito turco nel nordest della Siria.

“Noi respingiamo le minacce turche, soprattutto perché ostacolano i nostri sforzi per trovare una soluzione alla crisi siriana”, aveva dichiarato. “Durante il periodo in cui l’Isis era al potere vicino al confine, la Turchia non lo vedeva come un pericolo per la sua gente. Ma ora c’è un’istituzione democratica nel nordest della Siria, e loro ci minacciano con l’occupazione”.
(TPI)

domenica 13 ottobre 2019

Dopo il ritiro americano, la Turchia scatena un'offensiva militare contro i curdi.



07 ottobre 2019
"E' tempo per noi di uscire da queste infinite guerre ridicole, molte delle quali tribali, e portare i nostri soldati a casa". E' il tweet con cui il presidente Usa, Trump, conferma il ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria. "Combatteremo dove è nostro vantaggio e solo per vincere", ha aggiunto. "Turchia, Europa, Siria, Iran, Iraq, Russia e i curdi dovranno risolvere la situazione e capire cosa vogliono fare con i combattenti Isis catturati".
I curdi hanno combattuto con noi ma li abbiamo pagati -
Anche se l’amministrazione Trump ha dichiarato di non sostenere l’azione di Ankara, resta il fatto che all’inizio della settimana i soldati statunitensi si sono ritirati delle stesse zone che ora vengono invase dall’esercito turco.
Il leader turco ha segnato il lancio dell'offensiva, soprannominata Operazione Peace Spring, con un tweet, affermando che era condotta da milizie siriane e turche, contro le forze curde e Isis.
"La nostra missione è impedire la creazione di un corridoio terroristico attraverso il nostro confine meridionale e portare la pace nell'area", ha scritto il presidente.
La Turchia dice che sta cercando di stabilire una zona cuscinetto profonda 32 miglia (32 km) lungo il confine per proteggere il paese dalla minaccia di ciò che dice che siano gruppi terroristici curdi e Iside. Spera anche di reinsediare i rifugiati siriani nella zona.



New Flag of Turkey   Marco De Angelis
Turkey's military offensive into northern Syria.
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/60846



Safe Zone
Niels Bo Bojesen


Steve Bell per The Guardian


Il cuscinetto
Con due o tre tweets Trump annuncia il ritiro dei soldati USA dalla zona cuscinetto tra la Turchia e il nord della Siria attualmente in mano ai curdi. che hanno contribuito alla vittoria dell'ISIS ma che sono considerati terroristi da Erdogan.
Difficile capire cosa potrà succedere ma è  certo che il dittatore turco non aspettava altro che avere mano libera per cancellare la minaccia della rinascita del PKK e di uno stato curdo indipendente.
Una brutta situazione che mi ricorda neanche tanto lontanamente quella brutta pagina di Sabra e Shatila.
UBER


 Spezzatino Curdo
Un doveroso grazie per questa semplice ricetta ai grandi Chef che governano il Mondo.
UBER


Stop the war!!!
GIO


Durando



#trump #Erdogan #guerra #Kobane #bombardamenti #Siria #Rojava #Kurdistan #luceverde #vignette #satira #satiraneurodeficiente
Airaghi


Pericolosi
Gianlo



Ethnic cleansing
Paolo Lombardi


Ottomano
Portos


Steve Breen


Tauro





#Turkije #Erdogan #Koerden #Europa
Bertrams


Riccardo Mannelli


Mauro Biani




As I have stated strongly before, and just to reiterate, if Turkey does anything that I, in my great and unmatched wisdom, consider to be off limits, I will totally destroy and obliterate the Economy of Turkey (I’ve done before!). They must, with Europe and others, watch over...
Lingua originale: inglese. Traduzione di
Come ho affermato con forza in precedenza, e solo per ribadire, se la Turchia fa qualcosa che io, nella mia grande e ineguagliata saggezza, considero off limits, distruggerò e cancellerò totalmente l'economia della Turchia (I ho fatto prima!). Devono, con l'Europa e altri, vegliare ...

mercoledì 9 ottobre 2019

"Tutto iniziò con la Pizza", mostra di cartoon italiani e brasiliani a Bibbiena-Soci.

© Jal Josè Alberto Lovetro

"Tutto iniziò con la pizza". 
Una mostra che unisce Casentino e Brasile.
„L'auditorium Berrettarossa di Soci, frazione del comune di Bibbiena, apre le porte all'esposizione satirico umoristica "Tutto iniziò con la Pizza".
La mostra è stata organizzata da ACB (Associazione Cartoonist Brasile), e propone una raccolta di 96 disegni di autori, sia italiani che brasiliani.“

L'arte a volte riesce a unire persone così lontane e diverse, e il 12 Ottobre a Bibbiena-Soci (Arezzo) nell'Auditorium Berrettarossa, si inaugura la mostra "Tutto iniziò con la Pizza", di disegni umoristici di artisti italiani e brasiliani, il tutto grazie all'Associazione Cartoonist Brasile con il suo presidente Jal Josè Alberto Lovetro,  e all'artista casentino Paolo Lombardi organizzatore, qui in Italia.  La mostra verrà replicata a San Paolo del Brasile.



„"Per loro  - spiega Paolo Lombardi, organizzatore della mostra e artista casentinese - il nostro paese è sinonimo di cultura e arte, molti brasiliani poi hanno origini italiane come del resto lo stesso Jal. Il suo bisnonno, mi ha più volte raccontato, a fine '800 partì da Racalmuto in Sicilia per cercare fortuna oltre oceano".“



Dal 12/10/2019 al 31/10/2019
 La lunedì al venerdì 18-20, sabato e domenica 17-20.

Auditorium Berrettarossa
via Bocci 37 Soci Bibbiena Arezzo


Pizza Expo , Bibbiena-Soci Italy
LISTA PARTECIPANTI:

domenica 6 ottobre 2019

Una edizione di Buduar stampata a LuccAutori 2019

Si è conclusa domenica 6 ottobre la rassegna 2019 LuccAutori "Racconti nella rete". Il finale è stato affidato a Lello Arena che con Stefano Genovese presenta in Anteprima nazionale Io, Napoli e tu (Edizioni Piemme). Una serie di appunti, ricordi,passeggiate,incontri, leggende per una Napoli vista dagli occhi innamorati del comico Arena della sua città.
Tanti gli incontri e presentazioni di libri ma tra queste segnalo l'uscita straordinaria di BUDUA'R su carta.
La copertina è disegnata da Lido di Contemori.




Scrive Lido Contemori nella sua pagina Facebook: "Avvenimento storico clamoroso: Buduàr diventa di carta!

sabato 28 settembre 2019

Andrea Arroyo "EmPOWER! Immagini per la giustizia sociale"





Andrea Arroyo "EmPOWER! Immagini per la giustizia sociale".
Grady Alexis Gallery, El Taller Latino Americano.
PS109, 215 East 99th Street, Lower Level, New York, NY 10029.
QUANDO: 2 ottobre - 22 novembre 2019.
Apertura della reception: Mercoledì 2 ottobre, ore 18.00-20.00
Orario delle gallerie: Giovedì 10.00-18.00 e su appuntamento.

Gratuito e aperto al pubblico.
ALTRE INFO: www.TallerLatino.org e www.andrearrroyo.com
Social Media: @TallerLatino @AndreaArroyoArt

New York, settembre 2019 - La Grady Alexis Gallery di El Taller Latino Americano è lieta di presentare "EmPOWER! Images For Social Justice", una serie di opere d'arte create dalla pluripremiata artista Andrea Arroyo in risposta a pressanti temi globali.
Le opere di EmPOWER! affrontano questioni di giustizia sociale, onorando lo spirito di pacifica e creativa resistenza politica in tutto il mondo.
La mostra presenta 30 immagini di impatto che affrontano temi di attualità, come l'immigrazione, le separazioni familiari, la violenza armata, la discriminazione razziale, la crisi ambientale, le donne e le questioni LGBTQI.
Le opere che provocano il pensiero di Arroyo portano l'attenzione su questioni urgenti, mirando al contempo a creare una conversazione a più livelli che collega l'arte, la giustizia sociale e la comunità.
Le opere sono apparse in pubblicazioni come The Nation, The Manhattan Times, Posters for Change, Resist! Viceversa, ecc. e alcuni lavori sono stati esposti anche a livello internazionale.
Le immagini in mostra includono "Me Too", pubblicato a livello internazionale e premiato con il primo premio al concorso di arte politica Ranan Lurie delle Nazioni Unite, "I diritti delle donne sono diritti umani", premiato con il premio "Political Satire" alla Biennale del 2019 a Cuba, "Build Love Not Walls" e "Nurture Nature.
La signora Arroyo è conosciuta soprattutto per i suoi quadri lirici e le installazioni site-specific che si concentrano su donne e storie di donne, questa è la prima volta che l'artista presenta una mostra personale delle sue illustrazioni politiche.
Sull'artista: Andrea Arroyo è un artista pluripremiato che lavora in una serie di media che includono arte pubblica, pittura, illustrazione e installazioni site-specific.
Il suo lavoro è esposto a livello internazionale ed è presente in collezioni private, aziendali e pubbliche in tutto il mondo.
L'arte pubblica e le commissioni includono progetti per il New York Restoration Project, El Museo del Barrio, The Morris-Jumel Mansion Museum, New York Women Foundation, The International Museum of Women, The MTA/New York Subway, The NY School Construction Authority, e The Women's Rights National Historical Park.
I riconoscimenti includono: New York Foundation for the Arts Fellowships, Global Citizen Award Artist, Clinton Global Initiative, 21 Leader for the 21st Century, Official Artist of the Latin Grammy, Outstanding Woman of New York, United Nations Award for Political Art, Cuban Biennial "Political Satire" Award, e numerosi premi della Northern Manhattan Arts Alliance, Upper Manhattan Empowerment Zone, Puffin Foundation, Harlem Arts Alliance e Lower Manhattan Cultural Council.
L'opera di Arroyo è stata ampiamente pubblicata sulla copertina del New Yorker e su The New York Times, The Nation e l'International Herald Tribune. Inoltre, è stato oggetto di oltre duecento servizi sui media internazionali. Per ulteriori informazioni si prega di visitare: www.andreaarroyo.com

Dal 1979, El Taller Latino Americano (501c3) è stato un forum per artisti provenienti da tutta l'America per formare ed eseguire nuove opere, ispirato dalla convinzione che l'atto creativo e lo scambio culturale dissipano la paura e la diffidenza tra le comunità.

La Grady Alexis Gallery è sostenuta, in parte, da fondi pubblici del Dipartimento degli Affari Culturali della città di New York, in collaborazione con il Consiglio Comunale.
EmPOWER! è reso possibile in parte grazie ai finanziamenti dell'Upper Manhattan Empowerment Zone Development Corporation e amministrato da LMCC. Ulteriore sostegno da parte di Mano a Mano a Mano: Cultura messicana senza frontiere e la Fondazione Puffin.
IMMAGINI: "Love Has No Borders" "Nutrire la natura e "Me Too" Pubblicato a livello internazionale.



Free and open to the public, no tickets needed.
Andrea Arroyo “EmPOWER! Images for Social Justice”
Grady Alexis Gallery, El Taller Latino Americano.
PS109, 215 East 99th Street, Lower Level, New York, NY 10029.
WHEN: October 2 – November 22, 2019.
Opening Reception: Wednesday, October 2nd, 6-8pm
Gallery hours: Mon-Thurs 10am-6pm and by appointment.

Free and open to the public.
MORE INFO: www.TallerLatino.org and www.andrearrroyo.com
Social Media: @TallerLatino @AndreaArroyoArt

New York, September 2019.- The Grady Alexis Gallery at El Taller Latino Americano is pleased to present “EmPOWER! Images For Social Justice”, a series of artworks created by award-winning artist Andrea Arroyo in response to pressing global topics.
The artworks in EmPOWER! address social justice issues, while honoring the spirit of peaceful, creative political resistance throughout the world.
The exhibition features 30 impactful images addressing current topics, such as immigration, family separations, gun violence, race discrimination, the environmental crisis, Women and LGBTQI issues.
Arroyo’s thought provoking works bring attention to pressing issues while aiming to create a multi-level conversation that bridges art, social justice and community.
The works have appeared in publications such as The Nation, The Manhattan Times, Posters for Change, Resist! Viceversa, etc., and some works have been also exhibited internationally.
Images in the exhibition include “Me Too” published internationally and awarded First Prize in the United Nations’ Ranan Lurie Political Art Contest, “Women’s Rights Are Human Rights” awarded the “Political Satire” award at the 2019 Biennial in Cuba, “Build Love Not Walls” and “Nurture Nature.”
Ms. Arroyo is best know for her lyrical paintings and site-specific installations focusing of women and women’s stories, this is the first time the artist presents a solo exhibition of her political illustrations.
About the artist: Andrea Arroyo is an award-winning artist working in a range of media including public art, painting, illustration and site-specific installation.
Her work is exhibited internationally and is in private, corporate and public collections around the world.
Public art and commissions include projects for New York Restoration Project, El Museo del Barrio, The Morris-Jumel Mansion Museum, the New York Women Foundation, The International Museum of Women, The MTA/New York Subway, The NY School Construction Authority, and The Women’s Rights National Historical Park.
Recognitions include New York Foundation for the Arts Fellowships, Global Citizen Award Artist, Clinton Global Initiative, 21 Leader for the 21st Century, Official Artist of the Latin Grammy, Outstanding Woman of New York, United Nations Award for Political Art, Cuban Biennial “Political Satire” Award, and multiple awards from the Northern Manhattan Arts Alliance, the Upper Manhattan Empowerment Zone, the Puffin Foundation, the Harlem Arts Alliance and the Lower Manhattan Cultural Council.
Arroyo’s artwork has been published extensively including on the cover of The New Yorker and in The New York Times, The Nation and the International Herald Tribune. Additionally, it has been the subject of over two hundred features in the international media. For more information please visit: www.andreaarroyo.com

Since 1979, El Taller Latino Americano (501c3) has been a forum for artists from across the Americas to form and perform new works, inspired by the belief that the creative act and cultural interchange dispel fear and mistrust between communities.

The Grady Alexis Gallery is supported, in part, by public funds from the New York City Department of Cultural Affairs, in partnership with the City Council.
EmPOWER! is made possible in part with funding from the Upper Manhattan Empowerment Zone Development Corporation and administered by LMCC. Additional support from Mano a Mano: Mexican Culture Without Borders and the Puffin Foundation.
IMAGES: "Love Has No Borders" "Nurture Nature and "Me Too" Published internationally.

 “Me Too” published internationally and awarded First Prize in the United Nations’ Ranan Lurie Political Art Contest

mercoledì 25 settembre 2019

Edoardo Salzano (1930 - 2019)

"La città non è un aggregato edilizio: se si lascia fare al solo mercato immobiliare o, tutt’al più, a una contrattazione in cui il contraente pubblico si piega ai voleri di quello privato, ecco che la città perde la propria ragion d’essere, perde qualità e danneggia la civitas. "
Eddy Salzano


Eddy Salzano
© Gio / Mariagrazia Quaranta
E' morto a 89 anni l'urbanista veneziano Edoardo "Eddy" Salzano, assessore comunale per un decennio nel Comune lagunare. Ne dà notizia lo scrittore e politico Gianfranco Bettin.
    "E' stato un grande veneziano - afferma Bettin in una nota - anche un grande urbanista e un intellettuale a tutto campo, uno dei migliori, dei più appassionati e concretamente attivi del suo tempo, e del nostro: ancora l'8 giugno scorso, in carrozzella, era in calle, in fondamenta e in piazza nella grande manifestazione veneziana contro le grandi navi. Ha contribuito a ripensare e a difendere Venezia, e ogni bene comune, la 'città come bene comune', sia quando l'ha amministrata (1975-1985) fino a oggi".
    Salzano è stato ambientalista di sinistra fin dalla militanza nel Pci e poi nei movimenti fino all'adesione a Potere al Popolo! e alla vicinanza a gruppi e associazioni impegnati nella difesa dei territori.

Salzano non era però veneziano di nascita ma li viveva dal 1975.
Era nato a Napoli nel 1930 nella casa del nonno, il generale Armando Diaz.
 Grande il suo lavoro ed impegno politico.
Da amministratore, prima al consiglio comunale di Roma, poi a Venezia, dov’è stato assessore all’urbanistica; da progettista, tra i tanti il piano paesaggistico della Sardegna; da professore di urbanistica, alla Sapienza e all’Iuav; da presidente dell’Inu e da fondatore e direttore di urbanistica informazioni (prezioso mensile dell’Inu); da saggista, a cominciare dal fondamentale Urbanistica e società opulenta del 1969, a decine di altre libri, a un numero sterminato di articoli.
Fino alla scoperta di internet, del Web e nel 2003 fonda il sito web Eddyburg.it  il sito al quale dal 2003 ha dedicato il meglio della sua energia e della sua intelligenza, facendolo diventare lo strumento più diffuso nel nostro Paese da chi si occupa di urbanistica, di città, di paesaggio.
Non sto qui ad elencarvi tutti i libri e le miriadi di cose che ha fatto.

Un grande abbraccio all'amico Francesco per la perdita del padre e condoglianze a tutta la sua famiglia.








https://www.repubblica.it/robinson/2019/09/23/news/addio_a_edoardo_salzano_maestro_dell_urbanistica_italiana-236725813/

martedì 24 settembre 2019

Greta Thunberg all'ONU: "How dare you!!!"

  "Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai"


How dare you!!!
© Ramses



Yes, but...who's behind Greta Thunberg?    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
You can be really concerned about climate change and yet ask yourself what and who's behind the mediatic show, including casiraghi's boat trip,surrounding this poor kid. Magnates of the growing industry of renewable energy perhaps? Never stop asking questions.


new york
@FinancialReview
 #ClimateAction #GretaThurnberg #UkraineScandal
© David Rowe


Like it or not...    E L E N A . ospina
"Change is coming, like it or not" : Greta Thunberg at the UN Assembly.
24 Sep 2019



"How dare you?" Il discorso di Greta Thunberg all'Onu
© Durando



Greta all'ONU
"Ci stiamo estinguendo e voi pensate  ai soldi!"
© Fulvio Fontana


Caldo Boia
Enorme partecipazione dall'Australia alla Germania  alle marce organizzate dal movimento Friday For Feature ( #FFF ).
A New York oltre un milione di studenti  con la partecipazione di Greta Thunberg la giovane ragazzina svedese che ha dato il via alla sensibilizzazione  mondiale sui problemi del cambiamento del clima e del riscaldamento globale.
Non so se i giovani riusciranno a salvare il mondo ma certo ci provano. Evviva loro.
© Uber


L'orazione
Greta Thumberg all'ONU mette sotto accusa tutto l'establishment mondiale per l'indifferenza con cui si stanno guardando e gestendo i pericoli che stanno compromettendo il futuro del mondo e dei giovani.
Un discorso veemente come quello della celebre Catilinaria, ma tanti pensano  come il Pasquale di Totò: "io non mi chiamo mica Catilina".
© Uber

“Ci avete rubato il futuro”
“Dai che ogni tanto ti faccio pure sbarcare”
#GretaThunberg Dai.
@ilmanifesto
Mauro Biani



How Dare You: traduzione del discorso integrale di Greta Thunberg all’ONU
Il mio messaggio è: vi teniamo d’occhio. Tutto ciò è sbagliato! Io non dovrei essere qui sopra, io dovrei essere a scuola, dall’altra parte dell’oceano. E invece voi avete chiesto a noi ragazzi di venire qui per la speranza. Come vi permettete? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, senza considerare che io sono tra i ragazzi fortunati. Le persone soffrono, le persone stanno morendo e i nostri ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa e tutto ciò di cui parlate sono i soldi e le favole su una crescita economica?! Ma come osate? Per più di 30 anni la scienza è stata chiara: come fate a guardare altrove? E venire qui, a dire che voi state facendo abbastanza, quando in realtà la politica e i governi sembrano essere ancora lontani. Voi dite di ascoltarci e di capire l’urgenza, ma non importa quanto io sia triste e arrabbiata, io non vi credo, perché se voi aveste capito effettivamente la situazione, continuando a fallire nell’agire, allora sareste da considerare come dei malvagi. E mi rifiuto di credere a ciò. L’idea popolare di tagliare le emissioni ci dà solo la possibilità di riuscire al 50%, rimanendo sotto 1.5 gradi di innalzamento delle temperature ed evitando una reazione a catena di eventi fuori il controllo umano. Il 50 % forse è accettabile per voi, ma quei numeri non includono alcuni punti critici, come i cicli di retroazione, ulteriore riscaldamento dovuto all’inquinamento dell’aria, o le questioni riguardanti la giustizia e l’equità. Tutto ciò è da considerare in riferimento al fatto che io e la generazione di quelli che saranno i miei figli saremo costretti ad assorbire milioni di tonnellate di CO2 dall’aria con tecnologie che neanche esistono. Quindi il 50 % di rischio non è accettabile per noi che vivremo le conseguenze.

Per avere il 67% di possibilità di rimanere sotto 1.5 gradi – questa è la migliore prospettiva fornita dal gruppo intergovernativo per il cambiamento climatico – il mondo avrebbe solo 420 gigatoni di diossido di carbonio da consumare partendo dal 1 gennaio 2018. Come osate pensare che questa situazione possa essere risolta con l’economia di sempre e le tecnologie utilizzate finora? Con i livelli delle emissioni di oggi, il bilancio di CO2 da consumare rimasto disposizione (per rimanere sotto 1,5 gradi di innalzamento delle temperature) sarà completamente terminato in meno di 8-10 anni.

Non ci saranno né soluzioni, né piani basati su questi numeri oggi perché queste cifre sono troppo scomode e non si è troppo maturi per arrivare dire le cose come stanno.

Ci state deludendo. Ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento. Lo sguardo delle future generazioni è sopra di voi. Se scegliete di deluderci, allora non vi perdoneremo mai. Non vi lasceremo andare così. Qui e in questo momento è dove noi segniamo la linea: il mondo si sta svegliando e, vi piaccia o no, il cambiamento sta arrivando.


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