domenica 12 novembre 2023

L'alluvione in Toscana

 


Toscana alluvionata
David con ombrello

GIO - Mariagrazia Quaranta 



Toscana al centro del mondo giannelliano. Oggi sull’alluvione di Livorno.
Giannelli


#clima #cambiamentoclimatico #alluvioni
Fondamentale la prevenzione.
Mauro Biani

#EmiliaRomagna #Marche #Alluvione #consumodelsuolo #CambiamentoClimatico #EmergenzaClimatica #ClimateEmergency #GlobalWarming #UltimaGenerazione
Ultima generazione.
Mauro Biani

#alluvione #emergenza #emergenze
Però diamo sempre il meglio.
Mauro Biani


Le vicende di Onofrio - "Allerta arancione (scuro)". Tra dissesti, disastri e prove generali d'autoritarismo.
#kutoshikimimo #satira #satirapolitica #alluvione #autoritarismo #leggeelettorale #premierato #governomeloni #presidentedellarepubblica #dissestoidrogeologico #italia #cambiamentoclimatico #politica #politicaitaliana #perte
Kutoshi Kimino


Ed ora a gravare di minaccia l’esistente ci s’è messo anche il clima e, nel week end, anche la Toscana s’è aggiunta al novero delle Regioni colpite da eventi estremi. 
Paolo Lombardi. PL Arts
 #cambiamenticlimatici #alluvioneintoscana #satira #satirapolitica #sátira #vignette #vignettes


E c’è chi crede negli effetti del cambiamento climatico e chiede insistentemente provvedimenti adeguati al Governo, che finora preferito ignorare il problema. 
Fulvio Fontana. @Fulvio Fontana Satira
 #cambiamenticlimatici #alluvioneintoscana #noé #noe #arcadinoe #arcadinoè #satira #satirapolitica #sátira #vignette #vignettes


teardrop explodes
Fabio Magnasciutti








Stefano Massini, mentre torna l’allerta meteo sulle zone toscane già flagellate dal maltempo, racconta la sua esperienza in questi giorni drammatici, in cui le strade sono diventate fiumi e oltre 12.000 persone si sono trovate prigioniere di un incubo.

Un evento alluvionale si è consumato nelle province della Toscana settentrionale e più precisamente tra Pisa, Firenze, Prato e Pistoia. Particolarmente grave la situazione tra Pontedera, Campi Bisenzio e Prato, dove le piogge sono cadute incessantemente assumendo delle caratteristiche eccezionali e di una portata tale da provocare nubifragi e vistosi allagamenti: sono piovuti oltre 100 litri d'acqua per metro quadro in pochissimo tempo, con punte addirittura di 170-190 mm.
Esprimo, vicinanza alla popolazione toscana.

lunedì 6 novembre 2023

Halloween 2023

 

La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero

La bomba è già caduta, chi la prenderà?

La prenderanno tutti, Marcondiro'ndera

Sian belli o siano brutti, Marcondiro'ndà

Siam grandi o siam piccini li distruggerà

Sian furbi o siano cretini li fulminerà 

De Andrè (Marcondirondero) 

by GIO / Mariagrazia Quaranta



 Halloween 2023 

by Gatis Sluka, Latvijas Avize, Latvia

https://politicalcartoons.com/cartoon/279612


E anche Halloween è passato...
And Halloween is also over...
#halloween #war #palestine #israel #ukraine #cartoons #thecartoonmovement #CartooningforPeace #pumkin
Marco De Angelis


D'altronde siamo ad Halloween...
Tomas 


L'Halloween di troppe persone è il futile, lo scegliere sempre la via più facile, l'accontentarsi e il girare la testa dall'altra parte e il non voler vedere... Intagliare una zucca (comprata in un supermercataccio discount) come ho fatto ieri sera, dopo aver disegnato almeno una decina di bozze di facce spaventevoli, la trovo una bischeratella innocua che non intacca la scala delle mie personali priorità e intime angoscie. Però per i più senZibili possiamo abbinarci una bella vignetta strizzacuor

Kutoshi Kimimo

 #vignette #halloween #zucca #Gaza #guerra #vittimediguerra #vittimeinnocenti #warchild #perte #foryo#satira




Nicocomix

 #Halloween #dolcettooscherzetto #EllySchlein #Elly #PD #politica #satira #art #sputnink

Si annunciano giorni bagnati di brutto, quelli della prima decade di novembre. Intanto per Halloween c'è chi si organizza.
Mangosi

10/20/2023- Make Halloween Great Again 
Clay Bennett
https://tinyurl.com/2p9rerxp

Tjeerd Royaards

Halloween...

#Gaza #Palestine #Israel #Halloween


31 OCTOBRE 2023 PAR CARTOONING FOR PEACE
Un Halloween bien triste

Clay Jones (États-Unis)

« Actualités : Gaza ! Ukraine ! Fusillades de masse ! Changement climatique ! Républicains ! Trump ! »



Coco /Corinne Rey 

Halloween 2023 : Quand la réalité dépasse la tradition - Dessin de 
@m_cambon
 pour http://Urtikan.net
#Halloween #IsraelPalestine #GuerreEnUkraine #Guerre #population #bombe

28 ottobre 2023 - Nessuna delle promesse elettorali è stata mantenuta e, al contrario, la situazione si è aggravata. È aumenta la distanza tra le classi sociali e in Italia oltre due milioni di persone sono ampiamente al di sotto della soglia di sopravvivenza ma la Meloni dichiara che governerà per quattro anni. Berlusconi è morto ma la sua politica e la sua  ideologia non hanno fine.
Buon Halloween a tutti noi.
© Milko Dalla Battista


giovedì 2 novembre 2023

STOP CEASEFIRE NOW!

 




STOP CEASEFIRE NOW!


1.400 israeliani assassinati dal 7 ottobre, inclusi 332 soldati • 242 tenuti in ostaggio da Hamas, quattro ostaggi rilasciati, uno salvato

Il Ministero della Sanità palestinese ha pubblicato i dati aggiornati sulle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza. Secondo i dati aggiornati, dal 7 ottobre sono state uccise almeno 8.796 persone, tra cui 3.648 bambini e 2.290 donne. Risultano però ancora disperse circa 2.000 persone, tra cui 1.100 bambini. Si ritiene che la stragrande maggioranza di queste persone sia morta e sepolta sotto le macerie. Almeno 22.219 persone sono state ferite.


STOP, CEASEFIRE. 

The conflict in the Middle East must be stopped. No more bombs on civilians! Enough with the killing of children! On one side and on the other. Enough!

 #Gaza #Israel #Palestine #ceasefire

Marilena Nardi


Cessate il fuoco, adesso.

Gianluca Costantini


War on terrorism? - 
© Chappatte in NZZ am Sonntag, Zürich >
 https://chappatte.com/en/images/war-terrorism

BRAINWAVE
Joep Bertrams


Children under attack.
FaditoOn

pause... #Gaza  
@FinancialReview
David Rowe


a letter to you BIBI 
@FinancialReview
David Rowe



Oltre 8000 morti a Gaza.

#Gaza #Palestina #Israele #Hamas #giustizia
Tjeerd Royaards



CHIEDI UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO A TUTTE LE PARTI IN CONFLITTO PER PORRE FINE ALLA SOFFERENZA DELLA POPOLAZIONE CIVILE

L’escalation senza precedenti del conflitto tra Israele da un lato e Hamas e altri gruppi armati palestinesi dall’altro sta distruggendo innumerevoli vite.

Gli incessanti bombardamenti israeliani stanno facendo salire in modo impressionante il numero delle vittime civili a Gaza: al momento della pubblicazione di questo appello sono almeno 8000, inclusi moltissimi minori. Questa è stata la risposta agli orribili attacchi compiuti in Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi, che hanno causato circa 1400 morti. Almeno 200 israeliani presi in ostaggio da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi restano in pericolo. I razzi che continuano a essere lanciati contro Israele pongono a rischio la popolazione civile.

L’assedio rafforzato di Israele nei confronti di Gaza ha bloccato l’ingresso di beni fondamentali come acqua, cibo e carburante, costringendo oltre due milioni di abitanti a lottare per la sopravvivenza. La catastrofe umanitaria provocata da 16 anni di blocco illegale di Israele nei confronti della Striscia di Gaza occupata non potrà che peggiorare se i combattimenti non si fermeranno immediatamente.

Tutte le parti in conflitto continuano a commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi crimini di guerra.

Di fronte a questa devastazione e a questa sofferenza senza fine, deve prevalere l’umanità.

Firma la nostra petizione e sollecita i leader mondiali a chiedere un immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto e a porre fine alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza.

Amnesty International

mercoledì 1 novembre 2023

El Día de Muertos di Andrea Arroyo


 El Día de Muertos

El Día de Muertos, è una tradizione messicana di origine preispanica che celebra la memoria dei difuntos. Según la creencia Popular, durante estas fechas (31 ottobre, 1 e 2 novembre) su alma regresa a casa per stare con sus seres queridos los cuales los reciben con ofrendas, comida, música y rituales para festejar su visita.

 GIOVEDI 2 novembre, dalle 15:00 alle 19:00! 

(l'evento causa mal tempo si svolgerà il due novembre e non il primo novembre)

Ubicazione: Flatiron Plaza, 23rd St. e Broadway, New York City 10010. Gratuito e aperto al pubblico

SVA Continuing Education  presenta una celebrazione del Día de Muertos (Giorno dei Morti), una tradizione messicana di origine preispanica che celebra la memoria e la presenza del defunto. Secondo la credenza popolare, da martedì 31 ottobre a giovedì 2 novembre le anime tornano a casa per stare con i propri cari. Gli altari vengono assemblati con offerte, cibo e rituali per celebrare la loro visita.

Il tradizionale altare di quest'anno è progettato dal pluripremiato artista newyorkese Andrea Arroyo. Conosciuto per l'arte pubblica riconoscibile e pacifica, il lavoro di Andrea è stato presentato in tutti i quartieri, dal giardino, al museo, alla piattaforma della metropolitana.

Quest'anno l'onore tocca ad Andrea e il suo lavoro al Flatiron North Plaza per celebrare e onorare i nostri cari defunti.

Un messaggio dell'artista sul Día de Muertos:

Andrea Arroyo : Día de Muertos è una celebrazione venerata ed edificante che non è correlata ad Halloween e non include elementi morbosi, spaventosi o performativi. Il Giorno dei Morti messicano nasce dalla credenza nella connessione dei vivi con i defunti e nel legame eterno tra questo mondo e l'altro.

Ogni anno, nel Día de Muertos celebriamo e onoriamo i nostri antenati e i nostri cari creando altari che accolgono i loro spiriti nella terra dei vivi per la Noche de Muertos. Gli elementi sull'altare servono a guidare e accogliere le anime nel loro viaggio tra cui candele (luci guida), fiori e cibo (per celebrare l'arrivo delle anime) e acqua (per dissetarsi). Inoltre, gli archi e i livelli su ciascun altare rappresentano il passaggio tra la vita e la morte.


Andrea Arroyo: Ho realizzato le ali per simboleggiare figure alate che rappresentano creature ultraterrene che fungono da messaggeri, guardiani e protettori, che volano tra cielo e terra. Evocano anche libertà, speranza, amore e vita. Le foto delle ali a grandezza naturale simboleggiano la nostra capacità di connetterci con i nostri cari che sono passati prima di noi, le ali hanno lo scopo di ricordarci la nostra vera natura, che è quella di amarci e proteggerci a vicenda.

Scopri di più sul Día de Muertos da Mano a Mano: Mexican Culture Without Borders (MexCulture), un 501(c)3 con sede a New York dedicato alla celebrazione della cultura messicana: https://www.manoamano.nyc/about-the-day-of -la morte

Altre opere di Andrea 


"Heavenly Protector" #Watercolor 8x10". #Angels in world cultures are #guardians & #protectors, & evoke #freedom #hope #love #life
Sending love & solidarity to #IsraelPalestine 
#Compassion #Humanity #Peace
#AndreaArroyoArt #ArtAsSolidarity 
@ArtsCRNY
 
#MythologyArt #Angel #peace

Questo dipinto del Protettore Celeste* sembra adatto a questi tempi... Le figure alate nelle culture di tutto il mondo rappresentano esseri soprannaturali che agiscono come messaggeri, guardiani e protettori. Evocano anche libertà, speranza, amore e vita. Possiamo noi trovare un modo per proteggere e abbracciare l’umanità l’uno nell’altro con amore e compassione.



"War: No Way Out?" Part of #ArtAsSolidarity. In addition to the over 4,000 casualties and countless wounded, the Hamas-Israel war is creating an unprecedented humanitarian crisis. Where is the help for civilians caught in the middle?

Sending love and solidarity to victims. May we find a way to love and protect each other. #Compassion #Humanity #Peace published in The Nation Magazine

#AndreaArroyoArt #ArtAsSolidarity #feministartist #MexicanNewYorker #MexicanArtist #LatinxArtist #NewYorkerArtist #NewYorkerCoverArtist #NewYorkTimesArtist #CreativesRebuildNewYork #CRNY #ArtistsAreWorkers #artistemploymentprogram #aepcrny #AEP #ArtIsWork

Creatives Rebuild New York ArtBridge

#HumanitarianCrisis #IsraelGazaConflict #IsraelGazaWar #Israel #Gaza #Palestine #PalestineIsrael #Hamas #HumanitarianCrisis #HumanitarianAid #HumanitarianCorridor

Cartooning for Peace The Cartoon Movement

https://www.thenation.com/article/activism/israel-palestine/ 



domenica 29 ottobre 2023

Per Armita Geravand

 

Paolo Lombardi
6 October 2023
Armita Geravand

https://cartoonmovement.com/cartoon/armita-geravand


La 16enne Armita Geravand, finita in coma 28 giorni fa dopo essere stata picchiata dalla sorveglianza della metropolitana di Teheran a causa di un diverbio perché non indossava il velo, è morta. Secondo la Ong Hengaw, quella mattina la ragazza originaria di Kermanshah aveva incontrato la polizia morale. La morte cerebrale era stata accertata lo scorso 22 ottobre.

Armita era in stato vegetativo al Fajr Hospital di Tehran. Le sue foto nel letto con la testa fasciata in una benda e la gola bucata dalla tracheotomia erano state postate accanto a quelle di Mahsa Amini, nella stessa condizione. Una fonte anonima aveva raccontato al giornale Iran Wire che «la ragazza è stata portata in ospedale con il codice 99». «Codice 99» significa che la persona è in arresto cardiaco o arresto respiratorio e necessita di rianimazione.

Il video immediatamente successivo alle sue percosse aveva fatto il giro del mondo: nel filmato non si vede niente di che cosa era successo all’interno del vagone della metropolitana ferma alla stazione di Shohada, a Teheran, ma la telecamera riprende quello che accade dopo. Un gruppo di ragazze senza velo ne trascinano fuori un’altra priva di sensi e la adagiano sulla banchina. È proprio Armita, 16 anni, studentessa del Conservatorio Arawa Al-Wusghi di Teheran. Erano le 7 e Armita stava andando a scuola con un gruppo di compagne. Era a capo scoperto, come ormai fanno molte giovani della capitale. Secondo la Ong Hengaw, quella mattina la ragazza originaria di Kermanshah ha incontrato la polizia morale. Gli agenti l’hanno aggredita così brutalmente - forse spingendola, forse colpendola alla testa - che il trauma cranico era diventato coma. Tutto perché non osservava la legge islamica: non indossa l’hijab.


Per Armita Geravand

GIO / Mariagrazia Quaranta




Gabriele Corvi
5 October 2023
I'm not
Armita Geravand: Girl beaten for not wearing a veil - Iran

https://cartoonmovement.com/cartoon/im-not




Marco De Angelis

6 October 2023

Iranian blood

Activists have accused Iran's morality police of assaulting 16-year-old Armita Geravand for not wearing a headscarf in a Tehran metro station, leading to her hospitalization with serious injuries. The allegations come just weeks after the one-year death anniversary of Mahsa Amini the 22-year-old woman who died in the custody of the morality police after being arrested for allegedly not wearing her headscarf properly.

https://cartoonmovement.com/cartoon/iranian-blood




#ArmitaGarawand #Iran #DonnaVitaLibertà

Armita. Oggi su @repubblica

E proprio oggi è stato assegnato il #Nobel per la #Pace all'attivista iraniana #NargesMohammadi

6:09 PM · 6 ott 2023

Mauro Biani


venerdì 27 ottobre 2023

Ciao direttore! per Sergio Staino gli amici artisti.

ciao Sergio è proprio il caso di dire "riposa in pace", dopo tanto dolore grazie per l'impegno, per la lotta per aver cercato ostinatamente, fino all'ultimo, quell'angolo di luce nei tuoi occhi per i brevi momenti condivisi chissà come avresti trattato questi tempi bui tu che al buio davi del tu
Fabio Magnasciutti


Se ne va un grandissimo amico.

Un affabulatore eccezionale, una persona splendida dotata di grande senso dell'umorismo".

Dino Aloi, vignettista e storico della satira, conosceva Staino dal 1983 e con lui aveva un forte legame.
    "Era molto preciso nelle sue vignette, riusciva a far sorridere anche raccontando aneddoti, le sue esperienze. Gli abbiamo attribuito nel 2002 il premio Giorgio Cavallo. Fu una grande festa: ci intrattenne con i suoi ricordi, anche quelli su Cavallo che conosceva bene" ricorda Aloi che, con Claudio Mellana, organizzò in quell'occasione una grande mostra dedicata a Staino a Moncalieri (Torino).
    "Ha quasi inventato un genere perché da comunista - osserva Aloi - diventò l'anima critica del Pci: attraverso il suo personaggio Bobo ha raccontato il teatrino della politica degli ultimi quarant'anni. Ha fatto satira politica vista dall'interno, un grande intellettuale della sinistra che amava e però criticava, Non potevi non volergli bene. Era un geniale battutista, bravissimo anche disegnatore. Ultimamente purtroppo tutti sanno che aveva problemi di vista" Staino aveva creato la copertina per Buduar, la rivista satirica online che Aloi dirige con Alessandro Prevosto. Insieme hanno tenuto conferenze sulla storia della satira. "A scoprirlo - ricorda Aloi - fu nel 1979 Oreste del Buono che pubblicò le sua vignette su Linus. Fu direttore dell'Unità e prima, nel 1986, l'inventore di Tango, il supplemento dell'Unità, poi diventato Cuore sotto la direzione di Michele Serra. Ha ideato supplementi come La domenica del cavaliere, molto divertente e raffinato, Emme. Amava molto i giovani. La stessa ElleKappa maturò proprio con lui".
    "Mi mancherà tantissimo, oltre che un amico, era la persona giusta a cui chiedere un consiglio", dice con tristezza Aloi.
 

Per Sergio
Ellekappa 




Ciao Direttore

Ti ringrazio di avermi fatto fare un pezzetto di strada con Te. Grazie alla pubblicazione su Buduàr e su L'Unità, quando eri Direttore del giornale, ho vissuto la bellissima avventura del World Press Cartoon.

Conservo le tue email con molto affetto!

Gio


Sul giornalone della Stampa per l'omaggio a Staino ho plagiato alcuni suoi sodali di Tango
Andrea Bozzo


Ciao Staino.
Lele Corvi



Voglio salutare Sergio con questo disegno, che realizzai per la simpatica mostra organizzata nel 2020, a Firenze, dal comune amico Stefano Giraldi per i suoi ottant'anni (e per quelli di Francesco Guccini) dal titolo "Ottanta voglia di raccontare". E ricordando il nostro ultimo allegro incontro in occasione di "Racconti nella Rete" a Lucca. Ciao Sergio!
Le mie più sincere condoglianze alla famiglia.
Marco De Angelis




È morto Sergio Staino. Vorrei dire qualche parola in più sul nostro rapporto. Complicato, oppure molto semplice: non so. Magari ci proverò, ma per ora lascio la parola a Bobo: la scena è sua.

#staino #bobo #sergiostaino #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor
Mario Natangelo



Ciao Staino
Romaniello U.


A Sergio Staino Sergio Staino Due
#satira #bobo #SergioStaino #perte
Kutoshi Kimino



by Joshua Held



#SergioStaino La mia vignetta oggi nel paginone dedicato a Sergio, su 
@repubblica
Mauro Biani


#SergioStaino 💗 #propagandalive
Makkox



È morto Sergio Staino.
#Staino #SergioStaino #satira #lutto #scomparsa #Bobo
Tartarotti


SERGIO STAINO, UN COMUNISTA ERETICO MA ANCHE ORTODOSSO 
L'AMICO MICHELE SERRA LO RICORDA COSÌ SU “LA REPUBBLICA” 
■ di Michele Serra per “la Repubblica”
Sergio Staino non è stato solo un grande autore e narratore satirico (uno dei più importanti del Novecento italiano). È stato anche un intellettuale generoso e indomabile, neppure scalfito dal sospetto che la politica, la cultura, l’arte potessero mai perdere rilievo e significato sotto i colpi dei tempi nuovi. Intellettuale nel senso più profondo e più concreto del termine: una persona che suscita pensiero, lo provoca, lo organizza, e nel tumulto che ne deriva si sente vivo e utile.
Oggi, in un mondo ideologicamente scardinato, non è facile capire quale ingegnoso, incredibile azzardo fu il suo “Tango”: un giornale di satira dentro l’organo ufficiale del Partito comunista, "l'Unità", un bivacco chiassoso e programmaticamente libero dentro le mura già intaccate ma ancora imponenti di quel partito che per lui, come per milioni di italiani, era ancora casa e chiesa. Sergio, in quell’ormai lontano ’86, era già il padre di Bobo. Ovvero l’autore di una vera e propria saga del disincanto, autobiografia collettiva di un mondo perfettamente cosciente della morte dell’ideologia eppure appassionatamente vivo, persona per persona; e fermamente intenzionato a non diventare mai cinico, mai immeschinito.
In quelle strisce l’intenzione artistica di Staino era indistinguibile da quella politica: quel gruppo di famiglia era una specie di parlamentino domestico. Bobo è una delle più fortunate, limpide applicazioni dell’idea sessantottina che niente è solo privato, niente solo politico. Si trattava di elaborare il lutto (la casa comune si stava sfarinando, la Bolognina era alle porte) senza piangersi addosso e anzi ridendo di sé stessi, terapeuticamente, intelligentemente. Bobo lo faceva a partire dai suoi esordi politici giovanili, la militanza in un partitino marx-leninista settario e moralista del quale parlava quasi con tenerezza, come di una malattia formativa. Da quell’angustia il giovane Staino, architetto già con il guizzo del disegnatore, era sortito con una gran voglia di campo aperto e di avventura intellettuale.
Ma la vittoria di Bobo, il suo successo ben presto molto solido, non gli bastava. Bobo era un eroe collettivo, insieme a Cipputi è stato ed è il testimone impavido di un trapasso d’epoca di quelli che tutto travolgono tranne i sentimenti forti e i princìpi solidi. Il suo romanzo non poteva esaurirsi nell’autobiografia, era un romanzo sociale ed era un romanzo politico. Aveva necessità di compagni di viaggio e andò a snidarli quasi ovunque. (Me, molto giovane, mi inchiodò al bar Basso di Milano dicendomi: tu sei un autore di satira. Non mi risultava e glielo dissi, ma non mi sembrò che la mia opinione reggesse davanti alla sua, che era quella di un capo).
Ancora oggi mi chiedo come abbia fatto, Sergio, a mettere insieme un gruppo di autori così lontani tra loro e così lontani da lui, gli anarchici, i menefreghisti, quelli del Settantasette, i comunisti, i radicali, gli allegri sporcaccioni “alla francese”, i moralisti pan-politici. Con un tasso di narcisismo e di ombrosità che, per giunta, tra i satirici è spesso altissimo, perché alla foga politica tocca sommare la prosopopea artistica. Ma la sua fiducia nella interminabile e sempre inconclusa discussione che costituisce l’essenza stessa della sinistra era così forte da vincere una scommessa che, sulla carta, sembrava quasi insensata. Andrea Pazienza con Ellekappa, Vincino con Altan, Angese con Domenico Starnone, Mannelli con Francesco Guccini, tutto si tenne. E Paolo Hendel, David Riondino, le feste di Tango a Montecchio: “Cuore” fu, di quella storia, una fortunata discendenza. Il figlio di quel padre.
Già lo slogan di lancio di “Tango”, ovvero “chi si incazza è perduto”, diceva tutto dello spirito di Sergio, che era aperto, curioso, disponibile, mai arcigno, mai escludente. Da Mao a Matteo Renzi (non è una battuta, è l’enunciazione di una vastità) non c’è fase o personaggio della storia della sinistra e della post-sinistra con i quali Sergio non avesse voglia di aprire un contraddittorio permanente. Perché Sergio aveva la fortuna di essere – o di essere diventato per intelligenza e per voglia – al tempo stesso un eretico e un ortodosso, un riformista e un incendiario, un polemico e un tollerante, un uomo di partito e un artista irriducibile a qualunque convenienza politica, una persona schieratissima eppure dal giudizio sempre libero. Lasciando un segno che, a volerlo intendere, è tanto più importante quanto più la discussione pubblica va facendosi acrimoniosa e suscettibile: essere appassionati ed essere tolleranti non solo non è incompatibile, ma l’una e l’altra facoltà possono darsi reciproco sostegno. “Chi si incazza è perduto”.
Le persone che, sulla scena artistica e culturale italiana, devono qualcosa a Sergio Staino sono parecchie: la sua capacità di “fare ambiente” e anzi crearne di nuovi, la sua voglia di animare giornali, riempire teatri, organizzare incontri è stata ininterrotta (fino alla presidenza del club Tenco, la cui rassegna è in corso proprio in questi giorni sul palco dell’Ariston). Ha fatto incontrare persone, ha incrociato altri artisti e li ha fatti incrociare tra loro, ha preso di petto i leader della sinistra da pari a pari, è intervenuto in tutti o quasi i dibattiti esistenti perché rimanersene zitto non era nelle sue facoltà. Ha sollecitato chiarimenti e ha sollevato polemiche, e sempre come se nessuna partita fosse chiusa e tutte le occasioni ancora aperte. Era ottimista, spiritoso, coraggioso. Non si è mai arreso alla cecità progressiva che lo ha tormentato per quasi tutta la vita. Ha continuato a lavorare con l’aiuto di suo figlio Michele e il sostegno inesauribile di sua moglie Bruna.
Mancherà molto a chi gli ha voluto bene. Oltre agli amici, milioni di lettori, che gli saranno sempre grati per avere raccontato gli sconvolgimenti della sinistra italiana come se la sinistra, anche in mezzo ai cocci, fosse ancora una comunità, e il suo viaggio non debba mai avere fine.






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giovedì 26 ottobre 2023

Il Guardian censura e mette in panchina Steve Bell

By Pagina 21 

Il caso Steve Bell: vignette politiche versus censura e propaganda una battaglia persa?

SCRITTO DA THIERRY VISSOL 25 OTTOBRE 2023

Il 9 ottobre 2023, Steve Bell, famoso vignettista editoriale del quotidiano britannico The Guardian da 42 anni, non solo si è visto rifiutare una vignetta considerata antisemita, ma è stato notificato che nessuna delle sue vignette sarebbe stata pubblicata fino alla scadenza del suo contratto nel maggio 2024. Un contratto che, ovviamente, non sarà rinnovato.

Il motivo? Una satira del primo ministro israeliano Binyamin Netanyahu, quella che compare in testa a questo articolo. Quest’ultima è una caricatura nel solito stile di Bell, se il lettore ricorda il modo in cui per decenni ha ritratto l’attuale re d’Inghilterra o i politici britannici e altri personaggi sul Guardian: grandi orecchie, grande naso. Lo dimostra la lettura del suo ultimo libro, L’arazzo di Windsor, di cui ho scritto con ammirazione nel mio articolo su Pagina21 del 30 settembre, dopo aver incontrato Steve Bell a Saint-Just-Le Martel.

Questo disegno non ha nulla da essere paragonato ai disegni satirici degli ebrei prodotti dalla propaganda nazista. Anzi, sembrerebbe piuttosto un ritratto assai realistico per una caricatura, se ci atteniamo ai codici di esagerazione e alle tecniche utilizzate in questo tipo di disegno. Nella mano destra tiene un bisturi con cui sembra pronto a tagliare una linea tratteggiata che rappresenta la mappa della Striscia di Gaza sul suo stomaco. Tuttavia, le sue mani indossano guantoni da boxe, che ovviamente renderanno difficile l’operazione. Il suo sguardo determinato dimostra che è pronto a tutto. Il disegno è accompagnato da un testo «Abitanti di Gaza andate via immediatamente», riportando l’ordine di Netanyahu alla metà della popolazione della Striscia di Gaza, sotto assedio totale.