giovedì 22 dicembre 2016
Per un mondo migliore e più solidale nel 2017! (prima parte)
Elena Ospina - Colombia
Per un mondo migliore e più solidale nel 2017!
Da Francisco Punal Suarez
L'Humour, essendo rischioso e non avendo confini nel paese della fantasia, è in grado di affrontare in modo creativo, con le sue desacralizadoras armi, qualsiasi soggetto della vita sociale.
L'umorismo è un'arma di analisi, si tratta di una risorsa di intelligenza.
Non ci sono valori "sacri" che non possono essere esaminati con il prisma dell'umorismo.
Ora, accanto ai festeggiamenti per il Natale e il nuovo anno, ho ricevuto molti biglietti d'auguri dai colleghi cartoonist, dove ognuno di loro ci offre una visione particolare di questo evento, che dovrebbe provocare riflessione in mezzo al caos, l'egoismo, l'ambizione, l'indifferenza, la mancanza di solidarietà e le guerre, che caratterizzano il pianeta in cui viviamo.
Una data come questa, è per molti artisti, un mero pretesto per parlare di questioni di natura umana, o di attualità, che affliggono milioni di persone in questo mondo convulso, ma sempre attraverso il prisma di umorismo e satira.
Speriamo che il panorama mondiale sia molto diverso nel 2017, e che la pace prevalga sulla terra!
Per tutti i lettori di FANY - BLOG , auguro il meglio per il prossimo anno, con la buona salute, il benessere e che non manchi assolutamente l'humour!
Boas Festas , Xaquin Marín - Galicia
Guy Badeaux /Bado - Canada
Elihu Duayer - Brasil
Marlene Pohle - Argentina
JBosco - Brasil
Mauricio Parra - Colombia
¡Por un mundo mejor y solidario en el 2017!
Por Francisco Punal Suarez
El humor, al ser arriesgado y no tener fronteras en el país de la imaginación, es capaz de abordar creativamente, con sus armas desacralizadoras, cualquier tema de la vida social.
El humor es un arma de análisis, es un recurso de la inteligencia.
No existen valores “sagrados” que no puedan ser examinados con el prisma del humor.
Ahora, próximo a las festividades por la Navidad y el Año Nuevo, he recibido múltiples tarjetas de los colegas caricaturistas, donde cada uno de ellos nos ofrece una visión particular sobre este acontecimiento, que debe provocar una reflexión en medio del caos, egoísmo, ambición, insolidaridad y guerras, que caracterizan al planeta donde vivimos.
Una fecha como esta, es para muchos artistas, un mero pretexto para referirse a temas de la naturaleza humana, o a asuntos de candente actualidad, que afectan a millones de personas en este mundo convulso, siempre con el prisma del humor o la sátira.
¡Ojalá que el panorama mundial sea bien distinto en el 2017, y que predomine la paz en la tierra!
¡A todos los lectores de Fany Blog, les deseo lo mejor para este año que comienza, con mucha salud, bienestar y que el humor no falte!
Boligán - México.
Omar Pérez - Argentina.
Dibujo de Félix Ronda - España.
Dibujo de Fernandes - Brasil
For a better and more supportive world in 2017!
By Francisco Punal Suarez
Humor, being risky and having no borders in the country of the imagination, is able to creatively address, with its desacralizadoras weapons, any subject of social life.
Humor is a weapon of analysis, it is a resource of intelligence.
There are no "sacred" values that can not be examined with the prism of humor.
Now, next to the festivities for Christmas and the New Year, I have received multiple cards from the cartoonist colleagues, where each one of them offers us a particular vision about this event, which should provoke reflection amid the chaos, selfishness, ambition , Insolidaridad and wars, that characterize the planet where we live.
A date like this, is for many artists, a mere pretext to talk about issues of human nature, or hot topics today, affecting millions of people in this convulsive world, always with the prism of humor or satire.
Hopefully, the world outlook will be quite different in 2017, and that peace will prevail on earth!
To all readers of Fany Blog, I wish you the best for this year that begins, with health, well-being and humor that is not lacking!
L. Sanchez - España
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continua qui:
Per un mondo migliore e più solidale nel 2017! (seconda parte)
martedì 20 dicembre 2016
Ad Aleppo è in corso un genocidio
Assad and Putin in Aleppo ruins
BY RIBER HANSSON, SYDSVENSKAN, SWEDEN - 12/16/2016
Christmas Time Marco De Angelis
Tis' the season to be jolly...
19 Dec 2016
La tragedia di Aleppo è una vergogna per il mondo. Qualcosa di simile a quello che è successo nella ex Jugoslavia.
Bombardamenti indiscriminati del governo siriano e russo, ma non dimenticate che i ribelli erano armati da parte della Turchia, degli Stati Uniti, dell'Arabia Saudita, illegalmente.
L'uccisione dell'ambasciatore russo in Turchia si propone di affrontare la Russia con la Turchia, e aggiungere benzina sul fuoco.
Ed ora l'attacco del camionista a Berlino, molto simile a quello di Nizza, in Francia, scatena la psicosi del terrorismo in Germania, contro i rifugiati.
Si tratta di un momento critico per il mondo ...
Un fuerte abrazo
Francisco Punal Suarez
Building Peace in Aleppo... Hassan Bleibel
Syrian government troops take control of eastern Aleppo.
14 Dec 2016
SYRIA MIRROR HOUSE
Difficile individuare una logica e un solo responsabile nel massacro che si sta svolgendo in Siria e che non sembra voler finire. Non proprio una casa di vetro, direi più una casa degli specchi.
Gianfranco Uber
Aleppo Vasco Gargalo
Vasco Gargalo's persective on the civil war in Syria, based on the most powerful anti-war painting in history, Guernica by Picasso. If you want to see more, visit our collections about Syria or cartoons based on famous art.
15 Aug 2016
Aleppo Siege Paolo Lombardi
Lords of war. If you want to see more cartoons about Syria, visit our collection.
Aleppo
BY OSMANI SIMANCA, BRAZIL, WWW.CAGLECARTOONS.COM - 12/19/2016
Aleppothe World
BY EMAD HAJJAJ, JORDAN - 12/13/2016
The fall of Aleppo
BY PATRICK CHAPPATTE, THE INTERNATIONAL NEW YORK TIMES - 12/3/2016
Aleppo come Sarajevo, morta come l'umanità che l'ha ignorata
Antonella Napoli
Aleppo sta morendo, anzi è morta come l'umanità che è rimasta a guardare mentre si consumava il dramma degli uomini, delle donne, dei bambini di questa città sacrificata sull'altare del "realismo", dell'impossibilità a porre un freno agli orrori compiuti dal governo di Bashar al Assad, prima, e dai russi, poi, accorsi a dare man forte all'alleato che rischiava di soccombere nel conflitto con l'opposizione armata.
Unicef, oggi come ieri, come mesi fa, lancia un appello affinché si illumini con un #AleppoDay il disastro umanitario in Siria e si faccia pressione affinché i civili rimasti bloccati nei quartieri controllati dai ribelli non subiscano ritorsioni e ulteriori violenze dopo la loro resa.
Come avvenuto già lo scorso 2 settembre, da giornalista, oltre che da attivista, rilancio l'azione di chi chiede di non lasciare in un cono d'ombra quanto stia avvenendo in questa realtà, che sta vivendo in solitudine una terribile agonia.
Il 21 dicembre, alle 16,30, nella sede della Federazione nazionale della stampa, con il presidente e il segretario del sindacato dei giornalisti Beppe Giulietti e Raffaele Lorusso, Articolo 21, Usigrai e Associazione Amici di Padre Dall'Oglio, dedicheremo un momento di confronto e di solidarietà ai colleghi siriani intrappolati ad Aleppo, come centinaia di persone, senza alcuna protezione.
Siamo a fine dicembre, in clima pre-natalizio e distratti dalle questioni politiche e dall'acceso dibattito sulle vicende romane e milanesi che ha catalizzato l'attenzione mediatica, lasciando al minimo la copertura sulla guerra in Siria. L'unica volta in cui si è accesa una flebile luce sul conflitto, prima di oggi, è stato grazie all'immagine di un bimbo, Omran, 5 anni, sopravvissuto a un bombardamento ad Alepp Est, il cui smarrimento, il dramma inconsapevole vissuto, sono stati "fissati" in uno scatto divenuto virale.
Aleppo now FadiToOn
Syrian Blood in Aleppo
Il mondo si è indignato, ha pianto, guardando quei fotogrammi che hanno plasticamente dato corpo alle conseguenze dei bombardamenti in Siria, visto attraverso gli occhi di un bambino scampato alla
Il mondo si è indignato, ha pianto, guardando quei fotogrammi che hanno plasticamente dato corpo alle conseguenze dei bombardamenti in Siria, visto attraverso gli occhi di un bambino scampato alla morte che non aveva, Invece, risparmiato il fratellino, Alì, poco più grande di lui. In cinque anni in Siria sono morte decine di migliaia di bambini.
È un massacro inarrestabile che nessuna mobilitazione può fermare. Ma se ne può parlare, si può rilanciare gli appelli di chi chiede il rispetto dei corridoi umanitari, la fruizione degli aiuti e l'assistenza sanitaria, ad Aleppo come nel resto del Paese, per limitare la catastrofe che si è già profilata e in parte insinuata nel cuore della città. Metà della popolazione siriana non ha più una casa, 470mila persone hanno perso la vita, 1,9 milioni sono rimaste ferite o mutilate, l'aspettativa di vita è passata dai 70 ai 55 anni.
Numeri agghiaccianti che misurano la portata della tragedia alimentata dalla campagna di bombardamenti, che ha visto una crescita esponenziale di piccole vittime. L'inviato speciale delle Nazioni unite in Siria, Staffan De Mistura, ha chiesto più volte, inutilmente, una tregua duratura per permettere ai civili di usufruire delle vie di fuga in sicurezza.
Come hanno dimostrato i precedenti conflitti in Yugoslavia, Iraq, Afganistan, Libia, le "guerre umanitarie" altro non sono che massacri perpetrati per interessi economici e geopolitici. E non c'è azione diplomatica sotto egida Onu che possa impedirli.
Aleppo è la nuova Sarajevo. Oggi come allora il fallimento della Comunità Internazionale è sotto gli occhi di noi tutti, solo che oggi siamo ancor più distratti e colpevoli di ieri.
ALEPPO: OUR INDIFFERENCE SWAHA
CeciGian
Bilancio
CeciGian
Il video con il terribile j'accuse della giornalista Lucy Aharish sull'assedio di Aleppo est sta facendo il giro del mondo attraverso i social network. "Proprio adesso, in Aleppo, Siria, appena 8 ore d’auto da Tel Aviv, è in corso un genocidio", dice la conduttrice del telegiornale mentre è in onda sul secondo canale della televisione di stato israeliana.
"Ma fatemi esser più precisa: è un Olocausto. Magari non vogliamo sentirlo dire, non vogliamo occuparcene, ma sta accadendo", continua la giovane 34enne arabo-israeliana. "Ad Aleppo è in corso un Olocausto e il mondo se ne sta a guardare senza fare nulla".
"Nel ventunesimo secolo, in un mondo dove l’informazione può stare nel palmo della vostra mano, in un mondo in cui potete sentire le vittime e le loro storie dell’orrore in tempo reale, in questo mondo noi ce ne stiamo immobili, mentre i bambini vengono massacrati in ogni singola ora". (fonte)
Una foto pubblicata da fabio magnasciutti (@fabio_magnasciutti) in data:
My Drawings for Praying for #Aleppo in #Shibuya #Tokyohttps://t.co/j02d3uM6OO @ochun99 #SaveAleppo @horiris @yoox5135 @twuuuru @RandaHabib pic.twitter.com/m8jKSJ4bfW— Gianluca Costantini (@channeldraw) 18 dicembre 2016
Costantini
Atmosfera
Aleppo. E un condivisibile articolo di Fulvio Scaglione
Mauro Biani
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- Le voyage de la peur pour les exilés d'Alep
- Cinque risposte alle domande che tutti si stanno facendo su Aleppo
- http://www.repubblica.it/argomenti/aleppo?ref=HRHMT-2
- Quattro anni di assedio a Aleppo, la Sarajevo siriana
- How a 7-year-old Aleppo girl on Twitter became our era’s Anne Frank
- Battaglia di Aleppo Le stragi e il realismo
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domenica 18 dicembre 2016
Così Gentiloni
Holiday's Premier Portos |
Ch’al cor Gentiloni ratto s’apprende
15 dicembre 2016
di: Nadia Redoglia
Ché tanto gentile e tanto onesto pare. E’ una persona bella che dà per li occhi una dolcezza al core. Peccato per quella vita nova che nova lo è per niente, per non parlare dello stil novo ridotto a frusto e malamente rattoppato. In 70 anni di repubblica abbiamo dovuto, infatti, ricorrere a ben 64 capi di governo e conseguenti giravolte ministeriali. Sarà (inquietante) avvisaglia d’instabilità istituzionale, tenuto conto che manco i condomini, nella loro millesimale ferocia da potere, riescono a cambiare in così breve tempo i loro amministratori condominiali? Domanda che si fila nessuno.
Ed è perciò che questa volta, per la prima volta, manco s’è ricorso alla ministeriale giravolta. C’è stata giusto una sgrullatina, come usano dir a Pontassieve (feudo assurto temporaneamente a cattività avignonese). Un po’ come dire che ormai s’è nemmeno più degni d’esser presi per i fondelli in modo serio: una bischerata raffazzonata è più che sufficiente…
Quando non si pretendono risposte o, peggio, manco più si pongono domande se non quelle indotte con risposte già pilotate, si corre il rischio d’essere chiamati prima coglioni e subito dopo accozzaglia di coglioni…
L'ITALIA COTTA A FUOCO LENTO
Dopo il mischiotto il governo è formato.
Se non è zuppa, l'è pan bagnato !
Roberto Mangosi
Giannelli
Blowing in the uaind
Guardate questo video :)
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sabato 17 dicembre 2016
Auguri Papa Francesco
17 dicembre Papa Francesco compie 80 anni
Mentre da tutto il mondo arrivavano auguri per la sua festa, papa Francesco ha iniziato il giorno del suo ottantesimo compleanno facendo colazione insieme ai senzatetto, invitati nella sua residenza di Casa Santa Marta. Dolci argentini e bevande calde, mentre il pontefice e i suoi ospiti dialogavano per mezz'ora. Poi il Papa ha celebrato messa insieme ai cardinali nella Cappella Paolina. E ha concluso l'omelia dicendo: "Un po' di umorismo aiuta ad andare avanti. Il Signore ci dia questa grazia".
Auguri Papa Francesco
di GIO / Mariagrazia Quaranta
Papa Bergoglio aveva già parlato dell'umorismo lo scorso ottobre
"L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo"
L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo». Con una frase pronunciata ieri a braccio nell’udienza ai confratelli gesuiti, Jorge Mario Bergoglio «sdogana» quel riso che nel Medioevo descritto da Umberto Eco nel romanzo «Il nome della rosa» andava ferocemente combattuto a salvaguardia della fede. La «riabilitazione» dell’umorismo da parte di Francesco arriva dopo che, in pieno pontificato di Joseph Ratzinger, Letture, la rivista dei Paolini, aveva riconosciuto che l’arma più efficace contro ogni forma di retorica è l’ironia: «L’umorismo finisce per abbattere le costruzioni più seriose». Nei monasteri spaccati dalle diatribe teologico-ecclesiastiche dei seguaci del papa avignonese Giovanni XXII e dell’imperatore Lodovico il Bavaro, Guglielmo di Baskerville scopre la sanguinosa rimozione del codice di Aristotele sul comico, perché «non c’è nulla di più pericoloso, per la dottrina ufficiale, della comicità, dell’ironia, della parodia». Il testo proibito era in custodia a un monaco che lo aveva intriso di un veleno in grado di uccidere chiunque lo toccasse.
Non solo un pregiudizio medievale. Era convinto che il riso venisse dal diavolo e che il comico fosse figlio del peccato anche il poeta maledetto Charles Baudelaire. La pensa in tutt’altro modo Francesco. A presentare lo scorso gennaio in Vaticano il suo libro «Il nome di Dio è misericordia» è stato il comico Roberto Benigni. E al ritiro per gli esercizi spirituali di quaresima, il leit motiv delle meditazioni è stato: «Non perdiamo la speranza, né l’umorismo». Non più una risata vi dannerà, bensì l’umorismo via per il Paradiso.
25 ottobre 2016 La Stampa
Mentre da tutto il mondo arrivavano auguri per la sua festa, papa Francesco ha iniziato il giorno del suo ottantesimo compleanno facendo colazione insieme ai senzatetto, invitati nella sua residenza di Casa Santa Marta. Dolci argentini e bevande calde, mentre il pontefice e i suoi ospiti dialogavano per mezz'ora. Poi il Papa ha celebrato messa insieme ai cardinali nella Cappella Paolina. E ha concluso l'omelia dicendo: "Un po' di umorismo aiuta ad andare avanti. Il Signore ci dia questa grazia".
Auguri Papa Francesco
di GIO / Mariagrazia Quaranta
Papa Bergoglio aveva già parlato dell'umorismo lo scorso ottobre
"L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo"
L’attitudine umana più vicina alla grazia di Dio è l’umorismo». Con una frase pronunciata ieri a braccio nell’udienza ai confratelli gesuiti, Jorge Mario Bergoglio «sdogana» quel riso che nel Medioevo descritto da Umberto Eco nel romanzo «Il nome della rosa» andava ferocemente combattuto a salvaguardia della fede. La «riabilitazione» dell’umorismo da parte di Francesco arriva dopo che, in pieno pontificato di Joseph Ratzinger, Letture, la rivista dei Paolini, aveva riconosciuto che l’arma più efficace contro ogni forma di retorica è l’ironia: «L’umorismo finisce per abbattere le costruzioni più seriose». Nei monasteri spaccati dalle diatribe teologico-ecclesiastiche dei seguaci del papa avignonese Giovanni XXII e dell’imperatore Lodovico il Bavaro, Guglielmo di Baskerville scopre la sanguinosa rimozione del codice di Aristotele sul comico, perché «non c’è nulla di più pericoloso, per la dottrina ufficiale, della comicità, dell’ironia, della parodia». Il testo proibito era in custodia a un monaco che lo aveva intriso di un veleno in grado di uccidere chiunque lo toccasse.
Non solo un pregiudizio medievale. Era convinto che il riso venisse dal diavolo e che il comico fosse figlio del peccato anche il poeta maledetto Charles Baudelaire. La pensa in tutt’altro modo Francesco. A presentare lo scorso gennaio in Vaticano il suo libro «Il nome di Dio è misericordia» è stato il comico Roberto Benigni. E al ritiro per gli esercizi spirituali di quaresima, il leit motiv delle meditazioni è stato: «Non perdiamo la speranza, né l’umorismo». Non più una risata vi dannerà, bensì l’umorismo via per il Paradiso.
25 ottobre 2016 La Stampa
Pope Francis and Rainbow Holy Spirit
BY OSMANI SIMANCA, BRAZIL, WWW.CAGLECARTOONS.COM - 6/29/2016
Papal Politics
BY NATE BEELER, THE COLUMBUS DISPATCH - 2/19/2016
Souvenirs
BY DARIO CASTILLEJOS, EL IMPARCIAL DE MÉXICO - 9/29/2015
Auguri Papa Francesco
Paolo Lombardi
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Le ultime su Papa Francesco
La sorprendente semplicità del nuovo Papa
*
Papal Politics
BY NATE BEELER, THE COLUMBUS DISPATCH - 2/19/2016
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BY DARIO CASTILLEJOS, EL IMPARCIAL DE MÉXICO - 9/29/2015
Auguri Papa Francesco
Paolo Lombardi
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La sorprendente semplicità del nuovo Papa
Conclave in Vaticano |
Le fumate del camino della Cappella Sistina |
Habemus Papam: Francesco |
*
venerdì 16 dicembre 2016
Istanbul 2016: 33 Aydın Doğan International Cartoon Competition
From Aydın Doğan International Cartoon Competition
The sentiment of tolerance is becoming ever more significant in the modern world whereby violence and discrimination threaten universal and ethical norms. Cartoons are among the fundamental building blocks of a society based on tolerance and prudence, open to different thoughts and beliefs. Held with this thought in mind, the Aydın Doğan International Cartoon Competition is renowned across the world as the “Oscar of Cartoons”.
The participation of over 7800 artists from 137 countries in the competition held since 1983 demonstrates the role and the significance of the prize. The Jury of the competition whereby hundreds of reputable cartoonists from many different countries compete is constituted by the most eminent master cartoonists across the world.
La tragedia dei migranti e le paure dell'Europa: l'opera di Marco De Angelis che ha vinto il primo premio
Satira e grafica, un italiano vince il superconcorso di Istanbul
Il disegnatore italiano Marco De Angelis ha vinto il primo premio alla più prestigiosa mostra internazionale di grafica umoristica e satirica, l’Aydin Dogan International Cartoon Competition, che si tiene a Istanbul e celebrava quest’anno la sua 33esima edizione. Per De Angelis si tratta di un bis dopo 30 anni, visto che aveva già ottenuto il primo premio nel 1987. L’opera premiata è un disegno sulla tragedia dell’immigrazione attraverso il Mediterraneo e il lungo sonno dell’Europa ed è stato scelto da una giuria composta dalle migliori firme della grafica internazionale. Il brasiliano Antonio Gomes ha ricevuto il secondo premio, mentre il terzo è andato al turco Dogan Arslan. Il premio speciale istituito quest’anno è stato assegnato al turco Emrah Arikan. Il tema era “Più potere alle ragazze, più potere al mondo” ed è stato scelto per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di emarginazione e inferiorità delle donne nell’istruzione e nel lavoro, problema molto sentito anche in Turchia. Al concorso di Istanbul hanno partecipato 752 artisti di 68 paesi, con un totale di 2521 lavori. Il meglio del concorso – 234 disegni di 183 autori – è stato il cuore della mostra a Istanbul a novembre in occasione della premiazione.
Il tema dei migranti visto dal brasiliano CAU Antonio Gomes, secondo premio
L'opera del turco Dogan Arlsan, vincitrice del terzo premio
La vignetta vincitrice del Premio speciale, sul tema "Più potere alle ragazze, più potere al mondo". L'autore è il turco Emrah Arikan
Alcuni dei tanti premi al merito:
Award of Merit
Hijab Smith - Turchia
Award of Merit
ZYGMUNT ZARADKIEWICZ - Polonia
Award of Merit
Kursat TEMPO - Turchia
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Aydın Doğan Uluslararası Karikatür Yarışması Ödül Töreni 22 Kasım’da. pic.twitter.com/6HBY441cmK— Aydın Doğan Vakfı (@adoganvakfi) 21 novembre 2016
https://twitter.com/adoganvakfi/status/800662900255887360
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La giuria: Marlene Pohle (Argentina - Chair), Ercan Akyol (Turkey), Gülse Birsel (Turkey), Assunta Toti Buratti (Italy), Latif Demirci (Turkey), Selçuk Demirel (Turkey), Yalda Hasheminezhad (Iran), Anita Kunz (Canada), Piyale Madra (Turkey), Tan Oral (Turkey) and Elena Ospina (Colombia)
Known for the value it places on the art of cartoons, the Aydın Doğan Foundation staged the 33rd outing of the “Aydın Doğan International Cartoon Competition” this year. The predominantly female International Selection Committee chose the most successful cartoons of the year. The jury meeting was held on Monday, June 13 at Bodrum Işıl Club.
Emphasizing education, empowerment and gender equality for girls at every step of their projects, the Aydın Doğan Foundation handed out a special “Empowered Girls, Empowered World” award as part of this competition.
Acclaimed as “the number one cartoon competition in the world”, the 33rd edition of the Aydın Doğan International Cartoon Competition drew 752 artists with 2,521 cartoons from 68 countries. No specific theme was set for the competition. The Preliminary Selection Committee convened on Monday June 13, 2016 at Bodrum Işıl Club and submitted 234 cartoons by 183 artists from 44 countries to the International Selection Committee.
Of the 11 members of the Selection Committee, made up of nationally and internationally acclaimed cartoonists since the inception of this competition, 7 jury members are women. Some 85,000 cartoons in all have been submitted to the competition over its 33 year course thus far. This year’s Selection Committee again comprised leading names from the world of the arts and culture: Marlene Pohle (Argentina - Chair), Ercan Akyol (Turkey), Gülse Birsel (Turkey), Assunta Toti Buratti (Italy), Latif Demirci (Turkey), Selçuk Demirel (Turkey), Yalda Hasheminezhad (Iran), Anita Kunz (Canada), Piyale Madra (Turkey), Tan Oral (Turkey) and Elena Ospina (Colombia).
Karikatür Oscarları sahiplerini buldu (video della premiazione )
Primo Premio: Marco De Angelis |
Nota: Marco De Angelis aveva vinto il primo premio anche nel 1987
First prize
Marco DE ANGELIS
ITALY
1987
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