giovedì 8 dicembre 2016

Dov'è la vittoria?!

Il carretto dei vincitori
Franco Portinari /Portos



Dov'è la vittoria?
di Nadia Redoglia
Secondo me sta nel “l’Italia s’è desta”…  A scrauso d’ogni contemporaneo solone insistente a proclamare, e durante la campagna e post esito referendario, che questo referendum mirava esclusivamente al pro/contro governo, io urlo che non è vero! Voglio credere che questo referendum abbia raccolto e coinvolto la maggioranza (esorbitante a quanto pare) del popolo che per sue proprie scienza, coscienza e conoscenza,  s’è impegnato esclusivamente  a decidere se l’attuale governo fosse o meno in grado di riformare la nostra Costituzione…
Data l’elevata voragine tra i SI’ e i No, sono i fatti, riscontrabili già nei primi momenti post esito referendario, che lo dimostrano. Vediamoli.
Oggi sono proprio tutti  i leader di partito (del no e del sì) che, frenetici, stanno lavorando a perpetrare  quel senso bastardo. Tutto l’arco infatti, pur di votare in fretta per succhiare l’esito referendario, si sta dimenando esclusivamente nel suo proprio interesse d’accaparrarsi poltrona menefreghista insultante di tutti gli italiani. Il sistema elettorale, oggetto di feroce contestazione fino a ieri,  oggi frega loro più nulla: infatti si va dall’ortottero cui oggi va addirittura bene che l’italicun s’applichi anche al senato (ma come?! Fino all’altro ieri lo voleva manco per la camera!) al premier congelato (una volta era giusto con… gelato) disposto a votare con due leggi differenti tra le due camere.Per non parlare degli altri che, in ordine decrescente, pur di votare acchiappano tutti gli ellum vecchi e nuovi coniati sul momento… Eccolo qui il bailamme ingordo rivelatosi  in tutta la sua completezza! Spetterà alla Corte Suprema (costituzionale, appunto…)  lo sforzo d’accollarsi ancora (e ancorarci a)  un minimo di criterio buono a fornire base di partenza contro stalli e stalle.
quelli di cui sopra io avrei dovuto dunque affidare il compito di riformare parte della mia Costituzione?!

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Giannelli


Bersani - Renzi
Giannelli


REFERENDUM RIVELATORE
Dopo aver ridotto la classe media alla fame, 
massacrato sanità, 
lavoro ed ogni genere di servizio sociale, 
Matteo si stupisce della batosta.
Ciò significa che lui, 
di quel che accade nel paese, 
non se ne rende conto.



QUALCUNO HA QUALCOSA DA DIRE?
Natangelo

SEDUTI, SULLA SPONDA DEL FIUME
Natangelo



Cadei


Vauro


Staino

mercoledì 7 dicembre 2016

martedì 6 dicembre 2016

Renzi : "la poltrona che salta è la mia".

Renzi
Marilena Nardi






«Ho perso, mi prendo tutta la responsabilità», «l’esperienza del mio governo finisce qui, perché non possono restare tutti incollati alle loro abitudini prima che alle loro poltrone. Non ce l’ho fatta e la poltrona che salta è la mia»

Matteo Renzi




Morten Morland





Chappatte
Addio Renzi
Gianni Audisio

lunedì 5 dicembre 2016

L'Italia ha detto NO!



Questi i risultati definitivi del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 (fonte Viminale):
ITALIA + ESTERO
Elettori 50.773.284
Votanti 33.243.845
Percent. 65,47%
SI' 40,89%, pari a 13.432.208 voti
NO 59,11%, pari a 19.419.507 voti
Bianche 83.417, pari allo 0,25%
Nulle 306.952, pari allo 0,92%
Contestate 1.761, pari allo 0,00%



Italia nooooooooo! (la terra dei cachi) 
#disegniGrassilli #referendum #pd






i veri vincitori sono i morti viventi
Giuliano

Riverso



Al cenone rimandato
Tanti i NO, più di quelli che ottimisticamente ci si poteva augurare. Dentro molto probabilmente c'é di tutto, dalle antipatie per l'arroganza di Renzi, ai calcoli politici e , come nel mio caso, anche  la disapprovazione di una riforma pasticciata che, se veramente avesse avuto come obbiettivo una seria revisione della Costituzione ed una vera diminuzione delle poltrone, andava impostata con più calma e comunque non a maggioranza.
Per il momento i tacchini ringraziano.
Uber





Tullio Boi


Matteo Bertelli


EI FU
Con una massiccia affluenza alle urne, 
gli italiani hanno manifestato non solo 
il loro attaccamento alla Costituzione, 
ma anche dimostrato 
- con una schiacciante percentuale - 
la loro disapprovazione nei confronti 
di un governo fallimentare in tema di lavoro, 
politiche sociali e immigrazione.
Incapace, insomma, di tener testa 
ai principali problemi 
che dalla politica necessiterebbero 
di una degna soluzione.
La sola parlantina non regge a lungo, 
quando poi non è seguita da fatti 
concreti e sostanziosi.
Mangosi

domenica 4 dicembre 2016

Sondaggi ed Exit poll sul referendum costituzionale, le vignette.


di Fabio Magnasciutti



Il No al 54-58%. La riforma non passa scrive il Corriere.it
Il dato degli exit poll Ipr Marketing-Istituto Piepoli.
Il Si sarebbe fermo al 42-46%Referendum costituzionale 2016
Il No al 54-58%. La riforma non passa!


Febbre da cavallo
Uber


Slot machine
Uber



DISPAR CONDICIO
Secondo lo slogan governativo basterà anche un SI ma non si sa mai. Sulla dirittura d'arrivo del Referendum Renzi mette mano a tutte le risorse disponibili. Dalla straripante presenza nelle diverse reti TV,  alla chiusura dei contratti sindacali, al pesante contributo della grande finanza, tutto vien bene per seppellire le ragioni del NO.
Uber





Geologicamente, l'Italia è schiacciata 
dalle due placche continentali europea ed africana.
Politicamente, invece, è schiacciata 
dai due fronti referendari SI e NO.
Questo referendum parte fallito in partenza, 
qualunque sia il risultato.
Cuocere in un unico calderone tante riforme 
vuol dire comunque cancellare 
quel che di buono contengono con il NO 
o accettarne i lati negativi con il SI.
Anche stavolta la politica è riuscita nel suo scopo: 
la confusione generale.
Roberto Mangosi

Integrativo
Mauro Biani


Staino 


Prodi ha votato Si
Portos


Pelù ha votato No
Portos

BERSANI, Brunetta, Caravanserraglio, D'Alema, Grillo, Meloni, Monti, Salvini, Scotto.
Portos

se la legge lo consente, il buon senso consente di lasciare posto ha chi ne ha più bisogno.
Fogliazza



Palex



http://www.giornalepop.it/i-chinson-maratona/
Mario Airaghi


Riforma
CeciGian

sabato 3 dicembre 2016

Lapo Elkann simula sequestro, arrestato a New York.

#LapoElkann simula sequestro, arrestato a New York. 'Voleva 10mila dollari dopo due giorni tra escort e droga'.


caricatura di Lapo
di Gio


di Valerio Marini




TRANSAMERICA
Capita a tutti di fare un salto in America
per lavoro e trovarsi nei guai ...
Roberto Mangosi

venerdì 2 dicembre 2016

La Costituzione italiana ( Principi fondamentali)

Costituzione italiana

Principi fondamentali
Parte prima - Diritti e doveri dei cittadini


Art. 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.



Art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.



Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.


Art. 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Art. 5

La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.


Art. 6

La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Art.7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]


Art. 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]


Art. 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.


Art. 10

L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.

Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. [3]


Art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.



Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.



Titolo I - Rapporti civili


Art. 13

La libertà personale è inviolabile.

Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'Autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.

In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di Pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'Autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.

È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.

La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.


Art. 14.

Il domicilio è inviolabile.

Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.

Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.






http://www.governo.it/costituzione-italiana/parte-prima-diritti-e-doveri-dei-cittadini/titolo-i-rapporti-civili/2844

(continua)
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Metto il link del raffronto tra la Costituzione originale e quella modificata se vince il SI.

Raffronto Proposta Costituzione Pdf

http://www.governo.it/costituzione-italiana/principi-fondamentali/2839