domenica 5 febbraio 2012

Margherita sfogliata

 
13 milioni di petali
Gianfalco
doppio tradimento gli amici e la promessa ...
che tristezza ...
 [...]
«c’è un confine fra opportunità e legalità che è lasciato alla coscienza dei singoli», come in tempi non sospetti ebbe a dire a Report il senatore non dimissionario Lusi, tesoriere di Rutelli con casetta in Canada. Uno che di coscienza e di singoli, modestamente, se ne intende.
Massimo Gramellini


Morale diretta
Lusi escluso da gruppo Pd
 P.s. La comunicazione Agesci.
Mauro Biani


EX MARGHERITA
2/ febbraio/2012
Tullio Boi http://www.brulliotoi.it/
 

Petali  di Gino Frenna by L'Asino

 Sottratti fondi a "La Margherita" di Rutelli... e non è il solo ad essere infuriato....
Gianni Fioretti
 
Lusi e Costumi 
PORTOS / Franco Portinari

"

 3/2/2012
Giorgio Forattini


maledetti soldi...
Tiziano Riverso

Mala tempora
Tiziano Riverso


 
4 febbraio 2012
Giannelli http://www.corriere.it/


Marco Vicari

  • Lusi ruba 13 milioni dalla Margherita. Sono i soldi che ha fatto Rutelli coi fotoromanzi
  • Rutelli: "Il sen. Lusi era persona da tutti stimata. Aveva iniziato la propria attività in quanto Direttore Generale degli Scout. Con delega al furto di borracce"


Lusing 
Bandanax da L'asino


Spore
 Bandanax da L'asino

Rutelli 
 Bandanax da L'asino

Bastardo
Bandanax da L'asino

Margherita

Bandanax da L'asino
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lusi my religion 
  auuuuuuu 


 
tanto umore per nulla
Fabio Magnasciutti
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ElleKappa



SERGIO STAINO 
 


VAURO


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Note:

UBER:
 
mercoledì 1 febbraio 2012
LO STATO ETICO

Ora sappiamo che i rimborsi elettorali della Margherita sono finiti nelle tasche del senatore Lusi.
Ma  confesso che a me oggi la notizia più incredibile appare quella che dal gioco d'azzardo, reso pubblico proprio per motivi "etici", allo Stato stiano finendo sempre meno introiti.
Ma è mai possibile ? E in che tasche vanno a finire i proventi visto che le Concessionarie avrebbero dovuto ricavare solo un compenso per il servizio?
Il motivo sta nel fatto che stanno aumentando i giochi d'azzardo online, giochi in cui la tassazione è minima o addirittura inesistente per i quali addirittura si propongono spot televisivi accattivanti .

Mi sembrava di aver già trattato l'argomento ed in effetti ecco qua, risale al 23 novembre 2009 (ma è ancora fresco)UBER   lunedì 23 novembre 2009
C'EST L'ARGENT ...
Dopo la separazione consensuale ora iniziano le dispute economiche tra PD e Margherita. Tutta da giocare la partita della divisione dei beni.
UBER
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video a che tempo che fa' dal minuto 7

sabato 4 febbraio 2012

Indennità parlamentari: taglio con trucco!

 
TAGLIO CON TRUCCO
Dite la verità, avete mai creduto al mago che taglia la sua assistente?  Invece oggi molti giornali credono al taglio dello stipendio dei parlamentari di 1300 Euro lordi.
Leggendo meglio la notizia si scopre che in realtà rinunciano all'aumento che avrebbero avuto applicando la nuova normativa previdenziale. Il trucco c'è e si vede.
Uber http://humour-ugb.blogspot.com/


Articolo 21 - Press a poco
Il sobrio e il brioso 
Agli onorevoli leveranno circa 1.300 euro lordi dalla busta paga ?! Caspita, è pressoché tutto lo stipendio lordo del precario attaccato alla cuffietta del call center! Siamo sobri: è impensabile (non la situazione del precario, ma di quegli altri)! Infatti: gli è che il passaggio dal vitalizio (che rientra nell’imponibile) al sistema contributivo (che non rientra) porterebbe un aumento ai loro stipendi netti. Da qui ad accantonarlo in un fondo apposito, dunque la loro busta paga non si sposterà di un centesimo. Cercano giusto d’ubriacarci con titoloni edulcorati e adulterati? E veniamo alla decurtazione del 50% (convertito in rimborso a fronte di pezze giustificative) degli oltre 3.600 euro forfetari con cui devono retribuire i loro valletti/portaborse. Da che è nata la Repubblica questa è categoria contemplata in nessun contratto di lavoro: retribuzione e trattamento sono a discrezione padronale, epoca alto medioevo. Com’è che ‘sti circa mille qua si siano mai ribellati resta ancora oggi un mistero: tutti ubriachi? Per lo Stato (oggi notoriamente sobrio) sarebbe una ragione in più per assumerli direttamente -così come fa per i “sobri” commessi- anziché servirsi di briosi intermediari dalle creste facili.


Dalla Presidenza della camera  primi tagli alla politica
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Fini, presidenza Camera, tagli

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La notizia 

Note di Portos - 29 gennaio 2012


    Note di Portos - 29 gennaio 2012

caricature e non solo... di Franco Portinari



particolare di Nighthawks di Edward Hopper

Nighthawks di Edward Hopper


Etichette: Bersani, Circoli PD, Fassino


Altre vignette della settimana di Portos:

  E' realmente accaduto!!!



Regione Lombardia, ennesimo arresto di un consigliere
- Ieri mi hanno ciulato il motorino e non so dove cercarlo
- Non conosci nessuno al Pirellone?
Etichette: Bancarotta, Consiglieri e Assessori arrestati, frode, Pirellone, Regione Lombardia


Bossi: Aut Aut a Berlusconi, crisi o salta Formigoni
- Per Formigoni stavolta non ci sono santi!
- Mica vero, escluso San Raffaele rimane San Vittore

Etichette: Berlusconi, Bossi, Formigoni, Regione Lombardia


La7, l'ira del Vaticano contro Nuzzi
Santa Sede pronta alle vie linguali
- Non c'è più religione le gerarchie ecclesiastiche che prendono le vie legali invece di quelle del signore!
- Dellì nun ce fanno entrà manco cor telepàss
Etichette: La 7NuzziVaticanovie del Signorevie legali


Berlusconi ricusa i giudici
Al centro dell'istanza i contrasti con i giudici sul calendario delle udienze

Etichette: berlusconi, calendario, Ghedini


     I RealitiSCIO                                                                              



La lega in piazza a Milano
- Bossi:"Monti fuori dai coglioni!"
La Base:" Maroni-Maroni!"
- Chissà chi gli scrive i testicoli dei discorsi?
Etichette: Bossi, Lega Nord, Maroni, Piazza Duomo


- La Moratti lascia il consiglio comunale, dice che farà volontariato
- Dalla Batcaverna del figlio?
Etichette: Batcaverna, Consiglio Comunale, Figlio, Letizia Moratti, milano, Volontariato

- Ci declassano Tutti
- Dice che è la lotte declasse

Etichette: agenzie di rating, declassamento, FItch, Moody's, Standard Poors


Area Porto di Mare
- Tanti progetti, tutti sulla testa della gente ma nessuno realizzato! Forse è ora che l'amministrazione avvii un progetto di concertazione con i cittadini!
- Tranquillo, dice che adesso vogliono fare proprio qui una grande area per i concerti...
Etichette: area concerti, milano, Porto di Mare, promesse non mantenute


     Gli Italian Galery***************************


Formigang
Etichette: corruzione, Formigoni, Nicole Minetti, Nicoli Cristiani, Ponzoni, Prosperini, Regione Lombardia



by PORTOS Comic strip

mercoledì 1 febbraio 2012

Stereotipi, razzismo ed europei.

Stereotipi
Gianfranco Uber

Si è parlato con molto clamore nei giorni scorsi, del giornalista dello Spiegel,Jan Fleischhauer,
che si domandava, se un capitano inglese o tedesco, avrebbe mai abbandonato una nave, come ha fatto Schettino:
" Hand aufs Herz: Hat es irgendjemanden überrascht, dass der Unglückskapitän der "Costa Concordia" Italiener ist? Kann man sich vorstellen, dass ein solches Manöver inklusive sich anschließender Fahrerflucht auch einem deutschen oder, sagen wir lieber, britischen Schiffsführer unterlaufen wäre?"
Non si prendeva,  nemmeno in considerazione, la possibilità che esistano, inglesi e tedeschi paurosi e italiani coraggiosi, ma che solo gli italiani possano essere così codardi, salvo poi un po' ipocritamente lamentarsi che
gli stereotipi sono duri a morire.
I titoli poi di Libero e la copertina del  Giornale, purtroppo sono stati squallidi come l'articolo dello Spiegel.
 L'articolo sembra non fosse stato tradotto correttamente e si volesse parlare solo di stereotipi e che quindi la polemica italiana fosse tutta una bufala. L'ambasciatore italiano, ha scritto una lettera alla direzione del giornale, e c'è chi dice che se la poteva risparmiare mentre per altri ha fatto addirittura troppo poco, tanta è l'indignazione italiana.
Lo Spiegel purtroppo non è nuovo a campagne anti-italiani, famosa, è una sua copertina raffigurante una pistola fumante sopra un piatto di spaghetti altrettanto fumante (foto in fondo al post). E neppure Libero ed Il Giornale danno splendidi esempi di democrazia visti gli articoli che pubblicano spesso sulle loro pagine.

Mentre imperversa la polemica  6 giornali, famosi quotidiani europei The Guardian, Le Monde, La Stampa,  Suddeutsche ZeitungGaceta Wyborcza , El Pais,  per il  Progetto Europa  chiedono a 6 giornalisti ed a 6 disegnatori, dei loro staff  di individuare gli stereotipi del proprio paese, per sfatare i pregiudizi. Qui di sotto, prediligendo per il mio blog, la parte grafica,  riporto le sei vignette ed i link per chi volesse leggere gli interessanti articoli.


AUREL (LE MONDE)

British stereotypes: do mention the war, please!

 scritto da  Jonathan Freedland di The Guardian
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PAUL BOMMER (THE GUARDIAN)
French stereotypes: arrogant and good in bed? Bien sûr!
scritto da  Jean-Michel Normand di Le Monde


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CHIOSTRI (LA STAMPA)

German stereotypes: Don't mention the towels

scritto da  Rainer Erlinger del Süddeutsche Zeitung
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FORGES (EL PAÍS)
Italian stereotypes: yes, we are all individuals!
scritto da Massimo Gramellini della La Stampa
"Il nostro peggior difetto lo avrai (o lo avrete) intuito leggendo questo articolo, è l'auto-compiacimento"(M. Gramellini)
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OLIVER SCHOPF (SÜDDEUTSCHE ZEITUNG)

Polish stereotypes: hard-drinking Catholic zealots? Nie!

scritto da  Adam Leszczynski per Gazeta Wyborzca
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JACEK GAWLOWSKI (GACETA WYBORCZA)

Spanish stereotypes: statistics tell us they have Mondays, too

 scritto da Carmen Moràn di El Pais.
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 The Guardian ed El Pais riportano tutti i sei articoli. Sotto ai disegni ho messo i link delGuardian
e qui di seguito quelli in spagnolo di El Pais
Repasa en estos artículos seis estereotipos europeos:
»También hay lunes en España
»Reino Unido, vivir de las glorias pasadas
»Los alemanes y las toallas en las tumbonas
»Italianos: Valientes, no, pero sí astutos
»¡Cuidado con la vanidad francesa!
»Polacos: más católicos que creyentes

Ma cos'è il  Progetto Europa?

Sei paesi, sei quotidiani, milioni di lettori.
Una Europa.
L'Unione europea è alle prese con la sua più profonda crisi in 60 anni, un malessere che va oltre la debacle dell'euro e la marea di un enorme del debito che sta inondando il continente. L'unione sembra esaurita. L'espansione è a un punto morto. Rallentamento delle economie dell'UE sono eclissata da rivali in Asia e America Latina. "Bruxelles" è diventata una parola sporca, non più solo in Gran Bretagna. l'euroscetticismo è in aumento in tutto il continente. Il tabù è stato sollevato su stereotipi nazionali e capro espiatorio - Greci pigri, tedeschi prepotenti, sciovinisti francesi, inglesi altezzosi. In questa congiuntura critica, sei principali quotidiani dei più grandi paesi dell'Unione europea si sono riuniti in un progetto comune per costruire un quadro più sfumato dell'UE ed esplorare ciò che l'Europa fa bene e cosa non così bene. Cominciamo indagando i benefici l'Unione europea ha portato a 500 milioni di persone e poi oggi esaminare i leader nazionali lavorando per guidare fuori delle sue difficoltà attuali. Domani guardiamo euroscetticismo e stereotipi nazionali. Alla fine della settimana, si può prendere il nostro test "Come europei si sono" e vedere come te e gli altri europei rango lettori.
(fonte The Guardian)


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Le considerazioni di Carletto Darwin, un manager italiano che risiede da molti anni in Germania

Tuesday, January 24, 2012


Farsi prendere la penna

Un giornalista di Rep legge un po' al volo un articolo di Der Spiegel e ne trae tutta una serie di considerazioni razziste e contro razziste.
Che era proprio quello che voleva dire l'articolista teutonico: ci sono regole politically correct e poi nella vita quotidiana ci si scontra contro i pregiudizi, dal capitano della nave fino alla questioni economiche. E che, anche a identificare differenze climatiche o di cultura, se ci si allontana troppo dalle differenze che pure ci sono, si cade in una situazione culturalmente ingestibile.
L'articolo di Rep. è veramente pessimo. (fonte)

L'opinione di Ferdinando Camon


 Giornata della Memoria: Razzismo tra noi e contro di noi
Quotidiani locali del Gruppo "Espresso"-"Repubblica" 27 gennaio 2012 
Quando un leghista canta (i vertici della Lega, deputati e senatori, l’han fatto in tv): “Senti che puzza / scappano anche i cani, / sono arrivati / i napoletani”, fa una graduatoria: prima i cani, poi i napoletani. I napoletani fanno schifo ai cani. Quindi, a maggior ragione, fanno schifo a noi. È razzismo. I napoletani fanno schifo come razza, come sono per natura, non per storia. Un senatore che canta così dovrebb’essere espulso dal senato. Ma non succede. Dunque si può inneggiare al razzismo in tv, senza che scatti una punizione. Siamo nella Giornata della memoria, il 27 gennaio è il giorno in cui quattro soldati a cavallo dell’Armata Rossa entrarono nel Lager di Auschwitz, e l’umanità ha scelto questo giorno perché vi si ricordi lo Sterminio, figlio del razzismo. Noi italiani abbiamo inventato il fascismo, che fu il maestro del nazismo. Dovremmo stare attenti al razzismo non nel suo stadio finale, lo Sterminio, perché quando si è in quello stadio è troppo tardi, ma nel suo stadio iniziale, la predicazione dell’odio, del disprezzo e della calunnia. Noi italiani in questo stadio dell’odio-disprezzo-calunnia ci siamo. La Giornata della Memoria dovrebbe ricordarcelo. Perché non deve ricordare soltanto l’eliminazione degli ebrei, ma anche la loro ghettizzazione e la loro conversione coatta: le tappe che hanno portato all’eliminazione. Non si può più credere che tutto sia cominciato con Hitler. Questo lo credevano alcuni ebrei illustri, anche Primo Levi. È una visione “corta”, miope, della storia. Da vent’anni alcuni storici illustri ricordano come il rapporto con gli ebrei abbia conosciuto diverse tappe, a partire da quella in cui si diceva agli ebrei (l’ho già ricordato qui): “Potete vivere in mezzo a noi, a patto che diventiate come noi”, cioè vi convertiate. Era l’epoca delle conversioni coatte. Seguì l’epoca della separazione: “Non siete diventati come noi, andate a vivere da un’altra parte”, cioè nei ghetti. Hitler è venuto secoli dopo per concludere: “Né fra noi né lontano da noi, non potete vivere da nessuna arte, dovete morire”. Quest’ultima tappa non sarebbe stata possibile se non ci fossero state le tappe precedenti. Per evitare l’ultima, bisognava evitare le prime. L’errore che causa tutto è quando si tollera. Io non so come finirà la storia del console italiano a Osaka, filmato mentre in un concerto rock fa il saluto fascista e canta inni fascisti. È stato richiamato in patria, adesso è a Roma. Si difende dicendo che quando cantava quegli inni fascisti era fuori servizio. Inammissibile. Non si tratta di vedere se uno “fa” il fascista, ma se “è” fascista. È stato commesso un errore a monte: un fascista non doveva avanzare nella carriera diplomatica, non può rappresentarci nel mondo. Il presidente del governo iraniano ripete che l’“entità ebraica”, Israele, va distrutta. Sta lavorando alla bomba atomica per questo. L’umanità ha un problema: come impedire la costruzione di quell’atomica. È difficile fermare quel presidente. Bisognava evitare che diventasse presidente. Ma lo è diventato perché quel che sostiene è in linea con l’opinione pubblica ufficiale del suo paese: dove si dichiara che lo Sterminio non c’è mai stato, è un trucco degli ebrei. E’ quel che sostiene il presidente turco nei riguardi degli armeni. Questa è ignoranza. L’eterna madre di ogni razzismo. La Giornata della Memoria serve a combattere il razzismo combattendo l’ignoranza. È l’unica strada, non ce ne sono altre. Il giornale tedesco “Der Spiegel” vorrebbe cacciarci dall’Europa: “Si può fidarsi di un popolo di Schettini? Schettino è il perfetto italiano, potete immaginare che fosse un tedesco? Merita di stare in Europa un popolo che ha fatto Napoli?”. È un razzismo idiota. E sarebbe idiota rispondergli: si può fidarsi di un popolo che ha ucciso e bruciato 6 milioni di ebrei? Merita di stare in Europa un popolo che ha fatto Auschwitz? Ieri usciva un sondaggio in Germania: sotto i 35 anni, un tedesco su 4 non sa cos’è Auschwitz, mai sentito. Oggi è la Giornata della Memoria. Funziona se entro sera quel 25 % di giovani tedeschi finalmente sa. Soltanto dopo potranno dirsi europei.

Le copertine:

Der Spiegel -luglio 1977
Il Giornale- 27 gennaio 2012
LINK:

How European are you? (interactive quiz)
L'ITALIANO (STEREO)TIPO SECONDO BERLINO(Gian Antonio Stella)
 Gli stereotipi nella stampa europea
Spiegel online: "Ma vi sorprendete che il comandante fosse un italiano?"(la Repubblica)
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Sempre di FANY-BLOG ti può interessare:
Elchicotriste alla ricerca degli stereotipi 'in peace'!

martedì 31 gennaio 2012

Oscar Luigi Scalfaro



Scalfaro
Marilena Nardi

E' MORTO OSCAR LUIGI SCALFARO.
L' ASINO RINGRAZIA UN GRANDE PRESIDENTE 
PER QUANTO HA FATTO PER SALVAGUARDARE
LA DEMOCRAZIA IN QUESTO PAESE. 
L'Asino

Loss
 Marco Careddu

 


Pietro Vanessi - Una Vignetta di PV


Frasi impossibili.

Berlusconi: "Ho sempre ammirato l'impegno di Scalfaro nel difendere la Costituzione".


OSCAR
E-sperimento omaggio. Quadrato, cerchio, livelli. La vita di Scalfaro.
Mauro Biani


 

Partecipazione
Bandanax L'Asino


Scalfaro
8Max/ Massimo Ottavi



Mario Bochicchio


Scalfaro
Paride Puglia

Ciao Presidente
Tullio Boi http://www.brulliotoi.it/

 
President reserve... Tiziano Riverso
....

lunedì 30 gennaio 2012

I GRANDI NAUFRAGI DELLA STORIA

Prendendo spunto, dal naufragio della Costa Concordia, Il MisFatto, nell'edizione del 22 gennaio, rivede satiricamente alcuni dei  'grandi flop' della storia degli ultimi 20 anni:


I GRANDI NAUFRAGI DELLA STORIA

 
La Gioiosa Macchina da Guerra
Drammatica la sorte della Gioiosa Macchina da Guerra, il poderoso mezzo al comando di Achille Occhetto, che nel 1994 la varò sentendosi come Cristoforo Colombo, tra grandi celebrazioni ed entusiasmi (il comandante Occhetto aveva appena ottenuto un certo successo restaurando al meglio e ribattezzando PDS un vecchio rottame chiamato PCI). Il comandante però fece male i suoi calcoli: preso da entusiasmo e procedendo a tutta forza non si avvide di uno scoglio pericolosissimo, fino ad allora sconosciuto alle carte nautiche: Silvio Berlusconi, che apparve come dal nulla. La Gioiosa Macchina da Guerra si sgrugno’ di brutto contro lo scoglione, riportando danni irreparabili che la ridussero a ferraglia da vendere al chilo allo sfasciacarrozze e decretarono il declassamento con ignominia del comandante Occhetto da parte del suo superiore D’Alema.
Comunisti Italiani
Obsolescenza dei materiali, fatiscenza delle attrezzature, senilità anagrafica e attitudinale del personale, ostinazione a seguire una rotta anche quando tutti gli strumenti di bordo segnalavano la evidente necessità di cambiamento. E un comandante di nome Cossutta, fino ad allora soltanto un grigio esecutore di indicazioni di rotta provenienti dalla Capitaneria di Porto sovietica. Con queste premesse nessuno si sarebbe mai sognato di varare una bagnarola simile. Eppure fu varata, nello stesso giorno in cui una compagnia concorrenziale varò la Rifondazione Comunista, che avrebbe fatto disgraziata concorrenza alla Comunisti Italiani. Dopo navigazioni incerte e ammutinamenti di bordo (eclatante quello del responsabile di plancia Marco Rizzo detto ‘travertino’ per la duttilità delle sue sinapsi) che portarono alla sostituzione del comandante con Oliviero Diliberto, uno che voleva portare la salma di Lenin a casa sua, la Comunisti Italiani affondò, lasciando spazio a una miriade di scialuppe, tutte con lo stesso nome ‘Comunisti Italiani’, i cui equipaggi tuttora si pigliano a remate da una barca all’altra.

La Rosa Nel Pugno
Uno dei più spaventosi naufragi nella storia della navigazione. La Rosa Nel Pugno, messa in cantiere nel 2005 da una società costituita dallo SDI del nuovo socialista Boselli e dai Radicali di Pannella, si prefiggeva di fare rotta verso nuovi e inusitati orizzonti, con a bordo milioni di elettori aventi a cuore la laicità. In verità segnali nefasti si scorsero fin dal principio: i nuovi socialisti si scazzarono subito, con Bobo Craxi che prima accettò di essere a bordo della RNP, poi si fece una barchetta per conto suo che manco salpo’. Ma nell’entusiasmo generale e grazie ai discorsi di Pannella che pur di farlo star zitto va sempre accontentato, la Rosa Nel Pugno fu varata e salutata in pompa magna. Affondò subito alle prime ondate elettorali, nel 2006. I voti ottenuti insieme da Nuovi Socialisti Litigiosi e Pannelliani Rassegnati furono meno di quelli che ottenevano da soli prima del varo. Il relitto della Rosa Nel Pugno non fu mai recuperato e chi passa in quel tratto si fa il segno della croce.
Vi Sbigottirò
Un grande investimento (8.000.000 di euro) per la RAI che nel 2011 varò questa corazzata che avrebbe dovuto far navigare l’emittente pubblica nelle acque serene del trionfo di pubblico. Doveva essere la risposta alla turbonave Saviano, ma un disgraziato errore di valutazione fece sì che il timone fosse affidato a Vittorio Sgarbi, uno che sarebbe stato sul cazzo fino alla violenza persino a Papa Luciani. Già l’affiancamento della dicitura ‘Ci mancava anche Vittorio Sgarbi’ a quel ‘Vi Sbigottirò’ avrebbe dovuto far presagire il disastro cui la corazzata era destinata. Che puntuale si avverò. Il comandante Sgarbi nell’unica puntata andata in onda prima del naufragio riusci’ a presentare suo zio, a spregiare la paternità, a mandare affanculo gli ospiti, a inveire per mezzora contro i magistrati che lo inquisivano e soprattutto a stare così sul cazzo ai telespettatori da rischiare uno tsunami a furia di sputi sui televisori. Non ci furono superstiti.
Vasco Rossi
Nessuno avrebbe mai immaginato che un gigante dei mari, collaudato da anni e anni di successi trionfali su tutte le rotte, che ha coinvolto nei propri viaggi, legali e non, milioni di persone, colasse improvvisamente a picco come un guscio di noce con la vela di carta crespo. La VASCO ROSSI ha improvvisamente cominciato a fare acqua, a non garantire divertimento a bordo, a offrire prestazioni impietose, fino a costringere gli armatori a ritirarla ufficialmente dalle rotte al compimento dei 60 anni. Purtroppo non è finita qui. Come Greta Garbo, la Vasco Rossi avrebbe potuto ammantare la sua messa in secca con un affascinante misterioso silenzio. Invece s’è messa, gloriosa nave che fu, a farsi le pippe su Facebook come un qualsiasi pedalò quindicenne ingaggiando malinconici e depressivi confronti col primo pipparolo che si trovasse on line. Intaccando così definitivamente il suo mito di regina dei trip transoceanici indotti.

Testi della Redazione de Il MisFatto de Il 22 gennaio 2012
Disegni di  PORTOS / Franco Portinari

Nota : qui sotto i disegni di Portos del grande naufragio Costa Concordia

Casta Crociere (copy di Ivano Sartori)
 PORTOS / Franco Portinari


Capitan Schettino

"Non sono scappato sono scivolato nella scialuppa"
Portos


PORTOS / Franco Portinari