martedì 19 gennaio 2010

Craxi santo subito!

19 gennaio 2000-2010

10 anni dalla morte di Bettino Craxi


Bettino Craxi fu la «vittima sacrificale» offerta per risolvere una crisi «morale e istituzionale» che riguardò «l'intero sistema politico». Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha ricordato così il leader socialista durante un convegno organizzato a Palazzo Madama, in occasione del decimo anniversario della morte di Craxi.(la notizia)

Vittime sacrificali
Mauro Patorno/INSERTO SATIRICO

San Craxi
Per il decennale della morte di Bottino Crac-si pullman di italiani in pellegrinaggio ad Hammamet: mi immagino le intercessioni...
Lukonrad/INSERTO SATIRICO

Napolitano legge una lettera ...


Bandanax

La lettera del Presidente della Repubblica



Arnaldo Amabile INSERTO SATIRICO

La Televisione già da qualche settimana...
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DA BANDANAX


Staino http://www.sergiostaino.it

ma perchè Craxi andò ad Hammamet?...


Via Craxi
Il 15 aprile 1994, con l'inizio della nuova legislatura in cui non era stato ricandidato, Craxi cessò il mandato parlamentare elettivo che aveva ricoperto per un quarto di secolo e, di conseguenza, venne meno l'immunità dall'arresto.Il 12 maggio 1994 gli venne ritirato il passaporto per pericolo di fuga, ma era già troppo tardi perché Craxi, si seppe solo il 18, era già in Tunisia, ad Hammamet, protetto dall'amico Ben Alì; già il 5 maggio era stato avvistato a Parigi. Il 21 luglio 1995 sarà dichiarato ufficialmente latitante...
Giulio Laurenzi http://iltratto.splinder.com/


Luca De Santis

Arnald Inserto Satirico


Marco Tonus

E' tutto un fiorire di garofani ... pardon... vie, parchi...






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Sperando, come dice l'autore di queste due straordinarie pagine, «che rimanga un'esagerazione» ecco una sferzata di pungente satira sui nomi delle vie di Milano, dopo le polemiche scaturite dall'intenzione di intitolare una via a Bettino Craxi. È il nuovo corso della capitale lombarda (Corso Grande Fratello, quello che incrocia Viale Paperissima). Dal sito di Stefano Disegni

Ma crescono le polemiche ...






Vukic INSERTO SATIRICO


Grieco/ Coriandoli.it


Tomas INSERTO SATIRICO


giors e gugu

non era forse meglio ricordare ...

La patria riconoscente
Oltre alle vie e piazze per i "soliti noti" la "Patria riconoscente" dovrebbe ricordarsi più spesso anche dei rari militi sconosciuti.
Uber

lunedì 18 gennaio 2010

Cartoline dall'inferno (terremoto HAITI - vignette dall'Italia)

MAX
( non per ridere ma sensibilizzare gli animi)

Aiutiamo la popolazione di Haiti!
in fondo al post i numeri per donare almeno gli spiccioli
Non mettiamoci un cappuccio in testa per non vedere ... per non ascoltare...
il terremoto quando arriva non risparmia nessuno ...
non fa differenze ...


Difesa dal terrore
Gli enormi apparati bellici e le diverse organizzazioni di difesa mondiali sono realmente idonei a combattere i veri nemici di oggi ?
Uber

Cartoline dall'inferno di Haiti...


Giulio Laurenzi INSERTO SATIRICO

http://www.mamma.am/mamma/images/5567_a4744.jpg
Giulio Laurenzi


HAITI
Matteo Bertelli INSERTO SATIRICO


Paride Puglia INSERTO SATIRICO

Paride Puglia INSERTO SATIRICO

ULTIMO APPRODO
MarcoCar INSERTO SATIRICO


Omaggio di
Mauro Patorno INSERTO SATIRICO




Di fronte all'emergenza...
...possibilmente in HD!
MAX INSERTO SATIRICO

Il pannolino.
Avere bambini e guardare cumuli di morti da cui sbuca un piccolo e il suo pannolino, in mezzo a nugoli di mosche, ti spezza dai sensi di colpa, come sempre sterili, come sempre terribili.
Per ora non ho niente da proporvi e da propormi che ancora l'appello di Medici senza Frontiere.
Aggiornamento. Conobbi Roberto Stephenson nel 2006. Il fotografo italiano che vive ad Haiti da molti anni mi contattò prima via email e poi ci incontrammo anche a Roma, per collaborare con un’illustrazione per un progetto di pubblicità progresso di alcune Ong ad Haiti. Ora l’ho ritrovato su Facebook e sta testimoniando con una serie di foto l’apocalisse di quel Paese poverissimo. Non vende le foto, -perché (lui dice) mi sentirei uno sciacallo- . Tra le tante foto di distruzione e smarrimento, mi colpisce questa: sotto una tendina fatta di straccetti in mezzo a centinaia di altre tendine di gente sfollata in un giardinetto di Port au Prince, due ragazzine sorridono.
Mauro Biani, vignette


L'appello di Medici senza Frontiere.
Mauro Biani Mauro Biani, vignette


Senza Parole
Mario Bochicchio


Magari con un editoriale.
LoScorpione INSERTO SATIRICO



Vauro


Tragedie
Vukic INSERTO SATIRICO


Un'altra grande sfida per Obama. Per gli USA, impegnati già da tempo a fronteggiare la massiccia immigrazione haitiana, l'immane tragedia dell'isola caraibica va ad aggiungersi ai già tanti e gravosi impegni domestici e internazionali.
Forse però è quello in cui gli States potrebbero riconquistare quel ruolo di guida mondiale da troppo tempo, e non ingiustamente, perso.
Uber


Giannelli/ Corriere della sera.it

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFwqyXFqwZxKGBeWbu1VZ2Bna1KhYitY4PzGJTKkVi_-l-8yaq4wIteY90I6rU25YkxP4FgejjkTkci_WgX-7-A_rsaZu98bbXw7tvec77LVZLTkT326k6D5h-Lf9w6IxgzC_LlO6ezZM/s320/dramma+umanitario+.jpg
Haiti 11 gennaio 2010
Gavavenezia INSERTO SATIRICO

sabato 16 gennaio 2010

Carlo Sgorlon, scrittore e narratore Friulano


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[disegno a matita, Raffaella Spinazzi/fany]

È morto a Udine il giorno di Natale lo scrittore Carlo Sgorlon. (1930 – 2009)

"Come potremmo vivere in una dimensione totalmente razionale, quando siamo circondati di mistero da tutte le parti? Si dirà: ma la scienza mette in fuga il mistero... Falso. La scienza non fa che spostare il mistero sempre più in là, alza la soglia...
(Carlo Sgorlon)

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DA Il trono di legno

Incipit

Da ragazzo vissi sempre con la testa piena di vento. Vidi una volta un bambino che correva nel cortile con uno straccio sugli occhi e un'estrema sicurezza che fu distrutta bruscamente quando andò a sbattere contro la palizzata dell'orto. Per molto tempo io andai avanti alla maniera di quel bimbo. Non mi chiedevo il perché delle cose, mi limitavo a starci dentro con fervore avventuroso, con la faccia rossa e piena di stupore, come uno che abbia fatto una lunga corsa.

Citazioni

  • «Ognuno di noi crede di essere libero di scegliere la propria esistenza, ma non fa altro che seguire orbite prestabilite»
  • «Noi riteniamo di vivere la vita come individui separati da tutto il resto. Ma non siamo che attimi insignificanti della sua eternità».
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Sgorlon magia della parola
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Parte del discorso della laurea honoris causa(14/0907):

«Per salvare la Terra bisognerebbe tornare a forme di vita simili a quelle della civiltà contadina, con il vantaggio però di possedere la miracolosa tecnologia dei nostri tempi». Lo ha detto oggi Carlo Sgorlon nella lectio doctoralis pronunciata in occasione del conferimento al settantasettenne scrittore friulano della laurea honoris causa in Scienze della formazione primaria da parte dell’Università di Udine. La cerimonia si è svolta al cinema Visionario di Udine nell’ambito delle celebrazioni per il decennale della facoltà di Scienze della formazione. «O smettiamo di alimentare l’effetto serra e gli infiniti inquinamenti del nostro pianeta – ha affermato Sgorlon –, o su di esso la vita diventerà presto impossibile. Bisognerebbe radicalmente cambiare cultura, tornare a forme di vita parsimoniosa e sacrale». Ma per fare questo, ha spiegato l’autore di libri straordinari come Il trono di legno, La conchiglia di Anataj, Il vento nel vigneto-Prime di sere, per citarne solo alcuni, «bisogna che l’Essere, la Natura, la Vita, che ci hanno in qualche modo creati, siano sentiti in modi religiosi anche da coloro che non riescono ad attingere col pensiero a un Dio personale».

All’interno di quest’ottica, «la mia opera di narratore – ha aggiunto Sgorlon – non pare più quella di un conservatore chiuso alla modernità, ma quella di uno scrittore che indica una nuova, rivoluzionaria, concezione del progresso». Un po’ tutti i suoi romanzi, siano storici, o favole moderne imperniate su bizzarri personaggi caratterizzati dallo spirito dell’accoglienza e della donazione, sono d’impianto epico. «I miei libri – ha sottolineato il neo dottore – non si limitano a rappresentare i mali e le deformazioni del mondo, ma cercano di offrire modelli umani e di comportamento positivi, simili, almeno in alcuni versanti, a quelli della civiltà contadina, caratterizzata dalla parsimonia e da una religiosità istintiva e totalizzante». La sua narrativa va controcorrente: «Rifiuta – ha spiegato Sgorlon – ogni sofisticazione e segue le poetiche fondate sulla convinzione che la poesia sia soprattutto il risultato di una condizione di naturalezza, di semplicità, di capacità di vedere il mondo con occhi pieni di meraviglia». Gli uomini di oggi, denuncia lo scrittore, «perlopiù sono ubriachi di un eccessivo senso dell’ego e pensano solo a realizzare se stessi».

Per il rettore Furio Honsell, «Sgorlon ha fatto diventare il Friuli un modello universale. Ho quasi un sentimento di soggezione nei confronti di una mente così lucida, ma al tempo stesso così delicata. È riuscito, con una leggerezza anche di scrittura, a rendere tutto ciò che sembrava noto, che sembrava conosciuto, molto più profondo, molto più universale. Non si può concludere la lettura di un libro, di un passo di Carlo Sgorlon senza sentire di conoscere meglio se stessi e il Friuli».

Secondo il preside della facoltà di Scienze della formazione, Franco Fabbro, «ciò che più colpisce di Sgorlon è la sua autenticità, l’impressione che il suo messaggio sia fuori dal tempo, il coraggio di essere una voce fuori dal coro, dalla media, dalla moda e dalla mediocrità». I suoi romanzi Prime di sere e Il dolfin costituiscono, per Fabbro, «una delle strade maestre per far vivere, in maniera poetica ed eroica, la cultura e la lingua friulana».

Sgorlon ha ricevuto la laurea honoris causa, come spiega la motivazione, «per la consistente produzione letteraria che gli ha valso riconoscimenti nazionali e internazionali; per aver ricoperto nel corso della sua vita l’incarico di docente nelle scuole superiori, distinguendosi per l’impegno didattico e affiancando così la sua attività, volta all’educazione dei giovani, a quella dello scrittore; per aver esportato le tradizioni culturali al di fuori della nostra regione, veicolando l’immagine di una terra depositaria di sentimenti e di valori culturali, civili e umani».

Allegati
Tipo Titolo Dimensione
Lectio, prof. Carlo Sgorlon 65.4 kB
Laudatio, dott.ssa Fabiana di Brazzà 168.6 kB
Intervento del preside, prof. Franco Fabbro 100.0 kB

venerdì 15 gennaio 2010

Haiti Terremoto (vignette dal mondo)

HAITI QUAKE... by all the top cartoonists!

Aiutamo la popolazione di Haiti!
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Haiti Cries For Help
By RJ Matson - The St. Louis Post Dispatch
NY, The New York Observer and Roll Call
Visit RJ -- E-Mail RJ --


Dave Granlund, Massachusetts
E-mail Dave. Visit Dave's site.




John Sherffius, Colorado, Boulder Daily Camera
E-mail John.




HAITI
By Olle Johansson - Sweden




Haiti Earthquake
By Keefe - The Denver Post



Haiti quake
By Peray - Thailand


Haiti Aid

By Daniel Kurtzman, About.com



Haiti Devastation

By Daniel Kurtzman, About.com


Obama and Haiti
By Daryl Cagle - MSNBC.com


Haitian Voodoo Doll
By John Cole - The Scranton Times-Tribune



Quake in Haiti
By Nate Beeler - The Washington Examiner



Peter Brookes
/The Times



Martin Rowson/The Guardian


Martin Rowson/The Guardian

12-gennaio 2010
Un terremoto di magnitudo(Mw) 7 è avvenuto alle ore 22:53:09 italiane del giorno 12/Gen/2010 (21:53:09 12/Gen/2010 - UTC).
Il terremoto è avvenuto nel distretto sismico: Haiti region.

L’epicentro del terremoto e’ a circa 15 km a Sud-Ovest di Port-Au-Prince, Haiti, 140 km circa ad Est di Les Cayes, Haiti, e circa 145 km a Ovest-NordOvest di Barahona, Repubblica Dominicana.

La tettonica di questa regione e’ estremamente complessa, ed e’ caratterizzata dalla presenza di una coppia di grandi faglie trasformi sub-parallele con andamento Est-Ovest, e di due zone di subduzione. Il terremoto del 12 Gennaio 2010 e’ avvenuto sulla faglia trasforme piu’ a Sud, che ha movimento sinistro. Il meccanismo focale di questo evento, quindi, era di tipo trascorrente sinistro, per cui non si sono verificate condizioni tali da generare uno tsunami nella regione. La profondita’ ipocentrale e’ stata di 10 km, e quindi si e’ trattato di un evento crostale superficiale, con grandi capacita’ di infliggere gravi danni alle costruzioni.

La popolazione residente nell’area interessata dal terremoto vive in costruzioni generalmente molto vulnerabili allo scuotimento sismico, anche se qualche struttura resistente esiste. In ogni caso, stime fornite dall’ USGS parlano di 3000 persone esposte a scuotimento “estremo”, 1.849.000 persone esposte a scuotimento “violento”, 981.000 a scuotimento “severo”, 433.000 a scuotimento “molto forte”, ed oltre un milione di persone esposte a scuotimento “forte”.
Le notizie appena fornite (evento superficiale di grande magnitudo, avvenuto in prossimita’ di aree urbane densamente popolate e particolarmente povere) fanno pensare a conseguenze gravissime per questo terremoto.
La regione in questione e’ sede di una sismicita’ di fondo caratterizzata da numerosi eventi di magnitudo inferiore a 5.5, e da alcuni eventi di magnitudo tra 6.5 e 7.0. La sismicita’ strumentale degli ultimi 40 anni circa non ha mai mostrato eventi di magnitudo significativamente maggiore di 7. In particolare, il 24 Giugno 1984 (UTC), un evento di magnitudo 6.7 si verifico’ a circa 330 km ad Est dell’epicentro del 12 gennaio 2010, nella Repubblica Dominicana, provocando l’esposizione di circa 320.000 persone a scuotimento “molto forte”, e di 2.964.000 persone a scuotimento “forte”. In quell’occasione il terremoto provoco’ 5 morti.
Recenti eventi sismici avvenuti in quest’area, infine, hanno causato frane che possono aver contribuito ad amplificare i danni del terremoto del 12 gennaio 2010.( INGV-CNT)