lunedì 13 luglio 2015

Gipi: 200 locandine numerate ed autografate in vendita!






Scrivo per promuovere un’iniziativa che spero troviate interessante e vi chiedo gentilmente di diffondere sul Vostro sito.

Siamo studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema di Roma, impegnati nella preparazione di un saggio finale di diploma.

Il fumettista GIPI sta promuovendo il nostro progetto con una locandina originale che stiamo vendendo in copie numerate e autografate per il crowdfunding su Indiegogo.

Potete sostenerci con l’acquisto della locandina disegnata da GIPI seguendo il link http://igg.me/at/HaI3xNctTU4/x/11430028

Il tempo è poco, solo fino al 31 luglio, ma speriamo davvero di trovare tanti sostenitori per questa bella iniziativa!

Grazie mille per la collaborazione!

sabato 11 luglio 2015

Il genocidio di Srebrenica, 20 anni fa, 11 luglio 1995.



sabato 11 luglio 2015
LA COLONNA INFAME
Oggi ci sarebbe da piangere.
Sono 20 anni dal genocidio di più di 8000 giovani bosniaci compiuto dai criminali agli ordini del comandante Mladic e con gli occhi chiusi, se non addirittura con il COLPEVOLE coinvolgimento dell'ONU, come  alcuni documenti sembrano oggi dimostrare.
Resta il pianto di migliaia di madri per un dolore insanabile, resta l'indignazione spero di molti, resta ancora un territorio seminato di mine ancora inesplose (reali e figurative) che tutti i responsabili, ONU per prima, dovrebbero cercare di risanare.
Uber


Srebrenica 20 years safe haven
BY TOM JANSSEN, THE NETHERLANDS  -  7/10/2015

Dalla Stampa:
A Srebrenica, non è tranquillo nemmeno il ventennale. In vista del ricordo - sabato 11 luglio, attese 50 mila persone, 85 tra Capi di Stato e di governo, e ovviamente anche Bill Clinton - del massacro di 8000 bosniaci musulmani da parte dei serbo-bosniaci di Mladic, si è aggrovigliato un nodo di rivelazioni e polemiche. Ieri la Russia ha messo il veto su una risoluzione che all’Onu - in 4 diverse stesure - ha presentato la Gran Bretagna, e che la Serbia giudica «un’umiliazione».

Il succo è definire «genocidio» quello che accadde vent’anni fa, nonostante su questo ci sia ormai piena consapevolezza della pubblica opinione, e riconoscimento ufficiale perché la parola «genocidio» è già iscritta dal 2004 in una sentenza del Tpi, il Tribunale penale internazionale (anche se Mladic non è ancora stato condannato). Ma assieme al procedere della risoluzione, sull’inglese «Observer» sono apparse non poche rivelazioni. L’inchiesta ha rivelato che le truppe dell’Onu fornirono 30 mila litri di benzina che servirono a trasportare le vittime nei campi di morte e a ricoprire le fosse comuni usando bulldozer. Un fatto che ha indignato i bosniaci di Srebrenica, che sabato arriveranno tutti con una latta di benzina in mano.

I documenti declassificati consultati dall’«Observer» rivelano responsabilità di Usa, Francia e Gran Bretagna, che non impedirono il massacro - come potevano, con un atteso raid della Nato - per non rompere le relazioni con i serbi. Di lì a 4 mesi sarebbe partita la trattativa che a dicembre 1995 si concluderà, a Parigi, con gli «accordi di Dayton». Fu, scrive l’«Observer», alla «strenua ricerca della pace» che vennero immolati i martiri musulmani di Srebrenica. Anche spingendo i Caschi blu a ritirarsi. Vent’anni dopo, nel cuore della Ue scossa da Grexit e Brexit, affiora che la riconciliazione nei Balcani, con la Serbia instradata sulla via di Bruxelles (e anche per questo sabato il premier di Belgrado, Aleksandr Vucic, ha deciso che sarà presente) poggia su una sottile lastra di ghiaccio.


Cartoons degli anni scorsi sulla triste vicenda.



Radovan Karadžiæ caught by a skeleton
BY RIBER HANSSON, SVENSKA DAGBLADET, SWEDEN  -  7/25/2008



Serbia Faces World Court
BY PATRICK CHAPPATTE, LE TEMPS, SWITZERLAND  -  2/26/2007

Karadzic en prisión
BY DARIO CASTILLEJOS, EL IMPARCIAL DE MÉXICO  -  7/22/2008

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Radovan Karadzic 
BY OSMANI SIMANCA, A TARDE, BRAZIL  -  7/22/2008



Srebrenica Genocide
  Emrah ARIKAN - 06 Mar 2014


Srebrenica    Makhmud Eshonkulov
Srebrenica 1995 - 03 Aug 2014

Without words
BY PETAR PISMESTROVIC, KLEINE ZEITUNG, AUSTRIA  -  10/15/2014

Ultima ora:
Il premier della Serbia, Aleksandar Vucic, è stato cacciato dalla cerimonia per il 20esimo anniversario del massacro di Srebrenica da una folla di persone che ha lanciato sassi e bottiglie contro la sua delegazione. [...]

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Ti potrebbe interessare anche:


Ratko Mladic : 'We got him!/ Lo abbiamo preso!!
(Tag: Bertrams, Bosnia, Camon, Chappatte, Pares Nath, Puglia, Royaards, Taylor Jones)

giovedì 9 luglio 2015

CartoonSEA 2015: i vincitori



GRAND PRIX - LELE CORVI



VINCITORI DEL VII PREMIO NAZIONALE DI UMORISMO E SATIRA CARTOONSEA

Conclusa la fase di partecipazione al concorso, eccoci giunti al momento di svelare i vincitori della VII edizione del Premio Nazionale di Umorismo e Satira CartoonSEA, dal titolo “Piano Terra. Linee guida per l’utilizzo delle risorse naturali”.

La giuria, presieduta dal vignettista vincitore della scorsa edizione Filippo Ricca (Fricca), per l’edizione 2015 è composta dal vignettista Marco Tonus, dal disegnatore Paolo Dalponte, dall’artista e direttore artistico del Premio Michele Ambrosini, dall’ideatore e promotore del Premio Oscardo Severi e Luciana Forlani di SEA Gruppo s.r.l.

L’incontro della giuria è avvenuto sabato 4 luglio, come di consuetudine, presso la sede di Fano di SEA Gruppo s.rl., l’Azienda che per il settimo anno consecutivo conferma l’impegno di promuovere il Premio CartoonSEA, affrontando con umorismo e satira le importanti e delicate tematiche delle quali si occupa professionalmente ogni giorno, tra le quali consulenza ambientale, sicurezza sul lavoro, qualità, igiene alimentare, formazione.
Tra le 161 opere totali pervenute, quelle che hanno più colpito la giuria compongono il podio dei disegnatori vincitori che si aggiudicano il montepremi di 2200€:
- GRANDPRIX Lele Corvi
- PRIX Andrea Pecchia
- PRIX Giuliano Rossetti
- PREMIO ORIGONE (under 29) Leonardo Cannistrà

Inoltre, sono stati segnalati i lavori pervenuti di:
- Gianluca Ascione
- Samanta Bartolucci
- Manuel De Carli
- Gianlorenzo Ingrami
- Francesco Marasco
- Sergio Tessarolo
Lo Staff organizzatore ringrazia calorosamente la forte partecipazione al Premio, che conferma CartoonSEA uno degli incontri più attesi da disegnatori, vignettisti e fumettisti italiani.

Prossimamente si comunicheranno le date della conferenza stampa, della premiazione dei vincitori e dell’inaugurazione, incontri apripista alla mostra composta delle opere vincitrici, da ulteriori lavori selezionati e dall’esposizione personale di Filippo Ricca (Fricca), vincitore del Grand Prix 2014.

Ufficio Stampa CartoonSEA
press@premiocartoonsea.it
0721-860053
Via P. Borsellino 12/d
61032 Fano (PU)


CartoonSEA 2015 - VII edizione "Piano Terra"
Prix CartoonSEA per Andrea Pecchia

CartoonSEA 2015 - VII edizione "Piano Terra"
Prix CartoonSEA per Giuliano Rossetti


CartoonSEA 2015 - VII edizione "Piano Terra"
Premio Speciale Franco Origone per Leonardo Cannistrà



Gianluca Ascione

Samanta Bartolucci

Emanuele De Carli

GianLorenzo Ingrami (CECIGIAN)

Francesco Marasco

Sergio Tessarolo

Portos ed i fatti grechi


Rimozione forzata



eroe motologico
(centauro, Grecia, Motologia Greca, NAI, OXI, Varoufakis)



( Grecia, NAI, OXI, referendum, tsipras, Varoufakis)



Massimo D'Alexis
http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2015/06/30/grecia-dalema-ue-rischia-sconfitta_3273b487-fea9-4d6c-9169-d9fdccace55f.html
(D'Alema, Grecia, tsipras)



Marcia su Atene
( Atene, Brunetta, Grillo, OXI, referendum, Salvini, tsipras, Vendola)


Ultima ora

mercoledì 8 luglio 2015

La Grecia di Fabio Magnasciutti

Eurozona


Zorba



Buongiorno


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Qui il blog di Fabio Magnasciutti



Omaggio a Fabio Magnasciutti collage di Luciano Parisi-Roma
per un artista di grande sensibilita' intellettuale e politica.
un ringraziamento per tutte le risate che mi ha provocato..
luciano parisi luglio 2015

domenica 5 luglio 2015

Grecia: il referundum


Grekonomy. Se den i morgondagens Sydsvenskan.
Riber



 Grexit
..........
Statue immortali
bianche
tremano
labili
ai posteri.
E altari e templi sacri.
State immorali
banche
remano
abili
i poteri.
Altri tempi acri.
di Bobo Otti

Scritto in poesie a scarti 





OOK WARM
Bertrams


Quale forma di povertà preferisci?
Austerità o fallimento?
di Chappatte

Salto nel buio o salto nel futuro?
Il Referendum greco sarà veramente una svolta per l'Europa?
A mio avviso lo sarà se la UE non considererà l'eventuale vittoria del NO come un a lesa maestà ma prenderà atto che è l'intera Unione a necessitare di riforme e non solo la Grecia.
Uber


Ben Jennings

Greek tragedy
by Morten Morland
https://twitter.com/mortenmorland/status/616277711284228096

Disegno per Cultura Commestibile n.130."Turista tedesco ammira il rigore nel restauro di una colonna greca"(commento di Aldo Frangioni).Qui tutta la rivista online: http://www.nuovieventimusicali.it/cuco
Lido Contemori



video di Elchicotriste
Dignite
Kountouris


sabato 4 luglio 2015

Paolo Piffarerio


"Cari Amici e collaboratori, questa notte ci ha lasciato Paolo Piffarerio (classe 1924) storico collaboratore del nostro settimanale". Così il direttore de "Il Giornalino", Stefano Gorla, ha annunciato la morte , il 30 giugno scorso dell'illustratore italiano, noto al grande pubblico per essere uno dei disegnatori del fumetto "Alan Ford".

Fonte Sergio Bonelli.it
Nato a Milano il 27 agosto 1924, Paolo Piffarerio è stato uno dei più stimati specialisti in riduzioni a fumetti di opere letterarie. Dopo il diploma all'Accademia di Brera, esordisce nel 1943 con "Capitan Falco". Nel 1946 realizza "Il ritorno del cow-boy" e "La Venere indiana" per l'Audace diretta da Tea Bonelli e, l'anno successivo, disegna per "Ipnos", scritto da Gianluigi Bonelli.
Nel 1953 entra nel mondo dell'animazione e del cinema, realizzando short per la Gamma Film (fondata con i suoi fratelli – Roberto e Nino – e Gino Gavioli), studio che negli anni successivi crea numerose animazioni pubblicitarie per Carosello e che collabora con il cinema per "La lunga calza verde" (1961, sceneggiato da Cesare Zavattini) e "Putiferio va alla guerra" (1968). Negli anni Sessanta e Settanta lavora per l'Editoriale Corno, realizzando, tra gli altri, "Viva l'Italia", "El Gringo", "Milord" e il racconto, pubblicato tra le pagine di "Eureka", "Fouchè, un uomo nella Rivoluzione", che, nel 1976, gli vale il premio Marzocco d'Argento. Dal 1975 realizza le matite di alcuni episodi di "Alan Ford".
Nel 1977 collabora a varie "Storie... a fumetti" di Enzo Biagi, pubblicate da Arnoldo Mondadori Editore. Nel 1978 comincia il suo lungo rapporto lavorativo con le edizioni paoline, ed è qui che si specializza in riduzioni di celebri romanzi, tra cui "La maschera di ferro", "I promessi sposi" (scritta da Claudio Nizzi, "Le avventure di Ulisse" e "I miserabili". Negli ultimi anni, collaborava regolarmente con il settimanale "La Settimana Enigmistica".


Tra i pionieri del cinema d'animazione, Piffarerio realizzò alcuni tra i personaggi più amati del celebre Carosello:
  • La parola alla strada (dove il vigile siciliano Concilia e il pedone veneto Foresto concludevano che: Non è vero che tutto fa brodo, è Lombardi il vero buon brodo). Testimonial, ovviamente, del dado da cucina Lombardi. Spot andato in onda dal 1959 al 1965.
  • Caio Gregorio er guardiano der pretorio (simpaticissimo omuncolo che parlava in romanesco, testimonial dei tessuti Rhodiatoce). Spot andato in onda dal 1960 al 1969.
  • "Pallina dà lustro alla casa" (testimonial del Vetril). Spot andato in onda dal 1961 al 1968.
  • Babbut Mammut e Figliutt (allegra famiglia di cavernicoli che reclamizzano gli Pneumatici e materassi in gommapiuma Pirelli). Spot andato in onda dal 1962 al 1965.
  • Vitaccia cavallina (il cavallino testimonial del succhi di frutta Derby). Spot andato in onda dal 1962 al 1975.
  • Gringo (il cowboy che si nutriva di carne Montana, con i testi in rima forzata sulla falsariga del coevo brano "Ringo" di Adriano Celentano). Spot andato in onda (nella sua forma originale) dal 1966 al 1976.
  • Taca Banda o Andrea e Oracolo (avidi consumatori dei crackers Doria e dei biscotti Bucaneve). Spot andato in onda dal 1968 al 1976.
  • il frate Cimabue (testimonial dell’amaro Dom Bairo). Spot andato in onda del 1972 al 1976.


Sigla di apertura del cortometraggio animato "Alan Ford e il Gruppo TNT contro Superciuk", diretto nel 1988 da Max Bunker (al secolo Luciano Secchi), autore anche della sceneggiatura. I disegni sono di Paolo Piffarerio. La canzone "Alan Ford" è di Luciano Secchi (testo), Arturo Zitelli (musica e arrangiamento) e Gianni Daldello (arrangiamento).


L'amaro fu pubblicizzato da una nota serie di spot di Carosello, Le avventure di Cimabue. Il protagonista era un fraticello di nome Cimabue che veniva canzonato dei confratelli, per i molti errori commessi, con le parole Cimabue, Cimabue, fai una cosa, ne sbagli due. La sua consueta replica, anch'essa al tempo passata nel parlare comune, era: Ma che cagnara, sbagliando si impara!.
Lo spot andò in onda tra il 1972 e il 1976 ed era basato su una animazione realizzata graficamente da Paolo Piffarerio per la Gamma Film.


Vitaccia cavallina: La pittura


da il Corriere

giovedì 2 luglio 2015

Buduàr 26




COPERTINA DI GIANNI CHIOSTRI

Questo numero, forse più dei precedenti, da una dimensione del presente e del passato dell’umorismo.

Con buona pace di chi pensa che non ci sia più nulla da dire e da proporre.

Mostre, scoperte, interventi e discussioni riempiono all’inverosimile, ad ogni uscita, le nostre pagine anticate, e molto è il materiale che di volta in volta, siamo costretti a rimandare “al prossimo numero”.

Quando abbiamo cominciato questa avventura, nel lontano agosto 2012 (ebbene sì, lo possiamo dire con un po’ di orgoglio misto ad emozione!) ci ponevamo il problema contrario: come faremo a riempire il nostro salotto anticato?

Nelle pagine che seguono troverete molte proposte che vi porteranno avanti ed indietro nel tempo. Si parlerà di musica, di pubblicità, di grafica. Troverete momenti di puro divertimento, di studio e di malinconia.

Mi rendo conto, scrivendo, che ormai Buduàr è un piccolo universo.

Una sorta di simulazione della vita reale, dove si intrecciano avvenimenti, si ride, sorride e piange. E ci sofferma a pensare, ma non troppo, perché subito, dietro l’angolo, c’è l’ora dell’aperitivo.

Chissà come si immaginavano i propri lettori gli autori dei grandi storici giornali d’epoca: dove veniva letta La Sigaretta; come veniva aperto Il Travaso. Come era vestito l’affezionato lettore dell’antichissima La Rana... Noi, apparendo in uno schermo abbiamo più o meno le stesse curiosità. Non ci è dato sapere se in questo momento ci state leggendo su un tablet, su un monitor grande o piccolo, seduti o in piedi aspettando la metropolitana. Soli o con una persona accanto con cui condividere almeno il nostro finto scricchiolio cartaceo.

Possiamo solo immaginare che sul vostro volto appaia, ogni tanto, un bel sorriso. E questo è il segnale che abbiamo fatto, anche questa volta, un buon lavoro, ma soprattutto, che ci siamo nuovamente divertiti da matti a prepararlo.

(Palex dall'editoriale del numero 26)

Il giornale è sfogliabile usando gli appositi tasti di navigazione in basso a destra di ogni pagina.
E' anche possibile sfogliare clikkando col mouse o usando il dito (su palmari e smartphone) e trascinando la pagina a destra, sinistra o in basso.

Come anteprima ho ho scelto due grandi: Burato e Ro Marcenaro







molto interessante la segnalazione a pagina 11:
 "Padiglione Tibet, ideato e curato da Roberto Maggi, sino al 2 Agosto 2015, nella suggestiva sede della chiesa di Santa Marta a Venezia, ospita in questa terza edizione, contestuale alla Biennale di Venezia, una mostra di Buduàr, curata da Dino Aloi, sul tema "Tibet c'è poco da ridere" con interventi di artisti italiani e francesi. Un modo di contribuire alla nostra maniera, con umorismo e ironia, ad una causa importante di cui si parla realmente molto poco."

La libertà è come un'opera d'arte… va creata, plasmata, modellata.
Gli artisti invitati a Padiglione Tibet hanno creato i loro interventi su una stessa base costituita appunto dall'ombrello, dalla sua stoffa, dalla sua stessa struttura, realizzando ombrellipoemi, ombrelliopere che, come un grande ed unico ombrello cerimoniale, uno degli otto simboli di buon auspicio presenti nello stupa (simbolo della natura della mente), secondo il grande veicolo (Mahayana) della compassione e della saggezza illimitati, rappresenterà il superamento di ogni sofferenza
Purtroppo il governo cinese considera il Tibet una nazione di morti… morta deve essere la sua lingua, morta deve essere la sua cultura, morta deve essere la sua arte. I Tibetani devono essere annichiliti dalla violenza.
Padiglione Tibet è sempre stato e sempre sarà un progetto puramente artistico, nato per dare dignità a questo popolo martoriato; ma non può esimersi dal dimostrare, ancora una volta in modo fermo e deciso, il proprio sdegno davanti al disinteresse di tutti verso questo grave problema.
Problema affrontato anche dalla mostra “Tibet… c'è poco da ridere” un'idea che ho proposto anni fa a Dino Aloi, grande frequentatore di… artistici Buduàr (almanacco dell'arte leggera, mensile satirico online da lui diretto) e dalla dirompente ironia che, coinvolgendo con cura ed intelligenza artisti italiani e francesi, nella sua presentazione si chiede: "Ma come è possibile scherzare sul Tibet, la nazione che non c’è ma che dovrebbe esserci in quanto esiste? E poi con tutto quello che succede? Già, perchè è proprio tutto quello che succede di cui spesso non siamo informati, o perlomeno malamente informati, che vorremmo portare alla luce con questa esposizione, partendo, per l’appunto, dal disegno umoristico, dalla satira e dalla caricatura, che sono elementi fondanti della democrazia [...]
di Marco De Angelis


- Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere

Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.

http://www.buduar.it/

martedì 30 giugno 2015

In "Notte stellata" di Van Gogh c'è arte e matematica.

Guarderò le stelle
Com'erano la notte ad Arles,
Appese sopra il tuo boulevard;
Io sono dentro agli occhi tuoi,
Víncent.[...]



Uno degli aspetti più straordinari del cervello umano è la capacità di riconoscere dei modelli e descriverli.

Tra i modelli più difficili da comprendere c’è il concetto di flusso turbolento nella dinamica dei fluidi. Il fisico tedesco Werner Heisenberg disse: “Quando incontrerò Dio, gli farò due domande: “Perché la relatività?” e “Perché la turbolenza?”. Di sicuro mi risponderà alla prima.”

Per quanto la turbolenza sia difficile da capire matematicamente, possiamo usare l’arte per rappresentarla.

Nel giugno 1889, Vincent Van Gogh dipinse la vista poco prima dell’alba dalla finestra della sua stanza del manicomio Saint-Paul-de Mausole a Saint-Rémy-de-Provence, dove si era ricoverato dopo essersi tagliato un orecchio durante un episodio psicotico. In “Notte stellata” le pennellate circolari creano un cielo notturno pieno di vortici di nubi e di mulinelli stellari.

Van Gogh e altri impressionisti rappresentavano la luce in modo diverso dai predecessori, sembravano catturarne il movimento, ad esempio, su acque screziate dal sole, o qui nella luce delle stelle che scintilla e si scioglie attraverso onde lattiginose del cielo blu della notte. L’effetto è causato dalla luminanza, l’intensità della luce nei colori sulla tela.

La parte più primaria della nostra corteccia visiva, che vede i contrasti e i movimenti della luce, ma non il colore, mescola due aree di colori diversi se hanno la stessa luminanza. Ma la suddivisione cerebrale primaria vedrà i colori in contrasto senza mescolarli. Con entrambe le interpretazioni in contemporanea, la luce in molte opere impressioniste pare pulsare, baluginare e irradiarsi in modo strano.

Ecco come questa e altre opere impressioniste usano rapide pennellate marcate per catturare qualcosa di considerevolmente reale sul modo di muoversi della luce.

60 anni dopo, il matematico russo Andrey Kolmogorov incoraggiò la nostra comprensione matematica della turbolenza ipotizzando che l’energia in un fluido turbolento a lunghezza R varia in proporzione di cinque terzi della potenza di R. Misurazioni sperimentali mostrano come Kolmogorov fosse straordinariamente vicino al modo in cui funzionano i flussi turbolenti, sebbene una descrizione completa delle turbolenze rimanga una delle questioni irrisolte della fisica.

Un fluido turbolento è sempre simile a se stesso se c’è una cascata di energia: i mulinelli grandi trasferiscono energia a quelli più piccoli, che fanno lo stesso in scala. Esempi ne sono la macchia rossa di Giove, la formazione delle nubi e le particelle di polvere interstellare.

Nel 2004, con il telescopio di Hubble, degli scienziati osservarono i mulinelli di una nube di polvere intorno a una stella, e si ricordarono della “Notte stellata” di Van Gogh. Questo spinse scienziati di Messico, Spagna e Inghilterra a studiare in dettaglio la luminanza nei dipinti di Van Gogh. Scoprirono che c’è un preciso modello di strutture fluide turbolente, vicine all’equazione di Kolmogorov, nascosto in molti dipinti di Van Gogh. I ricercatori hanno digitalizzato i quadri e misurato come la luminosità vari ogni due pixel. Dalle curve misurate per la separazione in pixel, hanno concluso che i dipinti di Van Gogh del periodo di agitazione psicotica si comportano in modo straordinariamente simile alla turbolenza fluida. L’autoritratto con la pipa, di un periodo più calmo della vita di Van Gogh, non ha mostrato alcuna corrispondenza. E neanche opere di altri artisti che a prima vista sembrano ugualmente turbolente, come “L’urlo” di Munch.

Mentre sarebbe troppo facile dire che il genio turbolento di Van Gogh gli ha consentito di raffigurare la turbolenza, è anche fin troppo difficile esprimere accuratamente la bellezza esaltante del fatto che in un periodo di profonda sofferenza, Van Gogh sia stato capace di percepire e rappresentare uno dei concetti più difficili in assoluto che la natura abbia mai offerto all’uomo, e di unire la sua singolare immaginazione ai misteri più profondi dei movimenti, dei fluidi e della luce.
Natalya St. Clair
fonte traduzione


The unexpected math behind Van Gogh's "Starry Night" - Natalya St. Clair
Video animato di Avi Ofer


Qui potete ammirare il dipinto Notte stellata in ogni suo dettaglio.

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Prima di dare del pazzo a Van Gogh,

sappi che lui è terrazzo, tu ground floor. 
Prima di dire che era fuori di senno,
fammi un disegno con fogli di carta e crayon. 
Van Gogh, mica quel tizio là, 
ma uno che alla tua età libri di Emile Zola, 
Shakespeare nelle corde, Dickens nelle corde;
tu leggi manuali di DVD Recorder,
Lui, trecento lettere letteratura fine, 
Tu, centosessanta caratteri due faccine, fine.
Lui, London, Paris, Anverse, 
Tu, megastore, iper, multiplex.
Lui, distante ma sa tutto del fratello Teo,
Tu, convivi e non sai nulla del fratello tuo.
Lui, a piedi per i campi, lo stimola, 
Tu, rinchiuso con i crampi sul tapis roulant
Beh, da una prima stima mio caro ragazzo, 
dovresti convenire che...
Tu sei pazzo, mica Van Gogh
Tu sei pazzo, mica Van Gogh
Van Gogh, 
a sedici anni girò tra collezioni d'arte, 
Tu sedici anni Yu-Gi-Oh, collezioni carte,
A vent'anni nel salon del Louvre 
e tu nell'autosalon nel SUV rimani in mutande, 
Lui oli su tela, e creò dipinti,
Tu oli su muscoli, gare di bodybuilding ,
Lui, paesane, modelle, prostitute, 
Tu passi le notti nel letto con il computer, 
Lui ha talento e lo sai
che è un po' che non l'hai, 
lui scommette su di se, 
tu poker online, 
lui esaltato per aver incontrato Gauguin, 
tu esaltato per avere pippato cocaine, 
lui assenzio e poesia, 
tu senza poesia,
lui ha fede, 
tu ti senti il messia. 
Van Gogh, una lama e si taglia l'orecchio, 
io ti sento parlare, sto per fare lo stesso.
Ho il rasoio tra le dita
ma non ti ammazzo,
avrò pieta di te perché...
Tu sei pazzo, mica Van Gogh
Tu sei pazzo, mica Van Gogh.
Spacchi tutto quando fan goal
Fai la coda per lo smartphone, 
Tu sei pazzo, mica Van Gogh,
Tu sei pazzo, mica Van Gogh.
Ok Van Gogh, mangiava tubi di colore ed altre cose assurde, 
probabilmente meno tossiche del tuo cheeseburger, 
lui llucinazioni che alterano la vista, 
tu ti fai di funghi ad Amsterdam ma ciò non fa di te un artista.
Tu, in fissa con i cellulari
lui coi girasoli. 
girare con te è un po' come quando si gira soli. 
Colpo di mano, cambia il vento, come a rubamazzo, 
C'è una novità ragazzo,
tu non sei più sano...
Tu sei pazzo, mica Van Gogh

Caparezza

domenica 28 giugno 2015

Concorso Spirito di vino 2015



Cari Amici,

abbiamo il piacere di presentarvi la 16° edizione del Concorso Internazionale Spirito di Vino, organizzato da Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia.
Anche quest'anno i partecipanti saranno divisi in due sezioni: la prima riservata ai vignettisti dai 18 ai 35 anni d'età e la seconda destinata ad artisti che hannosuperato i 36 anni d'età.

Il Concorso ha preso il via in occasione di Cantine Aperte, il 31 maggio scorso, e prevede la possibilità di inviare fino a un massimo di tre opere satiriche sul tema del vino entro il 31 agosto 2015. Le premiazioni avranno luogo a Udine il 12 settembre 2015 in occasione di Friuli DOC, l'appuntamento annuale con l'enogastronomia della Regione Friuli Venezia Giulia.
Le opere possono essere inviate:
         Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia
         Via del Partidor 7
         33100 Udine

Assieme alle opere va inviato anche il form d'iscrizione, che trovate nel regolamento, debitamente compilato in tutti i campi

Nome
Cognome
Nato a
Data di nascita
Tel / Fax
Cellulare
E-mail
Indirizzo
Cap e città
Provincia
Titolo dell’opera e breve commento
Firma
Vi invitiamo a visionare il regolamento, e saremmo grati se poteste aiutarci a pubblicizzare il nostro concorso.

In attesa di ricevere le vostre opere, vi ringraziamo per l'attenzione!

A presto!

Questi sotto sono 
i primi due classificati del concorso 2014

Senza titolo
categoria under 35
Nikola Hendrickx

No title
categoria over 35 
Kazanchev Konstantin


venerdì 26 giugno 2015

Free Atena Farghadani!! #Draw4Atena

Vignettisti di tutto il mondo in solidarietà di Atena Farghadani


Decine di artisti e vignettisti di tutto il mondo hanno lanciato una campagna in favore dell'artista iraniana, Atena Farghadani condannata a 12 anni di reclusione per una vignetta satirica.

Dopo una lettera aperta dal gruppo della campagna statunitense Cartoonists Rights Network International,  e un appello di Michael Cavna delWashington Post , gli artisti e cartoonists di tutto il mondo hanno condiviso i loro cartoons attraverso i social media per aumentare la consapevolezza del suo caso, date anche le sue precarie condizioni di salute .
The Guardian, ha accettato  di condividere a livello globale le vignette nella sezione Guardian Witness: "#Draw4Atena: add your cartoons in support of the jailed Iranian artist"
Su Twitter, Facebook ecc. l’hashtag per la condivisione è  #Draw4Atena.

CRNI ha lanciato anche un appello per mandare una mail in supporto ad Atena Farghadani.

free Atena
3 giugno2015
Mana Neyestani


Free Atena Farghadani!!
#Draw4Atena #AtenaFarghadani
@guardian @GuardianWitness #Iran
Gianluca Costantini



#Draw4Atena    Shahrokh Heidari
Iranian artist Atena Farghadani is sentenced to 12 years in prison over an illustration depicting members of the Iranian parliament as animals. Sharokh Heidari is only one of the cartoonists that responded with a protest cartoon. You can join the campaign by adding your own protest cartoon to social media or to our newsroom with the hashtag #Draw4Atena or (if you can’t draw) by writing an open letter to the government of Iran.
15 Jun 2015 (CARTOON MOVEMENT)


Kianoush
Kianoush









di Franco Bianco (qui la versione in inglese)
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il cartoon di Atena Farghadani

tutta la storia