A Fabrizio De Andrè
Un po' stile Zanardi di Pazienza un po' stile Lempicka ma con tanta ammirazione!
Gio
www.caricaturegio.altervista.it
Mina ricorda Fabrizio sul Secolo XIX: “Ancora insegni. E sorprendi. E affascini tutti, non soltanto chi ha il dono dell’intelletto. E lo farai per sempre. Troppo c’è da imparare, da godere, da ciucciare, da rubare. Quel sorriso involontario che affiora sulle labbra quando ti ascolto si presenta solamente in casi eccezionali. Tu rimani un caso eccezionale. Ti ascolto ed è sempre come se fosse la prima volta. Una scoperta continua. C’è sempre qualcosa in più, qualcosa che si precisa meglio, qualcosa che ti segue e non ti molla. Per fortuna. Chissà dove sei, a chi regali la tua intelligenza, chissà cosa ti passa per la testa. Avremmo proprio bisogno del tuo pensiero illuminato. Siamo rimasti qui, deserti di te, senza possibili sostituti. Rivoglio la tua voce. Torna, Fabrizio. Torna”.
...nel giorno del 20° anniversario, un mio ricordo.
Pier Paolo Perazzolli
© FABRIZIO DE ANDRÉ by/por WALTER TOSCANO
Digital painting. / Pintura digital.
2017
My fan page/Mi página: http://www.facebook.com/WalterToscanoArtista?fref=ts
Scrive oggi Mauro Biani sulla sua pagina FB:
Nel 2009 per il decennale della morte di De Andrè, su proposta di Nicola, disegnai 15 tavole per altrettante canzoni. Iniziò da lì una mostra itinerante per molte librerie Feltrinelli (e non solo), diventando poi libro+cartoline per Stampa Alternativa. Ne pubblico qui qualcuna, ricordando con gratitudine quella bella esperienza.
Bocca di rosa
Mauro Biani
Il pescatore
Mauro Biani
Il testamento di Tito
Mauro Biani
Marinella
Mauro Biani
La ballata di Michè
Mauro Biani
Canzone del maggio.
Mauro Biani
La guerra di Piero
Mauro Biani
Geordie
Mauro Biani
Girotondo
Mauro Biani
Andrea
Mauro Biani
Volta la carta
Mauro Biani
Fabrizio De André - Creuza de ma (Live)
Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla
lungo un facile vento
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta la maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti
alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare
è appena giusto che la fortuna li aiuti
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere
Compositori: Alvaro Mutis / Fabrizio De Andre' / Ivano Fossati