© GIO / Mariagrazia Quaranta
Un uomo con i pantaloni da soldato arriva ogni mattina davanti alle macerie. Cammina lungo la zona rossa, risalendo due curve fra gli alberi sradicati. Guarda passare i piccoli camion che iniziano le operazioni di sgombero: una lunga fila di sedie, travi, tegole, un vaso di cemento, un pezzo di ringhiera ricurvo. «La valigia di Marinella è ancora lì in mezzo», dice quell’uomo a bassa voce.
Da quando hanno aperto la strada che porta al cancello dell’Hotel Rigopiano, non passa giorno senza che lui venga a pregare qui davanti. Il suo nome è Nicola Colangeli, ha 71 anni, è un padre.
«È un dolore troppo grande - racconta - si potevano salvare tutti. È troppo dura per me».
Rigopiano un anno dopo: “I colpevoli devono pagare, potevano salvarsi”
Le Stanze di Federico & Friends – insieme per Rigopiano
In occasione dell'anniversario della tragedia di Rigopiano, la band Le Stanze di Federico, ha organizzato un'iniziativa "per non dimenticare", insieme agli artisti emergenti più noti del panorama musicale abruzzese.
E' stata una giornata di registrazione in studio, presso la Gallirecords, etichetta indipendente abruzzese, di una versione "corale" del brano "Dove la neve non cade"di Federico Galli, Piero Garone e Davide Scudieri reinterpretato alla maniera di "Do they know it's Christmas" e "Domani".
Il senso del brano è soprattutto nelle parole “dove la neve non cade”.
La neve purtroppo quel giorno è caduta, e ha fatto un danno incalcolabile.
La neve copre tutto ma non deve coprire i ricordi. Non deve coprire la forza di lottare per ottenere giustizia, non deve coprire la memoria di chi ha perso tutto quel triste pomeriggio del 18/01 scorso.
Gli artisti che con entusiasmo hanno aderito all'iniziativa sono stati, oltre naturalmente a Le Stanze di Federico
Miriam Ricord
Riccardo e Lorenzo Ruiu
Vanesia Band
Dase
Cole
Stabber
Valentina Monica
Patrizio Santo
I 4 Santi
I Buca
Gianni Scognamiglio
Michel Russi
Skizzo Smith
Carol
Peppe Millanta
Elio Depasquale
Laura Di Pancrazio
Rosalinda Santalucia
Luca D'Alesio
Metrò Band
Michele Troiano
La cronaca delle ore della tragedia:
Il 18 gennaio 2017 in Abruzzo è in atto una violenta bufera di neve e si verificano 4 scosse di terremoto. Gli ospiti dell'Hotel Rigopiano, completamente isolato dalla nevicata, vogliono andarsene. Il proprietario invia diverse richieste d'aiuto. Nel pomeriggio, tra le 16.30 e le 16.50, una valanga travolge la struttura.
Alle 17.08 Giampiero Parete, illeso perchè si trovava nel parcheggio, lancia l'allarme al 118: dice che c'è stata una valanga e che l'albergo è crollato. Alle 17.10 la prefettura chiama l'hotel, ma nessuno risponde. Alle 17.40 una funzionaria della prefettura contatta il direttore dell'hotel, Bruno Di Tommaso, che però è a Pescara e dice di non sapere nulla. Alle 18.03 Parete chiama il suo titolare Quintino Marcella, che fa diverse telefonate al 112 e al 113. Alle 18.08 e alle 18.20 Marcella parla per due volte con la prefettura di Pescara, ma in entrambi i casi la funzionaria liquida la richiesta d'aiuto come un falso allarme. Solo alle 18.57 un volontario della Protezione civile crede al racconto di Marcella e la macchina dei soccorsi si attiva. Le squadre del Soccorso alpino si mettono in cammino con le ciaspole e gli sci già la sera del disastro, ma raggiungono il luogo della tragedia soltanto all'alba del 19 gennaio. Poco dopo arriva la colonna dei soccorritori, dietro le turbine che hanno lavorato tutta la notte per sgomberare la strada. Vengono, subito tratte in salvo due persone, scampate alla valanga perchè si trovavano all'esterno dell'hotel. Le macerie restituiscono le prime vittime. Ma il 20 gennaio vengono recuperati 9 superstiti, tra i quali 4 bambini. Insieme a loro affiorano anche altri cadaveri. Le operazioni terminano il 25 gennaio con un bilancio di 29 morti e 11 sopravvissuti.
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