"Fare politica è un onore, non una vergogna. C'è in gioco il futuro dell'Italia e questa è la nostra sfida: battersi perché tutti, nessuno escluso siano liberi e uguali, liberi e uguali".
Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso, chiudendo l'assemblea unitaria della sinistra, citando per la prima volta il nome del nuovo soggetto: "liberi e uguali".
Nuova guida a sinistra
OSPITE DA FAZIO
Grasso: «D’Alema? Sarò io
a guidare, lo faccio da una vita"
Portos
http://portoscomic.org/2017/12/11/3893/
Grassi Libero insegna. Grasso “Liberi e Uguali”?
di Nadia Redoglia
Liberi da cosa? Uguali a chi? Confidiamo che ci spiegherà Piero Grasso.
Liberi da cosa? Uguali a chi? Confidiamo che ci spiegherà Piero Grasso.
Per lo stato di diritto quei requisiti sono assunti vitali (per tantissimi, dogma) che devono essere insegnati. Grasso è uno che ben li sa approndire e altrettanto ben spiegare e, soprattutto, lo sa fare in maniera semplicedunque alla portata di tutti (quelli che vogliono imparararli). Toh, senza accorgermene ho già fornito un senso a “liberi” e a “uguali” (nell’imparare). Quisquilie…
L’uomo è antimafia (recepì fin da bambino perciò divenne magistrato) che per due generazioni ha combattuto la mafia come servitore del potere giudiziario. Quando trucidarono Pier Santi Mattarella dichiarò che il governatore fu giustiziato perché stava realizzando politica radicale, rivoluzionaria contro lo strapotere mafioso. L’uomo è oggi presidente del Senato, dunque tocca con mano che vuole dire essere (anche) servitore del potere legislativo…
Eh sì, ci piacerebbe essere veramente liberi dalla mafia! Quanto a essere uguali sono certa che verrebbe di conseguenza… L’uomo che oggi riflette sulla possibilità di divenire servitore del potere esecutivo ha la capacità (volontà) d’approfondirci l’assunto?
Al momento essere veramente liberi (dalla mafia) significa rendere uguali solo i morti ammazzati.
sinistra indifferenziata
Portos
Prove di presentazione logo
Portos
Programma vivente
Dopo che il Presidente del Senato ha smesso i panni del PD molti aspirano a farne il proprio leader.
Vendola si lancia affermando addirittura che "Grasso è il nostro programma vivente"
Uber
Giannelli
Pronti al debutto
Natangelo
I crudeli comunisti
Natangelo
Staino
— Mauro Biani (@maurobiani) 28 novembre 2017
LIBERI E UGUALI. FRATELLI, NO?
Liberi e Uguali fa venire in mente Libera e Bella, lo shampoo per i capelli secchi e grassi. Da Grasso ci aspettavamo che accettasse la candidatura a patto di un nome da capelli normali e un un po’ meno doccia fredda. Con i nomi titubanti (Possibile) o troppo prudenti (Movimento democratico e progressista) la sinistra resterà allo stato di forfora. Tanto ineliminabile quanto inutile. E allora bisognerà ricominciare tutto da capo. Magari con Bella e Snella, per la remise en forme. Ah, scusate, mi dicono che esista già. E poi c’è qualcosa che mi inquieta in questo marchio: liberi e uguali si rifà evidentemente ai concetti di liberté ed egalité della Rivoluzione francese (è sempre da lì che si riparte). E la fraternité? Eh no, eh: non ditemi, se le cose andranno male, che vi rimetterete a litigare come fratelli coltelli.
Ivano Sartori
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