Dino Aloi
MA COS'È QUESTA CARTA?
Appunti per un’indagine metodologica su caricatura, umorismo, satira e fumetto
copertina di "Ma cos'è questa carta?" |
© Edizioni Il Pennino - Torino 2017
Via Monte Rosa 106 - 10154 Torino
Di prossima pubblicazione il libro "Ma cos'è questa carta?", una raccolta di tutti gli scritti di Dino Aloi realizzati in occasione di mostre, eventi, articoli e introduzioni di libri.
460 pagine che rappresentano la passione per la storia della satira e per l'umorismo.
In copertina: scritta su elaborazione grafica di testate di giornali (L'Asino,
Retro copertina: l'autore visto da Fabio Sironi
I dati contenuti sono davvero molti e spaziano nei vari capitoli da piccole indagini nel mondo del fumetto a introduzioni a iosa su argomenti molto diversi di cui mi sono occupato, per arrivare a profili di autori (che nella realtà andrebbero ad arricchire i 54 profili presentati nel libro Non se ne avvertiva il bisogno) per arrivare ad una serie di interviste ormai lontane nel tempo a giganti del disegno come Giorgio Cavallo, Franco Bruna, Karel Thole o Carlo Jacono.
vignetta di Dino Aloi |
D'Alema - la mossa del cavallo Franco Bruna |
BIOGRAFIA DELL’AUTORE
Dino Aloi (Torino 1964), giornalista-pubblicista iscritto all'Albo dal 1990, ha diretto vari periodici tra cui la rivista satirica Sbadiglio. Laureato in Lettere moderne, Semiologia, con una tesi sui meccanismi di comunicazione dell’umorismo e della satira. Vignettista e illustratore ha collaborato con La Gazzetta dello Sport, Radiocorriere TV, La Notte, La Gazzetta del Piemonte, Paese Sera, Il Travaso, Mondo B, Sport Sud, Missioni Consolata, Il Lunedì di Repubblica Meditime, Almanach Vermot ed altre. Ha realizzato vignette per la trasmissione Gran Premio in onda su Rai Uno in prima serata nel 1990. In totale ha pubblicato più di 4.000 vignette. Autore di testi per fumetti disegnati da Cesare Lo Monaco pubblicati sulle riviste Piccolo Missionario, Messaggero dei Ragazzi e il Corrierino dei Piccoli. Ha esposto in rassegne umoristiche di tutto il mondo, vincendo talvolta qualche riconoscimento. Tra gli altri Bordighera, Oldemburg (Germania), Haifa (Israele), Gallarate, Vercelli. Ha tenuto mostre personali a Saint Jean Cap Ferrat, St. Esteve, Laveno e Firenze. Suoi disegni sono esposti in permanenza in musei tedeschi, turchi, spagnoli, giapponesi e brasiliani. Curatore e coordinatore di antologie satiriche, come “Caro Giulio” (su Andreotti, 1987), “Un lavoro da ridere” (sulla Camera del Lavoro, Feltrinelli 1991), “Mal costume mezzo gaudio” (antologia di vignette di Giorgio Cavallo, 1992), “L'altra storia d'Italia” (1996). Con Silvia Jacovitti ha realizzato un'antologica dedicata alla figura del grande artista “Benito Jacovitti”. Ha curato poi, con Emilio Isca, un altro evento analogo, sull'artista francese “Raymond Peynet” (Peynet, tutto l'amore che c'è, 2001) mentre nel 2004 con Alberto Gedda e Gian Paolo Caprettini dà vita alla mostra “Una TV da Ridere”. Nello stesso anno con Aldo Mola realizza il volume “Giovanni Giolitti nella satira politica” e ancora nel 2005 organizza una grande antologica dedicata a “Bruno Bozzetto”. Con Paolo Moretti ha curato “Storia d’Italia nel pennino della satira” (2006) e “Ludere et ledere” (2007). Per la Regione Valle d’Aosta ha realizzato nel 2008 “Il Sorriso Graffiato” e nel 2009 “La Valle dei Fumetti” e per il comune di Sarezzo “Far West, si replica in Valtrompia” (2007). Ha diretto con Alessandro Prevosto il Museo del Sorriso di Bajardo (in Liguria). Con Claudio Mellana ha dato vita al Premio "Giorgio Cavallo" per la Satira e l'Umorismo e realizzato nel 2010 il dizionario “Umoristi in Piemonte”. Sempre nel 2010 in collaborazione con lo storico Aldo Mola e il collezionista Paolo Moretti realizza “Dalla Storia alla satira”. Nel 2011 per il Consiglio regionale del Piemonte organizza la mostra “La donna immaginata, l’immagine della donna”, nel 2012 “Da moneta unica a unica moneta”, esposizione internazionale sul tema dell’euro, nel 2013 “Casimiro Teja”, grande antologica sull’artista, e nel 2014 “Matite di Guerra”, una mostra sulla prima guerra mondiale con materiale preso da giornali italiani, francesi, inglesi, olandesi e tedeschi. Dal 1981 ha organizzato circa 300 esposizioni, pubblicato come editore (Il Pennino) 200 volumi e realizzato una ventina di libri per altri editori come esperto e storico della satira. Dal 2012 è il direttore responsabile del mensile on line Buduàr (www.buduar.it)
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