Il 31 ottobre i morti torneranno a camminare sulla terra e sarà nuovamente Halloween. Ma qual è il significato del nome della festa? Di fatto Halloween non è altro che la contrazione di All Hallows’ Eve dove, con il termine Hallow, in gaelico si indica la figura del Santo. La traduzione corretta di Halloween, pertanto, è “la notte prime (Eve) di Tutti I Santi (o ognissanti, in italiano)”.
Halloween, festività di origine celtica celebrata la notte fra il 31 ottobre e il 1º novembre, nel XX secolo ha assunto negli Stati Uniti le forme spiccatamente macabre e commerciali con cui è divenuta nota.
L'usanza si è poi diffusa anche in altri Paesi del mondo e le sue manifestazioni sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto, in Italia).
Caratteristica della festa è la simbologia legata alla morte e all'occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca con intagliata una faccia sorridente (il più delle volte spaventosa) e illuminata da una candela o una lampadina piazzata all'interno, derivato dal personaggio di Jack-o'-lantern.
Purtroppo nel giorno di Halloween tornano la paura e la morte a New York, con un attentato terroristico a Manhattan, vicino al World Trade Center e al memoriale in omaggio agli attacchi alle Torri Gemelle. Un uomo a bordo di un furgone bianco è piombato su una pista ciclabile e ha investito alcune persone.
Le vignette:
Halloween, the real monsters around us Marco De Angelis
...
31 Oct 2017
NY attack Luc Descheemaeker
New York Terror Truck
31 Oct 2017
New York, a vehicle plumbing on a bicycle track.
Peter Brookes @BrookesTimes 28 ott
My cartoon Saturday @TheTimes on a real #Halloween frightener....Nature Notes: Trumpkin (Trumpus pumpus) #Trump
Martin Rowson on the Trump-Russia inquiry
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"The Dreamy Catrina" #Dreamers #DonaldTrump #TrumpPolicies #TheDayOfTheDeath #DACA #DreamersUnited #heretostay #DEFENDDACA #Resist pic.twitter.com/L8U3xL7xVP— antonio rodriguez (@rodriguezmonos) 30 ottobre 2017
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Halloween 2017
Puidgemont a Bruxelles intende proseguire la sua battaglia per la secessione della Catalogna e chiede la protezione della UE.
E non è uno scherzetto di Halloween.
Uber
401K CARVING
Steve Sack
Halloween 2017
Fulvio Fontana
© Ingrami PAURA
© Ingrami TERRORE
Note:
1) Halloween sta per All Hallows Eve, versione inglese arcaica di All Saints, cioè Ognissanti. In seguito "All Hallows Even", che nel 18esimo secolo si contrae in "Halloween".
Alcuni storici ne fanno risalire le origini alla festa celtica di Samhain che indicava la fine dell'estate. Una ricorrenza pagana, assorbita dalle religioni cattolica e protestante che a metà dell'800, quando gli emigrati scozzesi e irlandesi la esportano in America, vive una seconda giovinezza.
2) fobia di Halloween? Samhainofobia. Spiega il divulgatore scientifico David DiSalvo su Forbes, "Non è un semplice fastidio per la festa di Halloween. Ma una fobia clinicamente diagnosticata, come lo sono l'aracnofobia (paura dei ragni) e la coimetrofobia (paura dei cimiteri). Qualche volta si presenta associata ad altre fobie come la phasmofobia (paura dei fantasmi), la wiccafobia (paura delle streghe) e la nictofobia (la paura dell'oscurità notturna)"
3) Simbolismo del "dolcetto o scherzetto?"
È un'usanza di Halloween che i bambini vadano mascherati di casa in casa, chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola "scherzetto" è la traduzione dall'inglese trick, una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà, se non viene dato alcun dolcetto (treat). Esiste una filastrocca inglese insegnata ai bambini delle elementari su questa usanza: "Trick or treat, smell my feet, give me something good to eat".
La pratica di mascherarsi risale al Medioevo e si rifà alla pratica tardomedievale dell'elemosina, quando la gente povera andava di porta in porta a Ognissanti (il 1º novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (il 2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti si rinvengano anche in Sud Italia. Shakespeare menziona la pratica nella sua commedia I due gentiluomini di Verona (1593), quando Speed accusa il suo maestro di «lagnarsi come un mendicante a Hallowmas [Halloween]».
4) La zucca di Halloween: "Jack-o'-lantern"
Il simbolo di Halloween è sicuramente la Jack-o'-lantern, una lanterna scavata in una zucca dalle sembianze umane. Le sue origini si trovano nella leggenda di Stingly Jack, il contadino irlandese che tentò di truffare il diavolo, finché questi lo condannò a vagare nell'oscurità con solo un tizzone ardente per fare luce. E Jack vi costruì attorno una lanterna partendo da una rapa. La zucca, molto diffusa in America, è... un'innovazione successiva.
Si tratta di una zucca scavata a mano, sulla cui superficie vengono intagliati i tratti di un volto, solitamente malefico e dal ghigno beffardo. Al suo interno, una volta svuotata della polpa e dei semi, viene riposta nella zucca una candela che, accesa, consente di vedere i tratti intagliati anche in pieno buio.
Si ritiene che la tradizione di intagliare zucche sia originaria dell'Irlanda. La prima documentazione certa di tale pratica risale tuttavia solo ai primi dell'800. Tale pratica era certamente diffusa in tutta l'isola irlandese ed in alcune parti della Scozia.
In Nord America la prima attestazione certa di zucche intagliate per la notte di Halloween risale al 1834. Tuttavia, è molto probabile che la pratica dell'intaglio si svolgesse anche antecedentemente, ma era un'usanza riconducibile al semplice periodo annuale di raccolta delle zucche. Solo successivamente quindi la zucca sarebbe stata collegata alla festività del 31 ottobre.
5) La leggenda di "Jack-o'-Lantern"
Esistono molte varianti riguardo alla leggenda di "Jack-o'-Lantern".
La più diffusa e conosciuta è comunque quella di derivazione irlandese: Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, una sera al pub incontrò il diavolo. A causa del suo stato d'ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio, ma astutamente Jack chiese al demonio di trasformarsi in una moneta, promettendogli la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Jack mise poi rapidamente il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d'argento, cosicché il demonio non potesse ritrasformarsi. Per farsi liberare il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò andare.
Dieci anni più tardi, il diavolo si presentò nuovamente e questa volta Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse dal ramo, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.
Durante la propria vita Jack commise però così tanti peccati che, quando morì, fu rifiutato dal Paradiso e presentatosi all'Inferno, venne scacciato dal diavolo che gli ricordò il patto, ben felice di lasciarlo errare come un'anima tormentata. All'osservazione che fosse freddo e buio, il diavolo gli tirò un tizzone ardente, che Jack posizionò all'interno di una rapa intagliata che aveva con sé. Cominciò, così, da quel momento a vagare senza tregua alla ricerca di un luogo in cui riposarsi.
Da allora, nella notte di Halloween, aguzzando bene la vista, potreste vedere una fiammella vagare nell'oscurità alla ricerca della strada di casa: la fiammella di Jack.
6) In realtà la zucca non è l'unico simbolo di Halloween. Ci sono anche i pipistrelli. Durante la festa di Samhain, i celti costruivano dei falò che attraevano gli insetti che a loro volta attiravano i pipistrelli. Ma saranno le superstizioni medievali su questo animale notturno, associato alle streghe e all'oscurità, a trasportarlo nel mito neo-gotico di Halloween (più o meno quello che è successo ai gatti neri, altro simbolo della festa).
7) Nero, viola e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.
8) Le caramelle "candy corn" degli Stati Uniti d'America
Tra i più tipici elementi della festività americana vi sono le cosiddette candy corn, delle caramelle tricolore che assomigliano ad un chicco di mais. Il loro consumo vede un picco nel periodo di Halloween.
La caramella, composta da zucchero, sciroppo di granoturco e gelatina gommosa, fu inventata attorno al 1880 da George Renninger, un dipendente della Wunderle Candy Company di Philadelphia.
Secondo le stime dell'Associazione Nazionale dei Confezionatori Americani (NCA), ogni anno negli Stati Uniti vengono consumate circa 9.000 tonnellate di "Candy Corn", la quasi totalità nel periodo di Halloween.
9) Religione:la chiesa cattolica è contraria. Padre Gabriele Amorth, esorcista della diocesi cattolica di Roma, affermò che «festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona».[30] L'Arcidiocesi di Boston ha organizzato una Saint Feast ('Festa dei Santi') per ricondurre Halloween alle sue radici cristiane come celebrazione della notte prima di Ognissanti o All Hallows Eve.
10) Testimonial : i fumetti di Charlie Brown
The Great Pumpkin in italianoIl Grande Cocomero: inventata dal personaggio Linus van Pelt per la festività di Halloween. Ogni anno Linus scrive al Grande Cocomero una lettera chiedendo regali e varie altre cose, come si farebbe con una sorta di Babbo Natale. Secondo Linus, nella notte di Halloween il Grande Cocomero sceglie, tra tutti gli orti di cocomeri, quello che gli pare il più sincero, e da lì sorge e porta doni a tutti bambini del mondo. Note sono le strisce in cui Linus ne aspetta l'arrivo a mezzanotte nell'orto dei cocomeri (sperando che proprio il suo sia l'orto prescelto), per rimanere poi regolarmente deluso. Linus cerca anche di fare proselitismo e ogni tanto qualcuno dei personaggi si fa coinvolgere e passa la sera di Halloween nell'orto con Linus (per esempio Sally Brown, di lui innamorata, o Snoopy, o Piperita Patty), anziché a fare il tradizionale "Dolcetto o scherzetto". Però succede solo episodicamente: Linus è in effetti l'unico che creda nell'esistenza del Grande Cocomero. Il nome in lingua originale è The Great Pumpkin, che tradotto letteralmente diventerebbe La Grande Zucca. Il curatore dell'opera Oreste del Buono però optò per un adattamento, considerato che la traduzione letterale pareva poco suggestiva e che la festa di Halloween con le connesse zucche era in Italia ancora poco nota (nonostante il fatto che simili usanze fossero in realtà ben radicate anche in molte zone d'Italia). Scelse così un ortaggio simile per dimensioni, ma più "mediterraneo": il cocomero. Anche l'orto di Linus, in lingua originale, è in effetti un orto di zucche, non di cocomeri. Il termine Grande cocomero è comunque ormai entrato nell'immaginario italiano: nel corso degli anni è stato prodotto un film (Il grande cocomero di Francesca Archibugi) e un programma televisivo (Il grande cocomero, condotto dal deejay Linus).
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