CERCHI OLIMPICI
Jonzac - 2006
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INCONTRO DI SCHERMA
PALMARÈS
EX AEQUO
PODIO RISERVATO
PODIO PER IL LANCIO DEL PESO
SALTO CON L'OSTE
IL VINCITORE DI LOTTA GRECO-ROMANA
Ugo per tutti, tutti per Ugo
di Dino Aloi (Buduàr n.6, pag 67)
Ugo Sajini normalmente è abituato a realizzare vignette senza parole. È il mezzo che preferisce per comunicare anche per il fatto che, in questo modo, i disegni diventano immediatamente esportabili anche all'estero, dove possono essere compresi con grande facilità. Proprio all'estero ma anche in Italia, Ugo da sempre riscuote grande successo ed è considerato tra i più interessanti autori del panorama nostrano. Lo dimostra il suo ricchissimo curriculum, dove sono sciorinati molti, ma non tutti, dei suoi numerosissimi premi ricevuti.
Nonostante questo, l'artista ha collaborato e collabora tutt'oggi con giornali proponendo vignette di costume, di satira politica e di umorismo, vignette con cui si esprime con le parole. E anche a parole riesce a fare centro, facendoci sorridere con le sue riflessioni argute, i suoi aforismi o i suoi calembour. Perché Ugo ha l'umorismo che scorre nelle vene al posto del sangue, ed è più forte di lui, deve farlo emergere, talvolta di prepotenza, altre in modo più sinuoso e sottile, ma comunque ben presente e radicato nei suoi pensieri e nei suoi discorsi.
Da sempre (ci frequentiamo ormai da 25 anni) è uno dei miei autori preferiti. Oltre all'amicizia personale, mi ha sempre incuriosito il suo modo di scavare e lavorare sulla tavola grafica. È stato uno dei primi a usare il computer in questo settore e ne ha pagato anche le conseguenze venendo rifiutato in alcuni concorsi o semplicemente non riscuotendo il premio in quanto la sua opera non era considerata originale. Oggi tutto ciò è ampiamente superato, dato che quasi tutti gli autori usano normalmente il computer e non realizzano più le tavole a mano. Ma questo la dice lunga sulla sua voglia di sperimentare nuove formule. Se ne accorgerebbe bene chi dovesse vedere i suoi materiali, mai uguali tra loro, sempre alla ricerca di nuove soluzioni, pur mantenendo una coerenza grafica ed una riconoscibilità di tratto che lo rendono immediatamente identificabile.
Ha scelto l'essenzialità, scavando nella forma , come faceva Pietro Ardito per realizzare le sue raffinatissime caricature.
Una scelta difficile che talvolta supporta con tavole riccamente infarcite di segni, ma solo quando lo richiede la situazione che ha immaginato di disegnare. Tutto questo per dire che le sue opere vivono l'internazionalità e le influenze di grandi maestri del sorriso, come ad esempio il francese Bosc, strepitoso autore degli anni Cinquanta che in seguito si tolse la vita, quasi a smentire che gli umoristi prendono la vita con allegria, così com'è chiaro che Ugo ha respirato l'aria di Bordighera ai tempi in cui si radunava ogni anno per il Salone con i migliori umoristi di tutto il mondo. Questa sua formazione è stata importantissima per il continuo confronto a cui lo ha portato, stimolandolo in questa ricerca continua.
Nel volume interamente "a parole" che l'autore ha voluto realizzare per l'editore il Pennino, è sicuramente interessante scorgere nelle sue battute modalità e stili che sono tipici anche del disegno senza parole.
Ciò che conta è poter comunicare, e Ugo in questo è un vero maestro, mantenendo sempre un garbo discreto, evitando grevità o eccessi.
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Nasce nel 1947. Nel 1960 già disegna umorismo. Dal 1970 collabora con numerose testate, dalla rivista di fumetto Eureka all'edizione italiana di Playboy e al quotidiano Popolo di Roma, Buduàr.
Viene premiato in numerose rassegne in Italia e all'estero, da Montreal a Marostica e a Lecce.
Vive tra Vigevano, nella bella Lomellina, e lo spezzino, nelle belle 5 terre dove dice di far finta di coltivare la vite.
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