sabato 2 aprile 2016

Gianmaria Testa

Gianmaria se n'è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico.

Omaggio a Gianmaria Testa.
Mauro Biani

Gianmaria se n'è andato , troppo presto e non riuscirà a vedere in edicola il suo libro che annunciava con gioia:

Sono molto felice di dirvi che il 19 aprile uscirà per Giulio Einaudi Editore, il libro "Da questa parte del mare", con una prefazione di Erri De Luca. E' il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni di quell'album e un po' anche il racconto di me e delle mie radici. Quell'album uscì nell'ottobre del 2006. Dieci anni fa giusti e niente da allora è cambiato, semmai è peggiorato. Il nostro mare piccolo, il Mediterraneo, è diventato una coperta chiusa, un lenzuolo bianco a coprire occhi e membra.In contemporanea uscirà anche, con la distribuzione di EGEA Music, il vinile, perché 10 anni fa ci eravamo quasi dimenticati che esistesse anche quella forma, "analogica", di ascoltar musica. Ne sono contento.







"Mi accingo a scrivere appena dopo le stragi di Parigi a "Charlie Hebdo" e in Nigeria. Altre stragi ci sono state, altre ce ne saranno, altre ancora le abbiamo fatte noi occidentali per secoli, fino al presente. Non può andare così, ma va così. Non c'è un senso e non so cosa dire se non che un Dio, qualunque Dio, non merita che il Suo Nome venga associato a dei morti ammazzati, non nel 2015"
Così comincia la postfazione di "Da questa parte del mare", il libro a firma di Gianmaria Testa che uscirà con Giulio Einaudi Editore il 19 aprile prossimo.
Oggi, più che mai, attuale.

DA QUESTA PARTE DEL MARE 2006 A tre anni da “Altre Latitudini”, è uscito ad ottobre il nuovo lavoro discografico di Gianmaria Testa, un album “di svolta” sotto vari aspetti.Si intitola “Da questa parte del mare” ed è un “concept album”, interamente dedicato ad un unico argomento, come se tutto l’album fosse un romanzo e le canzoni, tanti capitoli che insieme raccontano una storia.Il tema, il filo rosso che cuce e tiene insieme tutte le canzoni, è quello delle migrazioni moderne. Una riflessione poetica, aperta e senza demagogia sugli enormi movimenti di popoli che attraversano questi nostri anni. Sulle ragioni, dure, del partire, sulla decisione, sofferta, di attraversare deserti e mari, sul significato di parole come “terra” o “patria” e sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé. A qualsiasi latitudine.



Il saluto di Erri De Luca:
Allora compagno, non ci abbracceremo più. Non abbiamo creduto ai generosi tempi supplementari dell’aldilà, perciò ci siamo abbracciati al termine delle nostre serate su un palco. Erano precedute da una cena e dal vino, che ci seguiva anche sulla pedana della ribalta. Ci siamo abbracciati, cento, mille volte, il mio braccio ha lo stampo della tua spalla, il tuo braccio della mia. Usciva, dal fascio di luce senza inchini, salutando con il verso di una tua canzone:e con la mano, che non veda nessuno,con questa mano ti saluterò.erri

Qualche poesia canzone:


3/4

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
Volevo tenere per te,
la luce di quando fa giorno
e volevo che fosse per te
anche l'attesa che diventa ritorno...
E volevo tenere per te
la piu' vera di tutte le rose,
volevo tenerla per te,
come tutte le cose...
come tutte le cose.

Volevo tenere per te,
una sola di tante stagioni,
ma volevo che fosse per te
per te sola e tutti gli altri di fuori.
E volevo che fosse per te
anche l'ultimo fiato sospeso.
Volevo tenerlo per te,
questo fuoco che è acceso...
questo fuoco che è acceso.

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
E volevo tenere per te
la piu' vera fra tutte le rose
volevo tenerla per te
come tutte le cose...
come tutte le cose...
come tutte le cose.




Una versione chitarra e voce di BIANCALUNA che Gianmaria ha realizzato appositamente per un libro-disco per bambini edito da Gallucci e con le illustrazioni di ALTAN (2014)



gianmaria testa - nient'altro che fiori

...e poi viene un giorno
che a guardarlo passare
sembra il giorno di un altro
e di un altro le cose da fare
e di un altro la voce
e anche l’ombra sui muri
e di un altro anche i fiori
che ho preso per te

e sono fiori d’inverno
ma per un’altra stagione
oppure un altro ricordo
che adesso non so
nient’altro che fiori
cosa vorranno mai dire
a guardarli di nuovo
non dicono più

perché viene un giorno
che a guardarlo passare
sembra il giorno di un altro
e di un altro la vita da fare
e di un altro la voce
e anche l’ombra sui muri
e questi fiori d’inverno
che ho preso
per te




Gianmaria Testa
, cantautore piemontese, è morto oggi all’età di 57 anni dopo una lunga malattia. “Gianmaria se n’è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico”, annuncia la sua pagina Facebook. Musicista autodidatta cresciuto in una famiglia di agricoltori, era nato a Cavallermaggiore in provincia di Cuneo, ferroviere prima e capostazione poi, sempre a Cuneo. Ha vinto due volte il festival di Recanati, e ha pubblicato il suo primo disco, Mongolfières, in Francia nel 1995 – dove ha trovato chi, per primo, ha creduto in lui – fino a suonare all’Olympia, il più famoso teatro di Parigi. L’ultimo disco, invece, – Men at work – risale al 2013, ed è frutto di una registrazione dal vivo durante alcuni suoi concerti. Una carriera che, insieme agli oltre tremila concerti in Italia, in Europa e nel mondo, è stata densa di incontri e collaborazioni che hanno portato Gianmaria Testa spesso in teatro, a mescolare le sue parole a quelle di altri musicisti, scrittori, artisti come Erri De Luca, Paolo Rossi, Gabriele Mirabassi, Giuseppe Battiston, Michele Serra. Di appena pochi mesi fa la collaborazione con Valerio Berruti nel libro per bambini Il Sentiero e altre filastrocche, edito da Gallucci, con le parole di Testa mescolate alle figure dell’artista cuneese, abile nel rappresentare con straordinaria delicatezza lo stupore dei più piccoli.
IN USCITA UN SUO DISCO E UN LIBRO
Il 19 aprile uscirà per Giulio Einaudi Editore Da questa parte del mare, un libro fra autobiografia e biografie di altri, una storia nata dalle storie di coloro che avevano ispirato il disco omonimo del 2006, sui migranti di ieri e di oggi. Nello stesso giorno Egea Music pubblicherà il vinile di quel lavoro struggente e bellissimo che lo stesso Ministro dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ha citato nella nota stampa di commemorazione: “E’ con grande dolore che ho appreso della prematura scomparsa di Gianmaria Testa. Il Paese e il mondo della musica perdono uno straordinario cantautore che attraverso le sue canzoni, ha raccontato con estrema delicatezza e poesia la sua terra e l’universo dei migranti”. Il 5 maggio al Teatro Colosseo di Torino – e poi in giro per l’Italia – Paolo Rossi porterà in scenaRossinTesta, uno spettacolo di teatro canzone con le musiche che Gianmaria ha scritto per lui, negli anni e per questo progetto.
– Claudia Giraud
fonte

Sito Web
www.gianmariatesta.com /
www.myspace.com/gianmariatesta


Cinque canzoni di Gianmaria Testa
https://it.wikipedia.org/wiki/Gianmaria_Testa

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