lunedì 18 aprile 2016
TUTTO GAS
Esito scontato di un Referendum male impostato che si sapeva avrebbe sommato ai fisiologici astensionisti anche i dubbiosi sull'abbandono di una fonte energetica e gli allarmati per la minacciata perdita di posti di lavoro.
Fermo il diritto di non votare resta lo scandaloso invito all'astensione da parte del Presidente del Consiglio e, peggio, da un ex Presidente della Repubblica.
Gianfranco Uber
Referendum bestiale
Premessa. Mi sono concessa un periodo di decontaminazione da umano essere oggi affetto da politically correct, sottoinsieme del movimento decadentista/nichilista cui ormai apparteniamo noi umani emersi più o meno negli anni 50/60 del secolo scorso e gli umani “emergenti” a far capo dagli inizi del secolo in corso. Per circa 15 giorni sono stata esclusivamente a contatto con gli altri animali (ancora) in perfetta sintonia, per sensibilità d’equilibrio con la natura delle cose e con l’ambiente di cui fanno parte integrante -seppur in afrore di pericolosa precarietà- che noi umani abbiamo perduto.
La premessa perché in quel lasso di tempo e nella settimana successiva al rientro la repulsa per l’informazione socio-politica è stata (e ancora è) intensa e immensa. Tuttavia il 17 aprile del referendum volevo (dovevo) esserci: la libertà d’espressione è dono prezioso che ho avuto gratis da milioni di essere umani che negli anni precedenti ai ’50 per farmi questo regalo hanno sacrificato la propria vita. Ma sono stata in compagnia di neppure 16milioni di italiani. All’appello ne mancavano circa 30 milioni, da qui il non raggiungimento del quorum e dunque lo sperpero di 300milioni compiacente il capo di governo che, ben guardandosi dal supportare election day con le amministrative a breve, orientava il popolo all’astensione e perciò quel voto, giurava, sarebbe stato “uno spreco”. Io ho votato SI, ma m’inchino ai circa 3milioni di connazionali che hanno votato NO perché, come me, hanno sentito il bisogno di esprimersi in proprio.
Occhio popolo dei 30 (milioni, mica dei 30 denari) ché la libertà d’espressione viaggia a braccetto con quella dell’informazione. Sarà mica perciò che dal disonorevole 74esimo posto siamo scesi al 77esimo?!
PS il Botswana (cfr. decontaminazione di cui sopra) si attesta al 43esimo (!) e vi assicuro che la classifica è stata fatta solo sugli umani non su altre specie animali
Foto ricordo
Fogliazza
Rasori + Sommecal
Emiliano, quorum, referendum
Portos
Romaniello
Il Raffinatore...
Leo Magliacano
Airaghi
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Crozza: Ciaone a tutti quei fessi di elettori che sono andati a votare al referendum
#ciaone demo
Senza quorum.
Mauro Biani
Boom
Cecigian
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Il quorum al referendum sulle trivelle non è stato raggiunto: ha votato solo il 31,19% degli elettori (dato definitivo, pari a 15.806.788 cittadini che si sono recati alle urne su un totale di 50.675.406 aventi diritto) e quindi la consultazione non è valida. Inutile quindi la netta vittoria del Sì tra chi è andato a espirmere il proprio voto (13.334.764, pari all'85,84 per cento): l'attività di estrazione di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa potrà continuare fino all'esaurimento del giacimento, per le concessioni già attive. (continua)
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