domenica 20 maggio 2012

Una bomba a Brindisi

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Today
Paolo Lombardi
 
Bomba davanti a scuola Uccisa una ragazza a Brindisi
19/05/2012
Brindisi, ore sette e cinquanta tre bombole di gas tenute insieme da un innesco comune e probabilmente azionate da un timer sono esplose squarciando l’aria del polo scolastico di Brindisi. Erano nascoste dietro un cartellone pubblicitario poco lontano dall’istituto per i servizi sociali, la moda e il turismo Francesca Laura Morvillo-Falcone.
 Tre esplosioni a distanza brevissima l’una dall’altra lasciano sulla strada otto ragazze.





Melissa e le altre
 Marilena Nardi


Brindisi, Italia
Ricevo da un’amica de “I Siciliani”, Michela Mancini e segnalo: Strage di Brindisi: ci vediamo tutti oggi alle 18,30 in piazza del Pantheon a Roma. Quello che è accaduto ci riguarda tutte e tutti. Stringiamoci attorno alle famiglie delle ragazze uccise, agli studenti e ai professori della scuola Morvillo-Falcone, a Brindisi, alla Puglia.
Mauro Biani



E' Sstato?
Io NON lo so, e HO le prove.
Brindisi.



Lotta
CeciGian


MAFIA E STATO
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
One for all, all for one.
"L'impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata è emotivo, episodico, fluttuante. Motivato solo dall'impressione suscitata da un dato crimine o dall'effetto che una particolare iniziativa governativa può suscitare sull'opinione pubblica."
(Giovanni Falcone) 19 May 2012




Inferno a Brindisi
Umberto Romaniello


...
Marco Vukic


Intimidation
Bandanax L'Asino


Una cartolina da Brindisi
Bandanax L'Asino


Maledetti
fabiomagnasciutti



Italia's School Trajedy
Saad Murtadha
Italia School Bomb 19 May 2012


Non ho parole per commentare la bomba nella scuola di Brindisi.
L'unica definizione che mi sembra calzante per gli individui che si sono macchiati di un tale orrore è quella data da Pierluigi Bersani: "INFAMI!"

Qualora la matrice del delitto fosse di stampo mafioso, il termine "infami" mi pare particolarmente calzante, giacché "infame" è proprio uno di quegli epiteti (assieme a "cornuto" e alcuni altri) che - proprio nel gergo mafioso - si configura come elemento di assoluta riprovazione!

Qualora gli autori non fossero mafiosi ma semplici terroristi, il termine "infami" mi pare egualmente calzante, e - mutatis mutandis - mi auguro che la Giustizia si abbatta su di loro con tutto il peso proprio di una Colonna Infame!

Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Notizia:
http://www.unita.it/italia/brindisi-bomba-davanti-a-scuola-6-feriti-1.412481



Giulio Laurenzi



ORDIGNO A BRINDISI. Brindisi, ordigni alla scuola Morvillo-Falcone, muore ragazza di 16 anni, un'altra grave, 4 feriti.
Nico Pillinini

Brindisi
VAURO


Il perchè
Pietro Vanessi



Brindisi
Rocco Grieco


Tiziano Riverso


Albo



 Uomini e sciacalli
Albo




SERGIO STAINO

19 maggio 2012, ore 17,05
Strage di ragazzine


Di Ferdinando Camon
Una potente bomba artigianale è esplosa davanti a un istituto professionale, a Brindisi, ieri mattina, poco prima delle 8, mentre gli studenti, in maggioranza ragazze, si ammassavano per entrare. Una ragazza è morta, un’altra è in fin di vita, altri otto sono feriti. Il luogo, l’ora, la potenza dell’ordigno, tutto fa pensare che chi ha organizzato l’esplosione voleva quattro-cinque cose: uccidere, uccidere ragazze, ucciderne molte, ucciderle davanti ai nomi di Morvillo e Falcone, a cui è intitolata la scuola, e ucciderle in quel giorno, ieri. A ridosso di un altro attentato, che nella notte tra l’1 e il 2 maggio ha distrutto l’auto del presidente dell’associazione anti-racket. E di un’operazione della polizia, che nella notte tra l’8 e il 9 maggio ha arrestato 16 persone, per associazione a delinquere, estorsione e droga. Tra esse, molte sono donne. È un particolare inquietante perché la droga spappola il cervello dei figli, che poi brancolano per le strade della vita come zombie. Che a compiere crimini di questo genere siano donne (mogli, madri, sorelle) noi abbiamo difficoltà a pensarlo. Ma è un limite del nostro cervello. Se non superiamo questo limite, saremo sempre scavalcati dalla realtà. Mancano pochi giorni all’anniversario della morte di Falcone, della sua compagna e della sua scorta: noi ci prepariamo a celebrare quel giorno, nefasto per la nazione, a modo nostro, i criminali della Sacra Corona Unita lo hanno festeggiato a modo loro, tentando un’altra strage. Per dirci: vi abbiamo schiacciato allora, vi schiacciamo ancora. A Brindisi partiva ieri la Carovana della Legalità, una manifestazione per richiamare la gente contro il crimine, e il crimine ha voluto ammonire il popolo con una strage che significa: “Se ti muovi, sei morto”. Sono tante possibili spiegazioni, e quando una domanda ha più risposte, accettarne una sola vuol dire accettare una menzogna. Chi ha messo questa bomba tra le ragazzine non odia Brindisi o la polizia: odia l’umanità. Non attacca pezzi dello Stato, forze dell’ordine, politici, ma la parte più delicata, più debole di noi, quella che amiamo di più, la più innocente: le figlie. Non sono uomini criminali, sbagliati, degradati. Semplicemente, non sono uomini. Quando li prenderemo, sarà un bel problema portarli da fuori-legge a dentro la legge. Perché prima dovremo portarli da non-uomini a uomini. Questi, infatti, sono bestie.





Nota:




"Guarda la legalità in faccia!"

L'immagine realizzata dai Ragazzi della scuola "Morvillo-Falcone " di Brindisi, vincitrice del 1° premio del concorso sulla legalità. 

 
"Una serie di primissimi piani 
che ritraggono degli occhi aperti 
con al centro una foto in bianco e nero
 dei giudici Falcone e Borsellino. 
E una frase che recita: "Guarda la legalità in faccia!"



E' questo lo spot vincitore della prima edizione del concorso "La legalità nel quotidiano", organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc e inserito nel progetto "Quotidiano in classe"
fonte

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