appendice alla settimana in vignette: 11 - 18 ottobre.
IGNAZIO LA RUSSA
Ignazio La Russa ha dichiarato, nei giorni scorsi, che l’idea giusta per salvaguardare le nostre truppe in Afghanistan è, a suo parere, equipaggiare di
bombe gli aerei della nostra aeronautica militare che supportano la missione.
no: noi si pensava che l’idea giusta
fosse riportare a casa i nostri soldati.
La verità è che La Russa ha una marcia
in più e non stiamo parlando della
marcia su Roma (non fate gli spiritosi!).
Dire che le bombe aiutano una
missione di pace, quale dovrebbe essere
la nostra in Afghanistan, è come
dire che i peperoni fritti nello strutto
e ricoperti di sugna aiutano la digestione:
ma se Ignazio dice una cosa, è
stata certamente ponderata a lungo.
Adesso il nostro Ministro della Difesa
ha annunciato ai colleghi della Nato
di aver trovato anche la soluzione per
risolvere la delicata questione mediorientale:
l’esondazione del Mar Morto.
In tal modo, eliminando ogni forma
di vita tra Israele e i territori palestinesi,
si renderebbero quelle zone
tormentate molto più serene e pronte
a collaborare con i progetti
dell’Onu. Speriamo non gli nascondano
che ci sono dei sommergibili
nucleari alla Maddalena: ecco un’idea brillante per affrontare il problema dell’immigrazione clandestina
IVAN BOGDANOVI
E’ tatuato, grida, fa gestacci, si comporta come un animale: altro che stadio
Marassi, è pronto per un programma della De Filippi! Questo scanzonato
nazionalista serbo, al cui confronto gli ultrà delle nostre curve
requisiti necessari per sfondare sul
piccolo schermo: a tale proposito,
sembra che il segno “t re ” che i giocatori
della Nazionale serba gli hanno
rivolto quando sono scesi in campo,
non fosse un simbolo nazionalista,
come ipotizzato dalla stampa, ma l’invito
al corpulento Ivan di contattare,
su raitre appunto, la giornalista Sciarelli,
perché, in questo momento, un
mostro come lui può senz’altro interessare
la televisione italiana. Comunque,
il modello Maroni di sicurezza
negli stadi ha funzionato perfettamente:
i tifosi serbi, infatti, non sono
riusciti a far entrare nello stadio
genovese il carrarmato Leopard con
cannone da 120 mm che si erano portati
dietro da Belgrado. Certo, dei miglioramenti
nell’accoglienza delle tifoserie
ospiti è indubbiamente necessario
nei nostri impianti sportivi: salette
per gli stupri, spazi attrezzati per i pestaggi e una tribuna d’onore per i
pluripregiudicati sono urgenze che il Ministerro degli Interni non può più
i g n o ra re .
GIUSEPPE PISANU
Il Presidente della Commissione parlamentare Antimafia Giuseppe
Pisanu ha rivelato che le liste dei candidati alle ultime elezioni amministrative
erano gremite di personaggi indegni. Ingenuo. Non capisce
per moralizzare il Parlamento. Si
dice sempre che la politica corrompe
anche gli uomini più onesti: eleggendo
persone che erano delinquenti
già da prima, si evita questa
incresciosa, malsana abitudine. Pisanu
ha fatto notare che le Prefetture
avrebbero dovuto inviare i dati
sulle candidature e sugli eletti, al fine
di scongiurare l’elezione di Diabolik
e Fantomas, cosa che nella
maggior parte dei casi non sarebbe
stata fatta. Meglio un morto in casa
che un Pisanu all’uscio: i Prefetti se
la sono legata al dito e dalle pagine
dei quotidiani annunciano battaglia.
Il problema è già al vaglio delle
Camere e una soluzione sembrerebbe
essere a portata di mano: oltre
alle numerose indennità che vengono
percepite mensilmente dai nostri
rappresentanti, si dovrebbe aggiungere
la voce “indegnità parla m e n t a re ”, un benefit come il cellulare
e l’auto blu da destinare, naturalmente, solo ai più meritevoli, se
riescono a essere coinvolti in almeno tre inchieste giudiziarie
DENIS VERDINI
Giungla d’appalto: Denis Verdini é il coordinatore del Popolo delle Libertà e,
in effetti, a leggere le accuse della Procura Antimafia dell’Aquila, aveva coordinato tutto molto bene. E’ accusato di aver raccomandato
un ex socio in affari per fargli ottenere quattro appalti per la
Fosse vero, sarebbe il segno confortante
del ritorno a una politica ispirata ai
vecchi valori: dopo mesi di parlamentari
indagati per scandali sessuali, cocaina
e licantropia, si torna finalmente ai
sani appalti truccati, alle raccomandazioni
e alle mazzette. Nel nostro Paese,
certi ideali non muoiono, per fortuna.
Denis si è preoccupato di fornire, con
commovente premura, le commesse ai
suoi amici: fosse stato un politico di
quelli d’oggi, si sarebbe trattato senza
dubbio di quattro sgallettate in minigonna
e tacchi a spillo, nel caso suo, invece,
le commesse in questione sono
contratti pubblici ammontanti a vari miliardi
d’e u ro . I Grandi Eventi, così fortemente
voluti dal governo Berlusconi,
hanno ormai lasciato definitivamente il
posto a una nuova serie di straordinarie
iniziative denominate, in onore di Verdini
e dei suoi amici imprenditori, i
Grandi Paraventi.
Tratti da Il Misfatto Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano http://www.ilmisfatto.it/
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Disegni di Disegni di Portos
e
Testi satirici di Marco Presta.
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