sabato 18 maggio 2013

Travestirsi da ... Ilda Bocassini


Ferrara imita la Bocassini 
Lei a favore delle pene
Lui solo pena
Tiziano Riverso

Ne parla anche Gramellini a Che tempo che fa:
"Quale donna, una volta nella vita, non ha avuto il desiderio di travestirsi da Ilda Bocassini, e non solo le donne... guarda qua "


Giuliano Ferrara tenore, canzone sulla Boccassini
Con tanto di parrucca rossa e occhiali, un Giuliano Ferrara in versione Ilda Boccassini canta le cene di Arcore sulle note di "Bella figlia dell'amore" dal Rigoletto di Giuseppe Verdi


Ferrara si ripete.
Aveva già fatto tanto scalpore per l'amico Silvio nel febbraio 2011 con l'iniziativa delle mutande al vento .
 Qualche vignetta dall'archivio del blog (fonte):


 Ambiente
Mutande al vento...


MUTANDE

Giuliano Ferrara si ributta nell'agone politico per spalleggiare il suo grande amico Silvio in quella che sembra essere l'ultima battaglia politico-giudiziaria della cosiddetta Seconda Repubblica.
E decide di farlo sventolando un simbolo anti puritano come le mutande che , grazie  anche al suo genio comunicativo, promettono di diventare una nuova bandiera liberista.
Con qualche possibile inconveniente.

Uber Humour Etichette: berlusconi, crisi economica, politica

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Ferrara - MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/


Vincino da Manifestazione contro il neopuritanesimo ipocrita


il Verme
Pubblicato da paolo lombardi L'Inserto satirico


Panzer
Pubblicato da Mauro Patorno





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Ruby news

PROVE GRANITICHE
La Procura di MIlano ha presentato oggi la richiesta per il Processo immediato a carico del Presidente del Consiglio.
Già pronta la linea di difesa.

Uber Humour
Etichette: berlusconi, giustizia, politica, scandali

Il frutto proibito 

Giannelli http://www.corriere.it/



venerdì 17 maggio 2013

Cartoon of Vianden 2013, tema "L'uovo", i vincitori.

 Winners in the 6th International Contest of Caricature and Cartoon of Vianden 2013
Theme: The Egg
I vincitori del 6 ° Concorso Internazionale della Caricatura e Cartoon di Vianden 2013
Tema : L'uovo 



1° Premio: Robert Rousso _France


Robert Rousso - France



2° Premio: Andrei Popov -Russia



Andrei Popov -Russia




3° Premio: Valeriu Kurtu - Germany



Valeriu Kurtu - Germany


Menzioni d'onore


Mohammad Reza Babei - Iran



Alessandro Gatto - Italy


Nikola Listes - Croatia



Luc Verminnem - Belgium





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mercoledì 15 maggio 2013

Dissenso

28 aprile 2013. Enrico Letta e i 21 ministri della squadra di governo giurano dinanzi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso il Quirinale. Fuori Palazzo Chigi, Luigi Preiti, un disoccupato divorziato di Rosarno (RC), apre il fuoco contro due carabinieri, ferendo questi ultimi e una passante incinta.



30/04/2013
Le ragioni di Martina
massimo gramellini

Le ragioni dell’odio sono state analizzate a sufficienza. Mi sposterei dall’altra parte del campo, dove abitano le ragioni di Martina. Martina ha ventitré anni e soltanto tre mesi fa ha perso la madre. Si è licenziata per stare accanto al papà carabiniere, che nel tentativo di farle coraggio le diceva: «Siamo un piccolo esercito sgangherato, noi due, ma ce la faremo». Adesso l’esercito è diventato ancora più piccolo. L’esercito è lei, china sul padre intubato in ospedale che la guarda e muove le palpebre, cerca addirittura di parlarle, ma non può. Chissà se vivrà, chissà come vivrà. Le pallottole del pistolero di Palazzo Chigi gli hanno danneggiato il midollo spinale.

Martina potrebbe inveire o perdonare, per i guardoni del dolore sarebbe la stessa cosa. A loro non interessa la qualità della reazione, ma la sua intensità: superficiale e isterica. Invece la figlia del carabiniere sceglie la strada più dura e più vera: accettare. Tutto, anche l’inaccettabile. «Se riesci a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, e piegarti a ricostruirle con i tuoi arnesi ormai logori». La poesia di Kipling al figlio rivive nella voce gonfia di questa giovane adulta: «Ho perso un’altra volta il lavoro per seguire mio padre. Tutti i miei progetti sono di nuovo saltati. Pazienza. Si ricomincia. Si rifà un altro piano, un’altra speranza, altri obiettivi». Senza saperlo Martina ha dettato il programma di governo delle nostre vite per gli anni a venire. Le do di tutto cuore la mia fiducia.


revolution
Gava



A terrra
La sparatoria davanti Palazzo Chigi.
La vignetta nell’edizione straordinaria Ipad de il manifesto.
“La cronaca volterà pagina. Lascerà nuovamente il posto alla politica. Resteranno due drammi: una ragazza di 23 anni, già orfana di madre, con un padre che ora rischia la paralisi a vita; un ragazzo di 11 anni, che da oggi è il figlio di un disperato mancato omicida e mancato suicida. E’ una pistola che ha unito il destino di queste due giovani vittime.Ecco un motivo in più per l’impegno contro le fabbriche d’armi.
(p.s. un encomio ai carabinieri e ai poliziotti che hanno fermato l’attentatore senza far uso di armi da fuoco, e alla loro professionalità in un frangente così drammatico)” Mao Valpiana.
Mauro Biani

Terrificante intervista.
La vignetta  su il manifesto.
P.s. segnalo un pezzo del Gubi su l’Espresso. Si parla della mia vigna “disoccupato vs Brunetta” del 2008. Daccordo o meno, ricordo benissimo il “clima” di strumentalizzazione da destra a “sinistra”. Non porto rancore, sono troppo pigro, ma non dimentico.


PS: Tutta la mia solidarietà ai carabinieri, al loro lavoro, ed alle vittime di questa brutta pagina italiana. Un grande abbraccio a Martina ed al suo papà ed anche al piccolo Preiti..

martedì 14 maggio 2013

Governo Letta

Napo, Letta e Lettino
Chissà cosa ci troveremo dentro il Letta più piccolo?
Marilena Nardi



Il Governo Letta è il 62º governo della Repubblica Italiana, il primo della XVII Legislatura, in carica a partire dal 28 aprile 2013, giorno in cui ha prestato giuramento.

L'incarico di formare il governo è stato affidato ad Enrico Letta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 24 aprile vista l'impossibilità di dar vita a un governo guidato da Pier Luigi Bersani, capo della coalizione di centrosinistra uscita vincitrice alle elezioni del 24 e 25 febbraio ma priva della necessaria maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. Il governo è composto da esponenti delle forze politiche che lo sostengono (Partito Democratico, Il Popolo della Libertà, Scelta Civica e Unione di Centro), oltre ad Emma Bonino dei Radicali Italiani e alcuni indipendenti. Governo uscente è il Governo Monti, dimessosi il 21 dicembre 2012 ma rimasto comunque in carica per la normale amministrazione.

Il Governo ha ottenuto la fiducia alla Camera il 29 aprile 2013 con 453 sì, 153 no e 17 astenuti.Il giorno successivo ha ottenuto la fiducia anche al Senato con 233 sì, 59 no e 18 astenuti.


Nomina regolare
Gianfranco Uber


PORTOS / Franco Portinari



VAURO

Bertolotti e DePirro





Giannelli - Corriere della sera

Giorgio Forattini




Tiziano Riverso


Tiziano Riverso


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


Gallo


 Mutazioni genetiche
Romaniello

L'inciuciata
Pietro Vanessi


è arrivato

alla marinara
fabiomagnasciutti





La fantasia supera sempre le fantasie. Maledetta.
 Mauro Biani


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Link:

Chi brinda per Angelino


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Governo incarico a Enrico Letta

domenica 12 maggio 2013

Viva la mamma

Grazie Mamma!!
viva la mamma
cover by Anita Kunz

Viva la mamma
affezionata a quella gonna un po' lunga
così elegantemente anni cinquanta
sempre così sincera

Viva la mamma
viva le donne con i piedi per terra
le sorridenti miss del dopoguerra
pettinate come lei!

Angeli ballano il rock ora
tu non sei un sogno tu sei vera
viva la mamma perché
se ti parlo di lei, non sei gelosa

Viva la mamma
affezionata a quella gonna un po' lunga
indaffarata sempre e sempre convinta
a volte un po' severa
viva la mamma
viva la favola degli anni cinquanta
così lontana e pure così moderna
e così magica

Angeli ballano il rock ora
non è un juke-box è un orchestra vera
viva la mamma perché se ti parlo di lei
non sei gelosa

Bang bang la sveglia che suona
bang bang devi andare a scuola
bang bang soltanto un momento
per sognare ancor

Viva la mamma
viva le regole e le buone maniere
quelle che non ho mai saputo imparare
forse per colpa del rock
Edoardo Bennato





Spring by Anita Kunz

Panter by Anita Kunz


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Anita Kunz (1956)

Anita Kunz è un artista canadese nata nel 1956. Ben noto come illustratrice, ha lavorato per molte riviste come Time, Rolling Stone, Vanity Fair, The New York Times e molti altri . Conduce laboratori, dà lezioni. Il suo lavoro è stato riconosciuto, e nel 2009 fu fatta Officer of the Order of Canada per le sue opere artistichee. Qui è il suo sito.

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Festa della mamma 2012


HAPPY MOTHER'S DAY.

Epifani, il traghettatore.


sabato 11 maggio 2013
IL TRAGHETTATORE
Oggi l'Assemblea del PD eleggerà il nuovo Segretario al posto del dimissionario Bersani.
Salvo franchi tiratori dovrebbe essere Guglielmo "Caronte" Epifani.
Lo attende il difficile compito di traghettare il Partito sulle rive del poco rassicurante Congresso di Ottobre.


Epifani nuovo segretario del Pd:
"Grazie per fiducia, ce la metterò tutta"

Congresso dei democratici ad ottobre
Per l'ex leader Cgil 458 voti, pari all'85,8 per cento. Designato dai saggi, sarà il traghettatore fino al Congresso di ottobre. Ha prevalso la soluzione transitoria. L'addio di Bersani: "Si vince e si perde soli". Ai renziani andrà l'organizzazione. Presenti la metà dei delegati. Renzi: "Ora riprendiamoci l'esecutivo" (continua)

 






Epifans
Valerio Marini


-È ufficiale: sarà Epifani a traghettare il PD
-Con Barca?
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Barca, Epifani, PD, Realitisciò, Traghettatore


- PD e PdL: è la riedizione delle "convergenze parallele"
- Tra chi cerca un reggente  e chi un autoreggente?
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: autoreggente, PD, PDL, Reggente, SUPERMARKET


epi fani


l'etimo fuggente
Fabio Magnasciutti


10/05/2013

11/05/2013
SERGIO STAINO 


Il traghettatore
Vukic 


Epifani nuovo segretario PD
Vincino


Epifani...a Piddina
Krancic




Claudio Cadei


Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


Altan


Giannelli - Corriere della sera 10/05/2013

Tiziano Riverso

NOTE:

Un po’ di rispetto
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[Civati]
Tutti qui all’assemblea nazionale chiedono rispetto per il lavoro del governo. Ci mancherebbe.

Vorrei però che si portasse rispetto anche per chi non è d’accordo. Soprattutto se giovane e donna, come la ragazza che è intervenuta – benissimo – a nome di OccupyPd.

Non la conosco, e non ho avuto modo di ringraziarla. Però faccio notare agli snob, quelli antichi e quelli nuovi, i quarantenni che banalizzano gli interventi e i documenti dei ventenni, che il testo che hanno distribuito è ottimo, scritto bene e condivisibilissimo. E non è strano che l’abbia scritto chi ha meno di trent’anni. Anzi.

Rispetto per tutte e tutti, quindi. E, se possibile, non prendiamoci in giro: i toni da partitissimo, oggi, in tutto simili al governissimo, non possono farci dimenticare quello che è successo negli ultimi giorni. Per cambiare fase ci vuole un Congresso. Aperto, libero, senza gli amici degli amici, e i candidati che si candidano a nome di questo o di quello.

Lo dico per rispetto, dell’intelligenza dei nostri elettori.
11/05/2013


Poi non interessa a nessuno
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[Civati]
Ma i giornali che questa mattina ‘sparano’ in prima pagina l’85% per Epifani dovrebbero considerare che il segretario-pro-tempore-ma-anche-no del Pd ha ottenuto 458 voti su 1000, ci sono state 76 bianche e 59 nulle.

In sostanza, i presenti erano il 59% dei componenti e dei presenti Epifani ha ottenuto il 77%. In questo caso, con un candidato unico, le nulle vanno contate, altrimenti non ci capiamo.

E, per inciso, si fa notare che tutti, ma proprio tutti i capicorrente avevano dato indicazione di voto per Epifani.

Per il resto, a chi come me chiedeva che Epifani fosse a tempo e che le regole del Congresso si tenessero per quelle che sono, Epifani ha risposto nel suo intervento: glissando sul primo punto e spiegando che al Congresso si parlerà più di idee che di persone.

Come ho scritto una settimana fa, se così sarà, più che un nuovo segretario avremo un nuovo partito. Ancora qualche giorno e lo sapremo: non è una minaccia, ma una banale considerazione. Perché il Pd si basa (basava?) sull’alternativa di governo e sulle primarie: perdere entrambe le sue caratteristiche fondamentali, il proprio nome e il proprio cognome, sarebbe un colpo definitivo per la propria identità.

Intanto, è già un gran parlare di posti e di incarichi. Come il governissimo, il partitissimo.

Peccato.
12/05/2013